Visualizzazione post con etichetta Lega Nord. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Lega Nord. Mostra tutti i post

venerdì 20 ottobre 2017

MAGLI MASANIELLO

La campagna elettorale che verrà sarà tra le più dure degli ultimi trenta anni. Tutti i partiti stanno affilando le armi e molti quotidiani e giornali si preparano a prendere posizione. 
A Chiari ad accendere le polveri ci ha pensato il Giornale di Chiari e il suo  direttore/editore Massimiliano Magli che in un memorabile editoriale parla in toni sarcastici e corrosivi dello “Ius Soli”.

Estratto dell'editoriale de Il Giornale di Chiari dell'ottobre 2017

Il problema epocale della migrazione di milioni di persone e dell’affermazione dei diritti dei tanti stranieri i cui figli sono nati o cresciuti in Italia, è rappresentato da Magli come una barzelletta. L’intenzione è quella di mettere alla berlina esponenti del PD che si sono permessi di fare lo sciopero della fame per spingere il Parlamento a discutere della questione.

Si capisce però subito che il problema dello Ius Soli è solo un pretesto. L’intento di  Magli è quello di  consumare l’ennesima vendetta nei confronti del PD reo di non si sa quali crimini.
Il direttorone, non ha peli sulla lingua ed entra nella polemica senza timori reverenziali. “Scopriamo le carte. Scopriamo un paese, lasciamo le carte prendiamo i bastoni”. Questa è la mirabile apertura dell’editoriale del novello Masaniello. I bastoni dovrebbero essere alzati contro chi “racconta la storia del Pil che cresce, a dispetto di una povertà che invece aumenta”. Certo, i bastoni sono virtuali e il ricorso alla forza da evitare (per non andare in galera),  ma siamo a Brescia, la città delle dieci giornate, e quei bastoni da “figuràti” potrebbero trasformarsi “chissà” in bastoni “più duri”.  Insomma, una chiamata alle armi in piena regola che riporta alla mente la “rivolta del pane” di manzoniana memoria o la “guerra dei cafoni”. Tutto oro per le bocche buone di Lega e 5 Stelle. 

La rivolta del pane da I Promessi Sposi
E allora - continua Magli - le carte scoperte della politica che abbiamo sono quelle di politici con milioni di redditi nella loro vita, facenti parte peraltro del più «povero» partito d’Italia (il Pd, che invece di milioni di euro ne incassa ogni anno con le nostre tasse), che decidono di fare lo sciopero della fame per lo Ius Soli”.
Lasciando perdere per carità di patria la forma, per Magli gli aderenti al Partito Democratico dovrebbero essere dei nullatenenti, forse anche pezzenti e straccioni. D’altra parte, in altra sede, ebbe a scrivere che non si capacitava di come un partito come il PD non potesse permettersi di pagare uno “spazio autogestito” sul suo giornale. Perché, diciamolo chiaro, il periodico che lui dirige e di cui è anche editore (più raccoglitore di pubblicità che giornale), sopravvive grazie ai soldi sborsati dalle varie Amministrazioni Comunali per avere spazio sia sui giornali della catena che su Brescia Oggi, quotidiano per il quale il nostro scrive. D’altra parte fu lui stesso ad affermarlo rivolto ai sindaci della zona: “Vorremmo essere il vostro megafono”. Basta pagare e Magli diventa il megafono anche del diavolo. Senza quei soldi il suo bel giornale avrebbe qualche difficoltà a sopravvivere. il PD di Chiari che la “marchetta” si è rifiutata di pagarla, ha avuto sempre una pessima stampa. Alla faccia della deontologia professionale. 
Custodisco nel cassetto della mia scrivania il numero dell’ottobre 2013 del Giornale di Chiari in cui il grande direttore dedicò ben tre pagine, dico tre,  del suo fogliaccio a una requisitoria nei confronti del PD.  Il tutto partiva da una conferenza stampa organizzata dal Partito Democratico in avvio della campagna elettorale delle comunali 2014. In quella sede si parlò anche degli arresti di Enio Moretti, accusato e poi condannato in primo grado e in appello per “associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale”. 

Estratto dell'editoriale de Il Giornale di Chiari dell'ottobre 2013
Questo fatto indispettì molto il direttore Magli che sbottò: “Quelli del PD si sono presi una bella giornata di sole, successivamente all’arresto di Enio Moretti…A Moretti gli si potrà dare del delinquente qualora venisse condannato, ma intanto non si può”.
E infatti quelli del PD non dissero né allora né dopo che Moretti era un delinquente, ma sollevarono un problema di opportunità politica, cosa che a Magli diventa abbastanza difficile da capire.  D’altronde, come fa a comprendere queste cose un giornalista che è stato per lunghi anni il “megafono” del Sindaco e Senatore Sandro Mazzatorta al di là di ogni ragionevole decenza?
Fa strano sentir parlare dei redditi milionari dei politici del PD e dei milioni che il PD incassa ogni anno con le tasse dei contribuenti, quando il partito che è stato accusato di aver usato per fini impropri soldi pubblici (ben 48 milioni di euro, non noccioline), è proprio la Lega Nord. Proprio quel partito che Magli ha supportato, appoggiato e sostenuto con i suoi articoli, i suoi editoriali e le sue indimenticabili interviste dalle pagine del Giornale di Chiari e da quelle di Brescia Oggi. 


Ma di questo vero scandalo sul suo giornale non vi è traccia. Quando c’è di mezzo la Lega il nostro Masaniello, il nostro fustigatore dei potenti, diventa afono, si distrae, guarda da un’altra parte.

