sabato 31 dicembre 2011

Nel segno della Lega

Non c’è niente da dire, questo difficile anno si chiude nel segno della Lega.
Dopo la caduta del funesto governo Berlusconi, di cui ha rappresentato l’asse portante, questo partito ha pensato bene di collocarsi all’opposizione, nella speranza di recuperare un po’ della credibilità perduta.
bagarre della Lega al Senato
Da quella strategica posizione, tutti i giorni delizia gli italiani con trovate e lazzi che oltre che essere un segno di ritrovata vitalità, entusiasmano ed esaltano l’ormai attapirato popolo padano.
Ecco allora “bagarre” parlamentari con tanto di cartelli, fischietti, cori da stadio e striscioni verdi dispiegati sui banchi di Camera e Senato, ecco adunate folcroristiche, dove un mai domo Bossi, chiama “terù” il Capo dello Stato facendogli le corna, manco fosse uno iettatore.

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Tutto questo affannarsi, volgare e sgangherato,  ha il solo scopo di rendere visibile una linea politica che si sostanzia nell’opposizione ferma e decisa a tutto quello che fa il governo Monti, anche quando  Monti mette in pratica ciò che era stato deciso dal governo Berlusconi.
Non c’è alcuna contraddizione in questo. La Lega è l’unico partito che è all’opposizione anche quando sta al governo.
Uno dei più accesi agitatori nelle aule parlamentari è stato il nostro Sindaco. I commessi del Senato non riuscivano a strappargli dalle mani lo striscione su cui c’era scritto “Governo ladro”, tale era la veemenza del gagliardo senatore.  Forse quello striscione avrebbero fatto meglio a esporlo quando erano loro il governo. Dalla tabella che segue, realizzata dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre (Associazione Artigiani Piccole Imprese), si può vedere benissimo quanto pesano le manovre del Governo Berlusconi-Bossi sul groppone degli italiani.

Fonte Cgia di Mestre
Per quanto riguarda Chiari, questo indimenticabile 2011 si chiude con l’ennesima causa persa dal Sindaco Mazzatorta e dalla sua Giunta.
Si tratta della questione relativa ai rilevatori per la raccolta dei dati del censimento. Secondo il bislacco punto di vista del nostro sindaco gli unici titolati a svolgere questo compito sono gli italiani, escludendo quindi eventuali concorrenti extracomunitari. L’opposizione a questo atto era stata promossa dalla Cgil, ma il Tribunale di Brescia l’ha rigettata per carenza di legittimazione. Una successiva istanza della Fondazione Piccini, è stata invece accolta e il Comune di Chiari è stato condannato. Decisione scontata, perchè lo capiscono anche i bambini che questo atteggiamento è fortemente discriminatorio. Ma ciò lo sapeva benissimo anche il sindaco. L’intento era solo quello di mandare la questione per le lunghe ed  evitare così che gli extracomunitari partecipassero di fatto  al concorso. E infatti il sindaco si dichiara “soddisfatto per un ritardo giudiziario che ha sancito quanto volevamo ottenere...”. Berlusconi in questo ha fatto scuola.
Qualche tempo fa, dopo che il Tribunale di Brescia aveva rigettato il ricorso presentato dalla Cgil, il nostro caro sindaco ebbe a dire che trattavasi di “un precedente che zittisce una volta per tutte un sindacato che, anziché difendere i lavoratori, si è messo a spendere soldi degli italiani per difendere gli immigrati”.
Adesso che il Tribunale, entrando nel merito, ha accolto in pieno la richiesta della Fondazione Piccini, obbligando il Comune di Chiari a pagare le spese di processo, mi sapete dire chi è che spreca i soldi dei cittadini?

