sabato 21 giugno 2014

Due cose per iniziare

PRIORITA’

La priorità è la scuola? Sono perfettamente d’accordo. C’è però un’altra emergenza che penso sia già all’attenzione del nuovo Sindaco e della sua Giunta. Si tratta della difficoltà che quotidianamente vivono molte famiglie per effetto della crisi. A loro va  tutta l’attenzione dei preposti Uffici comunali e delle Fondazioni. Bisogna smettere di pensare alle cose,  è venuta l’ora di pensare alle persone.


MANUTENZIONE
In attesa di realizzare i grandi progetti destinati a rimanere per il futuro, scuole e raccolta differenziata in primis, sarebbe utile avviare quei lavori di ordinaria manutenzione che nel loro insieme  possono rendere la città ordinata e godibile.
Pulire i muri, ordinare le siepi sostituendo gli arbusti secchi, sistemare il porfido dissestato di piazze e marciapiedi, tenere in ordine il verde pubblico di aiuole e i parchi, sistemare buche, pulire strade e marciapiedi.
Sono quelle cose che il cittadino apprezza di più perché testimoniano della cura che un Amministrazione Comunale ha per la propria città.


giovedì 12 giugno 2014

Massimo Vizzardi Sindaco di Chiari

MASSIMO VIZZARDI è il nuovo Sindaco di Chiari.


Ora che i clamori dei festeggiamenti  si sono spenti, vale la pena di tentare un’analisi del voto che ha cambiato completamente la geografia politica della nostra Città.
A questa grande vittoria Vizzardi è giunto per gradi. 

PRIMARIE
Innanzitutto con l’affermazione alle Primarie del 22-23 marzo. Non era un test facile, anche perché dall’altra parte c’era un agguerrito Maurizio Libretti in rappresentanza del PD.
Che fosse contesa vera lo si è visto subito dalla grande partecipazione dei cittadini. Quei 1345 clarensi che si sono recati alle urne nonostante un tempo freddo e piovoso hanno conferito al candidato sindaco un mandato pieno e autorevole.
Chiari - I manifesti dei candidati alle Primarie 2014
CHIARI VIRTUOSA
Questo primo successo si è realizzato  sia per le qualità intrinseche del soggetto sia per il lavoro svolto dalla sua formazione politica “Per una Chiari Virtuosa”, una lista civica che ha saputo aggregare moltissimi giovani animati da entusiasmo, belle idee e un modo moderno e coinvolgente di comunicare. Sicuramente una novità.

Un manifesto della lista - Per una Chiari virtuosa -
PARTITO DEMOCRATICO
Determinante in questo contesto è stato l’atteggiamento del Partito Democratico. La sconfitta subita alle Primarie avrebbe potuto creare malumori difficili da riassorbire e disimpegni  dagli effetti  disastrosi. Invece la barra è stata tenuta dritta.
Vale la pena di ricordare che il PD  è stato il partito che ha voluto fermamente le Primarie e ha lavorato per allargare la colazione  a soggetti diversi da quelli che avevano costituito all’inizio il Patto Civico per Chiari.  Ciò ha creato divisioni dolorose che si sono ricomposte solo negli ultimi giorni di campagna elettorale.
La nuova stagione del PD di Renzi, la concorrenza di Chiari Virtuosa e una rigorosa analisi della situazione clarense  hanno costretto il PD locale a uno scatto in avanti. La lista  proposta è stata una novità, segno della capacità di guardare oltre il proprio steccato e di aprirsi alla società civile e al volontariato.
Il merito è sì del gruppo dirigente, ma una menzione a parte merita Maurizio Libretti, persona generosa e dalle capacità politiche e aggregative innegabili.  Non per nulla alle elezioni è stato il candidato più preferenziato, portando il PD a diventare, fatto storico,  il primo partito di Chiari.
I candidati al Consiglio Coimunale del PD di Chiari
LE ALTRE LISTE
Naturalmente non si possono dimenticare le altre liste.  Innanzitutto “Patto per Chiari Insieme”, lista che al suo interno riuniva sensibilità diverse, “Chiari al Centro” di Sandro Gozzini e “Chiari in Testa” di Lara Baghino con cui sono stati firmati accordi di apparentamento. Ognuno ha apportato il proprio contributo per la vittoria finale.
Liste civiche: Patto per Chiari Insieme,Chiari in Testa, Chiari al Centro

