Uno degli obiettivi posti dalla Giunta Mazzatorta all’atto del suo insediamento è stato quello di ridurre drasticamente il contenzioso in essere, obiettivo che, come ognuno può constatare, è stato clamorosamente mancato. Il contenzioso giudiziario è aumentato vertiginosamente, costringendo il Comune a pagare fior di soldi per spese e onorari di avvocati e periti.
Il Sindaco di Chiari Sen. Sandro Mazzatorta |
La questione più eclatante è quella relativa al fantomatico Polo della Cultura.
Il Sindaco e la sua Giunta, dopo aver versato un milione di euro ad Eleca in base a una convenzione sciagurata e dopo aver speso montagne di soldi per tutte quelle opere propedeutiche all’iniziativa (abbattimento Cinema-Teatro, spostamento piante, asfaltatura del piazzale ecc.), avevano detto ai cittadini di Chiari di stare tranquilli perchè i soldi sarebbero stati recuperati “a breve” con l’escussione della famosa fidejussione di 1 milione e mezzo di euro.
A breve! Dopo più di un anno i cittadini di Chiari sono ancora lì che aspettano. Nel frattempo, le varie cause vanno avanti con ulteriori danni per le casse comunali.
Ma il Polo della Cultura non è il solo buco in cui si è ficcata questa “Giunta del fare garbugli”.
No, c’è anche la questione delle rotonde più belle del mondo. Erano tanto belle che hanno dovuto togliere alla svelta il porfido “ammalorato”, per evitare che in qualche voragine che si era aperta vi finisse magari un incolpevole ciclista con conseguenze immaginabili. Per evitare di pagare dazio, in Comune hanno inscenato la storia delle denuncie alle ditte che avevano fatto i lavori. Anche per queste cause aspettiamo speranzosi il ritorno dei soldi spesi. Tuttavia in Comune non devono essere granchè certi di vincere, se, come risulta evidente, hanno proposto una definizione bonaria del contenzioso. Vedremo come andrà, ma anche qui parcelle e spese a profusione.
Poichè questi contenziosi non erano sufficienti, il Sindaco, per una questione di principio meramente ideologica, si è ficcato in altre cause giudiziarie da cui sino ad oggi è uscito sempre e comunque perdente. Ci riferiamo ai contenziosi per l’assegnazione delle Case Popolari e a quello per i “Premi all’eccellenza scolastica”, la cui motivazione è stata sempre la stessa: il requisito della “cittadinanza italiana”. Cause perse, soldi pure. Tanto, paga Pantalone.
Non contento di questi bei risultati il Sindaco torna alla carica e pretende che i rilevatori previsti dalla procedura del 15° Censimento Istat abbiano anch’essi il requisito della cittadinanza italiana. La cosa che più dà fastidio in tutta questa storia è che il Sindaco-Senatore-Avvocato Mazzatorta sa benissimo che la sua è una battaglia persa in partenza. Eppure testardamente continua a portare avanti le sue ossessioni che potrebbero anche non interessarci se a pagare le parcelle degli avvocati non fossero i cittadini di Chiari.
Come abbiamo avuto modo di dire in altra occasione (leggi qui) “Sindaco, vuole fare la sua bella battaglia contro i mulini a vento, vuole continuare a sbattere la testa contro il muro, bene lo faccia pure, ma per favore le parcelle degli avvocati se le paghi con i suoi soldini!”.