venerdì 30 settembre 2011

La Giunta del fare garbugli

Uno degli obiettivi posti dalla Giunta Mazzatorta all’atto del suo insediamento è stato quello di ridurre drasticamente il contenzioso in essere, obiettivo che, come ognuno può constatare, è stato clamorosamente mancato. Il contenzioso giudiziario è aumentato vertiginosamente, costringendo il Comune a pagare fior di soldi per spese e onorari di avvocati e periti.
Il Sindaco di Chiari
Sen. Sandro Mazzatorta
La questione più eclatante è quella relativa al fantomatico Polo della Cultura.
Il Sindaco e la sua Giunta, dopo aver versato un milione di euro ad Eleca in base a una convenzione sciagurata e dopo aver speso montagne di soldi per tutte quelle opere propedeutiche all’iniziativa (abbattimento Cinema-Teatro, spostamento piante, asfaltatura del piazzale ecc.), avevano detto ai cittadini di Chiari di stare tranquilli perchè i soldi sarebbero stati recuperati “a breve” con l’escussione della famosa fidejussione di 1 milione e mezzo di euro.
A breve!  Dopo più di un anno i cittadini di Chiari sono ancora lì che aspettano. Nel frattempo, le varie cause vanno avanti con ulteriori danni per le casse comunali.
Ma il Polo della Cultura non  è il solo buco in cui si è ficcata questa “Giunta del fare garbugli”.
No, c’è anche la questione delle rotonde più belle del mondo. Erano tanto belle che hanno dovuto togliere alla svelta il porfido “ammalorato”, per evitare che in qualche voragine che si era aperta vi finisse magari un incolpevole ciclista con conseguenze immaginabili. Per evitare di pagare dazio, in Comune hanno inscenato la storia delle denuncie alle ditte che avevano fatto i lavori. Anche per queste cause aspettiamo speranzosi il ritorno dei soldi spesi. Tuttavia in Comune  non devono essere granchè certi di vincere, se, come risulta evidente, hanno proposto una definizione bonaria del contenzioso. Vedremo come andrà, ma anche qui parcelle e spese a profusione.
Poichè questi contenziosi non erano sufficienti, il Sindaco, per una questione di principio meramente ideologica, si è ficcato in altre cause giudiziarie da cui sino ad oggi è uscito sempre e comunque perdente.  Ci riferiamo ai contenziosi per l’assegnazione delle Case Popolari e a quello per i “Premi all’eccellenza scolastica”, la cui motivazione è stata sempre la stessa: il requisito della “cittadinanza italiana”. Cause perse, soldi pure. Tanto, paga Pantalone.
Non contento di questi bei risultati il Sindaco torna alla carica e pretende che i rilevatori previsti dalla procedura del 15° Censimento Istat abbiano anch’essi il requisito della cittadinanza italiana. La cosa che più dà fastidio in tutta questa storia è che il Sindaco-Senatore-Avvocato Mazzatorta sa benissimo che la sua è una battaglia persa in partenza. Eppure testardamente continua a portare  avanti le sue ossessioni che potrebbero anche non interessarci se a pagare le parcelle degli avvocati non fossero  i cittadini di Chiari.
Come abbiamo avuto modo di dire in altra occasione (leggi qui) “Sindaco, vuole fare la sua bella battaglia contro i mulini a vento, vuole continuare a sbattere la testa contro il muro, bene lo faccia pure, ma per favore  le parcelle degli avvocati se le paghi con i suoi soldini!”.  

giovedì 29 settembre 2011

Work in progress

Ogni tanto vale la pena di scorrere i vari canali informativi del Comune di Chiari. Sono una fonte inesauribile di notizie da cui trarre spunto per alcune riflessioni. Guardate per esempio la serie di uscite sui lavori al Cimitero Comunale:




• Bando di gara per nuovi loculi al Cimitero Comunale
(ChiariNewsletter n. 33 del 26 luglio 2010
•Work in progress al Cimitero Comunale
(ChiariNewsletter  n. 49 del 15 novembre 2010)
•Work in progress al Cimitero
procedono i lavori al Cimitero Comunale.
(ChiariNewsletter n. 52 del 6 dicembre 2010)
•Work in progress al Cimitero Comunale
Sono in pieno svolgimento i lavori per la realizzazione dei loculi interrati del Cimitero Comunale.
(ChiariNewsletter n.53 del 13 dicembre 2010)
•Lavori al Cimitero Comunale
Sono in pieno svolgimento i lavori per la realizzazione dei loculi interrati del Cimitero Comunale. (ChiariNewsletter n. 55 del 27 dicembre 2010)
•Work in progress al Cimitero Comunale
Proseguono a ritmo incessante i lavori per la realizzazione dei loculi del Cimitero Comunale.
(ChiariNewsletter n.66 del 14 marzo 2011)
• Lavori in corso al Cimitero Comunale
Proseguono a ritmo serrato i lavori per la realizzazione di nuovi loculi al Cimitero Comunale.
(ChiariNewsletter  n.73  del 2 maggio 2011)
• Lavori in corso al Cimitero Comunale
Continuano i lavori di ampliamento e messa in sicurezza di un settore del Cimitero Comunale.
( ChiariNewsletter n. 75 del 16 maggio 2011)
Procedono a ritmo serrato i lavori per la realizzazione di nuovi loculi interrati del Cimitero Comunale. I lavori sono a pieno regime ed in linea con il crono-programma.
(ChiariNewsletter n.77 del 30 maggio 2011)



Dopo questa data il work in progress si arresta. I lavori non proseguono più a ritmo serrato e incessante. Anzi dal pieno svolgimento, i lavori gradualmente rallentano sino a fermarsi. Motivo? Il Comune non paga e i responsabili della ditta incrociano le braccia. Dopo ferragosto arrivano i soldi e  i lavori riprendono. Riprendono anche i resoconti dell’impagabile Rosanna Agostini, ma con toni meno baldanzosi. Forse perchè quando è troppo è troppo o forse perchè i lavori dovevano essere conclusi entro il maggio 2011, secondo uno dei precisi e stringenti cronoprogrammi che hanno reso famoso il nostro Comune.  Speriamo solo che ora i lavori procedano veramente a ritmo “serrato e incessante”, perchè il rischio è quello di trovarci i catafalchi per le strade.

lunedì 26 settembre 2011

Malumori

Simpatizzante leghista
In questo inizio d’autunno il sostantivo  più usato per definire lo stato d’animo della Lega è “malumore”.
Il malumore ormai serpeggia nel seno del popolo leghista, dilaga nelle vaste praterie del web, straripa dai verdi siti padani, trabocca dagli inattaccabili cerchi magici, rigurgita dalle bocche di colonnelli e luogotenenti. Non c’è telegiornale che non ci informi quotidianamente sulle insoddisfazioni, le insofferenze, i “malumori” di Bossi e compagni. E come potrebbe essere diversamente?
Il movimento nato per rivoltare questo Paese come un calzino, oggi si è ridotto a svolgere un triste compito. Sì, la Lega ormai non riesce a fare altro che reggere il moccolo a un Presidente del Consiglio che con la sua condotta e il suo stile di vita ogni giorno getta discredito  e disonore su un intero Paese.  
Ormai siamo arrivati al punto che non puoi mettere il piede fuori dall’Italia senza che un qualche ostrogoto non ti rida dietro, additandoti come quello che arriva dal paese del “bunga-bunga”. Perfino la Marcegaglia dice che “siamo stufi di essere lo zimbello internazionale, stufi di vederci accolti con il sorrisino sulle labbra”.
Fosse solo una questione di stile, forse ce la potremmo cavare. Oggi però l’Italia viene additata come uno dei “pigs” (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) , anzi il capintesta di quei paesi che con il loro disordine contabile stanno mettendo a repentaglio la stessa sorte dell’euro. Una cancrena che partendo dalla periferia sta divorando l’intero corpo dell’Europa.
A questo non si è arrivati per colpa di un destino cinico e baro, ma per precise responsabilità politiche che vanno ricercate nella finanza allegra di Berlusconi e del suo fido Tremonti.. A partire dall’abolizione dell’Ici e giù scendendo con l’operazione Alitalia e la montagna di soldi spesi alla Maddalena, il Bilancio Statale è stato saccheggiato da un’orda di lestofanti (la famosa cricca) e dai loro amici politicanti. L’aumento vertiginoso della spesa è stata nascosta nel corpo molle del debito pubblico che come un mostruoso “blob” si è sviluppato a dismisura sino a diventare una massa incontrollata.
Il liguaggio dei segni
Oggi l’Europa ci dice “basta!”. Ci obbliga a prendere quelle misure necessarie a mettere sotto controllo la spesa. Siamo costretti a digerire una manova “lacrime e sangue” che pesa in particolare su chi ha di meno, mentre sono esentati dal pagare il conto i famosi furbetti che non pagano le tasse e la casta dei politici che non sente neppure il dovere morale di dare un taglio ai suoi privilegi.
E in tutto questo la Lega che fa? Certo, si lamenta, brontola, è di malumore, ma all’atto di votare alza diligentemente la manina. Quando l’affanno diventa insostenibile, allora ci si rifugia nei sogni improbabili di una fantomatica secessione. Ma sono ormai “trappole, prologhi infidi con profezie da ubriachi”.
L’inverno del nostro scontento” non è diventato “un’estate gloriosa” sotto il sole d’Italia.  No, il malumore, come nuovo “mood” dei rappresentanti leghisti, ormai fa presa nel vasto territorio padano,  nell’allegra e ricca Langobardia fertilis

