lunedì 15 giugno 2009

Già si comincia!!!!!

Non si è ancora insediata la nuova giunta che già si incomincia a tagliare. Guarda caso ieri sul giornale di Brescia c'era un articolo su Chiari che diceva che lo stage che tutte le estati si svolgeva in villa sul canto lirico, quest'anno salterà perchè non ci sono fondi a sufficenza. Guarda guarda, se si taglia guarda caso si comincia dalla cultura. Chissa perchè??????

giovedì 11 giugno 2009

HANNO SCELTO !!!!

I cittadini clarensi hanno riconfermato la carica di sindaco a Mazzatorta. Di conseguenza Hanno scelto di avere tutti i parcheggi dei viali a pagamento, hanno scelto che i poli scolastici vengano costruiti in periferia, hanno scelto per un polo culturale molto ingombrante e poco culturale, hanno scelto per un'altro centro commerciale grande una volta e mezza l'ITALMARK più altre centinaia di metri cubi di appartamenti in localita cava betongamma.
SPERIAMO CHE POI NON SI LAMENTINO !!!!!!!!!

Buona fortuna a tutti e in bocca al lupo.

mercoledì 10 giugno 2009

Sicurezza


Riporto senza nulla aggiungere un messaggio inviatomi stamattina alle 8:00 sul telefonino:

"Caro Enzo, meno male che c'è Mazzatorta, per il quale la Sicurezza è una priorità ed il suo punto forte. Questa mattina alle 6:30 in stazione hanno scippato una suora. I carabinieri non possono raccogliere denunce se non in caserma e la polizia locale non è ancora arrivata. Con Mazzatorta siamo al sicuro! Ciao, Augusto

martedì 9 giugno 2009

I risultati


CHIARI

Elezioni Comunali

Elettori iscritti 13482

Totale votanti 11408 84,6% degli iscritti


Alessandro Lupatini - 4.134 - 37,49%


Sandro Mazzatorta - 6.892 - 62,50%



venerdì 5 giugno 2009

REFERENDUM 2009 SULLA LEGGE ELETTORALE

I quesiti referendari sono tre e riguardano alcune modifiche della legge elettorale vigente per l’elezione del Parlamento italiano (introdotta nel dicembre 2005 e con la quale è stato eletto il Parlamento sia nel 2006 che nel 2008).
Con questa legge si vota con un sistema proporzionale che prevede un premio di maggioranza, attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato, alla “coalizione di liste” che ottiene il maggior numero di voti.
Poiché un referendum non può lasciare un vuoto legislativo, e quindi non può abrogare totalmente una legge, l’eventuale esito positivo del referendum introdurrà comunque solo delle parziali modifiche alla legge vigente.

- Il primo quesito (scheda verde) riguarda l’attribuzione del premio di maggioranza alla Camera;
- Il secondo quesito (scheda bianca) riguarda l’attribuzione del premio di maggioranza al Senato;
- Il terzo quesito (scheda rossa) riguarda le candidature multiple, sia alla Camera che al Senato.

I primi due quesiti referendari si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste per l’attribuzione del premio di maggioranza, trasferendo quindi tale premio ai partiti più votati.
Ciò significherebbe passare da una forma bipolare ad una forma bipartitica, con una spinta a favore dei partiti maggiori degli schieramenti.
Un altro effetto dei primi due quesiti referendari è quello che, abrogando la norma sul premio di maggioranza attribuito alle coalizioni, verrebbero innalzate le soglie di sbarramento. Per ottenere rappresentanza parlamentare, cioé, le liste dovranno raggiungere un consenso del 4 % alla Camera e dell’ 8 % al Senato.

Il terzo quesito referendario punta a vietare la candidatura plurima di uno stesso candidato in più collegi. La legge attuale consente la possibilità di candidature in più circoscrizioni (anche tutte). L’eventuale elezione di un candidato in più collegi, lo obbliga poi ad optare per un solo collegio, consentendo ai candidati della propria lista risultati primi “non eletti” nelle altre circoscrizioni di subentrargli nel seggio al quale rinunzia.
Ciò andrebbe nella direzione di riconoscere maggiore responsabilità personale ai candidati, superando logiche di sostegno e trascinamento. Nell’attuale legislatura questo fenomeno coinvolge circa 1/3 dei parlamentari.

Il referendum non interviene su quella che viene considerata la criticità più grave di questa legge: la previsione delle “liste bloccate”, con l'abolizione delle preferenze. La conseguenza di questa norma determina l’elezione dei parlamentari secondo l'ordine in cui sono in lista, per cui, di fatto, i parlamentari non sono “eletti” dai cittadini ma semplicemente “nominati” dai vertici dei propri partiti; di conseguenza i parlamentari, più che rispondere agli elettori, rispondono a questi ultimi. Questa norma rimarrà comunque.