Chiari - Nuovo Museo della Città
Per finire bene l’anno, avevo deciso di prenotare una visita guidata all’ormai famoso Nuovo Museo della Città. Fatica sprecata. Il fantastico museo rimane chiuso sino al 14 gennaio non si sa per quali impedimenti. Poco male. Anche se sarebbe stato utile utilizzare le feste natalizie per aprire finalmente il museo alla cittadinanza senza passare per fastidiose prenotazioni.  
Insomma, questa fantastica costruzione, costataci un occhio della testa, si rivela a tutti gli effetti per quella che è: un vero e proprio mausoleo. E non mi si venga a dire che si stanno realizzando delle mostre di tutto rispetto. Sì, la mostra su Repossi è bella, ma l’esposizione dei quadri è pessima. Riflessi di finestre e luci quanto mai fastidiose, illuminazione a dir poco indecente. Quando mai si è visto che i quadri si espongono accanto a delle “appliques”? Insomma per realizzare una mostra non basta appendere i quadri ai muri, come per fare un museo non bastano un po’ di ossa. Comunque, deposte le polemiche

giovedì 22 dicembre 2011

Curva Nord

Mentre il Parlamento sta votando una pesante e dolorosa manovra economica per salvare l’Italia dal fallimento, la Lega, responsabile assieme a Berlusconi di quel fallimento, si rende protagonista di indegne gazzarre dirette a recuperare oltre ai consensi anche la verginità perduta.
Fra i più attivi  e scalmanati “hooligans”, con tanto di fischietto e striscione al seguito, c’è il nostro sindaco, Senatore Sandro Mazzatorta.
Dopo i formidabili risultati conseguiti a Chiari,  adesso il nostro sindaco vuole diventare un vero protagonista delle scene parlamentari romane. Ma nè le sceneggiate, nè tanto meno i fischietti e gli striscioni, serviranno a far dimenticare il fallimento di una politica e lo scempio che si è fatto delle Istituzioni, a partire dal Parlamento

SINDACO SI VERGOGNI !

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giovedì 15 dicembre 2011

Tanti chiari auguri!


La Lega, dopo aver sbancato il Paese assieme all’amico Berlusconi, ha pensato bene di ritirarsi all’opposizione per rifarsi la verginità perduta. Da quei banchi continua a lanciare bordate nei confronti del Governo Monti, responsabile a suo dire di tutti i mali che affliggono gli italiani.
Vignetta Altan
Le buffonate piazzaiole però non riescono a nascondere la vergogna di un partito che fino a ieri ha retto il moccolo al premier più “sputtanato” dell’universo, a quello che andava a dire che la crisi non c’era e che tutto andava bene madama la marchesa, a quello che continua ad affermare che gli italiani sono un popolo di gaudenti, a colui che mentre l’Italia andava a picco farneticava di una diminuzione di tasse e di soldi da spendere a destra e a manca, a colui che pretende ancora priviligi per sè e i suoi pari e se così non è, che vada pure all’inferno il Governo e il Paese con lui.
Se l’Italia è un popolo di gaudenti, che dire di quel  24,7% della popolazione, più o meno 15 milioni (dati 2010),  che è a rischio povertà o esclusione sociale? Se tutto andava bene, come mai nel biennio 2009-2010 il numero degli occupati è diminuito di 532 mila unità? Come mai nel decennio 2001-2010 l'Italia ha realizzato la performance di crescita peggiore tra tutti i Paesi dell'Unione europea, con un tasso medio annuo di appena lo 0,2% contro l'1,3% registrato dall'Ue? Come mai due milioni di cittadini, in gran parte anziani o adulti in gravi condizioni di salute, sono abbandonati a sé stessi? E come mai, tanto per parlare di Chiari, l’Assessore alle Politiche sociali, Annamaria Boifava, parla di “numeri che fanno paura... di famiglie clarensi  in netta difficoltà... e non sto parlando solo di immigrati... che quello che più  spaventa  è il numero di cittadini  che  chiedono una mano al Comune”?
Sì non solo “sta arrivando l´onda lunga della crisi”, ma ci troviamo di fronte a una situazione drammatica dal punto di vista della tenuta dei conti. Dichiarare “default” oggi, significa non pagare pensioni, non  pagare stipendi dei pubblici dipendenti, significa interrompere i servizi sanitari.

