venerdì 22 febbraio 2013

La marchetta


Volete parlare male del nostro Sindaco o avete per caso intenzione di criticare una sua decisione o ordinanza o decreto? Se vi passa per la mente una cosa del genere, vi dico che vi esponete a grossi rischi,  il più grave e pericoloso dei quali può essere rappresentato da un pungente  editoriale a tutta pagina pubblicato contro di voi su “Il Giornale di Chiari” o su “Brescia Oggi”.
Tutte le volte infatti che il Sindaco viene criticato da qualcuno, politico, giornalista, organo di stampa o semplice blogger che sia,  in suo soccorso accorre, come un super eroe dei fumetti,  il mega giornalista-direttore-editore Massimiliano Magli.   E’ successo con Striscia la Notizia, è successo con il fallimento del Polo della Cultura, è successo con il caso della “paghetta” del Senatore.
In tutti e tre i casi il nostro Sindaco Senatore è stato presentato da Magli come un “uomo del fare”, un innovatore, una novello Pericle che trasforma una sonnolenta cittadina di provincia  in una “piccola Atene”.
Il Sindaco di Chiari Sen. Mazzatorta
e il giornalista Massimiliano Magli

Tutti i fallimenti rimediati in questi anni: Poli Scolastici, Polo della Cultura, Stazione Ferroviaria, Caserma dei Carabinieri, Rotonde fatte e rifatte, per parlare solo di quelli più eclatanti, non sono addebitabili secondo il nostro bravo editorialista all’incapacità politica e amministrativa del Sindaco, ma alla pervicace offensiva oscurantista di un’opposizione incapace di cogliere nell’azione del Sindaco una visione riformatrice e rivoluzionaria.

Ora guardate all’ultimo caso scoppiato in casa Leghista. Esso viene fuori da dichiarazioni rilasciate alla stampa dal senatore Piergiorgio Stiffoni e da Manuela Maria Privitera, rispettivamente ex tesoriere del Gruppo al Senato della Lega e segretaria dell’ex tesoriere. Una vicenda quindi tutta interna alla  Lega che il “quotidiano di sinistra la Repubblica, come lo definisce Magli, ha semplicemente riportato (leggi qui).

Manuela Maria Privitera e Piergiorgio Stiffoni

Per Massimiliano Magli l’attacco del quotidiano di Ezio Mauro ha qualcosa di inquietante in quanto  l’articolo è stato realizzato “senza alcun contraddittorio”. Detto  da un giornalista che scrive molti dei suoi articoli a quattro mani con Sindaco e Assessori vari, fa sbellicare dalle risate. Detto da un giornalista che si inventa  interviste mai rilasciate, che scrive nefandezze contro il PD senza mai telefonare per  un  “contraddittorio”,  è tutta da ridere.
Magli incalza:  “ Il nostro Sindaco e Senatore ha rilevato mesi fa, proprio all’indomani della cacciata di Stiffoni dalla Lega, il difficile ruolo di Tesoriere della Lega al Senato e, udite udite, per essere Vicepresidente e Tesoriere percepiva 683 euro al mese. Chiunque di voi provi a chiedere a un commercialista di gestire un bilancio di 3 milioni di euro per 683 euro al mese se intende rimediarsi una figura da coglionazzo
Forse la figura di c... la rimedia Magli che non si accorge di dire una falsità. Quei soldi, la cosiddetta “paghetta”, il Senatore li percepiva indipendentemente dal suo incarico di Tesoriere. Tant’è che i soldi glieli accreditava la Privitera con bonifico sino al novembre del 2011 e successivamente in contanti. Mazzatorta diventa Tesoriere, udite udite, solo nell’aprile del 2012.
Ma Magli non si dà pace e vorrebbe chiedere al povero Senatore Mazzatorta, “messo in croce”  dal  “giornalista militante”  di Repubblica “se sia pazzo ad aver accettato un incarico tanto delicato per una cifra tanto risibile”.  E che dire della parola “paghetta”?  “La parola  ‘paghetta’  è una vergogna, è un attacco gratuito perchè la paghetta per i nostri adolescenti fa rima con elargizione gratuita di denaro. ...io mio figlio per 683 euro a gestire milioni di contributi pubblici non ce lo metterei nemmeno se morisse di fame...”
Il Senatore Sandro Mazzatorta

Forse al difensore della cause perse bisogna rammentare quanto scrisse Mazzatorta sulla questione  e quanto gli rispose Stiffoni.
Mazzatorta: “Cercare di far passare come regalia l’acquisto di materiale informatico, che invece è e resterà di proprietà del gruppo, è l’ulteriore maldestro tentativo di coprire le proprie gravi responsabilità alzando polveroni e gettando fango su altri.”
Stiffoni: “Invece di indignarsi tanto, strisciando con le unghie sui vetri, il senatore Mazzatorta provi a spiegare se gli acquisti fatti dai colleghi senatori alla Mediaworld con i famosi 2.000 euro a testa, consistenti anche di lavatrici, televisori e lavastoviglie per loro uso familiare, sono da considerarsi proprietà del Gruppo Lega Senato” (leggi qui) e (leggi qui).
Qui non si sta parlando di soldi versati dal Senato  ai vari Gruppi per il loro funzionamento, qui si parla di “uso improprio” di quei soldi. Se c’è stato uso improprio lo stabilirà la magistratura. Oggi siamo alle dichiarazioni dei protagonisti della vicenda, ripeto, tutti della Lega.
La questione, per quanto ci riguarda, poteva finire qui. Se i Senatori della Lega non hanno niente da nascondere allora nulla hanno da temere.
Ma Magli non si ritiene soddisfatto e, per fare una bella “marchetta” al Sindaco-Senatore, mette in mezzo come suo solito il PD.
Mezza pagina del suo editoriale è dedicata al Bilancio del Gruppo del PD al Senato. Per rendere maggiormente chiaro un qualcosa che ci sfugge, Magli si prende anche la briga di realizzare  una tabella che oltre ai dati del bilancio porta, in trasparenza, una foto della Senatrice del PD Anna Finocchiaro.  La nota è un cammeo “in sottofondo sua ‘maestà’ il presidente del gruppo senatori Pd Anna Finocchiaro, ricandidata dopo 2 mandati alla faccia del rinnovamento”.
La Senatrice del PD Anna Finocchiaro

Ma tutto questo spreco di inchiostro è servito a dimostrare cosa? L’unica cosa che è riuscita a dimostrare è che il Bilancio del Gruppo PD al Senato è pubblico, chiaro, certificato e, quel che più interessa, non rileva utilizzi impropri di soldi pubblici (leggi qui). La stessa cosa si può dire del Bilancio del Gruppo senatoriale della Lega? Nonostante le nostre lunghe ricerche non siamo riusciti a trovarlo da nessuna parte.  Forse il relativo link ce lo può fornire Magli o il Senatore Mazzatorta. Aspettiamo fiduciosi.
Nell’attesa osserviamo quanto il nostro Magli sia  “politicamente equidistante dalla porcheria politica”. Non tanto equidistante però.  Da una parte, per i servizi che rende, egli riceve ogni anno bei soldini. Forse nell’accordo  c’è anche l’obbligo di scrivere un giorno sì e l’altro pure articoli encomiastici sui grandi progetti  realizzati dal  Sindaco Mazzatorta e dalla sua Giunta.  Tuttavia per essere equidistanti, una volta la settimana è obbligato a scrivere qualche infamia nei confronti del PD.