lunedì 19 maggio 2025

BALLERINE ANTIFASCISTE

Circola in rete un comunicato con cui la destra di Chiari cerca di giustificare la revoca del Patrocinio da parte del Comune a Rete di Daphne, associazione sovracomunale che si batte da anni contro la Violenza di Genere.


Comunicato Grafico di Rete di Daphne


L’associazione, apartitica, opera su un territorio comprendente 44 comuni che vanno dal Lago d’Iseo alla Bassa pianura.

Il Centro accoglie donne vittima di violenza, fornendo oltre che ospitalità e protezione, assistenza psicologica e legale gratuita.

L’intervento inizia con il primo contatto, per poi proseguire, con la collaborazione di istituzioni e  servizi comunali, in un percorso che prevede, nei casi estremi, allontanamento, separazione, protezione e messa in sicurezza della donna, anche con l’ausilio delle Forze dell’Ordine. Insomma un percorso di autonomia quanto mai importante in situazioni del genere.

Le figure coinvolte, tutte donne, sono le volontarie e figure professionali quali: assistente sociale, psicologa, avvocata, supervisore dei casi.

Detto ciò, tutti possono farsi un’idea dell’importanza sociale di questo Centro.

Determinante ai fini di un coinvolgimento delle donne oggetto di violenza di genere, è l’informazione attraverso l’utilizzo di tutti i canali oggi disponibili.


La richiesta del Patrocinio al Comune di Chiari era relativa a una giornata di incontri e di momenti ludici realizzati attraverso l’enogastronomia, la cultura, la musica, l’arte ecc. . L’appuntamento avrebbe dovuto svolgersi l’8 giugno prossimo in Villa Mazzotti.

Il patrocinio è stato prima concesso, poi revocato. Le motivazioni della revoca sono a dir poco risibili.


Si dice che “Rete di Daphne ha organizzato l'esibizione di un gruppo, nato in un CENTRO SOCIALE DI MILANO, composto da BALLERINE ANTIFASCISTE che si impegnano socialmente per inclusione e resistenza".


Ora voi capite bene che questa frase è un concentrato di termini che a leghisti e fratellini d’Italia fanno venire i diverticoli.

Appena un leghista sente parlare di “Centro Sociale” le sue narici si dilatano, le vene del collo si gonfiano, diventa paonazzo e sbotta in improperi indicibili. Strana reazione, visto che il loro leader, Capitan Fracassa, ai suoi anni giovanili frequentava proprio il Centro Sociale Leoncavallo.

Non solo. Il gruppo che doveva esibirsi (Della Move) è composto da ballerine che si definiscono “antifasciste”. 


Logo del Gruppo "Della Move"


Qui andiamo oltre il sopportabile. Nell’Italia meloniana, definirsi antifascisti significa quasi macchiarsi di un reato. Se ti va bene vengono a casa a identificarti e quasi minacciarti di non più usare quel termine, desueto, divisivo, provocatorio. 

Se poi all’aggettivo “antifascista” affianchi i sostantivi “inclusione e resistenza”, allora significa che te la vai a cercare. 

Dico, come si fa, in una città governata dalla destra, avere la pretesa di organizzare uno spettacolo con questa piattaforma programmatica? Insomma signori, un po’ di creanza!


Ebbene sì, questo è proprio quello che sta accadendo nella Chiari di Zotti e Campodonico. Una città dove il Sindaco pretende “Ordine”. Se per caso qualcuno durante una manifestazione organizzata dopo un femminicidio grida il proprio sdegno, se in un convegno si invitano “ballerine antifasciste", allora il nostro primo Cittadino interviene per mettere ordine, usando come suo solito parole sferzanti, parole fuori misura: la lotta contro la violenza sulle donne deve essere fatta "senza ideologie manipolanti, senza carnevalate, senza feste mascherate da eventi politici".

Il Sindaco di Chiari Gabriele Zotti


Insomma, il nostro Sindaco vuole stabilire lui cosa fare, cosa dire e come dirlo. E se non siete d’accordo, allora quello che volete fare fatelo con i vostri soldi. Il Sindaco concederà il patrocinio solo a eventi di cui condivide le finalità. Anzi, vista la reazione scomposta e stizzita di alcuni attori locali, si regolerà in futuro su cosa dire e a chi dare il patrocinio. E così imparate!