P.S. 
  1. I soldi che incassa il PD sono sì soldi dei contribuenti, ma solo di coloro che decidono di devolvere il 2 per mille dell’Irpef a questo partito. È una devoluzione libera che può essere fatta nei confronti di qualsiasi partito. Cosa trovi Magli di tanto disdicevole in questo è difficile da comprendere.
  2. Non si riesce a capire perché il PD - fino a prova contraria principale partito della coalizione che governa attualmente Chiari - debba consentire il finanziamento con soldi pubblici del giornale di cui è editore Massimiliano Magli. Tale finanziamento opera sia attraverso la pubblicazione su tale giornale della cosiddetta informazione istituzionale (perché il Comune non usa con più frequenza Amministrazione Trasparente?), sia attraverso la pubblicità di Chiari Servizi. Che interesse può mai avere Chiari Servizi di farsi pubblicità a Chiari, considerato che risulta operatore unico di importanti servizi resi alla popolazione della città? Molti cittadini di Chiari votano PD e non comprendono il motivo per il quale debbano dare i loro soldi a un mensile che periodicamente getta fango addosso al loro partito di riferimento. Qui la libertà di opinione non c’entra proprio niente. C’entrano semmai il risentimento astioso e la ritorsione ingiustificata.

giovedì 10 agosto 2017

CAMPODONICO COME IVAN DRAGO

Alla fine di una passeggiata mattutina, quando nelle orecchie risuona ancora l’eco del canto degli uccelli e gli occhi sono  pieni delle immagini bucoliche della nostra campagna, non capita tutti i giorni di essere accolti in pieno centro cittadino, da una persona che ti spara in pieno viso una frase del tipo: “Faccia di merda ti spacco la faccia”.
A me è capitato ieri mattina e la volgare frase non è stata pronunciata da un cittadino qualunque con il quale io avessi un qualche diverbio per motivi condominiali o altro. No, quella frase è stata pronunciata dal Consigliere Comunale Roberto Campodonico, novello Ivan Drago, per motivi io presumo squisitamente politici.

Il Consigliere Comunale di Chiari Roberto Campodonico
Probabilmente il soggetto mal sopporta le critiche che il sottoscritto rivolge da anni al partito della Lega Nord e ai suoi rappresentanti. Critiche, è bene precisarlo, argomentate  e motivate.
È dal 2008 che su Chiari Blog scrivo delle belle imprese di Mazzatorta e soci. Ho seguito passo passo i lavori miseramente falliti del Polo della Cultura, le elucubrazioni sulla Caserma dei Carabinieri che non hanno portato a niente, i tentativi per realizzare un Polo scolastico a nord di Chiari, anche qui niente, per non parlare delle  secolari Fondazioni ridotte ormai a scatole vuote.
Ebbene, nel corso degli anni questi signori hanno covato nel proprio intimo odio e rancore che ogni tanto emergono in modo violento e incontrollato. È già capitato in passato. 
Per una polemica del tutto innocua sul voto referendario mi sono stati rivolti insulti a valanga. Li avrei dovuti giudicare come medaglie, ma viste le persone che me li avevano indirizzati, li ho considerati come semplici patacche. Ma erano offese rivoltemi da semplici cittadini convinti che la discussione politica debba svolgersi solo con argomentazioni grevi e triviali. D’altra parte  gli esempi sono quelli.
In questo caso però la cosa cambia. Qui non si tratta del semplice cittadino. Qui abbiamo un Consigliere Comunale, già Assessore del Comune di Chiari. Un rappresentante delle Istituzioni quindi, che dovrebbe avere un atteggiamento consono alla carica che ricopre e un decoro non solo nei rapporti politici, ma anche e soprattutto nei rapporti con i cittadini.
Io non so quale sia il motivo preciso che ha spinto il Consigliere Campodonico a dire quello che ha detto ieri mattina. Nella concitazione del momento sono andato verso di lui, dicendogli: “Aspetta, vediamo se ne sei capace”. Si fosse fermato avrei capito le sue reali intenzioni e forse anche il motivo di quel gesto. Ma Campodonico ha ingranato la prima ed è fuggito via più veloce di una lepre.
Peccato! Si fosse fermato forse avremmo fatto una litigata e sarebbe finita lì. 
Ora forse sarà costretto a giustificare il proprio comportamento davanti ai Carabinieri e all’Autorità Giudiziaria, perché c’è un limite a tutto, anche alla maleducazione.

P.S. Oggi è stata presentata querela-denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, per il tramite la Legione Carabinieri Lombardia - Stazione CC Chiari per minacceingiurie e diffamazione.

sabato 5 agosto 2017

ACCUSE VERGOGNOSE

Sono andato a leggermi l’intervista del Presidente Napolitano a la Repubblica e mi sono convinto che se tutti i suoi detrattori avessero un decimo della sua lucidità e del suo acume, forse sarebbero in grado di formulare un discorso politico di qualche valore. Invece solo fango. La destra incapace e becera si permette di dire che Napolitano è un ballista e un coniglio e che è stato il mandante e il regista della rovina dell’Italia. Accuse vergognose che, guarda caso, arrivano proprio da coloro che l’Italia l’hanno mandata veramente in fallimento. 

Il Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano

Salvini arriva addirittura ad affermare che Napolitano “non dovrebbe essere intervistato, pagato e scortato, ma dovrebbe essere processato”. Ad essere processato invece è stato il suo predecessore Umberto Bossi e l’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, riconosciuti colpevoli di truffa ai danni dello Stato per la bella cifra di 56 milioni di euro. Poiché si è trattato di “indebite appropriazioni di soldi pubblici”, il tribunale di Genova ha  disposto la confisca di fondi della Lega Nord per la cifra di 48 milioni di euro. Paghi Salvini prima di blaterare!
Ma Salvini non ha occhi per piangere ed è forse per questo che le spara sempre più grosse. La verità però sta nelle parole e non nelle fantasiose ricostruzioni dei vari rappresentanti della destra.
E quali sono queste parole? 
  1. In Libia c'era stato dapprima un intervento unilaterale francese con l'appoggio inglese.
  2. Le Nazioni Unite affrontarono la situazione in Libia approvando due risoluzioni; con la prima intimarono al colonnello Gheddafi di cessare le violenze contro il proprio popolo, con la seconda, in considerazione del fatto che i precedenti appelli al governo libico non erano stati raccolti, si autorizzò e sollecitò un intervento armato in Libia ai sensi del capitolo settimo della Carta dell’Onu.
  3. Il Consiglio Supremo di Difesa tenne una consultazione informale al Teatro dell’Opera di Roma in occasione dei festeggiamenti dell’Unità d’Italia, presenti fra gli altri il Capo dello Stato, il Presidente del Consiglio, il Ministro della Difesa. Il Capo dello Stato e il Ministro della Difesa erano favorevoli all’intervento, il Presidente del Consiglio era “riluttante”.
  4. La decisione di partecipare all’operazione fu presa dal Governo in armonia con il Parlamento ai sensi dell’art. 78 della Costituzione. In Parlamento, con il voto dell’allora opposizione di centrosinistra, furono votate a grandissima maggioranza due risoluzioni.
  5. La legittimazione di quella scelta da parte italiana fu dunque massima al livello internazionale e nazionale.

