domenica 29 maggio 2011

Per andare dove dobbiamo andare...

Ormai Berlusconi e Bossi sono come Totò e Peppino a Milano, non “si raccapezzano” (vedi qui). Non sanno in che direzione dirigersi e per avere qualche informazione utile si rivolgono a un vigile, il famoso ghisa, prendendolo per un generale austriaco: “Noio volevon savuar...per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?”.
Berlusconi con Obama
Berlusconi è così suonato che in importante consesso come il G8 si permette di importunare il Presidente degli Stati Uniti per riferirgli che “noi in Italia, in questo momento, abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra”. Mi chiedo cosa abbia mai potuto pensare  Obama, di fronte ai piagnistei  di uno degli uomini più ricchi del globo, proprietario di un impero mediatico inimmaginabile in qualsiasi altro paese, Presidente del Consiglio, padrone indiscusso della politica, del governo, del parlamento italiani,  uomo capace di corrompere giudici, di comprare parlamentari, di confezionarsi perfino leggi necessarie a sfuggire ai suoi processi, persona che ha accumulato un potere così vasto e pervasivo da permettersi ogni abuso, raccontare ogni frottola e perfino farci credere  che Ruby è la nipote di Mubarak. Non credo di essere fuori dalla realtà se dico che Obama può aver pensato  “ma questo qui è fuori di testa!".
Umberto Bossi
Ebbene quel fuori di testa lì è il nostro Presidente del Consiglio, colui che dovrebbe guidare un paese come l’Italia, ma che si lascia trasportare solo dalle sue ossessioni, divenute ormai argomento di politica internazionale. 
Qualcuno, per carità di patria, dovrebbe staccare la spina. Purtroppo quel qualcuno ha ridotto la sua politica a pernacchie, esibizione di diti medi e frasi scurrili, per cui sarà difficile che spontaneamente si assuma questa responsabilità. A meno che domani non arrivi dal Paese un messaggio chiaro e preciso.

sabato 28 maggio 2011

La splendida avventura

Berlusconi-Bossi
A guardare come si sta concludendo la vicenda politica di Berlusconi e Bossi  c’è da rimanere esterefatti. L’uno era il campione dell’economia dinamica lombarda, che partendo dal niente era riuscito in poco tempo e con metodi magari non ortodossi, a divenire il capo di un impero. L’altro, al grido di “padroni a casa nostra”, lanciava dalle valli bergamasche e varesine un’offensiva micidiale allo Stato accentratore, covo di una burocrazia assistenzialista, parassitaria e sprecona.
La scesa nell’agone politico di Berlusconi, al di là delle ragioni di carattere giudiziale, portava con sè un’aspettativa rivoluzionaria. Svecchiare la classe dirigente, cambiare i riti consunti della vecchia politica per rendere il momento decisionale rapido ed efficace. Il campione del capitalismo padano,  si alleava con il campione delle partite Iva, per cambiare in breve tempo e radicalmente un  Paese fiacco e demotivato.
A distanza di 17 anni dall’inizio della splendida avventura, il Paese non solo è ancora fiacco e demotivato, ma la società risulta sfilacciata, disgregata, divisa. L’economia è in crisi, l’apparato produttivo incapace di  competere con quello dei più importanti paesi mondiali, mentre gli indici che misurano la qualità della vita ci attestano agli ultimi posti fra i paesi più sviluppati. In tutto questo la corruzione ha continuato a dilagare e la politica, sempre più referenziale, è stata incapace di ideare un progetto di sviluppo per il Paese.
Berlusconi, che in passato aveva criticato aspramente i riti della politica politicante e le liturgie del bizantinismo parlamentare, oggi, pur di rimanere attaccato alla cadrega, è costretto a usare in modo spregiudicato quegli stessi metodi, mentre Bossi che tuonava su “Roma ladrona” oggi  chiede lo spostamento di qualche ministero a Milano per tacitare in qualche modo il popolo padano, sempre più insofferente di fronte a scandali, corruzione e bunga bunga.
Coloro che si dicevano orgogliosi della diversità nordica che nulla chiedeva allo Stato e facevano sempre da soli, coloro che dileggiavano la Comunità Europea covo di burocrati che “mischiano vini e misurano banane”, oggi organizzano convegni in cui si danno le giuste dritte su come usare le vie burocratiche europee per strappare qualche incarico, qualche posto, qualche stage.
Certo, in momenti di crisi anche lo stage targato Ue va bene, come non è da disprezzare un incarico a tempo determinato in qualche ufficio dell’amministrazione statale. Ma ci chiediamo, “che fine ha fatto la luminosa rivoluzione che avrebbe dovuto riformare dalle fondamenta questo nostro malconcio Paese”?      

