martedì 20 febbraio 2018

SCUOLE - COME VINCERE AL SUPER ENALOTTO


Nel corso di un memorabile discorso tenuto in Consiglio Comunale, un rappresentante della minoranza ha affermato che gli attuali Amministratori sono bravi come quelli che hanno vinto al Super Enalotto. Cioè, hanno fatto una scommessa e gli è andata bene. 
Questo concetto della politica vista come azzardo piuttosto che come lavoro serio di proposta, programmazione e realizzazione, è tipico di molti “uomini del fare” che hanno lasciato sul territorio innumerevoli progetti incompiuti e disastri perfettamente realizzati.

Chiari - Cantiere Scuola Martiri

I soldi arrivati a Chiari per le scuole, tanti soldi, non cadono dal cielo, né ce li ha portati Babbo Natale o la Fata Turchina. Sono soldi che nascono da un serio progetto ideato e portato avanti dal Governo Renzi e proseguito dal Governo Gentiloni. Se non ci fosse stata l’idea di investire sulla scuola da parte di quei governi, oggi non avremmo a Chiari 10 milioni di euro, come non li avrebbero in tantissimi Comuni d’Italia.
Il Governo Berlusconi, per rimediare in qualche modo all’abisso in cui ci stava cacciando, tagliò alla scuola ben 8 miliardi di euro. Il Governo Renzi, dopo aver tirato su la nave che stava affondando,  decise che il settore dove dovevano essere messi più soldi era quello dell’Istruzione. Fu così che nacque la Buona Scuola e l’investimento di oltre 10 miliardi per rinnovare e mettere in sicurezza le scuole italiane, attingendo a finanziamenti europei e altri fondi già stanziati, ma mai utilizzati.

Chiari - Cantiere Scuola
Qualcuno oggi dice che quei soldi sarebbero arrivati in ogni caso, chiunque fosse stato al governo. No, non è così. I soldi vengono destinati a questo o quel comparto secondo le scelte strategiche che ogni governo fa. 
I governi Berlusconi per la scuola non hanno fatto niente, anzi come detto prima hanno tolto. Lo stesso ha fatto  l’Amministrazione Mazzatorta a Chiari. 
Il fantomatico progetto di cui qualcuno ha parlato in questi giorni senza cognizione di causa, prevedeva un polo scolastico a nord di Chiari in via Cologne che sarebbe stato realizzato con i proventi della vendita dei terreni dove oggi sorgono le scuole Martiri, Morcelli, Turla, San Giovanni, infanzia Pedersoli. Al loro posto sarebbero sorti 7 condomini di 8 piani ciascuno. Insomma una bellissima speculazione immobiliare, alla faccia dei genitori costretti a portare tutti i giorni i loro figli oltre la ferrovia.
Qualcuno poi si lamenta del fatto che a Chiari siano arrivati tanti soldi. Manca poco che ci si debba scusare. La verità è che la nostra città può solo essere orgogliosa di essere riuscita a intercettare così rilevanti finanziamenti nel momento più propizio. Può essere orgogliosa l’Amministrazione Vizzardi per i progetti preparati per tempo, che si adeguano perfettamente ai complessi scolastici già esistenti, senza spreco di suolo e senza spostare la popolazione scolastica in zone esterne al paese, lontana quindi da importanti servizi per alunni e insegnanti. Progetti avanzati e strategici apprezzati anche a livello regionale. Insomma, un lavoro di squadra che dà l'idea di cosa debba essere la politica quando essa è indirizzata al bene comune e non agli interessi di pochi.
Forte dei successi passati, c’è chi oggi ha la pretesa di fare la morale e imporre la sua tabella di marcia. Bene. Quando saranno in grado di portare a casa 10 milioni di euro, con o senza SuperEnalotto, allora saranno autorizzati a realizzare i loro progetti e stabilire, sempre che ne siano capaci, quello che deve e non deve essere fatto. Fino a quel momento stiano buoni e calmi.


martedì 6 febbraio 2018

SCUOLE - 10 MILIONI DI CHIACCHIERE

A Chiari, i rappresentanti della minoranza si stanno preparando per il Consiglio Comunale dell’8 febbraio come se dovessero andare alla guerra. Se avessero utilizzato tanta determinazione quando governavano la città forse non saremmo andati incontro a molteplici e rovinosi disastri. Dopo aver fatto tante chiacchiere inconcludenti, oggi hanno la pretesa di imporre la loro agenda a una Amministrazione che è riuscita a portare a Chiari ben 10 milioni di euro dallo Stato e altri 2,5 milioni dalla Provincia, tutti da utilizzare per le scuole dei nostri ragazzi.

