Eh sì, la Giustizia quando vuole sa essere molto
rapida. Prendete ad esempio la questione Golf a Chiari: il Consiglio
d’Amministrazione dell’ente presenta ricorso l’8 gennaio avverso la decisione
del Consiglio Comunale del 28 ottobre scorso e in meno di due settimane riesce
a ricevere una risposta alle sue osservazioni. Secondo le notizie apparse sui giornali, sembra infatti che il Tar abbia rimandato la
delibera al Consiglio, chiedendo che lo stesso si esprima con motivazioni più pertinenti entro il 2 aprile.
Le sentenze, come le ordinanze, si
rispettano e se ci sono le condizioni si appellano. Chi come il sottoscritto
non ha fatto mai una battaglia ideologica sulle questioni che riguardano
l’Istituto Morcelliano, oggi guarda in modo disincantato ai fatti e aspetta di
leggere le carte prima di pronunciarsi.
A quelli che oggi si
strofinano le mani contenti, rivolgo un consiglio: aspettate prima di godere.
Il Tar si è espresso sulla base del ricorso della Fondazione e della memoria
del Comune che ha in sostanza avallato le osservazioni dell’ente. E’ un film
già visto. Anche in occasione della modifica dello Statuto la Regione Lombardia
si era espressa favorevolmente, salvo poi cambiare idea una volta ricevute
osservazioni argomentate. In questo caso
il ricorso della Fondazione è giustificato, per non dire agevolato dall’impianto
della deliberazione, del tutto carente rispetto alle motivazioni sfavorevoli espresse
dai singoli consiglieri e dai gruppi.
La sede della Fondazione Istituto Morcelliano |
Oggi, i partiti che stanno
all’opposizione e tutti coloro che sono
contrari a questo progetto, devono farsi carico di un compito, quello di
motivare in modo circostanziato le ragioni che spingono il Consiglio Comunale a
dire di no all’operazione, attraverso un Ordine del Giorno che venga recepito
in delibera.
Nei confronti dei suoi ex
alleati, il Sindaco sta usando argomenti dal tono intimidatorio e blandizie. Affermare che ci si è costituiti in giudizio
per evitare che il Tar annullasse la delibera consiliare, fatto che avrebbe
permesso all’Istituto Morcelliano di chiedere il risarcimento dei danni a quei
consiglieri che si sono pronunciati sfavorevolmente, è una balla che non sta né
in cielo né in terra. Il progetto Golf prevede una variante al PGT e come tale
va deliberato dal Consiglio Comunale. Altro che ratificare quanto deciso da Giunta
Comunale e altri enti! Se anche non ci fossero decine di altre questioni su cui
il Consiglio Comunale ha voce in capitolo, basterebbe questa per smontare
l’assurda pretesa che vuole relegare il
Consiglio Comunale a ratificatore di decisioni altrui.
Luogo dove dovrebbe sorgere il campo di golf della Morcelliana |
Si dice “ma allora come si fa a investire se non c’è certezza di diritto?”.
Il problema è proprio questo: la certezza del diritto. C’è chi pensa che per il
fatto di investire ognuno è libero di eludere qualsiasi norma, di superare
qualsiasi procedura. Così non è e fa male l’Amministrazione Comunale ad
alimentare questa convinzione. Il Consiglio Comunale non può essere considerato
l’Assemblea degli “utili idioti” a cui far ratificare decisioni già prese in
altra sede. Per quegli argomenti su cui è sovrano, il Consiglio Comunale deve
essere messo in grado di decidere in modo informato e convinto. Dopo tutto non
si tratta di bagatelle, ma di questioni che hanno attinenza con il futuro della
nostra comunità.
Il sindaco di Chiari Sandro Mazzatorta |
Qualcosa a proposito della parole
pronunciate dal Sindaco. Egli afferma “abbiamo
lavorato due anni e ci troviamo la giustizia a doverci bacchettare per una
questione che ora rischia di portare un danno erariale al Comune per eventuali
azioni risarcitorie da parte dell'ente Morcelliano, perché qualche consigliere
si è voluto il quarto d'ora sotto al sole”. Proprio lui parla? E cosa si
dovrebbe dire dell’effettivo danno che le decisioni sue e della sua Giunta hanno
causato alla Città a proposito del Polo della Cultura? Chi ci ripagherà del
Cinema Teatro abbattuto senza delibera del Consiglio Comunale? Chi ci restituirà
il milione di euro dato alla Eleca Chiari Srl e finito dietro discrete cortine
svizzere? Chi ci rimborserà tutti i soldi che sono stati impegnati per
abbattere il cinema, spostare le piante e affrontare i numerosi giudizi che
quella sciagurata operazione ha aperto?
Aspettiamo le carte. La partita è
ancora aperta.