domenica 15 maggio 2011

L'orda musulmana e la farsa leghista

migranti
Il flusso di migranti provenienti dall’Africa sembra non volersi arrestare. A centinaia approdano giornalmente a Lampedusa  e il CIE dell’isola non fa in tempo ad accoglierne un gruppo che subito ne arriva un altro. I disperati provenienti dai punti più insicuri dell’Africa sub sahariana e no, affrontano un viaggio che per molti di essi si risolve in tragedia. Giovani, donne e bambini, costretti a stare per giorni in spazi angusti e precari, il tutto per fuggire da guerre, miseria e disperazione.
Manifesto della Lega
Ora, a parte qualche flebile lamentela di Maroni nei confronti dell’inazione europea, non sembra di avvertire moti di protesta o qualche segno di malcontento o reazione. No, i partiti dell’opposizione non approfittano della situazione  per ricacciare in gola ai “cazzuti” leghisti tutte le belle parole pronunciate negli anni e mesi addietro sulla questione. Nessuno gli va a ricordare i meravigliosi manifesti sugli indiani delle riserve, sull’orda musulmana, sulle mille moschee, per poi proclamare, una volta arrivati al Governo “Abbiamo fermato l’invasione”. Eppure se fossero stati loro all’opposizione, a quest’ora staremmo tutti dietro le finestre pronti ad accogliere, con le carabine spianate, il nemico musulmano che veniva a stuprare le nostre donne.

Dal Giornale di Brescia dell’8 maggio 2011, leggiamo che  gli  stranieri iscritti all’anagrafe di Chiari alla data del 31 marzo 2011 erano 3.242, pari al 17% della popolazione residente. Stranieri regolari quindi. Se le statistiche sono generalizzate, a questi dobbiamo aggiungere un altro 10% di irregolari. Quindi altri 320 immigrati che sommati ai 3.242 regolari fanno 3562, pari al 18,85% della popolazione residente.
Sandro Mazzatorta
Il nostro Sindaco, Senatore Sandro Mazzatorta dice che “il trend è abbastanza stabile e legato alla crisi economica”. Stabile? Oh,  che conforto! Quanto poi al fenomeno “il momento chiave  per le politiche sull’immigrazione sono stati i primi Anni ’90. Alcuni Comuni hanno innalzato dei muri, altri sono stati più permissivi. Da noi in quegli anni hanno iniziato ad arrivare gli albanesi che oggi, grazie anche ai ricongiungimenti familiari, compongono la comunità più numerosa”. In parole povere,  se da noi il 18,85% della popolazione è di origine straniera è perchè  a Chiari, all’inizio degli anni ’90  siamo stati troppo permissivi. Ma è proprio tutto vero? Facciamo allora parlare i numeri che nella loro essenzialità sono capaci di spiegare i fenomeni più di qualsiasi arzigogolo propagandistico.
Il fenomeno dell’immigrazione di massa prende avvio nel 1990, quindi ben prima che il Centrosinistra con la Giunta Facchetti assuma il governo della città (anno 1995).

