Il termine “candidato” deriva dal latino candidatus, vale a dire "colui che indossa una toga candida”. Ai tempi della Roma antica, infatti, coloro i quali si presentavano alle elezioni dovevano indossare una toga bianca per distinguersi.
A Chiari siamo andati oltre. Il candidato della destra deve aver indossato una veste che rende invisibili. Infatti, a poco più di quattro mesi dalle elezioni, ancora non è possibile sapere chi sarà il vero candidato del destra-centro.
La Lega, rompendo gli indugi “ha messo sul tavolo delle contrattazioni” la candidatura di Roberto Campodonico, in virtù della lunga militanza nel partito e dei ruoli da sempre assunti “a tutela e difesa dei cittadini di Chiari”. Campodonico ha dato il suo consenso, ma sembra di capire che questa sia una proposta di bandiera, in attesa di conoscere cosa farà il partito di maggioranza relativa, ossia Fratelli d’Italia.
Come si ricorderà, già dall’autunno scorso, il partito della Meloni aveva espresso “l’ambizione di avanzare” un candidato in “grado di generare entusiasmo tra gli elettori clarensi”. Candidato definito “serio, coerente, determinato, disinteressato, aperto al dialogo…” ecc. ecc. D’altra parte uno dei cardini della politica della coalizione è stata sempre quella che a esprimere il candidato debba essere il partito di maggioranza relativa. Ora, a distanza di mesi, non è ancora possibile conoscere il nome di questo candidato e ancora di più non si capisce se la compagine di centrodestra si presenterà unita alle prossime elezioni. Certo, tutti affermano che si correrà uniti, ma la candidatura di Campodonico sembra tradire una difficoltà di interlocuzione, per cui la Lega, per non sapere né leggere e né scrivere, ha gettato il classico sasso nello stagno per smuovere le acque che sembrano appunto stagnanti.
Gennaio sta finendo e se non si fa in fretta a uscire da questo “impasse”, si dovrà ricorrere a San Faustino perché faccia un miracolo.
Miracolo o non miracolo, i cittadini hanno tutto il diritto di conoscere il nome di chi tra pochi mesi potrebbe guidare la compagine amministrativa di Chiari, conoscere la sua visione di città, le sue ambizioni, il suo programma. Continuare con questa melina non è né serio né corretto.