mercoledì 27 aprile 2011

Chiari - territorio stuprato

Per farvi capire cosa sta succedendo al nostro territorio, vi racconto questo episodio capitatomi qualche giorno fa durante un giro per la campagna di Chiari.
Ero in compagnia del Consigliere Comunale Federico Lorini e stavamo facendo qualche ripresa ai cantieri della Tav e della BreBeMi.
Chiari - Cantiere BreBeMi
Davanti a una cascina, posta a non più di venti metri da un cantiere,  stava seduto un uomo sulla settantina e vicino a lui giocava una bambina, forse la nipote. Quest’uomo sembrava stranito, come gli fosse letteralmente caduto il mondo addosso. Poichè Lorini lo conosceva, si misero a parlare del più e del meno. Dove ora passano i tracciati delle due grandi infrastrutture prima c’era la sua campagna. “Prima c’era un po’ di verde qui davanti” prese a dire l’uomo “e si riuscivano a vedere anche le montagne là in fondo. Ora di erba non ne  è rimasta neanche un po’  e invece delle montagne vedo solo questi mucchi di terra. Pensi che l’altro giorno ero andato a prendere una carriola di terra per riempire qualche vaso, ma il responsabile del cantiere mi ha detto che non potevo toccare niente. Quella terra non mi apparteneva più. Gli ho risposto che quella terra io l’ho lavorata sino a ieri,  era mia e  ancora non mi è  stato pagato tutto l’indennizzo. Mi ha detto che se avevo qualche rimostranza da fare dovevo andare dai capi, a Treviglio. Capisce? Per una carriola di terra, della mia terra, dovrei andare a chiedere il permesso ai capi, a Treviglio”. Una carriola di terra!
Chiari - cava in via Sandella 
Erano impresse ancora nella mia mente le terribili immagini filmate qualche giorno prima a qualche centinaia di metri da lì, in via Sandella, dove due potentissime ruspe cavano migliaia di tonnellate di terra e di ghiaia ogni giorno, per caricarla su decine e decine di camion e portarla via  da qualche parte. Quante carriole di terra possono essere contenute in una pala meccanica? Tante, visto che bastano due “palate” per riempire un camion. E a chi hanno chiesto il permesso questi signori, questi capi che stanno a Treviglio, per cavare la nostra terra in questo modo così brutale? Nessuno di noi è stato interpellato e tutto è stato fatto a tavolino o in trattative riservate.
Chiari - area di servizio BreBeMi
Quelli che ci dovevano rappresentare, Sindaco in testa, non solo non hanno fatto niente per difendere i nostri interessi, ma hanno permesso, con le loro decisioni aberranti, lo sventramento ulteriore del nostro territorio. Sì, forse questo sfregio non poteva essere evitato visto che le due infrastrutture da qualche parte dovevano passare, ma Chiari che fra tutti i comuni fra Milano e Brescia è quello che sopporta l’impatto sul territorio più pesante, non aveva certo bisogno di due mega aree di servizio di 200mila mq  volute fortissimamente dal nostro Sindaco.  Non solo. L’assurda idea di porre queste aree a una profondità di oltre cinque metri dal piano campagna, per limitarne, dicono, l’impatto visivo, ha generato una cava impressionante di oltre 1 milione e mezzo di mc (si è scavato sin oltre 10 metri), una specie di girone infernale per il nostro territorio, ma una ricca opportunità per qualcuno. E non è tutto. In corrispondenza della via Olmi, forse dove verrà relizzata la barriera d’ingresso, il terreno è stato sbancato per qualche centinaio di metri, determinando anche qui una cava abbastanza importante di qualche centinaia di migliaia di mc .
Chiari - sbancamento in via Olmi
E poi ci vengono a dire che è stato scavato solo il 25% di quanto ipotizzato dal decennale Piano Cave del 2005?  E chi è che calcola la cave surrettizie non autorizzate? Chi è che controlla che i lavori vengano fatti secondo le previste autorizzazioni? A Chiari, i nostri Amministratori mandano in loco i tecnici comunali a ispezionare o preferiscono voltarsi dall’altra parte, accontentandosi delle briciole (vedi tangenziale nord) e delle pacche sulle spalle ricevute dai dirigenti della BreBeMi?  A noi sembra che non solo non ci sia la dovuta vigilanza sul territorio per evitare abusi, ma si sono posti in essere progetti che quel territorio lo stanno stravolgendo.
Chiari - Cava al Polo Logistico
Si è incominciato con il Polo Logistico e con il Polo del Produrre: 350 mila mq di terreno fertile rubato all’agricoltura, per permettere un insediamento che creerà molto inquinamento ma scarsi ritorni economici e occupazionali. Anche qui, guarda caso si è realizzata surrettiziamente  una cava di 400 mila mc  il cui unico scopo è stato quello di far fare gli affari a qualcuno. Per non parlare delle mediazioni sui terreni e quant’altro.
Si è proseguito con le due aree di servizio di via Sandella e la realizzazione di una grande cava di 1 milione e 500 mila mc. , senza tener conto di quella in via Olmi. Come detto un girone infernale che abbiamo ampiamente documentato in due recenti video pubblicati su questo blog (vedi qui) e (qui). 
Grazie all’iniziativa di qualche “santo in terra”, si ha intenzione di realizzare un’altra cava di circa 800 mila mc. sui terreni della Fondazione Morcelliana dalle parti di Bosco Levato.
Chiari - Mezzi per movimento di terra
Come si vede progetti milionari che nulla portano alla nostra città, ma riescono a tramutare le pietre in oro come faceva Re Mida.
Qualcuno un giorno voleva svegliare la nostra città dal suo lungo torpore, ma si deve  essere convinto abbastanza in fretta che forse sarebbe stato meglio lasciarla nel sonno dell’incoscienza.
E cosi, mentre Chiari dorme beatamente, avide mani di “lobbies” affaristiche  denudano il suo territorio e lo stuprano brutalmente.

