martedì 23 marzo 2010

DOSSIER Polo della Cultura

L’avevamo detto sin dall’inizio. Nonostante il Sindaco Mazzatorta e la sua Giunta abbiano cercato in tutti i modi di spacciare il cosiddetto Polo della Cultura come un’iniziativa in grado di cambiare radicalmente il modo di fare cultura a Chiari, i fatti alla fine si sono incaricati di dimostrare quello che effettivamente era ed è: un maledetto pasticcio, un imbroglio da cui risulta difficile districarsi.
Non solo perchè di culturale in quel Polo vi era poco o niente, ma anche e soprattutto perchè per realizzarlo il Comune, sottoscrivendo una convenzione che abbiamo subito definito “capestro”, si era ficcato in una situazione del tutto paradossale.
Questa assurda convenzione, sottoscritta dai nostri Amministratori con inaudita superficialità, prevedeva enormi benefici in favore della Eleca e pesanti obblighi a carico del Comune. Su di essi ci siamo dilungati più e più volte e non pensiamo sia il caso di ripetere quanto già detto.
Il 9 marzo del corrente anno è trascorso esattamente 1 anno da quando è stato aperto il cantiere. Sono mesi ormai che Eleca traccheggia perchè, per suoi motivi, non ha alcuna intenzione di portare a termine la commessa: vuole uscirne senza essere chiamata a rispondere di inadempienza e naturalmente con i soldi in mano. In Comune si accorgono di non avere tutte le carte in regola, di essere parecchio in difficoltà per gli obblighi pesanti che impone la sciagurata convenzione (uno fra tutti l’obbligo di assicurare l’equilibrio del Piano Economico Finanziario - PEF) e cercano in tutti i modi di posizionarsi su un crinale meno esposto. Ormai il mese per trovare un accordo bonario è trascorso abbondantemente. Abbiamo come l’impressione che il Sindaco e la sua Giunta vogliano allungare i tempi per evitare ripercussioni negative sulle imminenti elezioni regionali e così uscire da questa situazione senza grossi danni. Poichè noi crediamo che di questa vicenda debbano rispondere in prima persona tutti coloro che hanno responsabilità, sia politica che amministrativa, abbiamo deciso di raccogliere in un supporto informatico la documentazione più significativa disponibile, per metterla a disposizione dei cittadini, della stampa e di chiunque abbia voglia di farsi un’idea precisa di quanto è stato progettato, deciso, fatto e disfatto.
Troverete delibere, determine, corrispondenza, articoli di giornale e tutto quello che è stato elaborato dal PD e dal suo Gruppo Consiliare che potrete consultare facilmente attraverso link appositamente predisposti.
Naturalmente non è un lavoro esaustivo e non è un lavoro finito. Una parte della vicenda, e forse la più interessante, deve essere ancora scritta. Cercheremo, nei limiti delle nostre possibilità, di tenere aggiornato questo Dossier nella convinzione che la conoscenza dei fatti sia il miglior mezzo per giudicare l’operato dei nostri Pubblici Amministratori. 1. Cinema teatro comunale, patrimonio della comunità legato alla memoria collettiva dei clarensi;
2. Concorso di progettazione per il nuovo Polo della cultura: progetto Studio Caputo Partnership di Milano;3. Demolizione del Cinema-Teatro Comunale;
4. Avvio del procedimento di Project Financing per l’individuazione del promotore;5. Adozione del progetto Eleca in sostituzione del Progetto Caputo;
6. Dimissioni, poi ritirate, del Sindaco. Individuazione di quattro progetti strategici, fra cui il Polo della Cultura;7. Gara per la scelta del contraente del Project Financing. Aggiudicazione ad Eleca;8. Sottoscrizione convenzione fra Comune ed Eleca;9. Esposto alla Procura della Corte dei Conti della Regione Lombardia dei consiglieri di minoranza ( 14 gennaio 2008 );
10. Progetti definitivo ed esecutivo;11. Apertura cantiere. Contestazioni e ricorsi. Contenzioso fra Eleca e Comune. Corrispondenza;
- L’informazione del Comune;- Azioni svolte dal PD
----------------------------------------------
----------------------------------------------
1. Cinema teatro comunale, patrimonio della comunità legato alla memoria collettiva dei clarensi.

La Città di Chiari era dotata di un Cinema Teatro Comunale fin dal 1954, con una sala capace di ben 800 persone, unica per dimensioni in tutta la provincia di Brescia.
https://photos.google.com/photo/AF1QipPlfgKcatKD6pX22ArFXwaseeysakTyoZ34XE0C

Foto
La suddetta sala cinematografica fu gestita ininterrottamente dal 1954 al 2001 da una Società privata a fronte di un regolare contratto di locazione.
Nel 2001, anche a causa della crisi che investì tutte le sale cinematografiche con l’avvento delle multisale, il Cinema Teatro Comunale fu chiuso.
L’Amministrazione Comunale allora in carica commissionò dapprima uno studio di fattibilità e poi una progettazione preliminare per la ristrutturazione ed il riattamento dell’edificio.
La nuova Amministrazione, succeduta alla precedente, nei Piani triennali delle Opere Pubbliche (OO.PP.) sia del 2004 che del 2005 reiterò il progetto preliminare di ristrutturazione del Cinema Teatro previsto dalla precedente Amministrazione. Spesa preventivata 1milione 750mila Euro.
Delibera di Consiglio Comunale n° 75 del 22/12/2004
Delibera del Consiglio Comunale n° 7 del 21/02/2005
Delibera di Giunta Comunale n° 156 dell' 11/10/2005