Dal 2004  (anno in cui si insedia la Giunta Mazzatorta) ad oggi il fenomeno della presenza straniera nella nostra città assume questo andamento:
Maggio     2004    stranieri residenti a Chiari    1.448   10% popolazione .
Luglio       2005    stranieri residenti a Chiari    1.818
Febbraio  2009    stranieri residenti a Chiari    2.795
Marzo      2011    stranieri residenti a Chiari    3.242   17% popolazione.
In 7 anni la popolazione straniera nella nostra città è aumentata del  224%, con un incremento annuale medio del 32%.
La presenza di stranieri di nazionalità albanese ha assunto questo andamento:
Maggio   2004    albanesi residenti a Chiari         439
Marzo     2006    albanesi residenti a Chiari         733
Maggio   2008    albanesi residenti a Chiari       1000
Marzo     2011    albanesi residenti a Chiari       1284

Dal 2001 al 2011 L’Italia è stata governata dal Centrodestra per 8 anni, dal Centrosinistra per meno di 2. La legge che regola la materia è la cosiddetta Bossi-Fini votata dal Parlamento il 30 luglio 2002.
1991    stranieri residenti in Italia      625.000
1996    stranieri residenti in Italia      924.500                
2001    stranieri residenti in Italia    1.334.889     2,3 %  popolazione
2011    stranieri residenti in Italia    4.563.000     7,5%   popolazione.

la Padania
Dopo questi dati c’è ancora qualcuno che ha l’impudenza di affermare che “Abbiamo fermato l’invasione”? Qualcuno che ha la sfacciataggine di asserire che tutto è dipeso dall’eccessivo permissivismo degli anni ’90?  Qualcuno che ha la spudoratezza di gridare “föra di ball”?
No, cari signori! L’invasione non è stata fermata e la presenza straniera in Italia, durante i vostri governi (locali e nazionali), è aumentata a dismisura, segno che relativamente a questo fenomeno epocale non solo non siete stati capaci di fare un bel ciufolo di niente, ma avete anche speculato senza ritegno per bassi motivi elettorali. Ora è venuto il momento di chiedervi il conto e di chiudere una volta per tutte questa ributtante farsa.

venerdì 13 maggio 2011

La BreBeMi e le bindelle difettose

Chiari - incontro di approfondimento su BreBeMi
Come volevasi dimostrare, l’incontro di approfondimento organizzato dall’Amministrazione   Comunale di Chiari sulla BreBeMi, è stata l’ennesima comparsata con rinfresco finale  di politici e tecnici che nulla ha aggiunto a quanto già si sapeva sulla questione.
Il Vice Ministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, ha disertato l’evento ritenendo più utile e forse più interessante partecipare a qualche comizio elettorale dalle parti di Roncola, Burligo o Vercurago.

Il Sindaco di Chiari, Sen. Sandro Mazzatorta

Il fatto però deve aver parecchio contrariato il nostro Sindaco, Senatore Sandro Mazzatorta, che sembrava un po’ attapirato e si è limitato a un breve e sommesso  intervento durante il quale non ha pronunciato neppure una volta l’aggettivo “straordinario”, che di per sè è qualcosa di veramente straordinario. Ha pronunciato però per ben quattro volte le parole “pianificazione strategica” a testimonianza che il dissesto del nostro territorio sta avvenendo non già per puro caso, ma attraverso una pianificazione strategica e, oserei dire, scientifica. Ha pure detto che quello appena trascorso è stato “il decennio del fare”, mentre quello che sta partendo sarà “il decennio del fruire”. A sentire queste parole, un brivido ci è corso per la schiena e il nostro pensiero è andato subito ai grandi progetti realizzati a Chiari dalla sua Giunta. Chiudendo per un momento gli occhi, abbiamo visto i cittadini di Chiari come “utilizzatori finali” del Polo della Cultura(leggi qui), del Polo Scolastico(leggi qui), del Polo del Benessere, del Polo Sportivo, per non parlare del Caffè letterario e della Nuova Caserma dei Carabinieri e dell’Anfiteatro e di Viale Mazzini e di tutte quelle belle cose che questa “Giunta del fare chiacchiere” ha saputo realizzare.
L'Assessore Davide Piantoni
Il più bravo in assoluto però  è stato l’Assessore con delega al Governo del Territorio e alle Grandi Infrastrutture, Davide Piantoni. Egli ha voluto ribattere a coloro che attraverso giornali e blog raccontano un sacco di bugie su questa “Giunta del fare buchi” (leggi qui) (e qui).  In particolare ha voluto precisare che la polemica sulle escavazioni abusive sia al Polo Logistico che in via Sandella è del tutto pretestuosa. Loro infatti (assessori, tecnici e persino Vigili Urbani), sono andati sul posto a misurare con metodi assolutamenti scientifici i livelli di scavo. Il risultato è stato che i livelli sono perfettamente in linea con quanto previsto dal progetto, discostandosi al più di cinque, dieci centimetri. E che sarà mai!
Questa dei “metri” dell’ Assessore Piantoni deve essere come quella dei suoi “stringenti cronoprogrammi”. Ne abbiamo parlato un po’ di tempo fa.  I cronoprogrammi dell’esimio assessore erano tutti taroccati, tant’è che non riusciva a far partire un solo lavoro nei termini previsti dalle sue rigidissime tabelle. Non vi dico poi finirli. Ora si mette a fare anche l’agrimensore, ma evidentemente gli devono aver rifilato delle bindelle difettose, se quello che misura dieci lo considera come misurasse cinque e pretende pure che gli crediamo.