Vuoi mettere un bel torneo di Burraco, senza dare troppo nell’occhio?


mercoledì 14 maggio 2025

LA CASERMA DEL NOSTRO SCONTENTO

Il Vicesindaco di Chiari, in un accorato post in cui cerca con veramente scarso successo di intestarsi il merito della realizzazione della Caserma dei Carabinieri, afferma: “Nei dieci anni vizzardiani 2014-2024 le scuole sono state messe davanti a tutto, rimandando la realizzazione della caserma per ben due mandati fino ad oggi. Con buona pazienza dei militari ma anche della sicurezza pubblica!”. Questa frase contiene una sacra verità e una bugia colossale. 


Chiari - Idea grafica della nuova Caserma dei Carabinieri


È vero, durante gli anni della Giunta Vizzardi le scuole sono state messe davanti a tutto perché questo era scritto nel programma elettorale grazie al quale sono state vinte le elezioni. Questo è stato scritto, questo è stato fatto. La bugia colossale riguarda la Caserma.

Ai tempi di Mazzatorta, nella cui Giunta erano Assessori Zotti e Campodonico, abbiamo visto tanti tabelloni 3x2 spostati da una piazza all’altra della Città, per raccontare le mirabilie della rivoluzione mazzatortiana, quella che avrebbe dovuto fare di Chiari una città che non dorme mai. 


Il cartello 3x2 della nuova e mai realizzata Caserma dei Carabinieri


Peccato però che quei progetti siano rimasti solo sulla tela di quei tabelloni. Almeno i progetti più importanti, quelli che caratterizzano e danno sostanza a un’Amministrazione Comunale: Istruzione (Scuole), Cultura (Polo della Cultura), Sicurezza (Caserma dei Carabinieri).

Con l’Amministrazione Vizzardi, vivaddio, sono state realizzate due scuole. E che scuole! Non il loculo che voleva fare Mazzatorta, ma due scuole di livello europeo. E infatti i soldi per realizzarle sono arrivati proprio dall’Europa,  la tanto vituperata Europa che il Presidente del CdA di Chiari Servizi, Massimo Massetti, dice che “non va riformata, ma ABBATTUTA”. Scritto in maiuscolo perché si capisca bene quale sia il concetto.

E siccome due scuole non bastavano, si sono trovati i finanziamenti per la ristrutturazione della Scuola per l’Infanzia Pedersoli, per l’ampliamento dell’Istituto Einaudi e, dulcis in fundo, soldi per un nuovo e più ampio Asilo nido, guarda caso ancora soldi dalla matrigna Europa.

“Tutti questi soldi per le scuole?”, si lamenta Campodonico. Sì, si sono spesi tutti quei soldi sia perché ai tempi di Mazzatorta le scuole cadevano letteralmente a pezzi, sia perché la scuola rappresenta il futuro per un paese che vuole definirsi civile.

Sempre Mazzatorta , con Assessori Zotti e Campodonico, ha realizzato il fiasco più colossale mai visto dal dopoguerra in poi. Sul Polo della Cultura sono stati scritti fiumi di parole e perse quantità inimmaginabili di denaro pubblico. Ebbene, la Giunta Vizzardi ha portato a compimento il Cinema Teatro Sant’Orsola senza tanto menarla con narrazioni tipo “ il più importante e suggestivo contenitore culturale degli ultimi 50 anni”.

Chiari - Cinema Teatro S. Orsola


A partire da settembre la nostra Città avrebbe potuto avere la sua stagione teatrale, il suo cinema, la sua musica. Invece l’attuale Sindaco, con un atteggiamento acrimonioso e insensato, ha fatto saltare una programmazione già definita e il Cinema Teatro rischia di diventare un contenitore vuoto e non un motore di promozione culturale e di aggregazione sociale.

Veniamo alla Casema dei Carabinieri. Campodonico dice bene: della Caserma ne ha parlato prima di tutti Mazzatorta. Ma a parte parlarne e fare inutili tabelloni 3x2, mai niente è stato realizzato. Ci ricordiamo tutti il mega progetto della Cava Fin Beton. A fronte dell’autorizzazione a costruire un Centro Commerciale, ristoranti, pizzerie, palestre e un piccolo villaggio per 500 persone, si dava come corrispettivo uno stabile da adibire a Caserma dei Carabinieri. La crisi del mercato immobiliare si portò via ogni sogno di gloria. Poi furono vaneggiamenti di fine mandato. 

Per riparlare di Caserma si son dovuti aspettare i soldi del Pnrr, perché senza soldi non si dice messa. La nuova Caserma sarà realizzata su un edificio esistente (che abbatte i costi) e beneficia di un contributo a fondo perduto di 5 milioni di euro (ancora soldi europei, tanto per cambiare). 