Questa la ricostruzione di Napolitano. Ditemi, cosa c'è che non corrisponde alla verità? 

Oggi, molti esponenti di centrodestra si affannano a rappresentare un Berlusconi costretto ad accettare i diktat di Napolitano, arrivando a dire, come fa Giorgia Meloni, che “quella guerra insensata fatta contro gli interessi nazionali italiani è stata voluta e incoraggiata dall'allora Capo dello Stato, dal Pd e dal solito circo mediatico”. Dal PD? Come si fa a dire una scempiaggine del genere? Allora il Governo era di centrodestra, il Presidente del Consiglio era Berlusconi, il Ministro della Difesa era un compagno di partito della Meloni, in Parlamento la destra godeva di una maggioranza schiacciante. Se avessero voluto dire “no” a una “guerra insensata” avrebbero avuto tutti i mezzi e le possibilità per farlo. Hanno detto invece “sì”. Perché? La risposta ce la fornisce la stessa Meloni: “Il Governo, apertamente contrario ad azioni ostili contro Gheddafi, è stato costretto a intervenire militarmente dopo le azioni unilaterali di Francia e Regno Unito per non escludere l'Italia dai nuovi equilibri libici”. Questa è la verità e tutte le parole di giornali amici e  dementi mediatici sono solo parole buttate al vento.

mercoledì 2 settembre 2015

Quei migranti che alimentano le nostre paure

La Lega non vuole i migranti.
Nessuno penso li voglia. Nessuno penso possa essere felice che centinaia di migliaia di persone abbandonino le loro case, le loro città, i loro paesi per fuggire dalla guerra, dalla fame, da una situazione economica disperata.
Eppure i migranti sono qui da noi.  Dire “non li voglio” è un desiderio e nulla più. Non serve girare la testa dall’altra parte, alzare muri, rinchiudersi nelle proprie case, chiamarli “clandestini” per esorcizzarli. 
Quando vediamo persone rinchiuse in valige o nel vano motore di una macchina, allora possiamo capire che il desiderio di fuga da una situazione insostenibile è troppo forte per essere arrestato. L’hanno perfino capito quei capi di Stato che fino a ieri dicevano che il problema profughi era un problema dell’Italia.

Migrante nascosto nel vano motore di una macchina
Il fatto di non volere i migranti non ha impedito agli stessi, nel tempo in cui governava la Lega, di venire in Italia - dall’Albania, dal Marocco, dalla Romania. Non lo ha impedito la Bossi-Fini né tanto meno il reato di clandestinità.
Negli anni di governo della Lega a Chiari gli stranieri sono passati da 1342 a 3242 (anni 2004 - 2011).  Nei due anni successivi questo numero è di certo aumentato. Erano tutti regolari? No, la maggior parte di essi era costituita da cosiddetti “clandestini”. Sono stati rimpatriati? No, sono rimasti qui, hanno trovato un lavoro, sono stati regolarizzati, si sono integrati e ora fanno parte a tutti gli effetti della nostra comunità.
Eppure nei giorni e nei mesi scorsi i rappresentanti della Lega hanno fatto le piazzate per quattro, dico quattro profughi che sono stati ospitati a Chiari da una cooperativa. 
Sono state inscenate manifestazioni, gazebo, blocchi di cascina e altre amenità del genere. Intere ore di Consiglio Comunale sono state dedicate a questo tema, per non parlare dei fiumi di parole che si sono sprecati su Facebook e altri social network.
Come mai 1900 “clandestini” passano inosservati mentre si governa e 4 profughi sono additati come un pericolo estremo quando si sta all’opposizione? Non è una esagerazione per non dire una idiozia? Certo che lo è, ma tutti siamo lì a parlarne come fosse problema serio, anzi il problema principale della nostra città. 

Sbarco di migranti

Siamo così preoccupati da questa situazione che ci affrettiamo a dire che Chiari non ha le strutture per ospitare dei profughi. Non ha le strutture?  Se non fossimo presi dalla paura di perdere qualche voto, se evitassimo di dare credito ai soliti stupidi fomentatori di paure, allora le strutture le troveremmo e potremmo dare accoglienza non a quattro, ma a quaranta profughi. Se solo avessimo coraggio.

Qualche giorno fa il filosofo Zygmunt Bauman affermava: «Questi migranti, non per scelta ma per atroce destino, ci ricordano quanto vulnerabili siano le nostre vite e il nostro benessere. Purtroppo è nell’istinto umano addossare la colpa alle vittime delle sventure del mondo. E così, anche se siamo assolutamente impotenti a imbrigliare le estreme dinamiche della globalizzazione, ci riduciamo a scaricare la nostra rabbia su quelli che arrivano, per alleviare la nostra umiliante incapacità di resistere alla precarietà della nostra società. E nel frattempo alcuni politici o aspiranti tali, il cui unico pensiero sono i voti che prenderanno alle prossime elezioni, continuano a speculare su queste ansie collettive, nonostante sappiano benissimo che non potranno mai mantenere le loro promesseL’umanità è in crisi. E l’unica via di uscita da questa crisi catastrofica sarà una nuova solidarietà tra gli umani»

Molti dei migranti sono bambini

lunedì 28 luglio 2014

Propaganda di bassa lega

Mentre il Mediterraneo è in fiamme e masse di disperati fuggono come possono da guerre e stermini di massa,  a Chiari qualcuno scruta l’orizzonte temendo di scorgere oltre le cortine nebbiose della bassa  “l’orda musulmana” pronta a invadere e conquistare la nostra tranquilla cittadina.  
Il contrasto tra la tragedia immane che sta sconvolgendo la vita di popoli, famiglie, individui e la meschina paura di chi considera il proprio paese come un fortino, una novella Fortezza Bastiani, è stridente.