martedì 26 aprile 2011

Informazione tossico-nociva

Sulla qualità dell' informazione nel nostro paese ci siamo soffermati più volte, arrivando alla conclusione che se siamo in un pantano molta della responsabilità è dovuta all’informazione che non fa il suo dovere (che poi sarebbe semplicemente quello di informare), preferendo reggere la coda al potente di turno o al potere tout-court.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando riportiamo un esempio.
Chiari-via Rudiano- discarica abusiva
Vi ricordate della polemica sorta alla fine di dicembre dello scorso anno sui rifiuti ritrovati negli scavi della BreBeMi in fondo a via Rudiano? Un valente giornalista allora aveva redatto un articolo dal titolo sensazionale: “Scarti di fonderia ritrovati negli scavi del cantiere. Erano stati seppelliti illegalmente, forse nel 2001” (BresciaOggi 30.12.2010)
Quello che nel titolo era solo un’ipotesi, nel corpo dell’articolo diventava una certezza “la quantità di terrapieno fatta realizzare nel 2001 dalla precedente giunta (Giunta Facchetti - Assessore all’Ambiente Lorini ndr) si allunga per oltre cento metri. Furioso il Comune, che ora dovrà mettersi in carico il recupero del sottosuolo, con un investimento di almeno 100 mila euro”
Naturalmente l’Orlando Furioso della situazione era il Senatore Sindaco che, stracciandosi le vesti imprecava sulle “metodologie vergognose” del passato che costringevano il Comune a impiegare ben 100 mila euro nella bonifica del fondo, piuttosto che in opere pubbliche utili alla città.
Chiari - rifiuti solidi-urbani in via Rudiano
Bene, oggi abbiamo la conferma che le cose dette dal giornalista erano tutte balle. Non c’erano scarti di fonderia, la discarica abusiva non era stata realizzata nel 2001 ma molto prima, il costo della bonifica non è stato di 100 mila euro, ma solo di 5 mila euro. Tutte cose che abbiamo anticipato dettagliatamente su questo blog nel mese di gennaio (leggi qui post 18 e 22 gennaio 2011).
Insomma se dai tre notizie e tutte e tre sono bufale, forse è meglio che cambi mestiere, bello!
E invece no, il bravo giornalista insiste e invece di scusarsi per l’infortunio professionale mette in bocca al Consigliere Lorini parole  dallo stesso mai pronunciate:  I tecnici della società autostradale e gli amministratori in carica avevano ventilato l'ipotesi che nell'area fossero stati stoccati rifiuti di fonderia. Un'ipotesi smentita appunto dai test..”.  Ma pensa! E tu hai abboccato all’amo senza preoccuparti di accertare come effetivamente stavano le cose?  «La vicenda - afferma Federico Lorini - ha finito comunque per confermare la presenza di rifiuti di fonderia utilizzati per terrapieni realizzati dall'Anas su sovrappassi come quello di via Rudiano». Insomma, se non ci sono  rifiuti di fonderia in fondo a via Rudiano, da qualche parte ci devono pure essere. Non staremo mica a sottilizzare sul luogo, sul tempo, sul come e sul  perchè, vero?
Fido
Questo deve essere il metodo moderno di fare giornalismo. Arriva una telefonata, si prende debita nota di quanto viene riferito, si confeziona subito un bellissimo articolo dal contenuto sensazionale, si aspetta che la bomba esploda. Et voilà!  Verifiche in loco? Sentire i diretti interessati? Cercare riscontri? Ma perchè perdere tempo con queste sciocchezzuole? Volete forse dire che in Comune vi raccontano frottole, che i tecnici della BreBeMi non sono degni di fiducia? Occorre avere fiducia nelle persone, specie se quelle persone hanno in mano il potere e sanno essere generose con chi li serve fedelmente.

martedì 19 aprile 2011

Settimana di passione

Chiari - rondò
Parlare male di questa Giunta è diventato difficilissimo. Non tanto per carenza di argomenti, ma per il suo esatto contrario. Sono ormai tante le cose assurde che ci tocca registrare che ci sembra di diventare ripetitivi e quindi, nostro malgrado, noiosi.
Ma d’altronde come si fa a stare in silenzio di fronte al vero e proprio “casino” che sta creando a Chiari la sistemazione della grande rotonda in fondo a Viale Mellini e dell’altra fra viale Mazzini e piazza Rocca?
D’accordo, prima o poi bisognava mettervi mano, ma era proprio necessario procedere alla  contemporanea sistemazione di questi rondò posti in due punti nevralgici della città?
Chiari - traffico in Centro storico
Ieri  abbiamo assistito a episodi di straordinaria follia. Traffico impazzito, automobilisti che non sapevano più dove andare, altri obbligati a infilare la “Rata” e quindi entrare in centro storico, persone provenienti da altri paesi fermi a chiedere indicazioni a cittadini smarriti, vigili urbani sotto pressione e così via dicendo per tutta la giornata.
Oggi la situazione non sembra granchè migliorata e nei prossimi giorni, con l’avvento della Pasqua, si prevede possa arrivare una vera e propria settimana di passione.
Chiari - ingorgo stradale  in centro
Eppure i nostri ineffabili Amministratori, continuano a dire che l’asfaltatura delle rotonde è solo un fatto temporaneo. Quando saranno indennizzati dalle ditte che hanno realizzato i manufatti, procederanno a ripavimentarle nell’ormai famigerato “prezioso materiale lapideo”.
Ah si? E chi lo dice ai clarensi che le rotonde rifatte in asfalto, belle lisce e scorrevoli, saranno ancora chiuse, chissà ancora per quanti giorni, per rimettere un pavè di cui nessuno sente il bisogno?
I cittadini di Chiari sono anche disposti ad accettare disagi se servono a risolvere un problema. Ma mai approfittare troppo della pazienza dei buoni. Prima o poi possono diventare molto cattivi.

domenica 17 aprile 2011

E' una bestemmia!