Chiari - Immagini della cava di via Sandella

Ci è piaciuto anche molto il video presentato da un tecnico della BreBeMi. Con una ripresa a volo d’uccello abbiamo potuto vedere le ferite inferte alla nostra campagna (alla data del 5 marzo) da questa grande infrastruttura, partendo dalla barriera di ingresso e sino al ponte sul fiume Oglio. Ferite inevitabili, come ha affermato nel suo messaggio il Vice Ministro Castelli, ma ferite che grazie all’impegno profuso dal nostro Sindaco, siamo riusciti a limitare al massimo. Forse per questo, all’altezza delle due grandi Aree di Servizio di 200 mila mq che verranno realizzate in via Sandella, quelle volute fortissimamente dal Sindaco e dove si è scavato, come dice l’Assessore Piantoni,  nei limiti previsti dal progetto”,  l’operatore ha puntato la telecamera da tutt’altra parte. Forse per distrazione, probabilmente per imbarazzo, quasi certamente per un  moto di repulsione e disgusto  per quell’assurdo sfregio inferto al nostro territorio da questa “Giunta del fare disastri” e dagli esteti della BreBeMi.

mercoledì 11 maggio 2011

Devastiamo la terra dei nostri padri!

Chiari - Sede della Lega
Domani si terrà in villa Mazzotti a Chiari, un incontro di approfondimento sulla BreBeMi.  Vedremo se questo convegno verrà utilizzato effettivamente per discutere delle tante problematiche connesse con questa grande infrastruttura o si tratterà della solita comparsata di politici e tecnici sempre pronti a promuoversi con incontri, tagli di nastro e pubblicazioni patinate.
Nell’attesa, ricordiamo che un manifesto della Lega di appena qualche anno fa recitava  “Basta Cemento. Difendiamo la terra dei nostri padri”. Evidentemente la vicinanza di Silvio Berlusconi, quello della Milano-Due e del Piano Casa, deve aver fatto cambiare parere ai nostri arditi leghisti, che hanno svestito abbastanza in fretta i panni di combattente all’Alberto da Giussano, per indossare casacche più confacenti ai nuovi compiti di sottogoverno.
Guardate Chiari, città governata dal Senatore Sandro Mazzatorta! In appena sette anni, la sonnolenta città dell’Ovest Bresciano, è passata dal sogno all’incubo. Il sogno di una cittadina tranquilla e benestante, all’incubo della cementificazione selvaggia e delle grandi infrastrutture che stanno letteralmente facendo a pezzi un territorio agricolo fra i più belli della Val Padana.