2. Concorso di progettazione per il nuovo Polo della cultura: progetto Studio Caputo Partnership di Milano





Rassegna Stampa:
Bresciaoggi 27-06-2006 : Auditorium nell’ex Cinema 


Determina Dirigenziale n° 195 del 04/04/2005: indizione due concorsi di progettazione
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elencodeterminazionianno.asp?id=2005
Delibera di Giunta Comunale n° 12 del 03/01/2006: Approvazione progetto preliminare
Delibera di Consiglio Comunale n° 5 del 17/01/2006: Approvazione Progr. triennale OO.PP.
Allegato B art. 42 delle NTA del PRG (vedi Art.42 - Prescrizioni speciali - All. B) http://217.222.158.100/urbanistica/normenew/indice.htm
Delibera di Giunta Com. n° 141 del 13/10/2006: Adozione schema progr. triennale OO.PP.


3. Demolizione del Cinema-Teatro Comunale

Rassegna Stampa:

Bresciaoggi 03-08-2006: In macerie il vecchio Cinema
Giornale di Brescia 24-08-2006: Un parcheggio sulle rovine del Cinema
Bresciaoggi 13-10-2006: Al posto del Cinema teatro per ora il parcheggio


Delibera Consiglio Comunale n° 43 del 31/07/2006 : Terza variazione al bilancio di previsione
Determine dirigenziali n° 611 e 614 del 03/08/2006: Appalto demolizione Cinema
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elencodeterminazionianno.asp?id=2006
Volantino PD - Il Cinema abbattuto
http://picasaweb.google.it/lh/photo/U2dnTXZfR8CxuXy0XNqm7Q?feat=directlink
Delibera di giunta Comunale n° 120 del 05/09/2006: Asfaltatura piazzale ex-cinema
Determina dirigenziale n° 699 del 08/09/2006 : Spesa per asfaltatura piazzale ex cinema
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elencodeterminazionianno.asp?id=2006it/delibere/elencodeterminazionianno.asp?id=2006
Mozione presentata dai Consiglieri PD di minoranza e respinta dalla maggioranza
( Delibera di C.C. n° 63 del27/09/2006 – vedi Pdf)
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elenco2anno.asp?id=2006


4. Avvio del procedimento di Project Financing per l’individuazione del promotore

Determina dirigenziale n°628 del 14/08/2006: Avviso indicativo di project financing per costruzione e gestione Cinema-Teatro
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elencodeterminazionianno.asp?id=2006
Avviso sulla Gazzetta Ufficiale Comunità Europea del 22/08/2006
http://picasaweb.google.it/lh/photo/RGm_xh3B4yEb1gqrkRl0ag

5. Adozione del progetto Eleca in sostituzione del Progetto Caputo

Delibera di Consiglio Comunale n° 14 del 28/03/2007 : Approvazione piano triennale OO.PP.
Delibera di Giunta Comunale n° 95 del 17/07/2007 : Dichiarazione di pubblico interesse proposta del Promotore di project Financing ELECA


6. Dimissioni, poi ritirate, del Sindaco. Individuazione di quattro progetti strategici, fra cui il Polo della Cultura

Rassegna Stampa
Giornale di Brescia 23.06.2007- crisi giunta Mazzatorta progetti strategici
BresciaOggi 26.07.2007 – Cinema può risorgere come polo culturale
GdB 21.08.2007 – Chiari cerca offerte per il Polo della Cultura

Delibera di Giunta Comunale n° 84 del 26/06/2007 : Proposta del Sindaco di integrazione linee Programmatiche a seguito sue dimissioni (vedi pdf)
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elencoanno.asp?id=2007e.chiari.brescia.it/delibere/elencoanno.asp?id=2007
Delibera di Consiglio Comunale n° 39 del 30/06/2007: Integrazione linee programmatiche azione di governo, dopo dimissioni sindaco(vedi pdf)
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elenco2anno.asp?id=2007


7. Gara per la scelta del contraente del Project Financing. Aggiudicazione ad Eleca

Determina dirigenziale n° 542 del 10/08/2007: Approvazione sistema di scelta contraente project financing per Polo Cultura
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elencodeterminazionianno.asp?id=2007
Determina dirigenziale n° 798 del 20/11/2007: Aggiudicazione gara project financing ad ELECA
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elencodeterminazionianno.asp?id=2007
Mozione presentata dai Consiglieri Comunali PD e respinta dalla maggioranza:
delibera di C.C. n° 65 del 30/10/2007 (vedi pdf)
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elenco2anno.asp?id=2007


8. Sottoscrizione convenzione fra Comune ed Eleca

Delibera di Giunta n° 154 del 06/12/2007 :Esame e presa d’atto Convenzione con ELECA per
costruzione e gestione Polo Cultura (vedi pdf)
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elencoanno.asp?id=2007