A seguito di una mia ironica lettura dei ripetuti interventi di don Alberto Boscaglia sulla questione della Fondazione Istituto Morcelliano, un lettore del blog che trancia giudizi senza firmarsi, mi dice questo:
Chiari - Istituto Morcelliano
“Chi non crede in Dio non ha alcun diritto di utilizzare frasi come "Santo Subito" per disprezzare una persona. E' una bestemmia. Non è una questione di gioventù o di vecchiaia è solo una questione di avvelenamento del cervello. Quando uno arriva a questo è meglio che smetta di fare politica perchè riesce a rovinare i già difficili rapporti che ci sono tra cattolici e non credenti. Don Alberto ha sbagliato non come Don ma come Alberto. E' un prete e non un affarista”.
Parlare di questi temi senza avere la possibilità di guardare negli occhi l’interlocutore è piuttosto arduo, ma lo faccio lo stesso perchè gli argomenti hanno una loro rilevanza generale.
Sulla mia fede in un Dio supremo evidentemente il mio interlocutore ne deve sapere più di me. Non ho mai pensato che la questione fosse di poco conto, ma da quando ho incominciato a pensare con la mia testa, ho cercato di interrogarmi sul grande quesito senza mai riuscire a trovare una risposta definitiva. Questione aperta quindi.
don Alberto Boscaglia
Ora, ammettiamo pure che io non creda in Dio. Per tale motivo mi è preclusa la possibilità (il diritto addirittura) di usare la locuzione “Santo subito”?. Nel gergo comune, l’espressione viene adoperata come complimento scherzoso nei confronti di chi si è comportato in modo particolarmente positivo. Viene spesso usata in campo sportivo. Es. “Totti, santo subito!”. Ma è anche adoperata con intenti ironici nei confronti di chi si ritiene  abbia messo in atto azioni non precisamente commendevoli. In questo senso io l’ho usata, ritenendo che i continui interventi di don Boscaglia “ più che  chiarire gli argomenti e appianare i contrasti” siano stati “al di là dei toni pacati e l’atteggiamento umile,  un pretesto per togliersi qualche sassolino dalla scarpa”. E’ una bestemmia questa? Spero che la parola “bestemmia”, sia stata usata in senso lato, come iperbole, esagerazione, forzatura e non nel senso letterale del termine. Perchè bestemmia è ingiuria verso Dio e qui Dio non c’entra proprio niente.
Qui  invece c’entra la politica. Il mio interlocutore afferma che il mio cervello è talmente “avvelenato”, che sarebbe utile che io smettessi “di  fare politica” per non rovinare ulteriormente “i già difficili rapporti che ci sono tra cattolici e non credenti”.  Non sapevo che la politica servisse ad agevolare i rapporti fra cattolici e non credenti. Ero dell’avviso che la politica servisse per il governo della “polis” cioè della città, del paese, della comunità,  all’interno di uno spazio pubblico al quale partecipano tutti i cittadini. Non solo quindi cattolici e non credenti, ma tutti i cittadini.
Non riesco in ogni caso a capire perchè il mio cervello dovrebbe risultare “avvelenato”. Per aver usato l’espressione “Santo subito”? Per aver criticato don Alberto? Per aver detto che sembra che egli “parli da imprenditore più che da educatore, da affarista più che da pedagogista, da politico più che da prete”? Per aver espresso le mie opinioni liberamente e senza timori reverenziali? 
Mons.Verzeletti e don Boscaglia
Al di là delle battute, il cui valore è sicuramente relativo, sulla questione della Morcelliana mi pare di avere espresso le mie opinioni in modo argomentato, circostanziato e, quello che più importa, alla luce del sole (leggi qui). Forse qualcuno pretende che di questi problemi non si discuta o se proprio è necessario farlo lo si faccia nelle “segrete stanze”, lontano da occhi e orecchie indiscreti.  Che è poi quello che stava avvenendo se non fosse che il diavolo fa le pentole, ma si dimentica spesso dei coperchi.
Ebbene su questo argomento, a parte la forte contrapposizione sorta nell’ultimo anno fra l’Udc e don Alberto, tutti i soggetti che potevano essere in qualche modo interessati , si sono defilati.  Si è in parte defilato il Pd, ritenendo meglio mantenere un profilo basso, si sono defilate le altre formazioni politiche, per convenienza o partito preso, si è defilato il mondo cattolico nelle sue molteplici espressioni. Se discussioni ci sono state, sono avvenute nella penombra di discrete sale le cui  porte sono rimaste ben serrate. Insomma l’esatto contrario di quello che si dovrebbe intendere per democrazia partecipativa.
Il sottoscritto invece ritiene che una democrazia forte si realizza solo se ci sono cittadini informati e partecipi.  Il potere non dovrebbe avere paura del giudizio dei cittadini, anzi dovrebbe fare di tutto perchè esso si manifesti. La critica è l’unico antidoto per correggere le storture di qualsiasi tipo di potere, anche del migliore.
Un’ultima cosa. Mi si dice che “don Alberto ha sbagliato non come Don ma come Alberto”. E’ già difficile credere all’infallibilità del Papa quando parla ex cathedra, per supporre anche che don Alberto abbia la facoltà di sbagliare come uomo e nello stesso tempo fare bene come prete. Se egli sbaglia, sbaglia sia da prete che da uomo. Anzi i suoi errori sono misurati con un metro ancora più severo, perchè più grave è la sua responsabilità. Quando si entra nell’agone politico, non si può pretendere di godere di particolari tutele. Si è esposti alle critiche come tutti gli altri e a nulla serve fare gli offesi o gridare alla lesa maestà. La democrazia è confronto,  critica e alcune volte anche sberleffo. O si accetta tutto o si rimane nel chiuso delle sagrestie e amen!

