Il 29 giugno è partita anche a Chiari la racconta differenziata dei rifiuti con il sistema “porta a porta”. Naturalmente è ancora presto per tirare somme per cui mi limiterò a esprimere soltanto alcune impressioni personali.
Per me e la mia famiglia praticamente è cambiato poco e quel che è cambiato è sicuramente cambiato in meglio. La raccolta differenziata noi già la facevamo, dividendo carta e cartone, plastica, vetro e lattine. Avendo un giardino, abbiamo anche due composter dove smaltiamo l’umido vegetale e naturalmente lo sfalcio dell’erba. L’unica differenza è che in pattumiera ci va solo l’umido mentre la parte indifferenziata, per noi abitanti del centro storico, va nell’apposito sacchetto grigio. Tenendo conto che alcune tipologie di rifiuti andranno smaltite all’isola ecologica, prevedo che nell’arco dell’anno l’indifferenziato sarà una piccola quantità.
Da quello che vedo in giro non mi pare che il passaggio al “porta a porta” abbia comportato grossi problemi. Certo, qualcuno ha messo fuori il contenitore sbagliato, ma questo era da prevedere. Una volta presa l’abitudine tutto entrerà nella norma e ognuno di noi esporrà i contenitori nei giorni stabiliti.
L’unica preoccupazione poteva essere rappresentata dalla componente umida che tenuta in casa per quattro giorni poteva dare luogo a cattivi odori. Quattro giorni con in mezzo sabato e domenica forse sono troppi, specie d’estate. Sino ad oggi però non ho riscontrato grossi fastidi e devo dire che il piccolo contenitore da tenere sotto il lavello, se chiuso correttamente, non genera problemi. Certo bisognerà fare di necessità virtù. Compatibilmente con le proprie esigenze, sarebbe utile per esempio cucinare il pesce il giorno prima di quando dovremo esporre il contenitore dell’umido. Sempre per chi abita in centro storico, il venerdì e il martedì. Così dovrebbe essere per angurie e meloni e per tutti quei cibi che generano forti odori.
Ci sono poi quelle tipologie di rifiuti che non sono elencate nel vademecum fornito da Chiari Servizi. Penso che per decidere basti un po’ di buon senso e in ogni caso, se proprio non si vuole telefonare a Chiari Servizi, ci si può confrontare con il vicino di casa, con gli amici in Facebook, con parenti ecc. Come al solito la soluzione dei problemi è molto più semplice di quanto vogliono far credere i catastrofisti di turno.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una campagna forsennata che aveva come unico scopo quello di impedire questa scelta di civiltà. Sono stati usati tutti i mezzi e una campagna mediatica degna di miglior causa. Il motivo non si comprende se non nella pervicace volontà di essere bastian contrari a tutti i costi.
Ieri leggevo sul Giornale di Brescia che il Comune di Castelcovati, a guida leghista, con il suo 83,5% di raccolta differenziata è il comune bresciano più virtuoso. Perché quello che va bene in un paese posto a tre chilometri dalla nostra città non può andare bene per Chiari?
Forse la risposta sta nella paura che hanno molte persone di accettare i cambiamenti. Come diceva un noto scrittore “Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle”. Mi sembra che questa Giunta la responsabilità del cambiamento se la stia assumendo.