lunedì 3 marzo 2025

SCIOGLIETE I CANI

L’alto tasso alcolemico gioca sempre brutti scherzi a Salvini.

Nell’agosto 2019, al culmine di una festa al Pepeete con musica, balli e mojito a fiumi, il nostro ebbe a dire che voleva “i pieni poteri”. Passa poco tempo e grazie alla mossa del cavallo dello scacchista Renzi, Salvini si trova senza poltrona, senza governo, senza poteri. Da allora il suo trend elettorale è andato a scendere arrivando dal 33 a circa 8%.

Salvini al Papeete


Prima che questo accadesse, Salvini ricopriva la carica di Europarlamentare. Al Parlamento Europeo però non ci metteva mai piede se non per parlare male dell’Italia e dell’Europa. Ogni tanto si presentava in quel consesso con la maglietta di Putin, tanto per dire da che parte batteva il suo cuore. Era così innamorato di Vladimiro che si faceva fotografare davanti al Cremlino con la maglietta dell’autocrate russo, arrivando a dire che avrebbe volentieri ceduto due Mattarella per mezzo Putin. 

Salvini con la maglietta di Putin


Scoppia la guerra in Ucraina. Quasi tutti i paesi e i governi Europei sono dalla parte di Zelensky e contro la vile aggressione perpetrata dalla Russia di Putin.

Salvini tentenna, afferma di volere la pace, dice che bisogna trovare un accordo con Putin e si dichiara contrario a sanzioni contro la Russia che, a suo parere, danneggerebbero l’Italia.

Passano le stagioni, cambia il governo, Salvini diventa Ministro e Vice Premier.

Dover inviare armi a Kiev è per lui un vero tormento.

Finalmente alla Casa Bianca arriva Trump. Il suo programma è quanto mai esplicito. Vuole la Groenlandia, il Canada, il Canale di Panama, Parco della Vittoria e Viale dei Giardini. La guerra in Ucraina è da chiudere in una settimana. Telefona a Putin, si mette d’accordo con lui. Tra filibustieri ci s’intende. Questo a te, questo a me e Zelensky fuori dalle balle. L’Ucraina ritorni pure a essere vassallo di Mosca.

Donald Trump


Anche l’Europa non piace a Trump. Per lui l’Unione Europea è stata creata per fottere l’America. Non ama gli europei. Vivono da parassiti sulle spalle degli americani e non vogliono spendere se non spiccioli per la loro difesa. Bisogna punirli. Innanzitutto con un aumento spropositato dei dazi e poi facendo di tutto per far saltare l’Unione. Il mezzo più semplice è appoggiare le forze anti europee presenti in tutti i paesi dell’Unione. Se sono di estrema destra è meglio. 

È come una chiamata alle armi. Salvini risponde “presente”. Si veste come Trump, ragiona come Trump, dice le stesse cazzate di Trump.

L’apoteosi si ha a seguito dell’incontro alla Casa Bianca tra Trump, Zelensky e JD Vance. È un incontro drammatico, che solleva una corrente di sdegno in quasi tutti i paesi del mondo e nei cuori dei veri democratici. Nel cuore di Salvini, no.

L'incontro alla Casa Bianca

 

Perentorio afferma:Chi ha paura di Trump ha paura del futuro. Chi pensa che a Washington ci sia un nemico non ha capito nulla. C’è una grande opportunità di cambiamento. Anche la politica minacciosa dei dazi può essere un’occasione di ulteriore guadagno di terreno per le imprese del sistema Italia. Se mettiamo il futuro dell’Italia, dei nostri figli e delle nostre aziende in mano a Macron ci suicidiamo. Rido, per non preoccuparmi, quando la Von Der Leyen minaccia i contro dazi. Fa ridere. Non è l’Europa questa, è una gabbia di matti. All’Italia conviene parlare direttamente con Trump senza la mediazione di Parigi o di Berlino? Sì”.

Zelensky a Londra


Per Matteo Salvini, Ministro e Vice Premier del Governo Meloni, l’Europa è “una banda di matti”, la Von Der Leyen fa ridere, Macron è uno che vuole la nostra fine. Riuscirà la Meloni a giustificare questo delirio con i suoi partner europei? A questa domanda si risponde sempre con un’alzata di spalle. “Le posizioni di Salvini le conosciamo. Tanto poi quando c’è da firmare firma”. Insomma lo si tratta come un amico intemperante che non conosce le buone maniere. Ebbene, con l’avvento di Trump tutto sta diventando possibile. Anche che Salvini dia fuori di matto.