Tuttavia gli attuali difensori dell’integrità dei confini clarensi, sono gli stessi che hanno governato la nostra Città per 10 anni consecutivi durante i quali migliaia di extracomunitari sono giunti indisturbati nella nostra cittadina, richiamati da una speculazione edilizia che aveva bisogno per sviluppare a dismisura i propri affari di manodopera a basso costo.
In questi anni, quelli che oggi strillano  accusando la Giunta Vizzardi di voler accogliere masse di clandestini,  sono gli stessi che negli ultimi anni hanno chiuso non uno, ma tutti e due gli occhi. I numeri hanno sempre una inoppugnabile evidenza (leggi qui).
Certo, a parole hanno fatto le loro belle rimostranze, ma nei fatti hanno accettato senza troppe storie l’invasione silenziosa. 



Oggi però protestano e qualcuno ha anche la faccia tosta di andare  dal Presidente del Consiglio a lamentare che il problema occupazionale in edilizia esiste perché ci sono extracomunitari disposti a lavorare a 3-4 euro l’ora.
Quando il mercato tirava e le case si vendevano sulla carta, gli extracomunitari andavano bene.  Nessuno  si è mai lamentato se ricevevano compensi di fame e lavoravano in nero per 12 ore al giorno senza fiatare. Allora i rappresentanti della Lega non andavano a protestare dal Presidente del Consiglio.

Visto però l’accanimento con cui certi personaggi clarensi stanno affrontando l’argomento, viene quasi da pensare che essi nutrano la segreta speranza che i “tartari” alla fine appaiano in massa oltre l’orizzonte. Sarebbe l’unica via  per ridare un senso alle loro squallide esistenze. 

domenica 6 gennaio 2013

La "paghetta" del Senatore


Questo è quanto scrive oggi il quotidiano la Repubblica (leggi qui) a proposito di stipendi e benefit ricevuti da senatori della Lega Nord  “soldi extra rispetto alle già ricche retribuzioni degli onorevoli”. Manuela Maria Privitera la segretaria dell’ex tesoriere del gruppo al Senato della Lega, senatore Piergiorgio Stiffoni, rivela l'esistenza di bonifici corrisposti fino al novembre 2011 "con disposizione permanente ai senatori componenti l'ufficio di presidenza: Bricolo 2.028 euro, Bodega 778 euro, Mazzatorta 683 euro".

Senatore Sandro Mazzatorta

Dopo quella data, alla lista veniva aggiunto Roberto Calderoli (2.000 euro mensili) e i pagamenti venivano effettuati in contanti, con tanto di ricevuta rilasciata. Soldi, regolarmente in nero, venivano anche dati ad addetti stampa, segretarie, dipendenti vari e utilizzati per affitti e spese telefoniche.

Se quello che afferma la Privitera corrisponde al vero lo stabilirà il Tribunale, quello che più interessa e che la politica venga liberata una volta per tutte da affaristi e malversatori, a qualsiasi partito o movimento appartengano.
Chi pensa di vivere di politica, chi pensa che la politica non sia un servizio temporaneo reso ai cittadini ma una carriera, chi pensa che la politica sia il mezzo più rapido per fare soldi, deve essere buttato fuori a calci nel sedere. Se non lo faranno le segreterie dei partiti lo devono decidere i cittadini con  il loro voto. E’ il minimo che si possa fare per rendere un po' più decente questo benedetto Paese.

mercoledì 23 marzo 2011

La dolce Euchessina

Per noi italiani normali, il nostro inno è un canto che ci riempie di gioia e di giusto orgoglio: l’orgoglio di appartenere a un grande Paese.
Per quelli della Lega no. A sentire le prime note dellinno di Mameli sono presi da una rara forma di letargia per vincere la quale sono costretti a correre di filato al bar a farsi una pera di caffè ristretto.
Per quelli del  Pdl  invece il nostro inno è come una purga che presa in modiche dosi non ha fatto mai male a nessuno. Insomma, come la dolce Euchessina, che la prendi ... e poi stai subito meglio.

lunedì 21 marzo 2011

La guerra è orrenda. I dittatori pure

Muammar Gheddafi
La guerra è orrenda. La guerra fa danni, crea sofferenze, dilania i paesi. I dittatori pure.
Anzi si può dire che molto spesso le guerre sono generate dalla necessità di abbattere dittatori sanguinari che invece di dare prosperità al proprio paese lo governano con pugno di ferro, utilizzando tutte le atrocità che la mente umana può concepire per mantenere il proprio potere. Lo fanno contro gli oppositori, o presunti tali, lo fanno contro il loro stesso popolo. (leggi tutto)