9. Esposto alla Procura della Corte dei Conti della Regione Lombardia dei consiglieri di minoranza ( 14 gennaio 2008 )
http://picasaweb.google.it/emaragucci/PoloCulturaEsposto?authkey=Gv1sRgCL-e657psa-3oQE&feat=directlink


10. Progetti definitivo ed esecutivo

Delibera di Giunta n° 71 del 30/05/2008: Approvazione progetto definitivo – parte architettonica
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elencoanno.asp?id=2008
Delibera di Giunta n° 2 del 19/01/2009: Approvazione progetto definitivo – esecutivo
http://www1.comune.chiari.brescia.it/delibere/elencoanno.asp?id=2009


11. Apertura cantiere. Contestazioni e ricorsi. Contenzioso fra Eleca e Comune. Corrispondenza

Rassegna stampa

2007.06.23 Sindaco dimissionario (GdB);
2007.07.26 Via libera all'ambizioso progetto (BsOggi);
2007.08.21 Chiari cerca offerte per il Polo della Cultura (GdB);
2009.02.21 Polo della Cultura al via (GdB);
2009.03.04 Polo della Cultura spacca la maggioranza (BsOggi);
2009.03.19 Raccolta firme contro il Polo (GdB);
2009.05.08 Il Sindaco illustra il Polo della Cultura (il Giornale di Chiari)http://picasaweb.google.it/lh/photo/g6dYjn0ajAPGuFmNg3J9pg?feat=directlink (pag.1)
http://picasaweb.google.it/lh/photo/y3_oaQ7tcjKIk6wpgqSi1w?feat=directlink (pag.2)
2009.05.30 3500 firme contro il Polo (GdB);
2009.09.16 Negozianti furibondi (BsOggi);
2009.09.16 Via Libera del Consiglio di Stato (GdB) (BsOggi)
2009.09.30 Il Polo si restringe (GdB);
2009.12.22 Salto nel buio (BsOggi);
2010.01.03Polo della Cultura in stallo (GdB);
2010.01.13 Polo della Cultura: bivio pericoloso (BsOggi);
2010.02.07 Polo della Cultura...e alura? (GdB);
2010.02.12 Polo della Cultura addio (BsOggi);

Per rassegna stampa successiva vai al link
Corrispondenza fra Comune di Chiari ed Eleca
http://picasaweb.google.it/emaragucci/CorrispondenzaFraComuneDiChiariEdEleca?


*******************************************


L’informazione del Comune
Aperto il 9 marzo il cantiere per la costruzione del Polo della Cultura
http://host100-158-static.222-217-b.business.telecomitalia.it/comune/cinemateatro.htm
ELECA CHIARI srl concessionario-gestore delle aree di sosta in città.ELECA SPA promotore del Polo della Cultura in Viale Mazzini
http://217.222.158.100/comune/cinemateatro1.htm
Azioni svolte dal PD

Interpellanze,Mozioni, O.d.G., Volantini e Comunicati stampa del Gruppo Consiliare PDhttp://picasaweb.google.it/emaragucci/PoloDellaCulturaInterpellanzeMozioniEAltroMaterialePD?feat=directlink

ARTICOLI pubblicati su Informachiari
Speciale InformaChiari dicembre 2007 – Un nuovo Polo Culturale?

Tanto paga Pantalone. InformaChiari n. 2 1/2/2009
http://picasaweb.google.it/lh/photo/y3rlUrxJQcTEqhJCd8w34A?feat=directlink

Ex Cinema Teatro – InformaChiari n. 2 1/2/2009
http://picasaweb.google.it/lh/photo/Nr_OmIJcUf_nip32G6PzgQ?feat=directlink

I grandi progetti della giunta Mazzatorta. Informachiari n. 3 22/2/2009
http://picasaweb.google.it/lh/photo/4qt9H6ldgoF58RMv2hQn1Q?feat=directlink

Il grande imbroglio. Informachiari n. 4 8/3/2009
http://picasaweb.google.it/lh/photo/sp1sjEP5PvbJIUmUtKRO0Q?feat=directlink

Sequestrati a casa nostra. Informachiari n. 5 del 29/3/2009
http://picasaweb.google.it/lh/photo/Th46FA5Hmn5zi3v58hy88w?feat=directlink

Polo della Cultura: un ecomostro. InformaChiari n. 5 del 29/3/2009
http://picasaweb.google.it/lh/photo/ptNDyx0iXB_MJ_2FujWGbA?feat=directlink

Tartassati. Informachiari n. 6 del 19/4/2009
http://picasaweb.google.it/lh/photo/FbIb7bLC691ZVGxNOh4rJg?feat=directlink
Ecco quanto ci è già costato il finto Polo della Cultura
http://chiarilog.blogspot.com/2010/05/informachiari.html