In una festa organizzata dall’irreprensibile Bruno Vespa, Salvini è stato visto brindare a vodka e già che c’era si è fatto pure un Negroni, dicendo alla Casellati, anch’ella presente alla festa. “Andiamo a Mosca!”.

Ci vada a Mosca, magari Putin troverà un minuto per una foto opportunità. Al ritorno però cerchi di non farsi vedere dalle parti di Parma e Reggio Emilia, dove si produce il Parmigiano Reggiano. I contadini e i produttori dell’eccellenza italiana esportata in tutto il mondo e in particolare in America, potrebbero sciogliere i cani.

sabato 1 marzo 2025

PICCOLI TRUMP CRESCONO

Ultimamente il nostro Sindaco ha fatto un passo in avanti rispetto alla sua colorita narrazione della realtà.

Incoraggiato dai simpatici video realizzati dalla nostra Premier, egli pensa di essere più convincente se quello che ha da dire lo dice davanti a un telefonino o una telecamera.




L’ultima opera è un video realizzato sul campo da Golf, davanti a una pozza d’acqua. Il commento è rivolto all’ex Sindaco Vizzardi: “Io di bacini idrici ne ho approvati 3 al campo da golf. E tu Vizzardi, quanti selfie puoi fare davanti a un bacino idrico in 10 anni? Zero! Questo è il risultato della tua politica”.

Così, dopo “le i sui puntini”, “la bratella”, “il daspo ferroviario” e “il pulcino armato”, ora siamo alla gara a chi la fa più lontano. Un bel progresso, non c'è che dire.


Ma non basta. Indispettito per un post pubblicato in questi giorni da una Consigliera Comunale di minoranza, che ha rimproverato al Sindaco di aver rigettato la programmazione culturale del Cinema Teatro Sant’Orsola, elaborata dalla precedente Giunta, senza però aver pronta un’alternativa “seria e concreta”, il Sindaco ha risposto in modo indispettito. Invece di entrare nel merito della questione  o di aspettare il Consiglio Comunale per rispondere in modo circostanziato, il nostro primo cittadino ha preferito assumere un piglio trumpiano: ”Se dopo 4 anni di lavoro, oltre che tante parole al vento, i tuoi progetti sono paragonabili al trovarsi con della sabbia tra le mani, non sei sciocca, è solo che non eri adatta. Ci vediamo in Consiglio, che ti dico il resto”.

Parole irrispettose, offensive e sguaiate che si commentano da sole.



domenica 23 febbraio 2025

PULCINO DISARMATO

Dopo l’intervento fatto dal nostro Sindaco nel Consiglio Comunale del 5 febbraio scorso, in cui definiva trionfalmente Chiari Servizi Srl come “un pulcino vivo, forte e armato”, mi sarei aspettato un vero cambio di passo nella raccolta dei rifiuti solidi urbani. Anche perché, sono sempre parole del Sindaco: ”Chiari Servizi oggi ha finito di pulire e di gestire i problemi che ha ereditato come linea politica (sic). Non solo: “L’altra verità vera è che Chiari Servizi, oggi sul territorio, sta facendo un servizio encomiabile”.



Penso che le parole pronunciate dai nostri Pubblici Amministratori, specie se in Consiglio Comunale, vadano sempre prese sul serio. Però, se a quelle parole non seguono i fatti, bisogna avere il coraggio di denunciarlo.

Ecco, io mi sono preso la briga di controllare se Chiari Servizi stia effettivamente facendo “un lavoro encomiabile”. 

Bisogna allora parlare della Raccolta Rifiuti Porta a Porta e della raccolta rifiuti per le strade, la cosiddetta “Pulizia della Città”. Il primo tipo di raccolta è fatto in modo appropriato o, come dice il Sindaco, encomiabile. Il secondo servizio no.

Le foto che pubblico sono state scattate stamattina. Non mi pare che il servizio sia proprio encomiabile. Anche perché, a fronte delle poche foto pubblicate, nel mio personale archivio ce ne sono altre centinaia che testimoniano “un’altra verità vera”

LA NOSTRA CITTÀ È SPORCA

Dovunque si possono trovare carte, cartoni, bottiglie, lattine, indumenti e altri materiali fra i più improbabili e disparati. Molti di questi rifiuti sono lì da giorni, per non dire da settimane.






