sabato 19 aprile 2025

NON ARGINABILI ABBANDONI

Nonostante avessi ampiamente dimostrato che il nostro territorio era ormai ridotto a una vera e propria discarica a cielo aperto, l’Assessore al Decoro Urbano, che è anche Vicesindaco, ha avuto il coraggio di dire che il problema non erano i rifiuti abbandonati per le strade, ma “l’ossessione di alcuni con il report fotografico sul rifiuto ovunque e comunque”




Poiché certe "ossessioni" sono dure da superare, i post sul mio blog sono diventati sempre più incalzanti, e alla fine l’Assessore ha dovuto scrivere: “Posso concordare che l’inciviltà e il malcostume del rifiuto abbandonato ovunque sono purtroppo dilaganti”. Insomma, ha ammesso di non riuscire a fermare questa piaga dell’abbandono dei rifiuti e di questa inciviltà che ormai coinvolge una parte della popolazione. 




Dopo le parole solenni del Sindaco, che in Consiglio Comunale aveva detto che “Chiari Servizi è un pulcino vivo, forte e armato”, la stessa Chiari Servizi si è trovata costretta a rimuovere i contenitori per la raccolta di abiti usati e tessili, “a causa dei continui e non arginabili abbandoni di rifiuti vicino ai contenitori”. 

Il problema l’ho segnalato più volte, e le foto che seguono sono la prova di quanto questa pratica fosse diffusa. 




Ora, togliere i contenitori e spostarli all’isola ecologica sembra una soluzione, ma in realtà, a causa dell’incuria di pochi, penalizza tutta la città senza risolvere davvero il problema. 

Questa era la situazione questa mattina. 




Forse sarebbe meglio smettere di fare proclami solenni e cominciare a lavorare con più umiltà e dedizione, perché i problemi non si risolvono con le parole o decisioni affrettate.

lunedì 3 marzo 2025

SCIOGLIETE I CANI

L’alto tasso alcolemico gioca sempre brutti scherzi a Salvini.

Nell’agosto 2019, al culmine di una festa al Pepeete con musica, balli e mojito a fiumi, il nostro ebbe a dire che voleva “i pieni poteri”. Passa poco tempo e grazie alla mossa del cavallo dello scacchista Renzi, Salvini si trova senza poltrona, senza governo, senza poteri. Da allora il suo trend elettorale è andato a scendere arrivando dal 33 a circa 8%.

Salvini al Papeete


Prima che questo accadesse, Salvini ricopriva la carica di Europarlamentare. Al Parlamento Europeo però non ci metteva mai piede se non per parlare male dell’Italia e dell’Europa. Ogni tanto si presentava in quel consesso con la maglietta di Putin, tanto per dire da che parte batteva il suo cuore. Era così innamorato di Vladimiro che si faceva fotografare davanti al Cremlino con la maglietta dell’autocrate russo, arrivando a dire che avrebbe volentieri ceduto due Mattarella per mezzo Putin. 

Salvini con la maglietta di Putin


Scoppia la guerra in Ucraina. Quasi tutti i paesi e i governi Europei sono dalla parte di Zelensky e contro la vile aggressione perpetrata dalla Russia di Putin.

Salvini tentenna, afferma di volere la pace, dice che bisogna trovare un accordo con Putin e si dichiara contrario a sanzioni contro la Russia che, a suo parere, danneggerebbero l’Italia.

Passano le stagioni, cambia il governo, Salvini diventa Ministro e Vice Premier.

Dover inviare armi a Kiev è per lui un vero tormento.

Finalmente alla Casa Bianca arriva Trump. Il suo programma è quanto mai esplicito. Vuole la Groenlandia, il Canada, il Canale di Panama, Parco della Vittoria e Viale dei Giardini. La guerra in Ucraina è da chiudere in una settimana. Telefona a Putin, si mette d’accordo con lui. Tra filibustieri ci s’intende. Questo a te, questo a me e Zelensky fuori dalle balle. L’Ucraina ritorni pure a essere vassallo di Mosca.