giovedì 14 aprile 2011

Che persone educate!

il linguaggio dei segni
I termini attalmente in voga fra i nostri politici e i loro epigoni sono fair play – pacatezza – sobrietà – misura – moderazione ecc.  Certo che sentire queste parole da coloro che giornalmente ruttano dalla bocca frasi quali: “Ma vadano a fare in culo immigrati, profughi, clandestini e tutto il governo!” oppure “Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per oraoppure ancora ''Molto spesso quando i nostri pescherecci, disarmati, si avvicinano alle coste della Tunisia vengono mitragliati. Usiamo lo stesso metodo”, oppure di piùio avrei già attaccato i cavi della 380w...tutto in uno...Vuoi mettere la soddisfazione di vederli scendere al volo!”
fa un certo effetto, no?
Sono pronti a  spararti addosso certo, ma con pacatezza, sobrietà, misura. Da persone bene educate, insomma!

mercoledì 13 aprile 2011

E l'Air-Pol vola...in Germania

Chiari- Air-Pol
E l' Air-Pol, l'aereo di Mazzatorta-Maroni, costato 360mila euro che dovrebbe controllare il nostro territorio dall'alto dei cieli? Qualcuno per caso l'ha mai visto?
In questi giorni sicuramente no perchè “è volato” in Germania a un salone fieristico. Il Giornale di Chiari (a proposito lo spazio acquistato dal Comune con i nostri soldi su questo periodico ha raggiunto le due pagine complete. Evvai!) ce lo presenta come “modello esemplare per l’attuazione di missioni per la sorveglianza aerea del territorio”. Modello esemplare.
Sarà forse utile chiedere a tempo debito, una relazione dettagliata sul lavoro compiuto da questo velivolo: numero di missioni, costi operativi, costi di manutenzione, dati sulle operazioni di contrasto al crimine e sul controllo del territorio eseguite. Questo allo scopo di capire se il “modello” è veramente “esemplare” e quindi se la spesa vale la candela, oppure se si tratta di una delle tante “straordinarie”  bufale che ci rifila questa Giunta a guida leghista.  
Poichè la gita a Friedrichshafen è fatta solo nell’interesse dell’Aviema, la ditta costruttrice del velivolo che “vuole esportare l’Airpol come prototipo specialistico per la sorveglianza aerea”, piacerebbe sapere cosa ne viene al Comune da tutto questo. Già che ci siamo, piacerebbe anche sapere chi ha autorizzato e chi paga la missione, viaggio, vitto e alloggio compresi, della delegazione di Vigili della nostra Polizia Locale che si recherà in Germania dal 13 al 16 aprile, cioè da oggi a sabato.

lunedì 11 aprile 2011

Il Mausoleo della Città

Oggi vogliamo parlare di due vicende che riguardano direttamente il Centro Storico della nostra città:

1) Il Nuovo Mausoleo della Città.
Il nuovo Museo della Città
Per portare a termine il Nuovo Museo della Città ci son voluti più di 4  anni di lavori e quasi 7 milioni di euro. Eppure la maggior parte dei cittadini di Chiari non sa neppure cosa ci sia all’interno del mirabolante museo. Da quando è stato inaugurato è sempre chiuso e per vederlo occorre prenotarsi presso gli uffici comunali. Eppure il Sindaco a suo tempo aveva parlato di museo “dinamico e non polveroso”, mentre il Vice Sindaco gli faceva eco dicendo che si stava consegnando alla città “un complesso di edifici vivi al servizio dei clarensi”.
Ora, l’unico segno di vita in tutta la struttura è l’emeroteca, servizio scippato con destrezza alla Biblioteca Comunale e messo lì per non dare l’idea del vuoto assoluto.
Riusciremo a dare un senso a questo prezioso scrigno?
Per ora, più che di Museo si dovrebbe parlare di Mausoleo della Città. Un superbo monumento funebre alla “rivoluzione mazzatortiana”.