Come e quando si vota.
Il referendum è valido se partecipa al voto il 50% + 1 degli elettori. Chi vuole approvare la proposta referendaria di modifica parziale della legge elettorale vigente voterà SI. Voterà NO chi vuole mantenere integralmente l'attuale normativa.

Per il referendum si vota domenica 21 giugno, in coincidenza della data prevista per gli eventuali ballottaggi per le elezioni comunali e le provinciali.

Vota PD

Voteremo Alessandro Lupatini

lunedì 1 giugno 2009

Grande Festa in piazza


Suggestioni futuristiche


Come dice giustamente la “pasionaria” della Lega Anna Maria Aiardi “tutto quello che riguarda a Sandro Mazzatorta sono sempre d’accordo”. E come darle torto? La cittadinanza tutta ha potuto sperimentare in quest’ultimo mese che tempra ha il nostro Senatore Sindaco, questo cuore indocile, questo carattere austero, questa intelligenza “d’area vasta”. L’attività svolta in questo mese avrebbe potuto sfiancare una mandria di bufali, ma non l’illustre figlio della lacustre Verbania, cresciuto fra le dolci colline di Biganzolo, Unchio e Pallanza e approdato ancora in giovane età nella ridente, ma sonnacchiosa Chiari giusto in tempo per scuoterla dal suo lungo torpore durato oltre mezzo secolo.
Nessun’altro umano avrebbe potuto tenere dietro a tutte le iniziative, inaugurazioni , eventi che si sono succeduti in questo mese. La lunga kermesse ha preso avvio l’8 maggio con l’inaugurazione del maxi puzzle “Chiari dal cielo” a cui è seguito il 9 maggio il tour enterogastrico “Gustiamoci Chiari”, per convincerci fra un “happy hour” e l’altro che “vivere, vivere costa la metà”. Lo stesso giorno in Villa Mazzotti sono state inaugurate 3 mostre al prezzo di una: “Futurismo anno 100 – dal cielo, dalla terra e dal mare”, a cui è seguita il 10 l’inaugurazione del bellissimo “Parco delle Rogge”, ribattezzato dai pungenti clarensi “Parco delle Rogne” in quanto subito dopo l’inaugurazione sono state portate via tutte le panchine per sottoporle a un attenta e lunga opera di restauro. Con l’occasione è stata inaugurata una mostra fotografica dal significativo titolo “Navoni: ovvero velocità,dinamismo,energia”, una mostra di scultura, un piano strategico, un piano bar e un piano forte. Grande seguito di pubblico ha invece avuto l’importante Museo all’aperto che ha trasformato la nostra cittadina in una “novella Atene”. L’inaugurazione della Torre Civica è stato il momento più toccante della giornata. A salire la lunga scalinata sono stati invitati gli ospiti della locale Casa di Riposo, nella convinzione che lo sport fa bene alla salute. Comunque per ogni evenienza in cima alla torre si trovava un’autoambulanza dell’ospedale pronta a intervenire rapidamente. Il 20 maggio è stata inaugurata Piazza Zanardelli. Tutti avrebbero voluto vedere l’ormai famoso “Urban Center”, ma la sua inaugurazione è stata rimandata a data da destinarsi in attesa di capire cosa cavolo sia questo famoso “Urban Center”. Sabato 30 maggio è stata inaugurata la prestigiosa scultura “Allegoria dell’accoglienza” in omaggio alla politica dell’accoglienza inaugurata da questa Giunta che ha portato i cittadini stranieri da 1.300 a 2.700 unità in soli 5 anni. Il 31 maggio è stato inaugurato il campo di calcio in erba sintetica e il Centro Polivalente, grazioso omaggio di filantropi locali.
Naturalmente dopo tutti questi impegni gli attivisti e i simpatizzanti leghisti e del Pdl erano più che stremati. Forse per questo hanno avuto poco seguito di pubblico le manifestazioni politiche organizzate con il Ministro Onorevole Umberto Bossi, con la Ministra Onorevole e sempre bella Maristella Gelmini e col Vice Ministro Senatore Roberto Castelli, tutti scesi a sostenere il nostro Sindaco Senatore ed augurargli un grosso “in bocca al Lupo”. In particolare il Castelli incavolato per la presenza al suo comizio di appena dieci persone si è rifugiato al “Bar Loc” imprecando contro chi facendolo scendere a Chiari gli aveva rimediato una bella figuraccia. E “mentr’era fisso che scrutava nella notte”, pare abbia detto: “Non si fa così a parlar. Ma come, a me mi lascian qui di fuori e loro, loro chissà quand’è che vengon su; io vengo via da questa banda di pis..la, mi metto in proprio, così non ci penso più”.