Immagini della campagna di Chiari
Elenchiamo le opere in corso di realizzazione:
la BreBeMi e la Tav penalizzano il nostro territorio più di quanto avvenga altrove. Solo per la BreBeMi le proprietà interessate a espropri sono 178, con tantissime cascine da abbattere e aziende e vite e storie squassate dall’oggi all’indomani.


Chiari - Cava di via Sandella
A queste sono da aggiungere: le 2 grandi Aree di Servizio di via Sandella , la grande barriera d’entrata dell’Autostrada di via Olmi, il casello di uscita. Perchè si son volute queste due Aree di Servizio (Autogrill, aree di sosta, distributori di benzina e quant’altro) proprio sul territorio già compromesso di Chiari? E ammesso e non concesso, perchè farle a ben 5 metri sotto il piano campagna, determinando una grande cava dall’impatto devastante? Era proprio necessario scavare a oltre dieci metri di profondità? Cosa ne viene al Comune di Chiari? Sono domande a cui il convegno di domani dovrebbe dare qualche risposta.

Chiari - Campagna prima e dopo il Polo Logistico
Se non bastasse, la Giunta Mazzatorta, sempre a sud di Chiari ha voluto il Polo Logistico Auchan e il Polo del Produrre, quest’ultimo deliberato proprio allo scoppio della crisi e quindi rimasto, sino ad oggi,  miserevolmente  sulla carta. In ogni caso sono altri 350 mila mq di campagna che se ne vanno.
La Provincia ha inoltre preteso l’adeguamento della viabilità di complemento al Polo Logistico con l’allargamento della SP 72 Chiari-Roccafranca e SP 18 Castelcovati-Urago d’Oglio. Altra campagna che verrà distrutta.
Chiari - area del Polo del Produrre
Per finire, il Comune di Castelcovati, per dare il suo sì al Piano d’Area Vasta, ha preteso che si creasse una bretella di collegamento fra il  paese e il casello d’entrata dell’autostrada, bretella tutta interna al territorio di Chiari. Altro territorio che andrà in fumo.

Chiari - Cave del Polo Logistico e della BreBeMi
Alla fine di questo percorso, il territorio a sud di Chiari sarà irrimediabilmente sfregiato e compromesso. Temiamo però che sia solo l’inizio.
Durante la campagna elettorale per le Amministrative del 2009 il Sindaco Mazzatorta aveva decantato  il Progetto d’Area Vasta, destinato a tutelare e promuovere una “vasta” parte di territorio  dell’Ovest Bresciano posta fra Chiari e il fiume Oglio.  Oggi quel piano, se pure ancora esiste,  dovrebbe essere sottoposto a un radicale  aggiornamento, a partire dal nome. Più che parlare di  Progetto d’Area Vasta si dovrebbe parlare di Progetto di Devastamento d’Area, con tanti saluti a coloro che una volta gridavano a squarciagola “difendiamo la terra dei nostri padri” e oggi si danno molto da fare per devastarla.

giovedì 5 maggio 2011

Bruciata la nostra Bandiera

Chiari - Fondazione Morcelli-Repossi
mostra su "Cospiratori e patrioti clarensi"
E’ molto probabile che a bruciare la bandiera italiana esposta a una delle finestre della Fondazione Morcelli-Repossi, sia stato un semplice idiota di passaggio. Se fosse solo questo non ci sarebbe da perdere un minuto di tempo per commentare “l’eroico” gesto e meglio sarebbe chiudere qui la faccenda. Ma non è solo questo e forse un commento è  bene farlo.
Per la Presidente della Fondazione Ione Belotti questo atto configura “un reato di vilipendio allo Stato che si commenta da sè”. Invece per il nostro Sindaco, Senatore Sandro Mazzatorta, si “tratta di un atto vandalico che non possiamo far altro che stigmatizzare con fermezza. Nulla di pubblico o privato va danneggiato”.
Queste due dichiarazioni servono da sole a capire dove sta l’essenza del problema. Per la Presidente Belotti quella esposta è la bandiera italiana che rappresenta la nostra nazione e averla bruciata configura un reato di vilipendio nei confronti dello Stato, per il Sindaco Mazzatorta, il gesto è semplicemente un  atto vandalico nei confronti di una cosa pubblica. Insomma un atto di valore non diverso da quello di imbrattare i muri o danneggiare un cestino dei rifiuti.  L’emblema, lo Stato, la sua rappresentazione attraverso la bandiera, qui non sono presenti.