Donald Trump


Anche l’Europa non piace a Trump. Per lui l’Unione Europea è stata creata per fottere l’America. Non ama gli europei. Vivono da parassiti sulle spalle degli americani e non vogliono spendere se non spiccioli per la loro difesa. Bisogna punirli. Innanzitutto con un aumento spropositato dei dazi e poi facendo di tutto per far saltare l’Unione. Il mezzo più semplice è appoggiare le forze anti europee presenti in tutti i paesi dell’Unione. Se sono di estrema destra è meglio. 

È come una chiamata alle armi. Salvini risponde “presente”. Si veste come Trump, ragiona come Trump, dice le stesse cazzate di Trump.

L’apoteosi si ha a seguito dell’incontro alla Casa Bianca tra Trump, Zelensky e JD Vance. È un incontro drammatico, che solleva una corrente di sdegno in quasi tutti i paesi del mondo e nei cuori dei veri democratici. Nel cuore di Salvini, no.

L'incontro alla Casa Bianca

 

Perentorio afferma:Chi ha paura di Trump ha paura del futuro. Chi pensa che a Washington ci sia un nemico non ha capito nulla. C’è una grande opportunità di cambiamento. Anche la politica minacciosa dei dazi può essere un’occasione di ulteriore guadagno di terreno per le imprese del sistema Italia. Se mettiamo il futuro dell’Italia, dei nostri figli e delle nostre aziende in mano a Macron ci suicidiamo. Rido, per non preoccuparmi, quando la Von Der Leyen minaccia i contro dazi. Fa ridere. Non è l’Europa questa, è una gabbia di matti. All’Italia conviene parlare direttamente con Trump senza la mediazione di Parigi o di Berlino? Sì”.

Zelensky a Londra


Per Matteo Salvini, Ministro e Vice Premier del Governo Meloni, l’Europa è “una banda di matti”, la Von Der Leyen fa ridere, Macron è uno che vuole la nostra fine. Riuscirà la Meloni a giustificare questo delirio con i suoi partner europei? A questa domanda si risponde sempre con un’alzata di spalle. “Le posizioni di Salvini le conosciamo. Tanto poi quando c’è da firmare firma”. Insomma lo si tratta come un amico intemperante che non conosce le buone maniere. Ebbene, con l’avvento di Trump tutto sta diventando possibile. Anche che Salvini dia fuori di matto.

In una festa organizzata dall’irreprensibile Bruno Vespa, Salvini è stato visto brindare a vodka e già che c’era si è fatto pure un Negroni, dicendo alla Casellati, anch’ella presente alla festa. “Andiamo a Mosca!”.

Ci vada a Mosca, magari Putin troverà un minuto per una foto opportunità. Al ritorno però cerchi di non farsi vedere dalle parti di Parma e Reggio Emilia, dove si produce il Parmigiano Reggiano. I contadini e i produttori dell’eccellenza italiana esportata in tutto il mondo e in particolare in America, potrebbero sciogliere i cani.

sabato 1 marzo 2025

PICCOLI TRUMP CRESCONO

Ultimamente il nostro Sindaco ha fatto un passo in avanti rispetto alla sua colorita narrazione della realtà.

Incoraggiato dai simpatici video realizzati dalla nostra Premier, egli pensa di essere più convincente se quello che ha da dire lo dice davanti a un telefonino o una telecamera.




L’ultima opera è un video realizzato sul campo da Golf, davanti a una pozza d’acqua. Il commento è rivolto all’ex Sindaco Vizzardi: “Io di bacini idrici ne ho approvati 3 al campo da golf. E tu Vizzardi, quanti selfie puoi fare davanti a un bacino idrico in 10 anni? Zero! Questo è il risultato della tua politica”.

Così, dopo “le i sui puntini”, “la bratella”, “il daspo ferroviario” e “il pulcino armato”, ora siamo alla gara a chi la fa più lontano. Un bel progresso, non c'è che dire.