Chiari - Cantiere Scuola Martiri

Si riconoscesse almeno questo, cioè che i soldi assegnati sono una cosa buona e che, dopo tanto discutere, si possono finalmente realizzare progetti utili per la città. Niente. Sulle loro pagine, non troverete neppure una virgola di tutto questo. C’è solo l’eco di un fastidio, di una rivalsa, un desiderio di mettere i bastoni fra le ruote, di allungare i tempi in discussioni inutili e oziose, di contrastare un progetto. Altra cosa è la civile protesta dei genitori degli alunni della Varisco. Le loro preoccupazioni anche se non condivisibili sono comprensibili e non possono essere liquidate con una semplice alzata di spalle.
Tuttavia, mi sembra irragionevole pensare che il tema principale della discussione debba essere il Varisco o il Turla o il Morcelli presi singolarmente, quando qui e ora si sta ponendo mano a un progetto complessivo e organico di sistemazione delle scuole di Chiari? Queste sono cose che capitano una volta ogni 50 anni o forse più. Guardare al proprio piccolo particulare, mentre è in corso una rivoluzione che cambierà la situazione per i prossimi decenni, è del tutto assurdo. 

Chiari - Lavori in corso al Cantiere della Scuola Martiri

Si dice: “Quello che avete intenzione di fare non era contenuto nei vostri programmi”. Tesi alquanto bizzarra se portata avanti da chi voleva fare un polo scolastico a nord di Chiari senza che quel progetto fosse incluso nel suo programma di governo. I programmi elettorali contengono proposte di massima e si uniformano alle mutate condizioni. Nel programma della coalizione che ha vinto le elezioni nel 2014 il primo punto riguardava le scuole. Scuole da costruire a ridosso del centro, vicino a servizi fondamentali per ragazzi e insegnanti (Biblioteca, Pinacoteca, Musei Civici, Comune). Questo diceva il programma di coalizione e questo si sta realizzando.
La variabile sta nella fonte del finanziamento. La fortuna ha voluto che si potessero utilizzare risorse che non pesano sulla città, essendo a carico dello Stato (Stato non Regione come qualcuno ha asserito) e che fossero destinate tanto alle scuole primarie che secondarie. Una situazione di tale abbondanza che dovrebbe renderci orgogliosi. Perché se è vero che i fondi sono stati resi disponibili dal Governo - la tanto deprecata Buona Scuola a Chiari ha dato buoni frutti -, è altrettanto vero che l’Amministrazione Comunale si è trovata pronta ad accettare la sfida e a presentare progetti seri, credibili, innovativi. Altro che “scuola capannone” come qualcuno afferma!

Chiari - Cantiere Scuola Martiri
Invece no. Si assiste sgomenti a polemiche astruse, a proposte inconcepibili che pretendono di mantenere i ragazzi in scuole vecchie, malsicure e senza quei servizi essenziali per una moderna didattica. Si arriva al punto di fare polemica anche sullo spostamento provvisorio dei ragazzi dal Morcelli al Turla in attesa che venga pronto l’allargamento del Toscanini, non tenendo conto che l’area dove oggi insiste il Morcelli è indispensabile al nuovo Polo Scolastico in termini di verde da utilizzare per la scuola e di parcheggi del tutto necessari in quel contesto.
L’Amministrazione Comunale ha il suo progetto. Lo si può condividere o meno, ma sicuramente ha tutto il diritto di attuarlo e non saranno certamente le chiacchiere di una minoranza rancorosa e petulante che riusciranno a fermarla.