La Caserma dei Carabinieri è stato il tormento della destra clarense e nello stesso tempo l'oggetto del desiderio. Desiderio che certamente i finanziamenti derivanti dall’operazione urbanistica Gnutti-Durpress non sarebbero bastati a realizzare. Le opere si realizzano se ci sono i soldi, non per effetto di un atto di volontà. 

Comunque, tutto è stato definito e avviato sotto la Giunta Vizzardi, ma l’attuale compagine amministrativa pretende di prendersi meriti che non ha. Abbiano almeno la creanza di dire grazie a chi ha saputo ideare e realizzare progetti strategici per Chiari. Loro sono quelli delle scassate rotonde in prezioso materiale lapideo per le quali hanno letteralmente buttato dalla finestra milioni e milioni di soldi pubblici.

LA TRISTE STORIA DELLA BICICLETTINA ABBANDONATA

Eccola di nuovo la nostra bicicletta abbandonata. Rotta, ammaccata, deformata, ma sempre ostinatamente desiderosa di raggiungere la sua agognata isola. Isola da cui, attraverso innumerevoli passaggi, risorgerà a nuova vita.



Un’anima pia l’ha posta vicino a un cestino porta rifiuti, nella convinzione che un mezzo di Chiari Servizi passi da quelle parti e se la porti via. Sono certo che questo sarà il giorno decisivo.



Mentre la nostra amica aspetta pazientemente il suo turno, dietro di lei, sotto quella siepe di carpini che si intravede nella foto, dormono il sonno beato dei rifiuti abbandonati, alcuni scarti di vario tipo. Due sono altamente inquinanti. Si tratta di una batteria per automobili e, presumo, di un pezzo di motore. Speriamo che il ritiro della biciclettina, sia anche l’occasione per il loro prelievo. Il Signor Sindaco non si era forse impegnato a risolvere il problema dei rifiuti abbandonati? Sono certo che a forza di dai e dai, qualche risultato si possa ottenere.

lunedì 5 maggio 2025

IL RUSCO SOTTO LA SIEPE

Ci sono molti modi per chiamare i rifiuti: immondizia, mondezza, pattume, ciarpame, scarti ecc.
I due termini regionali più usati sono:
monnezza e rusco.
Rusco si usa dalle parti di Bologna.
È un temine che mi è sempre piaciuto, anche perché prende nome da un arbusto, il pungitopo" che una volta si usava per fare scope rustiche.
A Chiari c'è un luogo dove il "rusco" viene quasi nascosto sotto una siepe, la siepe retrostante il parcheggio della Scuola Primaria.

Rifiuti abbandonati di oggi 5 maggio 2025


Passando, si può trovare di tutto: le immancabili bottiglie e lattine di birra, scatole per pizza, per biscotti, per caramelle, pacchetti di sigarette, pantaloni, maglioni e vestiario vario, nonché batterie e pezzi di motore.
Restano lì per giorni, in quanto sono in parte nascosti dalla vegetazione.
Però in questo caso, almeno la batteria e il pezzo di motore o qualunque cosa esso sia, andrebbero ritirati subito.

PARASSITI SOCIALI?

Il Regolamento Comunale votato dall’attuale compagine amministrativa, dispone che a decorrere dal 1° gennaio 2025 gli individui stranieri oggetto di “dichiarazione di ospitalità” siano inseriti d’ufficio nel computo dei componenti familiari ai fini della Tari.



Decisione che non condivido non perché illegittima, ma perché è semplicemente discriminatoria.

Quello che non condivido per nulla sono le parole usate dal Sindaco Zotti.  Definire “parassiti sociali” coloro si trovano nello stato di ospiti di una famiglia, non solo è inappropriato, ma è anche volgare e offensivo della dignità delle persone. Come giustamente rilevava un commentatore “Come sempre, pagheranno gli onesti che hanno segnalato queste "richieste di ospitalità" (che in tanti casi sono badanti che seguono anziani). Chi invece fa "nero" non pagherà, visto gli scarsi controlli”.

Ancora una volta il Sindaco non riesce a usare parole adeguate alla carica che riveste. 

Il trumpismo sta facendo disastri anche per quel che riguarda la comunicazione e il linguaggio.