Ma non basta. Indispettito per un post pubblicato in questi giorni da una Consigliera Comunale di minoranza, che ha rimproverato al Sindaco di aver rigettato la programmazione culturale del Cinema Teatro Sant’Orsola, elaborata dalla precedente Giunta, senza però aver pronta un’alternativa “seria e concreta”, il Sindaco ha risposto in modo indispettito. Invece di entrare nel merito della questione  o di aspettare il Consiglio Comunale per rispondere in modo circostanziato, il nostro primo cittadino ha preferito assumere un piglio trumpiano: ”Se dopo 4 anni di lavoro, oltre che tante parole al vento, i tuoi progetti sono paragonabili al trovarsi con della sabbia tra le mani, non sei sciocca, è solo che non eri adatta. Ci vediamo in Consiglio, che ti dico il resto”.

Parole irrispettose, offensive e sguaiate che si commentano da sole.



domenica 23 febbraio 2025

PULCINO DISARMATO

Dopo l’intervento fatto dal nostro Sindaco nel Consiglio Comunale del 5 febbraio scorso, in cui definiva trionfalmente Chiari Servizi Srl come “un pulcino vivo, forte e armato”, mi sarei aspettato un vero cambio di passo nella raccolta dei rifiuti solidi urbani. Anche perché, sono sempre parole del Sindaco: ”Chiari Servizi oggi ha finito di pulire e di gestire i problemi che ha ereditato come linea politica (sic). Non solo: “L’altra verità vera è che Chiari Servizi, oggi sul territorio, sta facendo un servizio encomiabile”.



Penso che le parole pronunciate dai nostri Pubblici Amministratori, specie se in Consiglio Comunale, vadano sempre prese sul serio. Però, se a quelle parole non seguono i fatti, bisogna avere il coraggio di denunciarlo.

Ecco, io mi sono preso la briga di controllare se Chiari Servizi stia effettivamente facendo “un lavoro encomiabile”. 

Bisogna allora parlare della Raccolta Rifiuti Porta a Porta e della raccolta rifiuti per le strade, la cosiddetta “Pulizia della Città”. Il primo tipo di raccolta è fatto in modo appropriato o, come dice il Sindaco, encomiabile. Il secondo servizio no.

Le foto che pubblico sono state scattate stamattina. Non mi pare che il servizio sia proprio encomiabile. Anche perché, a fronte delle poche foto pubblicate, nel mio personale archivio ce ne sono altre centinaia che testimoniano “un’altra verità vera”

LA NOSTRA CITTÀ È SPORCA

Dovunque si possono trovare carte, cartoni, bottiglie, lattine, indumenti e altri materiali fra i più improbabili e disparati. Molti di questi rifiuti sono lì da giorni, per non dire da settimane.






Certo, se questo avviene, è essenzialmente per responsabilità di una parte della popolazione che non ne vuol sapere di rispettare le regole del vivere civile. Questo succede oggi, come succedeva ieri, segno che abbiamo un problema che non riusciamo a risolvere.
Non basta fare proclami e non basta avere un efficiente Comitato di Controllo per venire a capo dei problemi. È questione di controlli e di risorse, oltre naturalmente a un lavoro fatto in modo continuativo, cosa che richiama sempre la questione dei soldi. 

Alla prossima.

martedì 11 febbraio 2025

PIO PIO PIO FA IL PULCINO

Il Sindaco di Chiari, in un articolato intervento in Consiglio Comunale, ha affermato che Chiari Servizi Srl è: “Un pulcino vivo, un pulcino forte, un pulcino armato, un pulcino che è capace di calamitare su di sé l’interesse di tanti Comuni perché ha cominciato a fare politica sul territorio”.

Bene. Siccome Zotti e Campodonico non vengono da Marte, mi permetto di sbloccar loro un ricordo.  Un ricordo che appartiene alla loro vita precedente. Ecco come si presentava Chiari quando Sindaco era il Senatore Mazzatorta, Assessori erano Zotti e Campodonico e Presidente di Chiari Servizi Srl  Enio Moretti.