giovedì 1 aprile 2010

Atto di intimidazione


Questo piccolo blog definito in modo sprezzante dal Vice Sindaco Seneci “un bar sport, dove si fa a gara a chi la spara più grossa” evidentemente incomincia a dare fastidio. Tanto fastidio da essere portato per due volte di fila all’attenzione del Consiglio Comunale, per non parlare della denuncia sporta a suo tempo nei confronti del suo curatore.
Evidentemente quello che è stato scritto e continua a essere scritto sulla sciagurata operazione del Polo della Cultura ha colpito nel segno. Il ponderoso “Dossier” sul Polo della Cultura” pubblicato su questo blog nei giorni scorsi, offre a chiunque abbia voglia e interesse, la possibilità di approfondire e di conoscere l’intera vicenda fin dalle sue origini, nel dettaglio dei vari atti amministrativi e delle iniziative intraprese.
Operazione quindi di trasparenza e di grande onestà intellettuale che, visto lo stallo perdurante del cantiere, vuole evitare che qualcuno tenti operazioni di rimescolamento di carte e di allontanamento di responsabilità. Gli atti sono chiari, definiti, incontrovertibili, a disposizione di tutti, anche di chi non ha il tempo o la possibilità di una ricostruzione personale della vicenda.
Evidentemente questa operazione, riducendo gli spazi di manovra e le scappatoie di comodo, crea fastidio e disagio in qualcuno e da qui nasce il tentativo di intimidire e di zittire questa voce documentata.
La scusa è un improvvido commento rilasciato da un lettore anonimo (che naturalmente può essere chiunque e di qualsiasi orientamento politico) , commento in cui si fanno apprezzamenti pesanti nei confronti del Partito della Lega Nord .
Il Consigliere Moretti, nella seduta del Consiglio del 30 marzo scorso ha chiesto a tutti i consiglieri di stigmatizzare questo episodio che dal suo punto di vista “vede una gravità da parte di chi gestisce questo sito che è del Partito Democratico...Io volevo avvisare tutti, il PD che è rappresentato in Consiglio Comunale e lo dico pubblicamente. Quindi arriverà anche al responsabile del sito web che ha potere di oscurare interventi di questo tipo, diffamatori specialmente come questi, che noi sporgeremo querela denuncia... intendiamo portare avanti questa querela politica affinchè venga fatta giustizia, perchè su questo sito, spesso e volentieri, anche di persone fisiche, facendo nomi e cognomi, si sparla a sproposito”. Segue tutta una tiritera sul fatto che non ha mai citato nessuno, ma “quando si parla di un movimento politico (la Lega) che ha dimostrato l’onestà fra tutti i partiti”, allora il Consigliere Moretti non ci sta e denuncia. Anzi, presenta una “querela politica” (?).
Bene. Io aspetto serenamente questa denuncia, così sarà la Procura della Repubblica, come affermato profeticamente dal Presidente del Consiglio Navoni, a chiarire la vicenda. Un’occasione in più per portare alla ribalta questo caso di “mala amministrazione”.
Per quanto mi riguarda io non ho nulla da temere perchè l’autore di quel commento, ora cancellato, è facilmente rintracciabile dalla Polizia Postale. Come affermato dal Consigliere Riccardi che ringrazio cordialmente per il suo intervento “...questo scritto non è stato postato dall’autore del sito ma da un utente anonimo della rete...in democrazia esiste la libertà di espressione, però è anche vero che ognuno si assume la responsabilità di quanto dice”.
Veniamo ora all’accusa generale rivolta all' impostazione di questo blog (esulando dai commenti, specialmente se anonimi).
Se c’è una cosa di cui mi faccio vanto è la verifica costante e sistematica dei fatti. Su questo blog non sono mai state scritte fandonie, nè si è mai fatto a gara a chi la spara più grossa. Di più, su questo blog non sono mai state tirate in ballo persone, se non per fatti attinenti la loro funzione pubblica. Io mi sono sempre rifiutato di utilizzare i fatti personali per meschina lotta politica.
La nuda verità dei fatti dispiace sempre al potere, che vorrebbe invece si parlasse dell’immaginaria realtà fatta di rivoluzionari programmi, straordinari progetti e stupefacenti realizzazioni. Un orpello per nascondere il fallimento di una politica che si risolve in uno sperpero infinito di denaro pubblico per costruire le “più belle rotonde del mondo” piene di buche.
In questo Paese ormai l’informazione consentita è solo quella a libro paga. La libera stampa deve fronteggiare quotidianamente la rabbiosa reazione di un potere ottuso che mal digerisce il controllo dei media, presidio di ogni sana democrazia. Si vuole fare questo anche a Chiari? Non basta al Comune il fuoco di fila dei vari siti, news letter, punti web, punti e virgola pagati profumatamente con i soldi dei cittadini? Cosa si vuole, ridurre al silenzio una voce critica? Toglietevelo dalla testa. Avete tentato una volta e vi è andata buca.
Per finire un’ultima cosa. Questo blog è un luogo di discussione pubblica non appartenente ad alcun partito. Il fatto di avere in prima pagina un logo del Partito Democratico esprime solo un preciso orientamento del suo curatore, come giustamente detto dal Consigliere Libretti, ma non un segno di proprietà. Il sottoscritto poi, più volte ha avuto modo di polemizzare con il PD e mai si è sognato di censurare commenti critici, al limite del vilipendio, nei confronti del PD e del sottoscritto, nella convinzione che:
- tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione;
- la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure;
- la responsabilità penale è personale (artt. 21 e 27 della Costituzione Italiana).