Guardate Chiari. Il Sindaco ultimamente non interviene se non per esprimere il proprio disappunto.
Il Sindaco di Chiari
Sen. Sandro Mazzatorta
Per esempio se la prende con quelli di San Rocco che hanno avuto l’ardire di organizzare delle collette per restaurare la chiesa senza dirgli niente. E che caspita! Era così contrariato che ha rifiutato un invito a cena, definendola “una cena delle beffe, dai contorni surreali”. Quelli di San Rocco smentiscono categoricamente. “I nostri contorni, erano per nulla surreali. Si trattava di  patate e cipolle al forno da leccarsi i baffi”. Comunque il Sindaco, per non rimanere indisgesto, ha declinato l’invito.
Altro malumore è stato espresso nei confronti dei rappresentanti delle Fiamme Gialle che, nonostante le interpellanze parlamentari del nostro Senatore, stanno già facendo i bagagli per trasferirsi a Rovato. “Ah è così?” fa il Sindaco “Allora togliete il disturbo il più velocemente possibile. Comunque non oltre fine anno” . Quelli son rimasti di sasso. Anche perchè la caserma della Guardia di Finanza a Rovato difficilmente verrà pronta per Natale e il panettone rischiano di mangiarlo sotto il ponte della Castrina.  “Non mi interessa, diavolo!  La caserma mi occorre per la Polizia Autostradale che mi è stata promessa da Bre.Be.Mi dopo ‘un pressing istituzionale asfissiante’ ”. Caspita, non sapevamo che la Polizia Autostradale dipendesse da una società privata come Bre.Be.Mi.! A questo mondo, se fai attenzione,  si imparano tante cose.
Poichè gli era rimasto un rigurgito di bile, il nostro Sindaco ha fatto anche in tempo a mandare a quel paese la collega Murachelli, Sindaco di Roccafranca, che ha avuto l’ardire di uscire dal Piano Strategico d’Area Vasta per farsi in proprio un piano di insediamenti produttivi proprio al confine col territorio di Chiari. Il nostro Sindaco è contrarissimo a questa iniziativa e ha espresso il proprio “malumore” nei confronti della giovane collega appartenente allo stesso partito. Vedremo come andrà a finire. Certo è che l’invincibile armata è ormai un lontano e sbiadito ricordo e i giovani rampolli cresciuti alla corte di re Bossi si stanno facendo una guerra senza quartiere dagli esiti imprevedibili.