Articoli e i video pubblicati su ChiariBlog relativi al Polo della Cultura. Anni 2009/10http://chiarilog.blogspot.com/search/label/polo%20della%20cultura

sabato 20 marzo 2010

Le valigie del Sindaco


Stamattina abbiamo avuto modo di notare presso il gazebo della Lega la presenza del Signor Sindaco di Chiari, Senatore Sandro Mazzatorta. Egli, con tanto di cappellino verde in testa, si intratteneva affabilmente con i suoi elettori e fans che probabilmente si congratulavano con lui per le tante cose buone fatte per il nostro Paese e, in particolare, per la nostra città.
Chissà se anche questa volta il Sindaco è andato in giro con le valigie. Non so se vi ricordate. In campagna elettorale, durante un famoso comizio, ebbe a dire che era costretto ad andare in giro con le valigie per ribattere alle bugie di quei cattivoni del Partito Democratico. Allora la questione era il debito pubblico del Comune. Il PD affermava che si trattava di una cifra pari a 18 milioni di euro mentre il Sindaco affermava che si trattava solo di “...bugie, bugie, bugie”. A elezioni concluse si venne a sapere che effettivamente quelli del PD avevano raccontato le “bugie”. Infatti non si trattava di 18 milioni, ma di 19 milioni di euro che, aggiunti alle vagonate di quattrini rivenienti dalla vendita del patrimonio comunale, facevano una bella montagna di soldi.
Oggi forse il nostro Sindaco farebbe bene a portarsi dietro non le valigie, ma gli armadi, che dico gli armadi, i vagoni di carte. Perchè dovrebbe spiegare non solo ai suoi elettori e fans, ma a tutti i cittadini il perchè la città di Chiari si trovi oggi senza Cinema Comunale, senza il cosiddetto Polo della Cultura e probabilmente senza 2 milioni, 2milioni e mezzo di euro. Una perdita secca di oltre 3 milioni di euro, per la quale questa Amministrazione Comunale dovrà essere chiamata a rispondere di fronte a tutta la cittadinanza e non solo.
Se in Italia ci fosse ancora il minimo senso del pudore, di fronte a questo disastro il Sindaco e la sua Giunta rassegnerebbero subito le dimissioni. I nostri invece continuano imperterriti a chiedere voti e a organizzare festini, nella convinzione che, come diceva il grande Petrolini, "Basta che lo fai divertì il popolo è tuo". Ma sarà poi vero?

mercoledì 17 marzo 2010

Contributo a Ronda Padana

Gli antichi romani che di diritto un po’ si intendevano, affermavano che “agisce contro la legge colui che, fatte salve le parole, ne aggira la sostanza".
A noi sembra che questo sia il caso della Delibera n. 25 dell'1/3/2010 con la quale la Giunta Municipale di Chiari ha disposto l’erogazione di un contributo a favore dell’Associazione ACSU (Assistenti Civici per la Sicurezza Urbana, meglio noti come “Ronde Padane”).
Il contributo di 2100 euro è stato erogato perchè l’associazione ACSU di Chiari avrebbe “svolto azioni di volontariato a sostegno della popolazione clarense in alcune giornate e in prossimità di luoghi caratterizzati dalla presenza di bambini per garantire la sorveglianza al fine di evitare piccoli incidenti”.
Come si vede si usano frasi generiche che nulla chiariscono sulle azioni di volontariato espletate, sulle giornate o manifestazioni dove si è reso necessario l’intervento di queste Ronde Padane, sui luoghi che hanno visto questi interventi, su che cosa in pratica è stato fatto da questi signori. Si ritiene opportuno “sostenere la richiesta di contributo per l’ attività svolta dall’associazione ACSU a favore della popolazione clarense nell’anno 2009” , ma non si fa alcun accenno alla specifica richiesta di contributo dell’Acsu. Quando è stata presentata? Che documentazione è stata allegata? Quali sono gli avvenimenti pubblici coperti? Quante persone appartenenti all’Acsu sono state interessate all’attività di volontariato? Quali e quante sono le spese vive sostenute per svolgere questa attività? E più di ogni altra cosa, questa attività di volontariato è stata espressamente richiesta dell’Amministrazione Comunale? La delibera non fa alcun cenno nè alla specifica richiesta di intervento da parte del Sindaco nè a una precisa richiesta di contributo dell’Acsu. Si usa il termine sorveglianza come lasciapassare per giustificare un contributo che a noi appare del tutto improprio e come diremo appresso “contra legem”.
Ora, ammesso e non concesso che Associazioni di Osservatori Volontari possano essere utilizzate in un lavoro di sorveglianza del tipo indicato nella delibera, in base a quale nuova normativa viene concesso il contributo alla Acsu, visto che il Decreto dell’8 agosto 2009 del Ministro degli Interni recita che le Associazioni di Osservatori Volontari “devono svolgere la propria attività gratuitamente e senza fini di lucro, anche indiretto e non devono essere espressione di partiti o movimenti politici”? (art.1 comma 2 lettere a-b)
Non solo, il comma 42 dell’art. 3 della Legge 94/2009 prescrive che “tra le associazioni iscritte nell'elenco di cui al comma 41 i sindaci si avvalgono, in via prioritaria, di quelle costituite tra gli appartenenti, in congedo, alle Forze dell'ordine, alle Forze armate e agli altri Corpi dello Stato. Le associazioni diverse da queste ultime sono iscritte negli elenchi solo se non siano destinatarie, a nessun titolo, di risorse economiche a carico della finanza pubblica”.
Come è possibile deliberare un contributo a favore dell’Acsu, contravvenendo a precise disposizioni di legge? Leggi si badi, elaborate, decise e votate dai partiti del centrodestra e specificamente dal partito della Lega, di cui il nostro Senatore Sindaco è eminente rappresentante.
Ci sembra questo, l’ennesimo pasticcio di una vicenda in cui l’Amministrazione Comunale di Chiari si è caratterizzata per una serie di interventi approssimativi, superficiali e in contrasto con la normativa vigente. I passati provvedimenti, che hanno fatto nascere un mare di polemiche approdate perfino in parlamento, per non parlare degli esposti e delle denunce, avrebbero dovuto suggerire all’Amministrazione Comunale e all’Acsu un atteggiamento più prudente e misurato. Invece settimanalmente assistiamo allo sfregio delle regole in barba a ogni legge e ordinamento. I rappresentanti dell’Acsu, che dovrebbero distinguersi per il loro atteggiamento neutro rispetto ai partiti, entrano ed escono dalla sede locale della Lega come se nulla fosse. Tutte le domeniche, specie durante il periodo elettorale, fanno comunella con i rappresentanti di questo partito, arrivando ad aiutare i membri della Lega a portare in piazza il loro gazebo, a montarlo e sistemarlo. Il tutto davanti agli esterefatti rappresentanti degli altri partiti. Nonostante siano passati abbondantemente i sei mesi previsti dalla legge per adeguarsi alle nuove disposizioni, continuano a indossare divise non d’ordinanza che generano confusione nella popolazione. Per non parlare dell’attività di sorveglianza effettuata. L’unica attività dei membri della Acsu che noi conosciamo sono le comparsate la domenica in pieno centro storico quando, com’è a tutti noto, i problemi della pubblica sicurezza diventano veramente gravi e insostenibili. Sono queste passeggiate domenicali con occasionale montaggio e sistemazione gazebo della Lega quelle azioni di volontariato che la nostra comunità deve pagare profumatamente?
Poichè i rappresentanrti dell’Acsu sono verosimilmente iscritti a un partito di riferimento, a noi sembra che questo contributo si possa anche configurare come un finanziamento indiretto e improprio del partito della Lega, finanziamento a cui sono chiamati a contribuire tutti i cittadini di Chiari.
Pensiamo che un fatto del genere oltre che essere portato all’attenzione della cittadinanza non possa non costituire motivo di un’ulteriore indagine di sua Eccellenza il Signor Prefetto di Brescia.