Enzo Maragucci

mercoledì 17 marzo 2010

Contributo a Ronda Padana

Gli antichi romani che di diritto un po’ si intendevano, affermavano che “agisce contro la legge colui che, fatte salve le parole, ne aggira la sostanza".
A noi sembra che questo sia il caso della Delibera n. 25 dell'1/3/2010 con la quale la Giunta Municipale di Chiari ha disposto l’erogazione di un contributo a favore dell’Associazione ACSU (Assistenti Civici per la Sicurezza Urbana, meglio noti come “Ronde Padane”).
Il contributo di 2100 euro è stato erogato perchè l’associazione ACSU di Chiari avrebbe “svolto azioni di volontariato a sostegno della popolazione clarense in alcune giornate e in prossimità di luoghi caratterizzati dalla presenza di bambini per garantire la sorveglianza al fine di evitare piccoli incidenti”.
Come si vede si usano frasi generiche che nulla chiariscono sulle azioni di volontariato espletate, sulle giornate o manifestazioni dove si è reso necessario l’intervento di queste Ronde Padane, sui luoghi che hanno visto questi interventi, su che cosa in pratica è stato fatto da questi signori. Si ritiene opportuno “sostenere la richiesta di contributo per l’ attività svolta dall’associazione ACSU a favore della popolazione clarense nell’anno 2009” , ma non si fa alcun accenno alla specifica richiesta di contributo dell’Acsu. Quando è stata presentata? Che documentazione è stata allegata? Quali sono gli avvenimenti pubblici coperti? Quante persone appartenenti all’Acsu sono state interessate all’attività di volontariato? Quali e quante sono le spese vive sostenute per svolgere questa attività? E più di ogni altra cosa, questa attività di volontariato è stata espressamente richiesta dell’Amministrazione Comunale? La delibera non fa alcun cenno nè alla specifica richiesta di intervento da parte del Sindaco nè a una precisa richiesta di contributo dell’Acsu. Si usa il termine sorveglianza come lasciapassare per giustificare un contributo che a noi appare del tutto improprio e come diremo appresso “contra legem”.
Ora, ammesso e non concesso che Associazioni di Osservatori Volontari possano essere utilizzate in un lavoro di sorveglianza del tipo indicato nella delibera, in base a quale nuova normativa viene concesso il contributo alla Acsu, visto che il Decreto dell’8 agosto 2009 del Ministro degli Interni recita che le Associazioni di Osservatori Volontari “devono svolgere la propria attività gratuitamente e senza fini di lucro, anche indiretto e non devono essere espressione di partiti o movimenti politici”? (art.1 comma 2 lettere a-b)
Non solo, il comma 42 dell’art. 3 della Legge 94/2009 prescrive che “tra le associazioni iscritte nell'elenco di cui al comma 41 i sindaci si avvalgono, in via prioritaria, di quelle costituite tra gli appartenenti, in congedo, alle Forze dell'ordine, alle Forze armate e agli altri Corpi dello Stato. Le associazioni diverse da queste ultime sono iscritte negli elenchi solo se non siano destinatarie, a nessun titolo, di risorse economiche a carico della finanza pubblica”.
Come è possibile deliberare un contributo a favore dell’Acsu, contravvenendo a precise disposizioni di legge? Leggi si badi, elaborate, decise e votate dai partiti del centrodestra e specificamente dal partito della Lega, di cui il nostro Senatore Sindaco è eminente rappresentante.
Ci sembra questo, l’ennesimo pasticcio di una vicenda in cui l’Amministrazione Comunale di Chiari si è caratterizzata per una serie di interventi approssimativi, superficiali e in contrasto con la normativa vigente. I passati provvedimenti, che hanno fatto nascere un mare di polemiche approdate perfino in parlamento, per non parlare degli esposti e delle denunce, avrebbero dovuto suggerire all’Amministrazione Comunale e all’Acsu un atteggiamento più prudente e misurato. Invece settimanalmente assistiamo allo sfregio delle regole in barba a ogni legge e ordinamento. I rappresentanti dell’Acsu, che dovrebbero distinguersi per il loro atteggiamento neutro rispetto ai partiti, entrano ed escono dalla sede locale della Lega come se nulla fosse. Tutte le domeniche, specie durante il periodo elettorale, fanno comunella con i rappresentanti di questo partito, arrivando ad aiutare i membri della Lega a portare in piazza il loro gazebo, a montarlo e sistemarlo. Il tutto davanti agli esterefatti rappresentanti degli altri partiti. Nonostante siano passati abbondantemente i sei mesi previsti dalla legge per adeguarsi alle nuove disposizioni, continuano a indossare divise non d’ordinanza che generano confusione nella popolazione. Per non parlare dell’attività di sorveglianza effettuata. L’unica attività dei membri della Acsu che noi conosciamo sono le comparsate la domenica in pieno centro storico quando, com’è a tutti noto, i problemi della pubblica sicurezza diventano veramente gravi e insostenibili. Sono queste passeggiate domenicali con occasionale montaggio e sistemazione gazebo della Lega quelle azioni di volontariato che la nostra comunità deve pagare profumatamente?
Poichè i rappresentanrti dell’Acsu sono verosimilmente iscritti a un partito di riferimento, a noi sembra che questo contributo si possa anche configurare come un finanziamento indiretto e improprio del partito della Lega, finanziamento a cui sono chiamati a contribuire tutti i cittadini di Chiari.
Pensiamo che un fatto del genere oltre che essere portato all’attenzione della cittadinanza non possa non costituire motivo di un’ulteriore indagine di sua Eccellenza il Signor Prefetto di Brescia.

domenica 4 ottobre 2009

Scudo fiscale, legge vergogna



Mentre trovo disgustoso e indegno l’attacco al Presidente della Repubblica ordito dal populista e sgrammaticato Antonio Di Pietro, sempre più determinato a copiare in peggio Berlusconi, devo dire che sono anche indignato dal comportamento dei troppi parlamentari del PD assenti in parlamento mentre si votava la legge vergogna del cosiddetto scudo fiscale. Una legge truffa votata da un governo di truffaldini. Non in altro modo si possono definire coloro che votano provvedimenti che favoriscono i malavitosi, gli evasori e i criminali. L’anonimato insito nel provvedimento non può fornire a nessuno la certezza che quei soldi che si trovano all’estero siano solo frutto di semplice evasione fiscale dei cosiddetti “tartassati”, cioè di coloro che, poverini, sono costretti a portare i loro guadagni all’estero perchè, come dice il nostro premier, lo Stato è troppo esigente con chi lavora. Certo che esige troppo e lo sanno bene i lavoratori dipendenti che pagano sino all’ultimo cent. Se non ci fosse la spaventosa evasione fiscale che c’è in Italia forse pagheremmo tutti meno.
L’anonimato consente il rientro anche di capitali accumulati con attività criminali e nessuno, men che meno le banche, che di fronte ai soldi facili chiudono gli occhi e si tappano anche il naso, verrebbe ad assicurarci sulla liceità di quei guadagni. Fanno tenerezza i pronunciamenti della Lega “da oggi evadere sarà più difficile se non impossibile”. I grandi evasori ci stanno già cagando addosso e “l’Italia ladrona” brinda a champagne.
Detto questo, ripeto che sono indignato per le troppe assenze in Parlamento nelle fila del PD. In barella dovevano venire a votare per satanasso! La loro assenza ha creato un danno al partito incommensurabile. Oggi i giornali sono pieni non di articoli sulla legge truffa, ma sulle assenze che hanno salvato il Governo, sulle beghe all’interno del PD, sulle scuse risibili degli assenti. Qui c'è gente che si fa il mazzo così nelle realtà locali per tenere in piedi il PD, nonostante tutti i giorni ci siano motivi per mandare tutto al diavolo e invece un gruppo di parlamentari pensa bene di starsene a casa a fare i comodi suoi e far così passare una legge vergogna che grida vendetta. C'è quasi il sospetto che ci sia una collusione con l'avversario. Se non cambiate rotta e alla svelta nei Circoli non troverete più manco i topi.