Certo, se questo avviene, è essenzialmente per responsabilità di una parte della popolazione che non ne vuol sapere di rispettare le regole del vivere civile. Questo succede oggi, come succedeva ieri, segno che abbiamo un problema che non riusciamo a risolvere.
Non basta fare proclami e non basta avere un efficiente Comitato di Controllo per venire a capo dei problemi. È questione di controlli e di risorse, oltre naturalmente a un lavoro fatto in modo continuativo, cosa che richiama sempre la questione dei soldi. 

Alla prossima.

martedì 11 febbraio 2025

PIO PIO PIO FA IL PULCINO

Il Sindaco di Chiari, in un articolato intervento in Consiglio Comunale, ha affermato che Chiari Servizi Srl è: “Un pulcino vivo, un pulcino forte, un pulcino armato, un pulcino che è capace di calamitare su di sé l’interesse di tanti Comuni perché ha cominciato a fare politica sul territorio”.

Bene. Siccome Zotti e Campodonico non vengono da Marte, mi permetto di sbloccar loro un ricordo.  Un ricordo che appartiene alla loro vita precedente. Ecco come si presentava Chiari quando Sindaco era il Senatore Mazzatorta, Assessori erano Zotti e Campodonico e Presidente di Chiari Servizi Srl  Enio Moretti.








Se Chiari Servizi non è andata a ramengo, è perché l’Amministrazione Vizzardi ha deciso, come primo provvedimento, di avviare la Raccolta Differenziata Porta a Porta dei Rifiuti Solidi Urbani. Dopo quella saggia decisione, la raccolta differenziata è passata, non senza polemiche, da un misero 42% all’attuale 84% e la gestione è stata risanata.


Mercoledì scorso, di fronte a un incredulo Consiglio Comunale, il Sindaco Zotti ha affermato: “L’impegno che ci avete messo per fare la raccolta differenziata che abbiamo ereditato, nessuno è qua a togliere, perché io penso che avete fatto un compito encomiabile per come capillarmente avete sviluppato quel servizio”.

Sbalorditivo!  Ma Zotti non è la stessa persona che nel 2015 aveva promosso il Referendum “Differenziamoci dal Porta a Porta? (guarda qui) 

Non è la stessa persona che aveva realizzato quel video davanti a una lunga schiera di cassonetti mandati in pensione dalla "crudele" Amministrazione Vizzardi? (guarda qui) 

Sì è lo stesso. Ma non abbiate timore, Zotti non ha cambiato per nulla le sue convinzioni. Infatti ha così proseguito: “Ma la mia domanda è: a che costo politico (avete fatto il Porta a Porta ndr), a che costo alla comunità, a che costo, perché anche lì, se vi ha frantumato nei rapporti lo stress che avete provocato, vuol dire che lo strumento che avete imposto alla cittadinanza era uno strumento prematuro, era uno strumento che andava fatto a gradi, come avevamo chiesto con la raccolta delle firme. No, è stato imposto, è stato fatto, vi dà dato merito della velocità con cui l’avete fatto, ma ha portato stress sul territorio, ha creato stress alla comunità, ha creato stress anche a voi”.

Confesso che seguire il ragionamento del Sindaco, questo sì crea stress, ma penso che al di là della forma il concetto è chiaro. Fosse stato in loro la raccolta differenziata non si sarebbe fatta. Saremmo rimasti al di sotto dei limiti imposti dalla legge e ci saremmo tenuti i tanto cari e maleodoranti cassonetti che allietavano dei loro effluvi le nostre afose giornate estive.

Ebbene, fatte tutte queste premesse, la speranza è che il pulcino rimanga forte, rimanga armato e soprattutto rimanga vivo.


giovedì 2 gennaio 2025

IL PROFUMO DEI SOLDI

Tenuto conto delle ristrettezze finanziarie in cui si dibattono i Comuni italiani, il primo imperativo di un Sindaco appena insediato è quello di trovare i soldi per finanziare le opere promesse in campagna elettorale. Naturalmente il nostro Sindaco non fa eccezione. 

Si può capire quindi l’euforia per gli 8 milioni di euro belli sonanti che “cadono dal cielo” per un accordo fatto con RFI (Rete Ferroviaria Italiana). 


Il Sindaco di Chiari Gabriele Zotti


Si tratta di accogliere nel nostro territorio una montagna di terra e ghiaia proveniente dalla zona tra Orio al Serio e Bergamo, dove si realizzerà un collegamento Ferroviario tra l’Aeroporto e la città.