sabato 13 marzo 2010

Titanic


Le cronache cittadine, riportate con dovizia di particolari dai giornali locali, ci offrono spunti sempre interessanti.
Ultimamente siamo rimasti ammirati dalle molteplici iniziative messe in campo dall’ Assessore Davide Piantoni che fra le altre cose ha la delega al governo del territorio e all’edilizia scolastica.
La prima di queste iniziative è stata una lettera inviata al Direttore del Giornale di Chiari in cui fa una rapida cronistoria della vicenda dei Poli scolastici che, accidenti, si era a un passo dal realizzarli (“l’operazione era già interamente finanziata”), ma che il “forte ostruzionismo di alcune forze politiche e di qualche membro del Consiglio d’Istituto” ha mandato a gambe all’aria. Il nostro Assessore afferma che il Sindaco e la sua Giunta sul fatto ci stavano rimettendo penne e piume, ma trascura di aggiungere che la vicenda ha visto una forte opposizione della popolazione che per l’occasione raccolse 1.800 firme contro il provvedimento. Quanto al finanziamento dell’operazione l’Assessore ha perfettamente ragione. Essa infatti risultava interamente finanziata. Sì, finanziata da noti immobiliaristi locali che sarebbero stati ben contenti di mettere le mani su una zona di pregio a ridosso del centro storico su cui costruire una serie di “bellissimi” condomini.
Ora siccome l’Assessore si rende ben conto che le scuole stanno cadendo a pezzi a dispetto degli “ingenti investimenti” (che evidentemente tali non sono) della Giunta Mazzatorta, dice che “una soluzione dobbiamo trovarla. Resta però un nodo da sciogliere: la localizzazione delle nuove strutture”. L’Assessore ci viene a raccontare che è in via di pubblicazione un bando di concorso per la progettazione di un nuovo Polo scolastico, individuando due aree potenziali. Una a nord di Chiari (ancora?) e l’altra nell’attuale area fra le scuole Pedersoli e via Lancini.
Trascurando per il momento il fatto che il Polo a nord è già stato sonoramente bocciato e che di bandi di concorso ne abbiamo piene le tasche (vedi Polo della Cultura), vogliamo chiedere al nostro Assessore di chiarirci un piccolo dettaglio, un’inezia di poco conto che però ci può offrire dati più precisi di valutazione. E’ del tutto evidente che il Polo a nord di Chiari verrebbe finanziato con la cessione a privati immobiliaristi delle aree Pedersoli-Martiri-Lancini. Per la seconda ipotesi invece non viene detto niente. Come si conta di finanziare un eventuale Polo Scolastico nell’area delle attuali scuole Martiri-Pedersoli? Oppure non si dice niente perchè si ritiene che questa sia un’ipotesi difficilmente percorribile?
Sarebbe bene che su questo piccolo dettaglio il nostro Assessore, tra un’intervista, una lettera e un’assemblea dicesse qualcosa o ponesse il quesito all’attenzione del Signor Sindaco che, ne siamo certi, sulla questione è sicuramente ben informato.