Se Chiari Servizi non è andata a ramengo, è perché l’Amministrazione Vizzardi ha deciso, come primo provvedimento, di avviare la Raccolta Differenziata Porta a Porta dei Rifiuti Solidi Urbani. Dopo quella saggia decisione, la raccolta differenziata è passata, non senza polemiche, da un misero 42% all’attuale 84% e la gestione è stata risanata.


Mercoledì scorso, di fronte a un incredulo Consiglio Comunale, il Sindaco Zotti ha affermato: “L’impegno che ci avete messo per fare la raccolta differenziata che abbiamo ereditato, nessuno è qua a togliere, perché io penso che avete fatto un compito encomiabile per come capillarmente avete sviluppato quel servizio”.

Sbalorditivo!  Ma Zotti non è la stessa persona che nel 2015 aveva promosso il Referendum “Differenziamoci dal Porta a Porta? (guarda qui) 

Non è la stessa persona che aveva realizzato quel video davanti a una lunga schiera di cassonetti mandati in pensione dalla "crudele" Amministrazione Vizzardi? (guarda qui) 

Sì è lo stesso. Ma non abbiate timore, Zotti non ha cambiato per nulla le sue convinzioni. Infatti ha così proseguito: “Ma la mia domanda è: a che costo politico (avete fatto il Porta a Porta ndr), a che costo alla comunità, a che costo, perché anche lì, se vi ha frantumato nei rapporti lo stress che avete provocato, vuol dire che lo strumento che avete imposto alla cittadinanza era uno strumento prematuro, era uno strumento che andava fatto a gradi, come avevamo chiesto con la raccolta delle firme. No, è stato imposto, è stato fatto, vi dà dato merito della velocità con cui l’avete fatto, ma ha portato stress sul territorio, ha creato stress alla comunità, ha creato stress anche a voi”.

Confesso che seguire il ragionamento del Sindaco, questo sì crea stress, ma penso che al di là della forma il concetto è chiaro. Fosse stato in loro la raccolta differenziata non si sarebbe fatta. Saremmo rimasti al di sotto dei limiti imposti dalla legge e ci saremmo tenuti i tanto cari e maleodoranti cassonetti che allietavano dei loro effluvi le nostre afose giornate estive.

Ebbene, fatte tutte queste premesse, la speranza è che il pulcino rimanga forte, rimanga armato e soprattutto rimanga vivo.


giovedì 2 gennaio 2025

IL PROFUMO DEI SOLDI

Tenuto conto delle ristrettezze finanziarie in cui si dibattono i Comuni italiani, il primo imperativo di un Sindaco appena insediato è quello di trovare i soldi per finanziare le opere promesse in campagna elettorale. Naturalmente il nostro Sindaco non fa eccezione. 

Si può capire quindi l’euforia per gli 8 milioni di euro belli sonanti che “cadono dal cielo” per un accordo fatto con RFI (Rete Ferroviaria Italiana). 


Il Sindaco di Chiari Gabriele Zotti


Si tratta di accogliere nel nostro territorio una montagna di terra e ghiaia proveniente dalla zona tra Orio al Serio e Bergamo, dove si realizzerà un collegamento Ferroviario tra l’Aeroporto e la città.

Voi direte: “Tutto bene allora”. Riempiremo una buca che rappresenta una ferita nel territorio di Chiari e per giunta ci danno un sacco di soldi con cui potremo finanziare tanti bei progetti utili per la città.

Non vorrei fare il bastian contrario o, come dicono dalle parti del Sindaco, il “rosicone”. Mi permetto solo di sollevare alcune problematiche che l’entusiasmo del momento rischia di mettere in ombra.