Voi direte: “Tutto bene allora”. Riempiremo una buca che rappresenta una ferita nel territorio di Chiari e per giunta ci danno un sacco di soldi con cui potremo finanziare tanti bei progetti utili per la città.

Non vorrei fare il bastian contrario o, come dicono dalle parti del Sindaco, il “rosicone”. Mi permetto solo di sollevare alcune problematiche che l’entusiasmo del momento rischia di mettere in ombra.

  • Punto primo. Perché RFI ha tutto questo interesse a conferire al nostro Comune il prodotto dello scorticamento del terreno, rinunciando a 8 milioni di euro del Pnrr? Se non ricordo male, dalle parti di via Sandella esistono due buche impressionanti effettuate durante la realizzazione della Bre.Be.Mi. . Si era detto che dovevano servire per due grandi Aree di Servizio. Ora, avete mai visto fare Aree di Servizio a oltre cinque metri dal piano campagna? Infatti le Aree di Servizio non sono state mai realizzate, ma in compenso sono state cavate centinaia di migliaia di metri cubi di buona ghiaia dal valore milionario. Ora, perché quello che per Bre.Be.Mi. fu un guadagno per RFI deve rappresentare un costo? Tra parentesi, agli 8 milioni di euro sono da sommare le spese per il trasporto del materiale di scavo. Quanto costerà a RFI questo andare e venire continuo di camion da Bergamo a Chiari e viceversa? Perché si sprecano così i soldi del Pnrr che per buona parte rappresentano un debito che graverà sulle spalle dei nostri figli e dei nostri nipoti?
  • Punto due. Siamo certi che nella nostra cava andrà conferita solo buona ghiaia? E se invece della ghiaia fosse conferita soltanto la parte superficiale del terreno? La zona in questione è interessata da due grandi infrastrutture: l’Autostrada A4 e l’Aeroporto Orio al Serio. Trattasi quindi di terreni altamente inquinati da idrocarburi e piombo, componenti che si stanno depositando su quei teneri da decenni. Ammesso e non concesso che RFI in un momento di pazzia voglia rinunciare all’opportunità di vendere sul mercato la ghiaia, in ogni caso i primi terreni che arriverebbero nella nostra cava sarebbero quelli superficiali. Quei terreni inquinati che finirebbero a diretto contatto con la falda freatica. È questo che vogliamo fare, permettere che vengano inquinate le nostre falde? Le associazioni ambientaliste non hanno niente da dire?
  • Punto tre. Perché si continua a utilizzare il territorio della Città al solo scopo di fare soldi? Nei dieci anni delle Giunte Mazzatorta, di cui facevano parte Sindaco e Vicesindaco attuali, si è utilizzata al massimo la leva degli oneri di urbanizzazione. Si è permesso di costruire l’impossibile per fare cassa, salvo poi presentarsi alle elezioni del 2024 affermando che uno degli elementi che avrebbe caratterizzato l’amministrazione di destra in caso di vittoria sarebbe stato il consumo “zero” di suolo. Vista la premessa, la cava poteva ripagare in qualche modo il territorio per i danni subiti in precedenza  attraverso un parco della biodiversità e un invaso idrico da utilizzare sia in caso di siccità, sia come luogo di svago. Invece, ancora una volta, si sono preferiti i soldi facili al benessere del territorio e dei cittadini.
  • Punto quattro. Il Sindaco si vanta di aver ottenuto il più grande finanziamento mai avuto dalla Città. Peccato che gli 8,1 milioni non rappresentano un finanziamento, ma il corrispettivo per consentire a RFI di scaricare nella Cava di via Roccafranca materiale di scavo.

Chiari - Cava di via Roccafranca


P.S. - Per una imperscrutabile concatenazione di eventi, la Cava di via Roccafranca incrocia sempre le Giunte di destra della nostra città. Non so se ricordate, ma nel 2009 l’Amministrazione Comunale e la Fin Beton avevano concordato di realizzare all’interno della cava una fantastica speculazione edilizia. Avete capito bene, all’interno della cava. Forse bisognerebbe ricordarlo al nostro loquace Vicesindaco. Purtroppo (per loro), tutto saltò in aria per effetto della crisi dell’edilizia, ma rimasero nella memoria, il grande e rivoluzionario centro commerciale, i ristoranti, i bar, le palestre, i bookshop, i centri benessere,  l’incantevole e innovativo quartiere di “Chiari due”, il parco giochi, le piste ciclabili, i campi di basket e pallavolo, i giochi di bocce, il grande anfiteatro, la Caserma dei Carabinieri. Tutte bolle mediatiche scoppiate nel vento una dopo l’altra. Vedremo se gli attuali amministratori (sempre loro) sapranno fare meglio. Peggio francamente risulta impossibile, ma mai dire mai.