giovedì 8 settembre 2011

L'ossessione ideologica

L’ossessione ideologica della Lega nei confronti del mondo islamico sta raggiungendo livelli grotteschi e allarmanti al tempo stesso. Le foto che pubblichiamo sono state tratte dai profili Facebook del Sindaco di Chiari Senatore Sandro Mazzatorta, della Lega Nord di Cologne e da quello delle Pantere Verdi, il Movimento dei Giovani Padani di Chiari e Cologne.
La prima foto è quella di una santella di Cologne su cui una mano ignota ha scritto “Spazio per tutti!!!” con riferimento agli spazi necessari per professare la propria religione. La scritta è accompagnata da 4 simboli.
La seconda foto riporta un cartello segnaletico di Milano con sotto un analogo cartello scritto in arabo.
Naturalmente le due foto hanno scatenato una canea di commenti, alcuni dei quali è bene riportare per dare testimonianza del livello raggiunto dalla discussione:

1^  foto


Santella di Cologne

- le solite merde ;
- gli animali segnano il loro territorio con gli escrementi.......essendo loro delle m...e devono segnarlo in altro modo..........siete solo bestie.........;
- avrei la soluzione... Ma poi mi chiamano razzista...  ;
- hai ragione le soluzioni mettiamole in atto, fregatene se ti chiamano razzista...;
- vili bastardi, le solite carogne puzzolenti ..per quale motivo non siete venuti a contestare ieri sera?? codardi !! ;
-   beh .. visto queste foto ..... domani sera andrò per moschee a dipinger la stessa frase col sangue di maiale. ;
-  maledetti porci bastardi... le bombolette spray glele ficcherei io direttemante nel c**o... solo cosi avrebbero rispetto! ;
- merde!!! ;
- ah ah ah ah.........ma questi escon col buio come gli scarafaggi.... ;
- porci .
Il livello generale è questo.
Ora la prima domanda è: “Chi ha scritto quella frase?” La maggior parte degli intervenuti non ha dubbi di sorta. Quella frase l’hanno scritta i musulmani.  Eppure quei simboli sotto la scritta qualche dubbio lo pongono. Essi infatti sono simboli di 4 religioni differenti:
- yin e yang  (Taoismo)
- mezzaluna  e stella (Islam)
- croce latina (Cristianesimo)
- stella di David (Ebraismo).
Solo questi dati avrebbero dovuto suggerire un po’ di prudenza. Dire che quella frase è stata scritta da un musulmano, solo perchè nei pressi di quella santella verrà costruita una moschea, è una semplice illazione. Quella scritta può averla scritta chiunque. Ma quando l’ideologia si impadronisce della nostra testa, la libertà di pensare razionalmente va a farsi strabenedire.
Certo, chi ha scritto quella frase e in quel posto, non ha fatto una buona cosa per la causa che vuole sostenere. Uno dei commentatori ha sottolineato che “il messaggio è giusto, ma ha perso tutto il suo significato visto il posto dove l’hanno scritto”. Come non essere d’accordo. La libertà di professare la propria religione in pubblico e in privato è un diritto sacrosanto previsto dalla nostra Costituzione, come ho avuto modo di scrivere nel post del 10 agosto scorso (leggi qui). “Più spazio per tutti” dovrebbe anche significare “più rispetto per tutti”. Quindi anche rispetto per i luoghi di culto di qualsiasi religione. Sbagliato quindi scrivere sul muro di una santella perchè offende l’altrui sensibilità, sbagliato perchè in ogni caso è un atto di vandalismo.
Tutto questo agitarsi della Lega è solo una questione razzista e ideologica che nulla ha a che vedere con la religione. E’ una polemica portata avanti da una formazione politica che, tra parentesi, ha riempito i muri delle nostre città di scritte inneggianti al federalismo, alla secessione, all’indipendenza della cosiddetta Padania e via fantasticando, per non parlare  delle scritte razziste e xenofobe, degli adesivi col Sole delle Alpi o con Alberto da Giussano. “Gli farei pulire tutto con la lingua” ha scritto qualcuno. Bene incominciate con le vostre di scritte, ne avrete per un pezzo.