P.S.- Ieri era stato convocato il Consiglio Comunale per discutere sul Bilancio di Previsione e sulle linee programmatiche di mandato (whoosh...che veloci questi uomini del fare!). Il Consiglio non si è potuto tenere per mancanza del numero legale. Come mai i Consiglieri del Pdl hanno disertato l’aula? Per non entrare nel merito della spinosa questione del Polo della Cultura, come qualcuno dice, oppure perchè ormai questa Giunta non la tieni assieme neanche con l’attack?
Nei prossimi giorni avremo una risposta. Oggi abbiamo l’impressione di assistere al trambusto che precede l’affondamento di una naveMay day, may day , la nave affonda, si salvi chi può!”

mercoledì 10 marzo 2010

CARI ASSESSORI METTETECI UNA BUONA PAROLA

Invece di spendere energie ad organizzare bandi per le eccellenze scolastiche ai soli italiani o niente (e spendere poi soldi in multe assurde).
Chiedete al vostro Sindaco/Senatore Mazzatorta di impegnarsi di più in parlamento sulle politiche giovanili piuttosto che su questioni salva premier.
E’ facile e sbrigativo definire i nostri giovani “bamboccioni”. Di giovani ce ne sono tanti che, finite le scuole superiori, lasciano casa in cerca di un lavoro. «Da noi i bamboccioni non esistono – afferma un’amica di Sassari – perché la stragrande maggioranza dei giovani deve per forza andare via dall’isola per costruirsi un futuro».
Certo non è cosi per tutti i nostri giovani, ma è l’altra faccia della medaglia di un’Italia nella quale i giovani non hanno vita facile e in alcune regioni ancor meno.
Le generazioni nate fra il 1974 e il 1994 hanno pagato il costo più alto della crisi economica in corso, sia a livello di occupazione che di retribuzione. A certificarlo, un organismo autorevole, l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) secondo cui in questo senso siamo tristemente al primo posto fra i trenta Paesi più avanzati del mondo, seguiti, a distanza, dalla Spagna. In pratica il 60 per cento dei precari sono nati dopo il 1974; infatti su un milione e 870 mila di non lavoratori, oltre un milione di persone ha meno di 34 anni.
È evidente: quello di una mancata autonomia economica è forse il fattore principale che impedisce a un giovane di lasciare la casa paterna. E non sarà un caso se da noi il 70 per cento dei giovani fino a 30 anni continua a vivere con mamma e papà mentre in Gran Bretagna la percentuale è del 28 per cento e in Svezia del 18 per cento. La sociologa Chiara Saraceno spiega: «Nel Nord Europa, dove le borse di studio vengono assegnate in modo più ampio e dove esiste un welfare per i giovani (sarebbe bene che il nostro governo pensi ad inserirlo nei suoi progetti), è considerato anomalo che un ragazzo resti in famiglia. E poi il mercato immobiliare: dove gli affitti sono accessibili ( sentito bene accessibili!!!!!) i giovani se ne vanno».
E se un altro fattore viene indicato nella durata degli studi che si prolungano fino a 25 e anche 30 anni, non si può escludere anche l’aspetto “culturale” della vicenda, ovvero come veniamo educati. Secondo una ricerca Istat il 44,8 per cento in famiglia «sta bene», mentre il 7,1 per cento dei maschi afferma di «non sentirsela» di vivere da solo a fronte del 4,9 per cento delle coetanee. E parallelamente il 56 per cento delle madri non ritiene necessario insegnare ai figli a cucinare (alla faccia delle femministe).

Ma, per ultimo, vorrei rispondere anche al Ministro Brunetta che invita i maggiorenni ad uscire di casa. Ho ragione di pensare che forse non conta se si rimane o meno a casa, ma come si vive. Se uno non ha la possibilità di mantenersi del tutto, ma si dà da fare tanto per la gestione quotidiana che per l’aspetto economico, sarà più o meno bamboccione di uno che va a vivere fuori casa ma coi soldi di mamma e papà?



Forza Senatore un po’ più di impegno. Grazie

DOSSIER - Polo della Cultura


Fra qualche giorno, su questo blog
Per saperne di più
Per mettere in evidenza le responsabilità
Per capire quanto costerà ai cittadini di Chiari questa sciagurata operazione.