Bagarre della Lega in Senato

Questa gente che oggi  fa “bagarre” in parlamento, ha governato otto degli ultimi dieci anni. Sino a ieri danzava come un ubriaco sull’orlo del precipizio, incapace di assumere la benchè minima decisione per rimettere in sesto il Paese. Oggi fa le piazzate  e grida  basta tasse” e “giù le mani dalle pensioni” , come se per risolvere i problemi bastasse fare sceneggiate .
Ma se questa “manovra è una rapina”, cosa prevedeva quella di 55 miliardi (o 65) redatta da Tremonti e votata in Consiglio dei Ministri anche dalla Lega? Cosa conteneva la letterina per l’Europa scritta come un bravo scolaro da Berlusconi? Cos’erano quelle, simpatiche carezze?
Nella foto ricordo del Senato che tanto ha esaltato il popolo padano, abbiamo intravisto anche il Senatore Mazzatorta. Sventolava il cartello sulle pensioni. Ottima scelta. Pensate a quali sarcasmi si sarebbe esposto se solo avesse preso quello con su scritto “basta tasse”!  Infatti, dopo aver venduto quello che c’era da vendere delle proprietà comunali, compresi minuscoli fazzoletti di terra, ora il nostro Sindaco si appresta ad applicare anche l’addizionale comunale Irpef.  Avendo bisogno di “somme utili a smuovere il bilancio”, avendo l’urgenza di realizzare qualcosa prima che finisca il suo mandato, Mazzatorta pretende di infilare la mano nelle nostre tasche e sfilarci 1 milione di euro. I contribuenti della nostra città ringraziano e porgono deferenti tanti chiari auguri.






lunedì 5 dicembre 2011

Le lacrime della Fornero e il sangue dei lavoratori

Quelli votati ieri dal Governo sono provvedimenti “lacrime e sangue”. Ma a parte  qualche lacrima versata dalla neo ministra Elsa Fornero, il sangue lo verseranno solo i lavoratori in genere.
Dispiace dirlo, ma questa manovra non nasce sotto il segno dell’equità. Il rigore lo si è usato e con mano pesante nei confronti del  ceto medio, chiamato ancora una volta a concorrere in maniera determinante al raddrizzamento della baracca Italia. I ceti più abbienti, diciamolo, i ricchi, se la cavano con poco e non vi è traccia di provvedimenti che incidano seriamente sul fronte dell’evasione fiscale che pesa nel nostro paese per 120 miliardi di euro l’anno.
I provvedimenti principali sono quelli relativi alle pensioni, alla deindicizzazione delle pensioni sopra i mille euro, alla tassa sulla casa (Imu), all’addizionale regionale Irpef, all’aumento dell ‘Iva  a partire dal 2012. Quei provvedimenti passati come mini patrimoniale, fanno proprio il solletico. Il bollo dell’1,5 sui capitali scudati è una cosa veramente risibile, mentre il bollo sui conti titoli e altri prodotti finanziari (fondi, gestioni, assicurazioni) lo pagheranno in egual misura sia il pensionato che ha  in dossier 5 mila euro di Bot, sia il cliente milionario.
Capisco che ci troviamo in una situazione di bancarotta (a questo ci ha portati il Governo del Pdl e della Lega), ma il governo Monti, nato senza una maggioranza politica, sembra soggiacere ai ricatti di Berlusconi e le misure varate testimoniano di una timidezza nei confronti di chi detiene la vera ricchezza  che mal si concilia con la situazione drammatica del Paese.
I provvedimenti varati ieri, specie quelli sul versante previdenziale, creeranno una forte opposizione nel Paese. A leggere le prime pagine dei giornali sembrerebbe che a lamentarsi siano i giornali della destra più vicini a Berlusconi. Ma è tutta una  manfrina. Loro sanno benissimo che chi si troverà in seria difficoltà sarà la sinistra e in particolare il PD. E lo sarà ancora di più se per innato timore o presunto senso di responsabilità non sarà capace di dire come stanno effettivamente le cose.
Il disappunto deve essere forte e forte deve essere il messaggio indirizzato agli italiani. Questi provvedimenti si possono votare per senso di responsabilità nei confronti del Paese portato alla rovina dal governo di centrodestra, ma deve essere chiaro che passata questa fase e assunto il governo, ben altri saranno i provvedimenti da adottare, per quanto riguarda redistribuzione del reddito, evasione fiscale, moralizzazione della vita pubblica, trasparenza economica, riduzione dei costi della politica.
Accettare tutto senza proferir parola, significa riconsegnare il Paese a chi l’ha portato al fallimento.