2) Il mercato in centro? Sì, ma dopo Natale.
A novembre l’assessore Zerbini aveva assicurato: “Cascasse il mondo,  il mercato tornerà in centro storico dopo l’inaugurazione del  Nuovo Museo della Città”.
A febbraio si riunisce una commissione composta da Lega Nord, Pdl e Progetto Chiari e decide, che “il mercato, santi numi, deve essere trasferito in piazza Zanardelli”.
Il mercato in viale Cadeo
A marzo l’assessore al Commercio promette: “Il mercato sarà sicuramente spostato in piazza Zanardelli. Mi è apparso in sogno San Faustino con in mano un carciofo, segno inequivocabile che il mercato il nostro patrono lo vuole nella sua sede naturale”.
Nel frattempo si riunisce nuovamente la commissione composta da Pdl, Lega Nord e Progetto Chiari che dopo lungo dibattere consegna alle agenzie il seguente messaggio: “Non ciurliamo nel manico! Piazza Zanardelli abbiamo detto e piazza Zanardelli sia, perbacco”.
A questo punto l’assessore Zerbini minaccia: “Se il mercato non verrà trasferito in centro entro l’estate, ci si dovrà riunire senza fallo dopo le Quadre per assumere conseguenti decisioni”.
La commissione si riunisce in seduta straordinaria. Dopo lungo dibattito viene deciso di aggiungere alla frase pronunciata giorni prima dall’assessore, la seguente postilla  “o al massimo entro Natale”. Con l’occasione  Pdl, Lega e Progetto Chiari  porgono al Sindaco e alla cittadinanza tutta i migliori auguri di Buone Feste.

domenica 10 aprile 2011

"Abbiamo fermato l'invasione"

migranti albanesi
Il centrosinistra è stato varie volte al governo e ha affrontato crisi umanitarie pari a questa o anche peggiori. L'ha fatto cercando di risolvere i problemi e non di acutizzarli. L’ha fatto con senso di umanità e nel rispetto delle leggi. L’ha fatto mettendo in campo politiche di integrazione e di confronto. L’ha fatto cercando accordi con i paesi di provenienza dei migranti. L’ha fatto con la collaborazione dell’Europa e non contro.  L’ha fatto certamente con errori e ritardi, ma principalmente con la consapevolezza che questo è, in ogni caso, un problema di difficile soluzione e che non esistono bacchette magiche pronte all’uso.
manifesto della Lega
La Lega ha sempre detto che questo modo di fare è stato un disastro perchè ha permesso a milioni di extracomunitari di entrare nel nostro paese. Su questo blog si sta portando avanti la tesi che quando si muovono i popoli spinti dalla necessità, non c’è niente che li possa fermare. Si possono in parte contenere, governare, limitare, ma fermare impossibile. E infatti, negli ultimi 20 anni la presenza straniera in Italia è costantentemente aumentata sia che governasse la destra, sia che governasse la sinistra. Anche perchè la maggior parte degli stranieri che entrano in Italia e poi si fermano, non vengono dal mare, ma entrano regolarmente o no dalle frontiere.
Quello che in questi anni ha fatto la Lega è solo propaganda per bassi interessi di bottega. Si è speculato sulle disgrazie dei disperati della terra. Si sono alimentate paure e odio solo per ricavarne un vantaggio elettorale. Si sono varate leggi e  presi provvedimenti che avessero come unico scopo quello di mettere in difficoltà e in una situazione di minorità, gli stranieri presenti in Italia. Chiari col suo Sindaco Senatore non è stata da meno. Anzi.
Mi pare che questa crisi abbia dimostrato ampiamente quanto poco credibili siano certi proclami . "Abbiamo fermato l’invasione” si leggeva sino a ieri su tutti i muri delle nostre città, ma appena si sono create le condizioni l’invasione ha ripreso quanto e più di prima. Con l’aggravante che le politiche xenofobe portate avanti in questi anni ci hanno screditato agli occhi degli altri paesi europei, che noto, sono anch’essi governati da partiti di destra. Per cui oggi dobbiamo subire l’umiliante “no” dei francesi e il “nein” dei tedeschi. Maroni è così in difficoltà che a difendere le posizioni dell’Italia, stante che il premier pensa solo ai cazzi suoi e a raccontare barzellette sconce (come quella che a questo punto sarebbe meglio rompere il patto che lega i paesi dell’Unione Europea), deve intervenire il Capo dello Stato, cencando di convincere l’Europa ad assumere un atteggiamento più collaborativo.

Il Ministro Roberto Maroni
Maroni poi, è contestato perfino dal suo stesso partito, perchè gli viene rimproverato di essere troppo permissivo e dialogante. Da parte sua Bossi, mentre lancia idiozie del tipo “föra di ball” o “chiudere il rubinetto...svuotare la vasca”, buone solo per esorcizzare il problema e  tenere caldi i cuori degli intrepidi padani, cerca di tenersi buono Maroni, perchè le sue dimissioni sarebbero uno smacco per la Lega e la certificazione della sua incapacità a governare.
 Non c’è chi non veda in questo una profonda contraddizione fra la necessità di governare i processi e la tentazione di strumentalizzarli per ricavarne una rendita elettorale.

Il Ministro Umberto Bossi
Temo purtroppo che questa situazione sia destinata ad aggravarsi. All’orizzonte, oltre la fortezza Bastiani-Lampedusa, non premono solo tunisini, con i quali abbiamo firmato un patto di collaborazione, c’è una moltitudine di persone proveniente dalle più disparate aree di crisi. Uomini, donne e bambini che scappano da guerre e disordini e per i quali vale lo status di “rifugiati”. Sarà difficile mandarli indietro.
Riuscirà la Lega a sopportare questa reale invasione? La saprà governare senza perdere la testa? Saprà dare risposte che non siano quelle di rimuovere il problema? Lo vedremo nelle prossime settimane. In ogni caso le scorte di manifesti con su scritto “Abbiamo fermato l’invasione” si possono buttare nel cesso.

sabato 9 aprile 2011

Santo subito!