lunedì 8 marzo 2010

L'Amministrazione "del fare"...pasticci


Ritorno alla ormai nota questione dei “premi all’eccellenza scolastica” e alle sonore sberle che il Comune di Chiari, in persona del suo Sindaco, Senatore Sandro Mazzatorta, continua a prendere dalle Autorità Giudiziarie di Brescia. Dell’argomento mi sono già occupato in passato, pubblicando due post. Il primo dal titolo “Sempre in prima fila” per sottolineare come l'Amministrazione Comunale di Chiari sia sempre in prima fila quando si tratta di deliberare provvedimenti, come dire, "illuminati". Il secondo dal titolo “Paladini delle cause perse” per biasimare la volontà dell’Amministrazione Comunale di Chiari di presentare reclamo avverso l’ordinanza del Tribunale di Brescia che gli aveva imposto di eliminare il requisito della cittadinanza italiana dal bando di concessione dei “premi all’eccellenza scolastica”.
Non è che ci voleva la sfera magica per sapere come sarebbe andata a finire! Il Comune è stato condannato per la seconda volta e dovrà ritirare o modificare il bando oltre a farsi carico delle spese processuali per un totale di 3.500 euro. Complimenti! Peccato però che i soldini li cacceranno i cittadini di Chiari.
Oggi voglio sottolineare una frase contenuta nelle dichiarazioni rilasciate dal sempre lieto Assessore Gabriele Zotti, che forse è passata inosservata: “Prendiamo atto della sentenza e rispetteremo quel che ha deciso la magistratura (e non ci poteva pensare prima?) Ritireremo il bando e, molto probabilmente, doneremo i computer alla scuola media”. Quindi pur di non darla vinta ai ricorrenti - Fondazione Piccini, Associazione studi giuridici sull’immigrazione e Cgil - e non consentire a uno studente straniero di partecipare al concorso “premi all’eccellenza scolastica”, l’Amministrazione Comunale preferisce ritirare il bando e, molto probabilmente donare i computer alla scuola media. Una soluzione giuridicamente innecepibile, ma che dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, quanta intolleranza xenofobica animi questa inconcludente Amministrazione “del fare”...pasticci .

domenica 7 marzo 2010

Auguri a tutte le donne

8 marzo festa della donna o "accontentino" una tantum.
Alcuni problemi permangono ancora nel mondo del lavoro:
- il differenziale salariale, il fatto cioè che le donne a parità di    livello e ruolo prendono uno stipendio inferiore agli uomini a causa delle differenze esistenti sulle voci accessorie salariali;
- il cosidetto "tetto di cristallo", ovvero la scarsa presenza delle donne nei ruoli di vertice del mondo del lavoro, ma la loro maggiore presenza nei ruoli distaff;
- gli stereotipi che legano la donna manager alla mascolinizzazione degli atteggiamenti e alla rinuncia alla famiglia e agli affetti.
Per chi poi ha una famiglia, il 18% rinuncia al lavoro dopo il primo figlio; al 23,9% delle madri non viene rinnovato il contratto,
il 6,9 % viene licenziato, il 69,2  % si licenzia. Dati  ISTAT.
Insomma di strada da fare c'è ne' ancora tanta.

AUGURI

Decreto liste: TRUCCO VERGOGNOSO

venerdì 5 marzo 2010

Politica pirotecnica e partiti a la vaccinara


Il decadimento della politica in Italia non è altro che il decadimento di ogni senso morale che interessa buona parte della società e sta rendendo il nostro un paese ingovernabile. Siamo arrivati a tal punto di insipienza che la partecipazione alle prossime elezioni amministrative del più importante partito del paese viene messa in discussione dall’urgenza “de magnà quarcosa”. Ma qui non si tratta di bulimia alimentare, si tratta della bulimia del potere che ormai non conosce più ritegno. E’ così radicata la convinzione di farla franca che le regole ormai sono carta straccia. Cosa volete che siano un quarto d’ora in più o in meno, firme buone o firme false, timbro rotondo o quadrato, quando i nostri leader sono i primi a voler stracciare i principi fondamentali del nostro ordinamento?
Regole? Che parola desueta! Gli “uomini del fare” non possono mica stare dietro alle regole che sono solo un impiccio e non permettono di fare niente. Loro che guardano al concreto hanno bisogno di essere liberi da lacci e lacciuoli, perchè quello che conta è il fare. Sì, il fare quel che gli pare.
Anche dalle nostre parti ha attecchito la mentalità del “fare”. Anzi dalle nostre parti c’è il campioncino di questa politica. Una politica fatta di grandi annunci, mirabolanti promesse, illusionistiche parole, ma quanto a fatti ciccia. Se si mettessero assieme tutte le parole dette, le dichiarazioni rilasciate, gli articoli commissionati a giornalisti a busta paga, se ne farebbe una bella montagna. Per non parlare dei progetti straordinari, delle consulenze preziose seguite da parcelle altrettanto preziose, dei convegni, dei piani generali, dei poli di ogni specie, genere, forma, aspetto. C’è un polo per ogni piano commissionato, per ogni consulenza richiesta, per ogni progetto non realizzato.
Oggi però la “politica del fare” sembra essere arrivata al capolinea. Le idee si sono esaurite e i soldi a quanto pare pure. A contare il numero di delibere e determine di questo scorcio d’anno non sembra che in Comune ci sia molto da fare. La politica pirotecnica che voleva trasformare dalle fondamenta questa sonnacchosa città ha lasciato sul terreno solo relitti. Una miriade di rotonde che si stanno inesorabilmente sgretolando, un’ex casa comunale il cui restauro potrebbe gareggiare col restauro del duomo di Milano e il cosiddetto Polo della Cultura che è diventato un pozzo senza fondo di cui saremo presto chiamati a interessarci molto da vicino. Eppure, nonostante i fallimentari risultati di questa politica i conti del Comune sono al collasso. L’anno scorso abbiamo rischiato di non rispettare il piano di stabilità e oggi nel cassetto non è rimasto niente. Ci manca solo di ricevere un’ingiunzione di pagamento e poi il fondo è toccato.

