Da quando a Chiari è stata avviata la raccolta differenziata dei rifiuti urbani con il sistema cosiddetto “porta a porta”, sono nati come funghi gli esteti dei rifiuti.
Ciò che anima i componenti di questa nuova corrente artistica è il rifiuto dei rifiuti. Essi non sopportano di vedere per strada o in un fosso una carta, un sacchetto, una bottiglia di plastica. Il loro gusto estetico ne risulta offeso e inveiscono contro il sindaco e la sua giunta che hanno permesso con le loro scelte sciagurate questo oltraggio alla bellezza del paesaggio urbano e contadino.
Se siete fuori di primo mattino li potete vedere per le vie di Chiari raccogliere testimonianze di questo vituperio. Con le loro macchinette fotografiche tutti i giorni passano in rassegna vie, vicoli e piazzette alla ricerca dei corpi del reato.
Nulla passa inosservato. I cestini dei rifiuti sparsi un po’ in giro per la città sono esaminati minuziosamente per rilevare se contengano innocui fazzoletti di carta oppure sacchetti dello sporco. Ogni bicchiere di plastica, ogni foglio di giornale, ogni stecco di gelato viene accuratamente documentato. Il dossier realizzato è diventato ormai un tomo enciclopedico.
Peccato però che questi esteti non abbiano fatto la stessa cosa quando governava il “rivoluzionario” Mazzatorta. A quei tempi i cassonetti imputridivano sotto il sole padano d’agosto allietando dei loro “effluvi” i nostri delicati sensi. Montagne di rifiuti adornavano i suddetti cassonetti e, in alcuni casi (leggi qui e qui), vere e proprie discariche si aprivano qua e là per il sacro suolo dei nostri padri.
Allora i nostri esteti non avevano ancora acquistato le loro macchinette fotografiche e giudicavano lo scempio come opera malvagia di persone incivili che si adoperavano testardamente per sabotare l’impegno riformatore del sindaco Mazzatorta e della sua giunta.
Oggi invece se qualche sacchetto viene lasciato nei cestini porta rifiuti o una carta delle caramelle viene abbandonata in un parco giochi, la responsabilità, anzi la colpa, è dell’inefficiente PAP.
Papè Satan diceva il sommo vate. IL Pap è Satana, il male assoluto, il male da sradicare a tutti i costi dalla nostra città… anche a costo di cadere nel ridicolo.