Chiari - Festa Unità d'Italia 2011

E come potrebbero esserlo  se ancora oggi, nel suo profilo di Facebook, il nostro Sindaco, Senatore della Repubblica Italiana, professa di appartenere al fantomatico Stato della Padania? E come potrebbero esserlo  se in passato il capo del partito di appartenenza del nostro Sindaco ha proclamato che con quella bandiera si sarebbe pulito il c..o ? E come potrebbero esserlo  se il giorno della Festa dell’Unità d’Italia, non solo il Sindaco Senatore non era presente, ma ha impedito alle Associazioni d’Arma di percorrere le vie cittadine in corteo, magari con la banda in testa e i suoi “servi sciocchi” hanno nascosto la fascia tricolore, simbolo dello Stato,  perchè a quella festa fosse inferto un ulteriore e definitivo sfregio? E che dire delle impellenti urgenze di prendere un caffè al bar tutte le volte che viene intonato il nostro inno nazionale?
Pochi esempi dei molti comportamenti di insulto e oltraggio alla dignità dell’Italia e ai suoi simboli, da parte di chi quotidianamente dichiara di non voler far parte di questo Stato, ma ne accetta senza problemi le laute prebende e  gli onori. Comportamenti che possono aver eccitato delinquentelli di poco cervello ad agire nei confronti di quella Fondazione che unica, nel panorama desolante di Chiari, ha voluto realizzare una bella mostra sull’Unità d’Italia, mostra che abbiamo in vari modi documentato su questo blog, mostra che ha avuto un buon riscontro di pubblico e pertanto si è deciso di prorogarla sino a giugno.
Nonostante il reato di vilipendio alla bandiera sia stato declassato dalla legge n. 85/2006, voluta fortissimamente dalla Lega, esiste ancora la norma che stabilisce che “Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato e' punito con la reclusione fino a due anni”.  Due anni. Non sono mica bruscolini!

lunedì 2 maggio 2011

L'Air-Pol parla tetesco, ja !


Il Comandante Garofalo alla Fiera
di Friedrichshafen
A seguito del nostro post  E l’Air-Pol vola...in Germania”(leggi qui) un lettore del nostro Blog  ha ritenuto di farci cosa gradita  inviandoci un articolo di commento di quella trasferta, pubblicato su “Lombardia press” (leggi qui) e “Radiovera” (leggi qui).
Noi per non essere da meno, siamo andati alla ricerca di tutto quanto è stato pubblicato sullo strepitoso velivolo da un anno a questa parte. Spero abbiate la pazienza, come l’abbiamo avuta noi, di passare in rassegna tutto il materiale che pubblichiamo, perchè esso vi può dare un’idea, seppure approssimativa,  del valore rivoluzionario della politica del Sindaco di Chiari, Senatore Sandro Mazzatorta, un uomo che non fa niente se non è straordinario, grandioso  e mirabolante.
Ebbene, il materiale sottoriportato dà l’idea della distanza che c'è  fra la grancassa propagandistica di marca leghista e il reale valore dei fatti.

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Fiera di Friedrichshafen
Domenica 3 ottobre 2010 a Chiari in Piazza Zanardelli: inaugurazione dell’Air-Pol (leggi qui)



L'Air-Pol in piazza Zanardelli. Taglio del nastro.
Il Sindaco, Senatore Sandro Mazzatorta
fra il Prefetto e la sedicente psicologa Monica Rizzi

Brainstorming  a Chiari per il progetto Sicurezza in Volo. Uhau!

