lunedì 25 agosto 2014

Cartelli bilingue simbolo del leghismo

Con la scusa di preservare l’ identità locale, la Lega ha installato in ogni comune conquistato alle elezioni comunali i cartelli di color marrone in doppia lingua.
Questo fatto, che nulla ha aggiunto all’identità di ogni paese o città, ha rappresentato un marchio di fabbrica, un mezzo molto efficace per dire “qui comando io”.

Cartello bilingue all'ingressi di Chiari
Poiché la cosa è stata realizzata ovunque con molto dispendio di denaro pubblico, essa ha assunto un carattere prettamente ideologico che mal si concilia con le scelte di un ente che ha l’obbligo di rappresentare tutti i cittadini, non solo quelli della parte che governa.
La conferma di quanto stiamo dicendo ci viene fornita dal  caso clamoroso della scuola di Adro dove sono stati marchiati con il simbolo della Lega zerbini, banchi, vetrate e perfino il tetto della scuola,  nell’ottusa convinzione che  governare vuol dire fare ciò che si vuole e innanzitutto fare propaganda per la propria parte politica.
Il marchio della Lega all'ingresso della Scuola di Adro

A Chiari addirittura i rappresentanti della Lega vorrebbero che si facesse come dicono loro anche se ora sono all’opposizione.
Quindi i cartelli bilingue non sono simbolo dell’identità dei luoghi, del dialetto, delle  tradizioni, ma semplicemente simbolo del leghismo, quel leghismo che, dopo tutti gli scandali che l’hanno accompagnato, è in forte crisi di identità e di consensi.
Non mi meraviglia che in quei luoghi dove la Lega non governa più quei cartelli siano stati rimossi.
Avverrà anche a Chiari? Personalmente lo spero.

sabato 23 agosto 2014

Riduzione tasse e spending review anche a Chiari

Sono andato a spulciare  le ultime delibere della Giunta Mazzatorta e ho visto una cosa inaudita. Per la realizzazione di un evento nel centro storico della città, al British Motor Club Italia è stato concesso un contributo di 1.500 euro. 

Esposizione del 31.05.2014 del British Motor Club Italia a Chiari
Piccola cosa direte voi. Certo, piccola cosa. Ma quante piccole cose come questa si annidano nelle pieghe del bilancio comunale? Non bastava il patrocinio? Il British Motor Club, i cui componenti non sono sicuramente pensionati con la minima, aveva proprio bisogno dei  soldi del Comune? E noi, mentre ci sono famiglie  in grave difficoltà, ci possiamo permettere di sprecare così i denari pubblici?
Quando si è in periodo di crisi e i soldi sono pochi, l’unica cosa che resta da fare è la riduzione delle spese superflue. E’ la cosiddetta revisione della spesa, cioè un’attenta analisi del bilancio di una famiglia, di un’azienda, di un ente pubblico per individuare quei capitoli  che si possono eliminare senza grossi problemi.
Spending review
Come sta avvenendo a livello statale, una revisione della spesa a livello comunale è necessaria per non dire indispensabile sia per renderla più efficiente, sia per cercare di ridurre il carico fiscale.
La Giunta Mazzatorta, che tanto bene ha operato, dopo aver venduto tutto il patrimonio comunale e sprecato montagne di soldi in progetti fallimentari, ha messo a carico dei cittadini l’addizionale comunale Irpef nella misura massima dello 0,8 per cento. E’ una misura odiosa tanto più che Mazzatorta aveva spergiurato che  quella tassa lui non l’avrebbe mai applicata.
Una cosa che può fare la nuova Giunta è la riduzione o rimodulazione di questa imposta. Sarebbe un gesto importante, un segnale di vero cambiamento. 

giovedì 21 agosto 2014

L'emeroteca torna a casa

Ieri i giornali riportavano la notizia che l’Emeroteca verrà riportata nella sua sede naturale, cioè la Biblioteca Comunale.
Per me che ho criticato sin dall’inizio lo spostamento di questo servizio è sicuramente una bella notizia e lo è per tutte le ragioni che ho esposto in precedente post (leggi qui)
I rappresentanti dell’opposizione sono arrabbiati?  Beh, se ne faranno una ragione.


