venerdì 22 marzo 2013

Il sistema si abbatte e non si cambia


Mi dicono che anche a  Chiari molti rappresentanti dell’estrema sinistra siano saliti all’ultimo momento sul carro del vincente Movimento 5 Stelle.
La cosa vi stupisce?  A me no  e per due buoni motivi.
Il primo motivo è che il “trasformismo” è una malattia tipica e ricorrente della politica italiana,  il secondo è che il M5S in quanto movimento anti sistema rappresenta un forte richiamo per certa  sinistra radicale mai dimentica dell’antico grido sessantottino “il sistema si abbatte e non si cambia”.
Mi dicono anche che in vista delle prossime elezioni amministrative con questa gente bisognerà pur fare i conti e aprire un dialogo. Al solo pensiero mi viene l’orticaria.  Però io sono un soggetto atipico anche all’interno del mio partito, per cui lascerò ad altri questa incresciosa incombenza.
Un consiglio però lo voglio dare ai nuovi movimentisti. Se non volete danneggiare il vostro nuovo partito, cercate di rimanere sotto traccia, non mettetevi in prima fila, lasciate andare avanti emeriti sconosciuti. La forza del M5S sta appunto nel fatto che i suoi rappresentanti sono dei signor nessuno. Guardate Vito Crimi. Sino a ieri era incaricato di spostare faldoni da uno scaffale  all’altro della Corte d’Appello di Brescia, oggi si permette di dare del rincoglionito al nostro Presidente della Repubblica.  E poi dice che non riconosciamo il merito.