venerdì 2 febbraio 2018

SCUOLA - CAPACITÀ DI GUARDARE LONTANO

Capisco che l’assegnazione di 10 milioni di euro a Chiari per l’ampliamento e la messa in sicurezza delle sue scuole possa fare schiumare di rabbia coloro che hanno scommesso sul fallimento della nostra città. Sono gli stessi che avendo avuto il comando per ben 10 anni, li hanno trascorsi in uno sperpero infinito di soldi pubblici, passando da mirabolanti progetti mai realizzati a disastrosi fallimenti. Sono sempre quelli che finiti i soldi del Comune si sono dati a saccheggiare le antiche Fondazioni ridotte ormai a gusci vuoti.
Eppure se avessero un minimo di amor proprio e un po’ di cura per la loro città, dovrebbero essere contenti, al pari nostro, di questa opportunità che si è aperta pur in un momento così difficile. Dieci milioni di euro dallo Stato più altri due milioni e mezzo dalla Provincia, non capita di vederli tutti i giorni. Forse c’entra il caso, forse la fortuna, ma una cosa è bene dirla: se non ci fossero stati i decreti dei Governi Renzi e Gentiloni che hanno attivato fondi Bei e altre risorse già stanziate ma non utilizzate, oggi non avremmo queste disponibilità. 



Sono soldi avuti in deroga al patto di stabilità interno e quindi doppiamente preziosi. Sia perché sono stati concessi in un momento di ristrettezze finanziarie, con oneri a carico dello Stato, sia perché arrivano a Chiari come in altre città, ma non in tutti i Comuni d’Italia. 
L’amministrazione Vizzardi ha avuto il merito di farsi trovare pronta all’appuntamento, con progetti credibili e soluzioni innovative. E se il valore dei progetti è stato determinante per il successo di entrambe le operazioni, altrettanto si può dire del contesto in cui questi progetti sono stati ideati. Il contesto è quello urbano, con il centro storico nelle immediate vicinanze, con servizi facilmente fruibili sia dai ragazzi che dagli insegnanti (Biblioteca, Pinacoteca, Musei Civici, Municipio).


Chiari - Cantiere della Scuola di Viale Mellini

Ci si aspetterebbe che la discussione fosse incentrata sul modo migliore di impiegare queste preziose risorse, vigilando affinché le scuole vengano ristrutturate in tempi brevi per evitare eccessivi disagi ai ragazzi e alle loro famiglie. Invece l’attenzione è maldestramente indirizzata ad altro. Per togliere valenza a questa scelta che avrà un peso molto importante negli anni futuri, si alimenta una polemica pretestuosa sulla scuola Varisco, definita come esempio di buona scuola da salvaguardare. 
Che il metodo didattico praticato alla Varisco sia valido, non ho motivo di negarlo. In quella scuola ci ha studiato mia figlia e so bene il valore di quell’insegnamento, che peraltro potrà continuare con gli stessi insegnanti, ma in un contesto più ricco e stimolante grazie alla possibilità di sfruttare tutte le opportunità (palestra, laboratori, auditorium, vicinanza a biblioteca, pinacoteca, prima difficilmente raggiungibili ecc.) che la nuova scuola offre.
Mi sorprende invece l’entusiasmo attuale di alcuni che in passato hanno spesso storto il naso e mal sopportato una scuola fuori dagli schemi e ritenuta un po’ troppo innovatrice. Fa piacere che si sia cambiato parere.
Chiari - Scuola Primaria Varisco
Tuttavia il problema non è il metodo, ma il contenitore. Il plesso della scuola Varisco è vecchio di 90 anni, costruito al pari di altri nel circondario di Chiari in un’altra “era”. La sua struttura non è più rispondente alle “Linee guida ministeriali per l’edilizia scolastica”, in quanto vecchia, inadeguata e carente sotto molti profili (mensa, laboratori, palestra). È una scuola che costa mantenerla e ancora più tenerla in efficienza. Solo per adeguarla ai moderni sistemi antisismici e antincendio si dovrebbero impiegare tante risorse che forse si farebbe prima a buttarla giù e costruirne una nuova.
Tenendo conto di tutte queste problematiche e della scarsità di risorse che affligge oggi gli enti locali, non si capisce come degli amministratori possano concepire l’idea che, costruite delle scuole nuove ed efficienti, i ragazzi continuino a rimanere nelle vecchie, con tutti i rischi che ognuno di noi può immaginare.
Cosa succederebbe se cadesse un controsoffitto in testa ai ragazzi, o scoppiasse un incendio, o ci fosse un terremoto, cosa non più tanto remota? Il primo che andrebbero a prendere sarebbe il Sindaco e non certamente i nostri rivoluzionari Consiglieri. E lo farebbero a maggior ragione in quanto avendo una scuola nuova, con moderni sistemi antisismici e antincendio, ha deciso di far rimanere i ragazzi in una scuola vecchia e per nulla sicura.


Chiari - Cantiere della Scuola di Viale Mellini