L'Emeroteca all'interno della Biblioteca Comunale



Arroganti pretenziosi

A Chiari c’è qualcuno che avendo mal digerito il deludente risultato elettorale è alla ricerca disperata di visibilità. Per raggiungere questo scopo utilizza tutti i mezzi possibili e immaginabili,  anche profili  Facebook altrui che nulla hanno a che fare con la politica, vedi per esempio “Sei di Chiari se…”.
Questi personaggi che oggi vogliono dare lezioni di buona amministrazione, sono gli stessi che in questi anni hanno letteralmente depredato Chiari  sperperando a man bassa denaro pubblico in consulenze milionarie che niente hanno dato alla città, in realizzazioni  faraoniche di scarsa utilità (Rotonde - Nuovo Museo), in grandi e costosi progetti fallimentari (Polo della Cultura), in sbancamenti inauditi del territorio (aree di via Sandella),  nell’utilizzo disinvolto dei patrimoni delle Fondazioni e via dicendo.
Cantiere del defunto Polo della Cultura

Aree di via Sandella - uno sfregio al nostro territorio
E meno male che la crisi ha dato un fermo alla dissennata speculazione edilizia, altrimenti ci saremmo trovato un territorio completamente devastato, vedi  PGT sovradimensionato, Progetto Fin-Beton per la cava di via Roccafranca, Poli scolastici ecc.

Oggi, ad appena due mesi dalle elezioni, questi personaggi pretendono risultati immediati e strillano come aquile perché la nuova Amministrazione Comunale intende attuare il proprio programma per il quale ha avuto  voti e legittimità democratica dai cittadini di Chiari.
Si arriva a pretendere l’uso gratuito di una sala pubblica  quando per 10 anni si è fatto di tutto per restringere gli spazi ad uso pubblico e quelli utilizzabili avevano costi proibitivi che pochi si potevano permettere.
Chiari - Salone Marchetti
Questi “pretenziosi” vogliono agibilità politica,  essere informati, conoscere in anteprima le intenzioni della Giunta.  Bene, io sono d’accordo. Questi signori devono avere agibilità politica, devono avere la possibilità di essere informati e di conoscere le intenzioni della Giunta. Devono avere tutto questo nella stessa,  identica misura  concessa da loro quando erano al governo.  Ci ricordiamo tutti no, i microfoni chiusi in faccia ai rappresentanti della minoranza dagli ex Presidenti del Consiglio Comunale?  E come dimenticare un Consiglio aperto e chiuso in 3 minuti e mezzo su un tema fondamentale quale il Piano di Governo del Territorio (PGT)?  E i tempi di attesa biblici per avere documenti,  determine, delibere? Oggi invece si pretende tutto e subito? Eh no, cari miei!

Altra cosa sono i cittadini a cui va data la più ampia e completa informazione e con i quali occorre aprire un canale di dialogo sui grandi temi che si affronteranno. Per il resto la Giunta segua la  strada tracciata da un programma condiviso, lasciando che gli arroganti se la sudino la loro agibilità politica.

lunedì 18 agosto 2014

Gronde padane

Qualche anno fa, ci hanno soffiato da sotto il naso decine di pannelli solari posizionati  sopra il Palazzetto dello Sport. L’ex Assessore, Roberto Campodonico, persona quanto mai precisa, si era dimenticato di assicurarli con il risultato che la città ha subito un danno, se non ricordo male, di oltre 80 mila euro.

Eppure a quei tempi c’erano le cosiddette “Ronde padane”, rinominate per l’occasione “Gronde padane”.


Due rappresentanti dell'ACSU  mentre svolgono il delicato compito di controllo del territorio






















Non starò a tediarvi sulle magnifiche imprese di questa associazione di vigilanti funerari. Se avete voglia e tempo potete leggere (qui).  Vi dico soltanto che il protocollo d’intesa fra Comune e ACSU era stato firmato il 29/07/2013 ed aveva validità 1 anno, quindi sarebbe scaduto il 29 luglio di quest’anno.  

Ebbene, prima di rimettere il mandato, la Giunta Mazzatorta ha pensato bene di rinnovare per un altro anno il protocollo. La delibera porta la data del 5 maggio 2014, cioè 3 mesi prima della naturale scadenza. Quando si dice l’efficienza!