Nonostante abbia impiegato gran parte del proprio tempo a risolvere  i mille problemi di fronte ai quali si trovano i giovani clarensi in difficoltà;
sebbene abbia elaborato mirabili progetti destinati a moltiplicare il patrimonio della Fondazione Istituto Morcelliano e a fornire all’ente quelle entrate necessarie a raggiungere i suoi fini statutari;
don Alberto Boscaglia è al centro, ormai da mesi, di feroci polemiche aizzate dai soliti politici facinorosi.
Egli, pur sollecitato da più parti a ribattere per le rime a queste ingiuste accuse, ha preferito rispondere sempre e solo con un dignitoso silenzio, che vuole esprimere al tempo stesso, la sua profonda amarezza e la sua sconfinata carità cristiana.
E’ per questo che ci sentiamo di suggerire, quello che è ormai sulla bocca di molti:

don Alberto Boscaglia
Santo subito!

venerdì 8 aprile 2011

Le idiozie idrauliche della Lega

La difficoltà in cui si trova il nostro Paese preso com’è fra continui sbarchi di migranti e l’intransigenza del Governo francese che non accetta sul proprio territorio migranti tunisini, è frutto di una doppia paura e di una impostazione ideologica del problema.
soccorso in mare di migranti
Nonostante la crisi fosse aperta dalla metà febbraio, il Governo ha fatto poco per predisporre quelle iniziative che consentissero di far fronte, in modo adeguato e non caotico, all’ondata di migranti proveniente dal nord Africa. Il risultato è stato quello di fare di Lampedusa una sorta di lager a cielo aperto.
Il secondo passo è stato quello di predisporre in tutta fretta mega tendopoli dove accogliere i migranti. Controllati da un numero esiguo di forze dell’ordine, i migranti per buona parte sono scappati, diretti in Francia o chi sa dove. Le scene di caccia al tunisino a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi hanno fatto pensare a un nuovo Far West  dove scompare lo Stato di Diritto in favore di una giustizia fai da te.
Alla fine, non sapendo che pesci pigliare, si è deciso di dare agli oltre 20 mila migranti giunti in Italia, un permesso temporaneo di soggiorno, con lo scopo furbesco di costringere i francesi ad accettare i tunisini che si presentassero alle loro frontiere. Insomma, la Lega, da una parte tuona che “con i tunisini occorre usare il pugno di ferro” (vedi la Padania di oggi), dall’altra pretende che il guanto di velluto lo usi la Francia.

Lampedusa - migranti
Ma la Francia, governata dalla destra di Sarkozy, teme che un atteggiamento flessibile su questo tema favorisca la destra estrema di Le Pen. Per cui si fa prudente e  per non accogliere migranti sul proprio territorio, utilizza gli stessi argomenti utilizzati qui dalla Lega.  "Per quanto riguarda i permessi di soggiorno temporanei - precisa il ministro francese - ci muoveremo nel rispetto dell'accordo di Schengen e della libera libera circolazione ma nel rispetto dell'articolo 5 che prevede il possesso, da parte degli immigrati, di risorse finanziarie e documenti".  Maroni,  piglia  pesa  incarta e porta a casa!
Bossi da parte sua pretende di risolvere il problema con suggestioni idraulicheChiudere il rubinetto, svuotare la vasca”.  Insomma “d’accordo, accettiamo a malincuore di concedere il permesso di soggiorno a questi qua, purchè vadano ‘föra di ball’ ”.
Solo che “föra di ball” non ci vanno perchè la Francia nega l’ingresso e al di là del mare non ci sono solo tunisini con i quali abbiamo firmato un accordo di collaborazione, ma anche libici, somali, eritrei, sudanesi, maghrebini, ecc. provenienti dalle più disparate aree di crisi e per i quali vale lo “status” di rifugiati.
Quindi il rubinetto continua a scorrere e la vasca non si svuota.
Migranti a Ventimiglia
Pare del tutto evidente che non ci siano ricette miracolistiche per risolvere la faccenda. Non basta fare la faccia truce, come asseriva la Lega,  per fermare i  disperati della terra.
Non sapendo che altro dire, i leghisti se la prendono con l’Europa che ci avrebbe lasciati soli in questo frangente. Peccato che si invochi l’Europa quando si è alle strette, ma la si rifiuti per il resto dell’anno! E poi, chi è che governa adesso l’Europa? In Italia, Francia, Germania, Inghilterra, cioè nei paesi più importanti dell’Unione, oggi governa la destra e gli Organismi comunitari sono in mano alle forze di Centrodestra. Con chi se la vuole prendere la Lega?
Però, mentre il partito di Bossi, in materia di immigrazione,  fa un pasticcio dietro l’altro, il nostro Presidente del Consiglio cerca di sistemare in Parlamento le sue pendenze giudiziarie, trovando anche il tempo di  raccontare barzellette sconce un po’ dappertutto. Ma perchè non lo prendono a Zelig? Noi smetteremmo di vergognarci del nostro premier e il cabaret forse potrebbe applaudire un nuovo idolo: Papi Chulo.