mercoledì 27 novembre 2024

SUPEREROE

Mi chiedo come sia possibile che nel panorama politico clarense nessuno, dico nessuno, abbia sentito il bisogno di dire una parola di fronte all’atteggiamento prevaricatore del nostro Sindaco che, minacciando di ricorrere a querele e denunce, ha determinato di fatto la chiusura di una pagina di satira. 


Supereroe

Ho scritto che la presa di posizione del Sindaco, caratterizzata da atteggiamento aggressivo e intimidatorio, si configura come un vero e proprio abuso di potere. Evidentemente per i nostri rappresentanti politici questo non è. Il loro silenzio, se non è un avallo all’iniziativa del Sindaco, è sicuramente l’atteggiamento superficiale di chi pensa che forse l’autore della pagina se l’è cercata o che questi non siano i problemi che interessano la cittadinanza.

La libertà di espressione è uno dei cardini del nostro sistema democratico. Se un rappresentante del popolo pretende di decidere cosa si possa e non si possa scrivere, quella libertà viene soppressa. 

I fascismi in tutto il  mondo si sono affermati anche per l’ignavia di chi si poteva opporre e non l’ha fatto.

Che poi io ancora non ho capito cosa ci fosse di tanto grave in quei post e in quelle vignette. Il sindaco si è risentito perché era rappresentato come un supereroe grassottello? E allora cosa mai avrebbero dovuto fare Andreotti rappresentato da Forattini come un vampiro o Fanfani come un tappo? Zotti per caso si sente più importante di Andreotti e Fanfani?

Ma la questione non è finita lì. Forte per essere riuscito nell’intento di far chiudere la pagina e corroborato per l’unanime considerazione ricevuta, ora il Sindaco vuole a tutti i costi scoprire chi si è permesso di rappresentarlo in quel modo. Un indizio ci sarebbe. “Da come reagisce, l'Indro clarense denota una coscienza sporca.  C’è da chiedersi se l'infame che i clarensi son curiosi di conoscere sia lui”.

Chi sia questo “Indro clarense” non è dato sapere, ma nella mente di Zotti e di tutta la Corte che lo segue e lo applaude, una persona c’è. Ci vogliono dire di grazia chi è secondo loro questa persona? Riuscirà il nostro Sindaco a farci conoscere chi secondo lui è “l’infame”? 

Continuare a fare discorsi vaghi e allusivi per consumare le proprie vendette personali denota un atteggiamento non consono alla carica che ricopre e sicuramente non un coraggio da supereroe. 



sabato 23 novembre 2024

POTERE E LIBERTÀ DI ESPRESSIONE

È bastata la minaccia del Sindaco di andare dai Carabinieri a sporgere denuncia per fare sì che gli autori della pagina satirica “Supereroe Zottico” chiudessero l’account di Facebook.

È un fatto di una gravità inaudita.

Come può un Sindaco avere la pretesa di stabilire cosa si possa o non si possa scrivere? Chi gli dà questo potere? Fino a prova contraria siamo ancora in un regime democratico dove vige la libertà di espressione regolata dall’art. 21 della nostra Costituzione che recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Censura


Io non so chi ci sia dietro la pagina oggi chiusa di “Supereroe Zottico” e penso che questo sia assolutamente irrilevante. Quello che più importa e che la presa di posizione del Sindaco, caratterizzata da atteggiamento aggressivo e intimidatorio, si configura come un vero e proprio abuso di potere.


Il diritto di satira costituisce una manifestazione del diritto di critica, ma è sottratta all’obbligo di riferire fatti completamente aderenti alla verità dato che, molto spesso, i fatti narrati o raffigurati vengono volutamente esagerati fino al paradosso, in maniera caricaturale.

Questo è stato più volte sancito dalla Corte di Cassazione, secondo la quale: “La satira costituisce una modalità corrosiva e spesso impietosa del diritto di critica, sicché, diversamente dalla cronaca, è sottratta all’obbligo di riferire fatti veri, in quanto esprime mediante il paradosso e la metafora surreale un giudizio ironico su di un fatto. (Cassazione  sentenza n. 30193/2018).