P.S. – Quelli che invece le regole le dettano e pretendono che vengano rispettate in modo ferreo sono i giovani rampanti del centro destra clarense. Loro impongono tempi, modi e termini dei pubblici dibattiti e la liberatoria per le riprese audiovisive non la firmano solo per evitare spiacevoli strumentalizzazioni... di eventuali, probabili bischerate.

giovedì 4 marzo 2010

GUARDIAMOCI UN PO' INTORNO ??

Per esempio a Castelcovati

La Lega degli esattori

Se da un lato il Cavaliere vince le elezioni, anche grazie alla promessa mantenuta di sopprimere l’ICI sulla prima casa, dall’altro i comuni, ai quali questa imposta era destinata, si trovano in difficoltà nel far quadrare i propri conti. Per compensare questo mancato gettito sono state offerte ai comuni diverse possibilità di intervento sul gettito ICI residuo, dalla revisione delle rendite catastali, alla rivalutazione dei valori delle aree edificabili. E’ stata inoltre prevista la facoltà di introdurre questi valori con efficacia retroattiva.

Il comune di Castelcovati, insieme a molti altri comuni leghisti, non ha perso tempo e ha deciso di avvalersi di questa facoltà. Giova ricordare che anche in passato erano state concesse ai comuni facoltà di imposizione fiscale, quali le addizionali IRPEF ed IRAP e l’ICI di scopo, ma che mai le amministrazioni precedenti si erano sognate di applicarle.

La giunta leghista di Castelcovati non solo ha deciso la revisione delle aliquote ICI ed il recupero di evasione e elusione, scelte queste condivisibili in quanto corrispondenti al principio dell’equità fiscale, ma anche il sostanziale raddoppio dei valori delle aree edificabili e la sua applicazione retroattiva a partire dal 2003.

Se il federalismo fiscale tanto sbandierato dalla Lega Nord consiste nella possibilità di consegnare i cittadini alle fantasiose decisioni dei loro amministratori forse è il caso di cominciare a preoccuparsi quando a comandare sono i leghisti!

lunedì 1 marzo 2010

IL CONTROLLO DELL’ACQUA A POCHI O A TUTTI ?

L’ONU denuncia la “Crisi Mondiale dell’Acqua”, con epicentri nel Mediterraneo, Cina, India, USA.

Il World Economic Forum di Davos afferma che l’acqua sarà il maggiore problema del mondo.

Le banche lanciano titoli e certificati sull’acqua, le multinazionali Vivendi e SUEZ si preparano fondendo i loro assetti societari.

Oggi sulla Terra l’accesso all’acqua potabile è negato a più di 1 miliardo e 300 milioni di persone e diventeranno 3 miliardi nel giro di pochi anni se non riusciremo ad arrestare i diversi processi di privatizzazione in corso.

L’antitrust italiano ha svelato e sanzionato il patto tra ACEA, SUEZVEOLIA: 8,3 milioni di euro di multa per la multiutility romana (51% Comune di Roma) e 3 milioni per la società francese colpevoli di aver creato, dal 2001, raggruppamenti temporanei di impresa per aggiudicarsi la gestione del servizio idrico in molte parti d’Italia.

ACEA è il primo operatore in Italia del servizio idrico e gestisce già l’acqua di Lazio, Toscana, Campania. Le comunità locali di queste zone denunciano tariffe enormemente aumentate e un peggioramento della qualità del servizio…
…e intanto si annuncia la fusione HERAIRIDE ENIA – ACEA



L’ACQUA è un bene comune ed è un bene finito indispensabile all’esistenza di tutti gli esseri viventi. La disponibilità e l’accesso all’acqua potabile sono diritti umani inalienabili e inviolabili di ciascuno.

Per questo è necessario sottrarre l’acqua alle leggi del mercato e della concorrenza ed è urgente delineare politiche pubbliche che garantiscano una quantità minima vitale di acqua, gratuita, a tutti gli esseri umani del mondo assieme al diritto delle persone a partecipare attivamente alla gestione di questo bene comune.

Acqua pubblica, bene comune, diritto umano universale e la definizione del servizio idrico quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica sono i fondamenti di una buona azione di governo locale a difesa dei beni comuni. I Comuni come governi di prossimità hanno il dovere di coordinarsi per evitare la sottrazione di un bene primario dei Cittadini e la conseguente mercificazione dell’acqua.

A Sindaci ed agli eletti chiediamo di dar vita nelle rispettive istituzioni a prese di posizioni chiare che respingano la legge e di dar vita a iniziative di protesta nelle istituzioni stesse.
Questi percorsi di mobilitazione sono percorribili così come dimostrano le delibere approvate dalla Giunta regionale pugliese, dalle tante delibere approvate dai consigli comunali siciliani e nel resto d’Italia, da ultimo quello di Venezia.