giovedì 7 aprile 2011

I gratta e vinci della Giunta Mazzatorta

Chiari-rifacimento rotonda
Il cubetto di porfido può essere considerato l’emblema di questa Giunta rivoluzionaria . Ne hanno utilizzati tanti che messi insieme uno sopra l’altro, si potrebbe costruire un gigantesco cubo alto come la piramide di Cheope. Con la sola differenza che la piramide di Cheope è lì da oltre 5 mila anni, qui le rotonde più belle del mondo si sono sfasciate in appena due anni.  Insomma la Giunta Mazzatorta potrebbe essere ricordata come la “Giunta del cubo” se non fosse che  dopo averne utilizzati a migliaia, di tutte le grandezze, fogge e colori, oggi i nostri amministratori, di cubetti di porfido, non ne vogliono sentire neppure parlare.  Al solo vedere un sampietrino sono presi dalle convulsioni, al solo parlare di  prezioso materiale lapideo” vi mandano a quel paese come niente. Sono così contrariati, che hanno cominciato a smantellare tutte le rotonde per rivestirle di vile e dozzinale asfalto.
La stessa cosa per lo straordinario progetto di riqualificazione di Viale Mazzini.  Il Vice Sindaco è evasivo su tutto, ma su una cosa è certo e categorico “Posso solo anticipare che eviteremo il porfido sulle superfici carrabili”. "Cascasse il mondo", avrebbe voluto aggiungere, ma si è trattenuto per non essere tacciato di assumere atteggiamenti troppo ideologici che mal si confanno con la filosofia degli “uomini del fare”. Comunque ha voluto precisare che “questo progetto è destinato a trasformare il viale in un salotto”. Insomma sulla stessa falsariga di quanto operato per la Stazione Ferroviaria, trasformata in men che non si dica in “un salotto dove bere l’aperito in attesa di prendere il treno.
Chiari - Viale Mazzini
Comunque, se ancora non è chiaro quanto costerà il progetto (2milioni di euro, un po’ di più un po’ di meno) è certo che i soldi per realizzarlo ci sono tutti. Sono stati “reperiti con la vendita delle nuove tombe di famiglia” (300mila euro a bilancio) e con qualche gratta e vinci acquistato con la piccola cassa del Comune. Si è quasi certi che essi daranno i frutti da tutti auspicati.
Anche perchè questo grandioso progetto è destinato a cambiare l’idea stessa di viale. Non più una via diritta, lunga, del tutto banale e polverosa, ma spazi dinamici, organizzati con materiali di pregio ed effetti ottici mirabolanti, destinati a rendere un viale di un chilometro non più lungo di trenta metri. In fondo all’arteria stradale ci sarà come quinta, una meravigliosa fontana, incorniciata da una grandiosa rotonda e impreziosita da una superba scultura dello scultore Gianciurlo Lifessi, appartenente alla corrente artistica del “permissivismo lombardo”. Titolo dell’opera  il buco”. Si tratta semplicemente di un buco in terra (da cui il nome) simbolo della città, ma anche metafora dell’operosità dinamica di questa Giunta  e dei risultati sbalorditivi da essa raggiunti. Sicuramente un capolavoro.

martedì 5 aprile 2011

Dalle Ronde all'Esercito : sotto la divisa niente.

Sturmtruppen
Apprendo dalla stampa che le questioni della sicurezza dei cittadini padani saranno risolte dal nuovo esercito regionale costituito su proposta della Lega per far fronte ad eventuali calamità.
Sono finalmente per una volta  d'accordo con la Lega, a condizione che le seguenti calamità siano affrontate per prime :
- Ministro dell'Interno Maroni e Ministro Frattini (Lega e PDL): operazione di ricostruzione facciale per la parte di bronzo che hanno mostrato nella vicenda Lampedusana è colpa dell'Europa (governata dal centrodestra), è colpa della sinistra (c'è l'accordo con le Regioni, non c'è l'accordo con le Regioni. Meno male che c'è Berlusconi e se i giudici lo lasciassero lavorare risolverebbe tutto lui,come a L'Aquila e a Napoli, ecc...);
- Ministro Bossi : operazione di alfabetizzazione forzata (magari con estensione alla trota che gli nuota accanto) in modo che dal föra di ball passi ad esprimere in corretto italiano le proprie dimissioni da un governo che lo tiene per i ball (buco Credit-Euronord, Padania, ministro Romano,ecc..) e fa l'esatto contrario di quello che lui predica alle plaudenti folle padane;
- Ministro Calderoli : bonifica dell'inquinamento elettorale prodotto dalla sua porcata e inibizione dai pubblici uffici per millantato federalismo (intanto si canta vittoria, le tasse arriveranno nel 2013).
Chiari - volontari Acsu
Purtroppo la proposta sarà affondata nel ridicolo da parte degli stessi alleati della Lega e questo mi dispiace, perchè  ancora una volta  non si potrà dare corso alle luminose idee che animano i deputati leghisti nell'interesse delle comunità che credono di rappresentare.
Meno male però  che a Chiari, grazie al prezioso contributo dell'ACSU,  una serie di problemi si sono risolti e non servirà affiancare un nuovo esercito padano ai volonterosi che si dedicano con spirito civico encomiabile alle funzioni istituzionali :
-  montaggio dei gazebo della Lega ;
-  sorveglianza dei pericolosi eversori che leggono i giornali nella nuova emeroteca;
-  vigilanza ai funerali (onde evitare che suonino le trombe e risorgano i morti per celebrare il 150° dell'Unità d'Italia).
Se si considera che il costo per la collettività è inferiore a quello che il Comune, con i nostri soldi, paga per gli addetti allo Staff del Sindaco o agli avvocati chiamati a riparare ai guai prodotti dalle opere della Giunta (dai Poli alle rotonde), credo che i cittadini clarensi possano continuare a dormire sonni tranquilli e a non lasciarsi incantare dai soliti criticoni comunisti.
Buon riposo!