Ancora: “La satira parte da un personaggio reale, lo carica di fantasiosi tratti fisionomici e/o psicologici e propone all’attenzione dei lettori, degli ascoltatori o degli spettatori un personaggio volutamente e realmente inesistente, anche se non ne nasconde gli originali tratti genetici. L’attività satirica fa un uso talmente esasperato, paradossale, surreale dei tratti distintivi della persona reale, da rendere del tutto evidente che il giudizio critico non è rivolto alla persona che è oggetto della rappresentazione, ma alla categoria sociale, culturale, politica, di cui la medesima è ritenuta esponente” (Cass. Sent. n. 1740/2011).


Censura

Ora, i nostri attuali amministratori, da quando hanno preso il potere della Città, sono diventati abbastanza allergici alle critiche, pensando che il solo fatto di aver ricevuto il mandato a governare debba costringere gli altri a stare zitti e muti.  

Il Sindaco ultimamente ha affermato che “quando esce Chiari week esiste anche la minoranza. Ogni volta fanno interrogazioni, interpellanze, per  screditare un’azione politica che mira a riappacificare la città”. La vogliono tanto riappacificare questa Città che si sono scelti come esclusivi interlocutori solo gli appartenenti a quella parte della minoranza che ha permesso loro di vincere le elezioni. Le nomine in alcune commissioni consiliari e nel Consiglio d’Amministrazione di Chiari Servizi, sono lì a testimoniare di questo rapporto privilegiato. 

Preso da sacro furore polemico, il nostro Sindaco ha osato anche dire che il n. 1 (cioè Vizzardi?) che spinge i giovani a bruciarsi, “andrebbe spinto ad allontanarsi dalla politica”. Quindi non solo si vorrebbe far tacere voci critiche, ma si pretende di stabilire chi debba o non debba fare politica. 

Il tempo dei Podestà è finito da un pezzo, forse sarebbe ora di darsi una calmata.

sabato 12 ottobre 2024

LA CORTE DEI MIRACOLI

Il Vicesindaco/Assessore Campodonico si lamenta perché ho definito “Corte dei Miracoli” i sostenitori suoi e del Sindaco Zotti.

Il Vicesindaco di Chiari  Roberto Campodonico


Sinceramente io non saprei come definire persone che, a commento dei suoi post spesso usano un linguaggio volgare e triviale, che tuttavia sembra non disturbarlo:

  • Alla faccia delle merde. Fuori dai coglioni
  • Tutti fanfaroni…gentaglia
  • Ci vuole una buona dose di bruciacul
  • A loro brucia il sedere
  • Mìrano sempre a soldi facili
  • La cosa migliore è dirgli di levarsi dai coglioni
  • Lui è un bambo senza cervello
  • Poveretti - fanno pena - pessimi e imbarazzanti
  • Non è che l’immondizia ce l’abbiano nel cervello?
  • Oggi con le loro cagate vogliono dimostrare l’indimostrabile. Inqualificabili erano, sporcaccioni rimangono
  • Con lui e l’ex la città faceva cagare
  • Bravo Roberto hai ragione, quella gentaglia non si può portarla in discarica?
  • Ectoparassiti - virtuovipere
  • Viste le continue puttanate che sparano, il bruciore di culo deve essere molto intenso.

Questo è solo un breve estratto di quanto si può leggere sulle pagine del nostro Vicesindaco; e per sapere bene di chi si parla pubblicano anche la foto

  • Questa è la sede dei rifiuti?…chiedo per un amico.

Chiari - Sede della Lista Civica "Per una Chiari virtuosa"


D’altra parte queste persone appartengono alla stessa schiera (alcune sono le stesse) di quelle che qualche anno fa affermavano:


- “Caro Sindaco, spero che uno di questi profughi scappi, ti ammazzi la famiglia e ti stupri la moglie” - “Ci vorrebbero i forni” - “Solo due parole: pulizia etnica-“Io a questi qua un colpo in testa avrei il coraggio di darglielo


Parole gravissime, derubricate dal Segretario della Lega di allora come “cazzate”. 


Piuttosto che lamentarsi con me, il Signor Vicesindaco farebbe meglio a raccomandare ai suoi di usare un linguaggio più consono a un dibattito politico.

Si può argomentare senza però essere scurrili. Facebook è una pubblica Agorà, non la sentina di un cargo liberiano o appunto, una Corte dei Miracoli.