2^ foto


cartello segnaletico di Milano
 
- musulmani di merda.. nn sanno neanke leggere, cazzo gli fanno il cartello a fare?
- è il vento nuovo di Pisapia? Gia, sono i Fratelli di Vendola!
- questo è da abbattere con la forza! sradicatelo e sbatteteglielo la davanti alla moschea!
- se a livello governativo non si prende seri provvedimenti un bel mattino quando alla gente gli saranno girati i coglioni cominceremo a vedere delle reazioni anomali e a quel punto non li fermerete più..................

Bene,  questa foto è una bufala, un imbroglio, una sola (leggi qui).  Quel cartello in arabo non esiste,  è solo un’elaborazione grafica.  Il vero cartello è quello in basso.

Però la bufala ha tenuto banco per qualche giorno sulle pagine di facebook animando una discussione dal tono, come si è potuto vedere, molto alto. E dire che l’autore della bufala, o almeno colui che l’ha fatta correre sul filo della rete, è un senatore, un tal Cesarino Monti di Lazzate che evidentemente deve aver molto da fare se gli resta il tempo di correre dietro a queste patacche (leggi qui).
Eh sì, ormai siamo alla farsa, alla manipolazione della realtà, al trucco, all'inganno. Gli stessi elementi utilizzati dal nostro Presidente del Consiglio per dire che la crisi non c'era e che l'Italia era messa meglio degli altri paesi (vedi qui), lo stesso atteggiamento di una classe dirigente(?) che ha portato l'Italia sull’orlo del baratro e ora pretende di proporsi come la salvatrice della patria.






sabato 3 settembre 2011

Il tempo della responsabilità nazionale

Come riconosciuto dallo stesso Bossi, se non fosse intervenuta la Bce a comprare i nostri titoli in scadenza, oggi saremmo in una situazione di "default", che vuol dire semplicemente "fallimento". A fronte di questo intervento, ci sono state chieste misure di rigore contabile che portassero al pareggio di Bilancio entro il 2014. Questo Governo ha varato una furbesca manovra a luglio che rimandava  il grosso degli interventi  al 2013-14. Un modo come un altro per dire "se la sbroglino altri". Ma per i mercati le furbate servono a poco e siamo stati puniti severamente. Per evitare guai più seri, l’Europa ci ha chiesto (sarebbe meglio dire “imposto”), di anticipare gli interventi, esigendo misure strutturali per il contenimento del deficit e misure per la crescita.
E’ stata proposta allora una manovra che nelle intenzioni avrebbe dovuto consentire minori spese e maggiori entrate per 45 miliardi (alcuni parlano di 55 miliardi) in due anni. Una manovra frutto certo della crisi, ma anche della sua sottovalutazione da parte del premier e del suo sgangherato governo.
Tagliare però non è facile e richiede senso di responsabilità, cosa di cui questo governo difetta. Innanzitutto si è partiti dal presupposto che a pagare dovessero essere le fasce sociali non appartenenti al proprio recinto elettorale: in primis pensionati e dipendenti pubblici. Siccome però la Lega ha un elettorato popolare poco disposto a subire, è iniziato un balletto non ancora concluso  di ritocchi e aggiustamenti, con provvedimenti che escono la sera e ricompaiono la mattina, con conti che non quadrano, con rassicurazioni che non rassicurano nessuno e meno che meno i mercati. Insomma un caos indescrivibile che espone il nostro Paese a un rischio gravissimo. Eppure il nostro Presidente del Consiglio approfitta di una tribuna internazionale per dire che è tutta colpa di un’opposizione criminale e anti-italiana.
   



Chissà perchè  il Wall Street Journal  scrive che “In passato le buffonate di Silvio Berlusconi hanno danneggiato l’Italia. Oggi rischiano di fare lo stesso con l’intera Eurolandia. L’Europa potrebbe finire per pagare a caro prezzo il teatrino politico italiano”
E’ venuto il tempo della resposabilità nazionale, il tempo di assumere iniziative che ci portino fuori da questo pantano. Dobbiamo prendere decisioni dolorose che non guardino al tornaconto elettorale immediato. Questo governo ha dimostrato di non saper assumere questa responsabilità. E’ necessario che si faccia da parte, assieme al suo squalificato premier.