martedì 25 agosto 2009

El Tg lumbard


Ormai è scientificamente provato che le stagioni non sono più quelle di una volta e che l’uomo con le sue diavolerie ha modificato irrimediabilmente il clima della terra. Il sole, la nostra buona stella ai cui raggi una volta ci si esponeva volentieri per abbronzare d’estate la nostra pelle, oggi è fonte delle più perniciose malattie. Non solo malattie della pelle quali dermatosi e cheratosi, ma anche disfunzioni nervose che inducono a dire e pensare le cose più stravaganti.
Certamente i rappresentanti della Lega devono essere afflitti da questa strana sindrome, perché dall’inizio dell’estate fanno a gara a chi la spara più grossa, lanciando senza il minimo senso di vergogna le proposte più stupide e bislacche che si possano pensare.
L’ultima in ordine di tempo è quello del ministro (si fa per dire) Luca Zaia. Quell’elegantone, che non si sposta se non ha a disposizione una telecamera che immortali i suoi storici messaggi alla nazione sul formaggio bagoss, ha proposto di trasmettere giornalmente un telegiornale in dialetto. “Non vedo nulla di sacrilego” ha affermato compunto “nel fatto che le notizie possano essere comunicate nell'idioma regionale”. Detto fatto. I giornalisti del Tgr della Lombardia, tra un’intervista e l’altra a Formigoni, si sono dati subito da fare per preparare un Tg in lombardo. Per iniziare il capo redazione dice:
“Qual è l’idioma regionale?”
“Ma lo sanno anche i pulaster” fa uno di Milano “L’idioma della nostra regione è il milanese, el meneghin”.
“Una bella prugna. “ risponde a tono uno di Sopraceneri del Canton Ticino “il verace idioma lombardo, da cui derivano tutti gli altri dialetti è il lombardo alpino”.
“E dove lo metti il basso lombardo, inteso come idioma s’intende?” dice uno di Lodi.
“Uehi, ma schersiamo” fa il bresciano “e il camuno non è la lingua delle nostre antiche genti?”
“Sì il camuno.” Fa il ticinese “Ma se fino a ieri sapevate fare solo pitoti e per comunicare grugnivate! Il vero dialetto è il nostro”.
“Scusate” fa un canturino “il brianteo è forse da meno del milanese o del ticinese? Qui si sta parlando di una delle parti più produttive della regione”.
“Meniamo poco il torrone” fa indispettito il cremonese “la Lombardia non è solo Milano e il suo hinterland. C’è anche la provincia produttiva”.
“E che producete voi turun, turass e tetass?
“Noi siamo il cuore della Lombardia” fa uno di Rivolta d’Adda “il vero idioma è l’abduano
“L’abduano? Ma che bestia è?”
“Il bergamasco, il bergamasco, la lingua dei mitici Orobj, deve essere l’idioma regionale”
“Sì il bergamasco! So di uno di Bergamo bassa che andando a Bergamo alta l’hanno preso per uno straniero.”
“Uhei pirlotti, ma la vogliamo capire o no che l’idioma che rappresenta la nostra terra è e deve essere il milanese? Solo Milano, il Gran Milan conta più di tre milioni di abitanti e tutti parlano il meneghino”.
“A dire il vero signori” fa l’uomo delle pulizie che lavorando lì vicino non si era perso una virgola del discorso “a dire il vero, Milano a detta di molti è la più grande città del sud. Quindi il vostro telegiornale sarebbe meglio che lo trasmetteste in napoletano”.
Imbarazzo, sconcerto.
“Beh!” fa il capo redazione “propongo di rimandare la discussione a data da destinarsi”.
Approvato. Con buona pace del ministro Zaia.

sabato 22 agosto 2009

Venghino Sìore e Sìori...ricomincia lo spettacolo


Bisogna ammetterlo, quest’estate la Lega ha dato spettacolo. Mentre gli altri si crogiolavano al sole o si rifugiavano in un Centro Messeguè per tirarsi in linea con qualche “simpatico” massaggio dispensato da professioniste della materia, i rappresentanti della Lega hanno occupato la scena politica da veri protagonisti.
Si è incominciato a maggio con una bella proposta del duo Piccinni/Salvini . Sì Salvini quello dei cori da stadio, quello del "Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani... " La proposta è semplice e “politically correct”. Prevede che alcune carrozze della metropolitana milanese siano riservate alle donne, altre agli extracomunitari. Così, tanto per non discriminare nessuno.
Passando dalla richiesta di ritiro dei nostri ragazzi dall’Afghanistan, la Lega propone di inserire per i professori un “test di dialetto”. Se lavori a Milano devi pur sapere se “ la cadrega” è una sedia o una mela, no?
A fine luglio il Governo sblocca 4.3 miliardi di euro di Fondi Fas a favore della Sicilia, ma i loquaci rappresentanti della Lega diventano di colpo muti. Ma guarda!
Agosto si apre con una stupefacente proposta del presidente del Consiglio Comunale di Sanremo. Udite, udite, una sera del Festival deve essere dedicata alle canzoni dialettali. “El stava semper sul cantun el ghe parlava mai a nissun…”
Ci pensa Calderoli a portare il discorso su proposte serie. Bisogna parametrare le buste paga all’effettivo costo della vita. Ottima proposta. Il giorno dopo però c’è la smentita: “nessuno ha mai parlato di “gabbie salariali”.
La prima settimana di agosto si chiude con la proposta di affiancare alla bandiera italiana quella delle regioni. Al Quirinale per l’alza bandiera si impiegherebbe poco meno di una settimana.
Qualche giorno fa il Presidente della Repubblica Napolitano sollecita il governo a presentare un piano per le celebrazioni del 150° anniversario dell’unità d’Italia, ma il presidente dei deputati della Lega Roberto Cota lo stoppa risentito “ecchecavolo in un momento come questo pensate alle feste? Ci sono ben altre priorità ed esigenze”. “Per esempio?” Per esempio spendere 9 milioni per la Cinecittà Lombarda per raccontare la Padania, il “non luogo”. Perché è ora di finirla col romanesco al cinema. Da oggi si parla bergamasco. “Berghem de hüra o de hota”. “De hota, pota, pota, pota”.
Per finire in bellezza e per ricordarci che le sparate della Lega non sempre sono colpi di sole, vi lasciamo con questo “simpatico” tango.