Video sull'Air-Pol (clicca qui per avviare)


Sito di AVIEMA  importatore ufficiale per l'Italia di FK Lightplanes, in cui si parla dell' FK 9 Ela  il superleggero in dotazione alla Polizia Locale di Chiari (leggi qui)





Sito VFR magazine.net in cui vengono spiegate anche a video le caratteristiche dell''Air-Pol (leggi qui)

Da ChiariNewsletter - Ad ali spiegate il Patto Locale di Sicurezza Urbana dell’Ovest Bresciano con l’FK 9 ELA (leggi qui)

AERO - International Trade Exhibition - la Fiera aeronautica verso cui è volato l'Air-Pol (leggi qui)

Delegazione della Polizia Locale
alla Fiera di Friedrichshafen
L'Air-Pol vola in Germania. Da ChiariNewsletter (leggi qui)


dal Giornale di Brescia



Giornale di BS
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Queste sopra riportate rappresentano solo una parte delle pagine di giornali, riviste, blog, siti, video, canali informativi ecc. che hanno illustrato le magnificenze dell' Air-Pol in dotazione alla Polizia Locale di Chiari.
Eppure, nonostante le prodigiose (?) tecnologie di cui dispone, questo fantasmagorico mezzo, sino ad oggi è riuscito ad effettuare solo queste stupefacenti operazioni. Si tratta del ritrovamento di un mucchietto di materiali inerti e un piccolo orto di marijuana, la cui scoperta, ne siamo certi,  ha inferto un duro colpo alla mafie delle discariche abusive e al cartello internazionale della droga.

deposito abusivo materiali inerti

piccolo orto di marijuana


Eppure, mentre il nostro prodigioso Air-Pol era in missione in Germania, con una nutrita delegazione al seguito, o solcava i cieli in tutt'altra direzione, il territorio di Chiari subiva una radicale trasformazione.
Se si fosse perso meno tempo a fare tante sceneggiate, magari si sarebbe potuto utilizzare l'Air-Pol per controllare l'area del Polo Logistico, dove in men che non si dica si è aperta una cava di 400 mila mc. non prevista e non autorizzata. Altro che mucchietto di materiali inerti.


Chiari - cava al Polo Logistico

Cava al Polo Logistico di Chiari

Le foto sopra riportate sono state scattate da un semplice parapendio, per il quale non ci sono state festose cerimonie di inaugurazione nè si sono sprecati articoli, conferenze, video e interviste su giornali, blog e siti web.


Chiari - Grande Area di Servizio della BreBeMi
Se poi la cava del Polo Logistico fosse sfuggita per mera disattenzione, forse sarebbe stato più interessante riprendere la grandi Aree di Servizio della BreBeMi, dove si sta cavando terra e ghiaia per milioni di metri cubi, probabilmente al di fuori delle previste autorizzazioni. Forse i supporti elettronici situati a bordo dell'FK 9 Ela, ci avrebbero potuto dire se  lì si sta scavando nei limiti previsti dal progetto (5 metri dal piano campagna) o invece si è andati oltre i 10 metri. Forse ci potevano anche fornire la documentazione necessaria per capire se anche dalle parti di via Olmi, dove ci sarà la barriera di ingresso alla BreBeMi, si stanno facendo le cose in regola o si sta sbancando più del necessario.
Chiari - Sbancamento in prossimità della barriera della BreBeMi
Ma come dice il Sindaco di ChiariIl consenso a livello europeo per la sorveglianza aerea del territorio conferma sempre più la lungimiranza della nostra iniziativa e rafforza la nostra volontà di proseguire con maggiore determinazione nel perfezionamento degli obiettivi per la salvaguardia ambientale Mai parole furono più vere e sincere. E tanto più giusti sono gli obiettivi che si stanno perseguendo con risolutezza e determinazione che “anche in Germania ci lodano per il progetto sicurezza in volo, modello di partnership fra i Comuni dell’Ovest Bresciano”.
Una domanda. Ma questi tedeschi, non sono gli stessi tedeschi che ci hanno venduto, tramite l’Aviema di Rovato,  lFK 9 Ela, il nostro famoso, straordinario, costoso e  superleggero Air-Pol,  l'aereo in divisa ?