CENTRODESTRA
Dall’altra parte c’era una coalizione fortissima. Essa partiva da un largo 63% conseguito da Sandro Mazzatorta 5 anni fa. Spostare il 14% dell’elettorato da uno schieramento all’altro sembrava un’impresa impossibile. Eppure ciò è avvenuto. Perché?

DIVISIONI
Per prima cosa bisogna dire che negli ultimi tempi la coalizione di centrodestra si era caratterizzata per la rissosità dei suoi componenti che approfittavano di ogni occasione per dilaniarsi in furibonde polemiche. Tutti ricordiamo il manifesto di denuncia pubblicato da Gabriele Zotti e compagni contenente accuse che andavano al di là della normale dialettica interna a una coalizione.

GIUSEPPE GOZZINI
Le divisioni sembravano insanabili.  Solo la mediazione di Mariastella Gelmini ha consentito una ricomposizione dell'alleanza con l'imposizione di un candidato esterno ai gruppi. La  scelta è caduta su Giuseppe Gozzini, bancario in pensione molto vicino alla parrocchia.
Giuseppe Gozzini
All’inizio sembrava un candidato imbattibile e la vittoria della coalizione di centrodestra inevitabile.
Il personaggio però aveva  un lato debole.  Non aveva esperienza politica e questo fatto lo rendeva del tutto dipendente dai suoi sponsor. Difficile sostenere la candidatura di una persona che non conosce i problemi di una città complessa come Chiari, difficile colmare il divario di esperienza e preparazione fra lui e il suo avversario, cosa che è risultata del tutto evidente in occasione del confronto tenutosi al Marchettiano.

COMUNICAZIONE
A questo c’è da aggiungere che Gozzini ha avallato una campagna comunicativa tanto dispendiosa quanto inefficace.  Messaggi sbagliati, contraddittori e in alcuni casi controproducenti che invece di fare riferimento alle cose buone fatte dalle Giunte Mazzatorta, riesumavano  vecchie e superate polemiche come quelle su Rom, campo nomadi e  moschea. Per non parlare delle “promesse da marinaio” fatte negli ultimi giorni di campagna elettorale.
La sensazione avuta è stata quella di una coalizione astiosa e divisa, un’alleanza che invece di pensare al futuro guardava al passato.
Manifesto elettorale di Giuseppe Gozzini
I messaggi provenienti dall’altra parte erano invece di tutt’altra natura.  Si respirava un clima di forte entusiasmo  e di allegria. Un atteggiamento ludico che ha reso la campagna elettorale più leggera  e più gradita specie a un elettorato di opinione. La parola chiave “cambiamento”, ripetuta in tutti gli incontri tenuti nei vari quartieri della città,  poggiava le basi su un programma dettagliato e innovativo . Forse Chiari sentiva forte questa esigenza  e dopo 10 anni di governo Mazzatorta  ha premiato Vizzardi con un verdetto inappellabile.

Massimo Vizzardi con il suo gruppo
INIZIA UN NUOVO CAPITOLO
Ora, per la nostra Città, inizia un nuovo capitolo. I problemi da risolvere sono tanti e le risorse poche. E’ venuto il tempo di sperimentare le capacità amministrative di una giovane classe dirigente. Per il bene di Chiari c’è da augurarsi  che i tanti progetti messi in campo e le tante idee trovino la loro giusta realizzazione. Ciò accadrà se tutti coloro che saranno chiamati a responsabilità di governo, a cominciare dal Sindaco Vizzardi, saranno animati da spirito di servizio nei confronti della Città  e in grado di coinvolgere nelle loro scelte i cittadini di Chiari.
I candidati della coalizione che ha sostenuto Massimo Vizzardi