Carlo Fogliata

sabato 2 aprile 2011

Caccia al migrante

E' quella che sta avvenendo nel Comune di Manduria, dove migliaia di migranti sono stati stipati in una tendopoli messa su in tutta fretta dal Ministero dell'Interno, nonostante la crisi sia aperta da più di un mese e mezzo. La confusione regna sovrana e le Forze dell'Ordine sono lì in numero così limitato che non ci pensano minimamente a impedire la fuga ai giovani tunisini che scappano dal campo per andare chi sa dove. Viene così alimentata la paura della gente, a cui si risponde con la caccia all'immigrato organizzata da gruppi di privati cittadini  con  l'assenso, pronunciato a mezza bocca, di qualche  funzionario di polizia.
Ma se non riusciamo a governare  5  mila migranti, cosa faremo se le persone in fuga dall'Africa diventeranno 50 mila, 100 mila o 300 mila come qualcuno afferma?  Cos'è incapacità assoluta o cinismo assoluto quello di cui sta dando prova il Governo? Forse l'una e l'altro. Intanto, mentre il mondo sotto casa brucia e a Lampedusa scoppia la rabbia, il nostro Presidente del Consiglio  racconta barzellette sconce, come la sua anima, a un gruppo plaudente di sindaci del Pdl. 


Migranti scappano dal CAI di Manduria
(clicca qui per avviare il video)

venerdì 1 aprile 2011

Educatore o imprenditore?

l'intervista a don Boscaglia
Don Alberto Boscaglia ha messo in  piedi dei progetti che sono ancora tutti da verificare dal punto di vista economico. Fra qualche tempo potremo dire se essi si sono rivelati vincenti o meno, cioè se essi hanno accresciuto il patrimonio dell'Istituto Morcelliano e fornito le risorse necessarie per il raggiungimento dei suoi fini statutari. Oggi la Fondazione è, come dice lui stesso, appesantita da mutui e ipoteche. Se riuscirà ad avere una “prospettiva felice” lo vedremo in futuro.
Discutere però sulla validità di questi progetti non solo è legittimo, ma necessario in quanto impegnano pesantemente il patrimonio dell’ente e incidono significativamente nell’economia del territorio clarense. Due partiti (Udc e Pd) hanno espresso in modo esplicito le loro perplessità, per non dire contrarietà su questi progetti. Altri soggetti politici hanno fatto lo stesso. L’Udc addirittura ha promosso un convegno sul progetto del campo da golf a Chiari, convegno che, comunque la si pensi, ha fornito materia di approfondimento e discussione. Don Alberto Boscaglia pensa che in tutto ciò ci sia molta strumentalità, ma forse avrebbe fatto meglio a partecipare al convegno per confrontarsi, dati di fatto alla mano, con chi la vede diversamente da lui.  Credere di avere la verità in tasca su cose terrene non solo è un atteggiamento supponente, ma anche un comportamento antidemocratico. Anche perchè nella sua lunga intervista ha lasciato in ombra problemi che rivestono un grande rilievo. Egli ha parlato di golf, ma ha taciuto in merito alla costruzione di case di lusso nella zona e della cava da 800mila metri cubi che nei fatti si  realizzerebbe (il famoso “ghiaione da scorticare). Perchè tacere su questi aspetti rilevanti del progetto? Perchè dipingerlo come un bel quadretto di cui la città si avvantaggerebbe, mentre si tace sui  corposi interessi economici in ballo? 

Rosanna Agostini e don Alberto Boscaglia
Il problema però all’ordine del giorno è quello dell’integrità del patrimonio. Per quale motivo la Fondazione deve rinunciare a metà del proprio patrimonio? Lo deve fare perchè esso non è poco? Perchè bisogna dimostrarsi generosi? Il fatto che non sia poco non può assolutamente autorizzare nessuno a disporne. Quanto alla generosità, gli unici soggetti verso cui la Fondazione deve dimostrarsi generosa sono i giovani e questa generosità si esprime in servizi resi ad essi e a quelli fra essi che hanno più bisogno. La generosità nei confronti dell’Amministrazione Comunale si chiama  acquiescenza, subalternità e collusione. Il rapporto collusivo si estrinseca nel seguente accordo: tu mi dai metà del patrimonio, io rinuncio definitivamente al mio rappresentante in seno al Consiglio. Io incamero 6-7 milioni di euro, tu hai la libertà di fare della Fondazione ciò che vuoi.
E non si venga a dire che i soldi servono per fare una scuola. Certo a Chiari le scuole sono da mettere a posto, ma questo non è un problema di cui si deve fare carico la Fondazione, almeno nei termini prospettati. Se si fosse amministrato bene, forse i soldi per sistemare le scuole ci sarebbero stati. Ma qui si è preferito fare rotonde in “prezioso materiale lapideo”, Poli culturali falliti prima di mettere su un mattone e Mausolei più che Musei, visto che sono sempre chiusi .

don Alberto Boscaglia
Quello che però più impressiona nella lunga intervista di don Alberto è il fatto che lui parli da imprenditore più che da educatore, da affarista più che da pedagogista, da politico più che da prete. La maggior parte dell’intervista è dedicata agli affari, per carità necessari se si vuole rivalutare il patrimonio della fondazione, ma sicuramente secondari rispetto al fine principale dell’ente che è quello di dare servizi e sostegno ai giovani di Chiari che si trovano in situazioni di svantaggio. Forse don Alberto avrebbe fatto meglio a parlare in modo più esaustivo dei programmi educativi che la Fondazione e il Comune stanno portando avanti e delle politiche giovanili messe in campo, riguardo i quali i progetti da realizzare sono solo funzionali. Si è preferito invece polemizzare con partiti ed esponenti politici, discettare sull’opportunità delle iniziative di Ramera, parlare di fotovoltaico e campi da golf.
Ho come l’impressione che questa intervista più che un’occasione per chiarire gli argomenti e appianare i contrasti, sia stata al di là dei toni pacati e l’atteggiamento umile,  un pretesto per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.  Atteggiamento che sicuramente appaga l’ego di don Alberto, ma che contribuisce a esacerbare gli animi e non porta da nessuna parte.