P.S. - La decisione è stata invece condivisa dal PD e dal Comitato Civico Marco Salogni. Non capisco il motivo di tale scelta, come non l’ha capita la CGIL di Brescia che l’ha definita “discriminatoria”.

sabato 3 maggio 2025

ALLA BUONORA

Il Sindaco Zotti, durante la sua precedente vita si era battuto come un leone per non permettere che a Chiari partisse la Raccolta Differenziata. Ora pubblica, assieme ad altri che la pensavano allo stesso modo, bellissimi istogrammi che attestano che la nostra città è, "con l'88,2% di RD (di alta qualità) il miglior comune sopra i 15mila abitanti"

Come sono lontani i tempi delle assurde polemiche dei soliti noti che criticavano a prescindere la scelta inaugurata dalla Giunta Vizzardi!  Se ci si compiaceva del fatto che Chiari fosse diventato da ultima ruota del carro il "primo Comune sopra i 15 mila abitanti in Provincia di Brescia per percentuale di raccolta differenziata" ti venivano a dire che non era vero, che  "allora pure Bagnolo Mella potrebbe dire di essere il primo comune sopra i 12mila abitanti". Ora questi puntuti commentatori, senza avvertire il senso delle loro contraddizioni per non dire ridicolo, sventolano istogrammi come fossero vessilli del loro merito.

Lasciamo stare comunque il passato con tutte le sue polemiche e concentriamoci sul presente.

Che i cittadini di Chiari e Chiari Servizi concorrano a fare un'ottima Raccolta Differenziata è un fatto innegabile che vale sia che governi la destra sia che governi la sinistra. È una cosa di cui andare orgogliosi, perché dimostra l'alto senso civico dei nostri concittadini e attesta che Chiari Servizi è un'azienda che lavora bene.

Una cosa riguardo la quale non siamo ancora venuti a capo è il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti. Questo in massima parte dipende dall'inciviltà di una piccola parte della popolazione, che non vuole saperne di rispettare le regole e spesso si comporta in modo strafottente, ma anche da una difficoltà di Chiari Servizi di risolvere il problema. Come ho avuto modo di dire in passato, molto dipende dalle risorse umane e finanziarie a disposizione della società in house.

Dopo gli accenti esaltati della prima ora di Sindaco e Vice Sindaco, con tanto di "pulcino vivo, forte e armato", e toni tipo - arriviamo noi e risolviamo tutto, gli altri erano degli incapaci - si è arrivati a formulazioni meno assertive:  "l’inciviltà e il malcostume del rifiuto abbandonato dovunque sono purtroppo dilaganti",  "non arginabili abbandoni di rifiuti", per finire con l'ammissione del Sindaco che “Ora la vera sfida è contrastare l’abbandono dei rifiuti”. Alla buonora! È quasi un anno che governa Chiari, e la Città è purtroppo ridotta in queste misere condizioni. Vedremo se alle parole seguiranno i fatti.


Foto del 3/5/2025


Foto del 3/5/2025


Foto del 3/5/2025


Foto del 3/5/2025


Foto del 2 e 3/5/2025


Foto del 2/5/2025


Foto del 2/5/2025


Foto del 2/5/2025

Foto del 2/5/2025



















venerdì 2 maggio 2025

FESTINI SERALI

 Questa la situazione del sagrato della Chiesa domenica 27 aprile scorso:



Il Sindaco, piccato perché "Qualcuno è pronto a pubblicare delle foto dei gradini del Duomo e della piazza sporchi", afferma perentorio che "la verità è che devo intervenire sulla prevenzione di alcuni "festini serali" che non sono più tollerati". Affermazione che mi sento di condividere solo in parte, perché un conto è divertirsi, un conto è sporcare, vandalizzare cose, creare disturbo alla quiete pubblica. 

Comunque il Sindaco, ha poteri specifici per garantire l'ordine pubblico e attraverso ordinanze contingibili e urgenti: 

  • prevenire e contrastare il degrado urbano; 
  • garantire il decoro urbano, vietando comportamenti che ne compromettano la bellezza e l'ordine; 
  • concorrere ad assicurare la cooperazione della Polizia locale con le Forze di Polizia Statali.
Aspettiamo quindi il suo intervento perché non si abbiano a verificare situazioni di degrado che giornalmente ci tocca segnalare, non perché la cosa ci piaccia, ma perché  riteniamo che alle parole dei nostri politici debbano seguire i fatti. Altrimenti ci si limita alla propaganda, alle parole vuote, alle sceneggiate che possono andare bene per i supporter plaudenti. 
Di tutto abbiamo bisogno meno che di una politica teatrante. Il teatro lo faremo quando sarà aperto al pubblico il S.Orsola che, per precipua responsabilità del Sindaco, resterà un contenitore vuoto e inutile ancora per parecchio tempo. Ma questo sarà argomento di un altro post.

Sagrato della Chiesa oggi