domenica 3 maggio 2009

Polo della Cultura - Progetto geneticamente modificato

In un volantino distribuito in questi giorni, i rappresentanti della Lega a proposito del “Nuovo Polo della Cultura” si rivolgono retoricamente alcune domande e si danno anche le risposte. Vediamo cosa scrivono.
DOMANDA “ Il progetto del nuovo polo della cultura si fonda sul progetto del 2005 (Caputo)?
RISPOSTA “E’ assolutamente inconfutabile che il nuovo polo della cultura sia “geneticamente” ascrivibile al progetto Caputo


BALLE!

Il nuovo Polo della Cultura non ha proprio niente da spartire con il progetto Caputo. Quel progetto è stato “geneticamente” modificato a tal punto da essere ormai irriconoscibile, come abbiamo più e più volte spiegato sul nostro InformaChiari (leggi qui).

DOMANDA “Quanto è l’ammontare del costo dell’opera a carico dell’Amministrazione?
RISPOSTA “ Il contributo pubblico è di 1 milione di euro”

BALLE!

L’Amministrazione Comunale ha già versato ad Eleca 1 milione di euro per un auditorium del costo di 1 milione e 300 mila euro.
In più gli concede:
- l’introito esclusivo di 700 stalli di parcheggio per 30 anni (valore stimato 6 milioni di euro). I Clarensi sappiano che a partire dal prossimo luglio i parcheggi della Circonvallazione (se vincerà Mazzatorta) diventeranno a pagamento;
- il Comune concede a Eleca gratuitamente e per 90 anni l’area dell’ex Cinema (valore stimato 1 milione 350 mila euro);
- il Comune ha rinunciato a incassare da Eleca gli oneri di urbanizzazione (valore stimato 750mila euro);
- il Comune rinuncia a incassare la tassa sulla pubblicità negli spazi commerciali (valore stimato 600mila euro);
- il Comune dovrà pagare lo stipendio per 30 anni a due ausiliari del traffico per controllare i parcheggi a pagamento gestiti da Eleca (costo 900mila euro);
- il Comune ha già speso 185mila euro per abbattere il Cinema e per spostare 19 tigli (11 sono morti);

La Lega vuole prendere per il naso i cittadini di Chiari
ma i Clarensi non abboccano

BASTA BALLE!

domenica 19 aprile 2009

Senza pudore

Come documentato nel post del 16 aprile “Molte parole pochi fatti”, l’Amministrazione Comunale ha speso 60 mila euro per finanziare un opuscolo dal titolo “Chiari 2004 – 2009 Dalle parole ai fatti – Bilancio di fine mandato”. Avevamo scritto che trattavasi di un’attività di propaganda fatta con i soldi dei contribuenti e oggi lo ribadiamo.

Che trattasi di soldi dei cittadini di Chiari spesi per finanziare la campagna elettorale della Lega e in generale del Centrodestra, lo si è accertato stamattina in piazza Zanardelli. Proprio accanto al nostro stand è stato aperto un gazebo della Lega, in cui noti rappresentanti di questo partito distribuivano apertamente il sopradetto opuscolo.
La cosa che più impressiona è il fatto che da parte di questi signori non si sia avvertito il minimo senso di pudore o, meglio, di vergogna. Il tutto è stato fatto in modo plateale e temiamo che a nessuno di essi sia balenato per la mente che facendo così confermavano i nostri sospetti.
Dopo aver assunto delibere senza il numero legale, ora arrivano al punto di utilizzare l’Ente Pubblico per fini privati, sull’equazione che governare significa comandare, che comandare significa strafottersene di tutto.

mercoledì 28 gennaio 2009

Siamo medici e infermieri, non spie



MSF, ASGI, SIMM e OISG lanciano un appello alla società civile per chiedere ai Senatori di respingere l’emendamento che elimina il principio di non segnalazione alle autorità per gli immigrati irregolari che si rivolgono a una struttura sanitaria.

FIACCOLATA DAVANTI A MONTECITORIO
2 FEBBRAIO DALLE 17.30 alle 20.00

Roma, 28 gennaio 2009 – Il 3 febbraio prossimo il Senato voterà un emendamento volto a sopprimere il principio di “non segnalazione” alle autorità per il migrante irregolare che si rivolge ad una struttura sanitaria. Medici Senza Frontiere (MSF), Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG) hanno lanciato oggi un appello alla società civile per chiedere ai Senatori di non abrogare il suddetto principio.
Siamo medici e infermieri non siamo spie.
MSF, SIMM, ASGI e OISG hanno inoltre annunciato una fiaccolata della società civile il 2 febbraio davanti a Montecitorio (tra Piazza della Colonna Antonina e l’obelisco) dalle 17.30 alle 20.00 al quale sono invitati a partecipare operatori sanitari, organizzazioni non governative, rappresentanti della società civile e cittadini.
Per aderire all'appello: http://www.divietodisegnalazione.medicisenzafrontiere.it/


----------------------


da sottolineare che l’emendamento è stato proposto da 5 Senatori della Lega, fra cui il nostro Sindaco Sandro Mazzatorta