  • Punto primo. Perché RFI ha tutto questo interesse a conferire al nostro Comune il prodotto dello scorticamento del terreno, rinunciando a 8 milioni di euro del Pnrr? Se non ricordo male, dalle parti di via Sandella esistono due buche impressionanti effettuate durante la realizzazione della Bre.Be.Mi. . Si era detto che dovevano servire per due grandi Aree di Servizio. Ora, avete mai visto fare Aree di Servizio a oltre cinque metri dal piano campagna? Infatti le Aree di Servizio non sono state mai realizzate, ma in compenso sono state cavate centinaia di migliaia di metri cubi di buona ghiaia dal valore milionario. Ora, perché quello che per Bre.Be.Mi. fu un guadagno per RFI deve rappresentare un costo? Tra parentesi, agli 8 milioni di euro sono da sommare le spese per il trasporto del materiale di scavo. Quanto costerà a RFI questo andare e venire continuo di camion da Bergamo a Chiari e viceversa? Perché si sprecano così i soldi del Pnrr che per buona parte rappresentano un debito che graverà sulle spalle dei nostri figli e dei nostri nipoti?
  • Punto due. Siamo certi che nella nostra cava andrà conferita solo buona ghiaia? E se invece della ghiaia fosse conferita soltanto la parte superficiale del terreno? La zona in questione è interessata da due grandi infrastrutture: l’Autostrada A4 e l’Aeroporto Orio al Serio. Trattasi quindi di terreni altamente inquinati da idrocarburi e piombo, componenti che si stanno depositando su quei teneri da decenni. Ammesso e non concesso che RFI in un momento di pazzia voglia rinunciare all’opportunità di vendere sul mercato la ghiaia, in ogni caso i primi terreni che arriverebbero nella nostra cava sarebbero quelli superficiali. Quei terreni inquinati che finirebbero a diretto contatto con la falda freatica. È questo che vogliamo fare, permettere che vengano inquinate le nostre falde? Le associazioni ambientaliste non hanno niente da dire?
  • Punto tre. Perché si continua a utilizzare il territorio della Città al solo scopo di fare soldi? Nei dieci anni delle Giunte Mazzatorta, di cui facevano parte Sindaco e Vicesindaco attuali, si è utilizzata al massimo la leva degli oneri di urbanizzazione. Si è permesso di costruire l’impossibile per fare cassa, salvo poi presentarsi alle elezioni del 2024 affermando che uno degli elementi che avrebbe caratterizzato l’amministrazione di destra in caso di vittoria sarebbe stato il consumo “zero” di suolo. Vista la premessa, la cava poteva ripagare in qualche modo il territorio per i danni subiti in precedenza  attraverso un parco della biodiversità e un invaso idrico da utilizzare sia in caso di siccità, sia come luogo di svago. Invece, ancora una volta, si sono preferiti i soldi facili al benessere del territorio e dei cittadini.
  • Punto quattro. Il Sindaco si vanta di aver ottenuto il più grande finanziamento mai avuto dalla Città. Peccato che gli 8,1 milioni non rappresentano un finanziamento, ma il corrispettivo per consentire a RFI di scaricare nella Cava di via Roccafranca materiale di scavo.

Chiari - Cava di via Roccafranca


P.S. - Per una imperscrutabile concatenazione di eventi, la Cava di via Roccafranca incrocia sempre le Giunte di destra della nostra città. Non so se ricordate, ma nel 2009 l’Amministrazione Comunale e la Fin Beton avevano concordato di realizzare all’interno della cava una fantastica speculazione edilizia. Avete capito bene, all’interno della cava. Forse bisognerebbe ricordarlo al nostro loquace Vicesindaco. Purtroppo (per loro), tutto saltò in aria per effetto della crisi dell’edilizia, ma rimasero nella memoria, il grande e rivoluzionario centro commerciale, i ristoranti, i bar, le palestre, i bookshop, i centri benessere,  l’incantevole e innovativo quartiere di “Chiari due”, il parco giochi, le piste ciclabili, i campi di basket e pallavolo, i giochi di bocce, il grande anfiteatro, la Caserma dei Carabinieri. Tutte bolle mediatiche scoppiate nel vento una dopo l’altra. Vedremo se gli attuali amministratori (sempre loro) sapranno fare meglio. Peggio francamente risulta impossibile, ma mai dire mai.