Era la prima volta che si votava a febbraio, dopo una campagna elettorale tanto breve quanto poco partecipata. Che non ci fosse entusiasmo lo si era visto dalle prime battute e infatti l’affluenza è stata bassissima. Tanto bassa da sollevare non pochi timori in coloro che hanno a cuore le sorti della nostra democrazia. Il risultato però è stato inequivocabile: 2 a 0 per la destra e palla al centro.
Il centrosinistra, più che mai lacerato da conflitti difficilmente componibili, è stato travolto dallo schieramento opposto con un risultato che non ammette attenuanti. Compiacersi di essere il primo partito della parte perdente, significa sottovalutare la profondità della crisi che in questo momento travaglia tutto lo schieramento di centrosinistra, schieramento dove convivono, l’una contro l’altra armata, le tendenze più disparate: progressisti, massimalisti, populisti, moderati e chi ne ha più ne metta, in un caos di voci e programmi difficilmente conciliabili.
Non che la coalizione della destra sia immune da problemi. Le parole pronunciate da Berlusconi a urne aperte sulla guerra in Ucraina sono l’esempio della distanza che separa i vari partiti su questioni fondamentali della politica governativa. Eppure, nonostante queste differenze, la coalizione tiene, ha una sua coesione, un denominatore comune, fosse anche solo il mantenimento del potere. Da questa parte solo caos, astio e tafazzismo allo stato puro.
Eppure, in questa giornata non certo felice per la parte progressista del paese, un motivo per sorridere c’è stato: l’elezione a Consigliere Regionale del nostro Sindaco Massimo Vizzardi. Elezione importante per vari motivi:
- Innanzitutto perché non scontata. Massimo era il terzo della lista dietro a Guido Galperti, politico di lungo corso, già Senatore, Deputato, Consigliere Regionale, Provinciale e Comunale, e a Veronica Lanzoni responsabile della sezione Turismo di Azione. La tornata elettorale si presentava tra le più difficili da affrontare da parte del centrosinistra e il risultato finale ne è stata la conferma.
- Il consenso acquisito da Vizzardi nella nostra città (1080 preferenze), viene quasi triplicato a livello di Circoscrizione Brescia (3014 preferenze), segno che è stato fatto un grande e faticoso lavoro in tutta la provincia.
- A Chiari, la lista Calenda -Azione-Italia Viva si attesta al 20,88%, risultando seconda solo alla lista Fratelli d’Italia che ha conseguito il 24,63%. La Lega sprofonda al 16,32%, il PD si attesta al 12,45%. Naturalmente bisogna aggiungere che molti dei voti confluiti nella lista Calenda provengono dalla lista civica per una Chiari Virtuosa che ancora dimostra una forte vitalità e compattezza. Cosa buona in vista delle prossime Elezioni Comunali.
- Massimo Vizzardi porta in Regione Lombardia la sua esperienza di Sindaco e, naturalmente, le istanze del nostro territorio sempre ai margini della Provincia di Brescia e, assieme a Brescia, ai margini della politica regionale inevitabilmente Milano centrica. Non sarà un compito facile, ma può rappresentare per lui un’esperienza esaltante. Si trova a lavorare con un piccolo gruppo di consiglieri delle liste Moratti e Calenda che ha tra gli altri una Lisa Noja molto preparata e tosta. Sarà suo compito fare da tramite con la componente del PD bresciana che annovera persone a lui ben note (Del Bono - Cominelli). Non solo. I legami che si creeranno con altri consiglieri provenienti da altre realtà, allargheranno i suoi orizzonti e questo non può che essere un bene naturalmente per lui e di riflesso per noi. Naturalmente ci aspettiamo che mantenga forte il rapporto con il suo territorio e la sua città.
Certi che saprà farsi valere, non ci rimane che augurargli un buon lavoro e un grande in bocca al lupo.