Allora, vediamo! È due anni che la Lega ce la sta menando con la situazione Sicurezza fuori controllo a Chiari. È due anni, cioè da quando hanno preso la batosta elettorale, che stanno facendo e scrivendo cose da pazzi per accreditare una presunta verità: la Sicurezza a Chiari è fuori controllo a causa della sottovalutazione del problema da parte della Giunta Vizzardi. Prima, cioè quando governava Mazzatorta, il Sindaco che aveva speso montagne di soldi per aerei poliziotto, ronde padane e distaccamenti di polizia, si stava molto meglio e le persone passeggiavano per le vie del centro anche di notte e a casa stavano con porte e finestre aperte, tanto nessuno veniva a disturbare i loro sonni.
In questi due anni, sui siti e profili dei vari attivisti e simpatizzanti leghisti, sono stati scritti fiumi di parole, con commenti che spesso hanno rasentato l’incitamento all’odio razziale e alla violenza, per non dire l’istigazione a delinquere. Se ciò non bastasse, si sono messi in mezzo anche i giornali. I soliti megafoni in servizio permanente effettivo, hanno dato il meglio di sé nel realizzare articoli a quattro colonne per il furto della cassetta dell’elemosina. Lo scopo era quello di dimostrare che Chiari, da piccola Atene qual era, si era trasformata in poco tempo in una landa desolata dove la facevano da padroni ladri e tagliagole.
Oggi vengono resi noti i dati forniti dalla Prefettura di Brescia, unica autorità in grado di dire una parola certa sul PROBLEMA SICUREZZA. Guarda guarda! La piccola Atene dei tempi di Mazzatorta era solo una fantasia mediatica e anche allora come oggi, si commettevano furti, rapine, atti vandalici e truffe. Anzi a ben vedere la situazione era ancora più grave, nonostante i soldi spesi senza ritegno.
È quello che ho scritto varie volte su questo Blog, prendendomi critiche e rampogne dai vari signori “so tutto io”. I dati tuttavia hanno una loro cocciutaggine e la realtà si può manipolare fino a un certo punto, ma non per sempre.
Pur di non recedere di fronte all’evidenza, ora si cerca di asserire che i dati non corrispondono a verità e che un conto è il furto di una bicicletta e un conto il furto in un appartamento. Siamo d’accordo. Il Sindaco ha promesso altri dati. Aspettiamo!
Poiché questo rappresenta in ogni caso un colpo, la Lega ha pensato bene di rilanciare, organizzando un sit-in in Piazza del Granaio per mettere in evidenza l’allarme profughi, un problema che come tutti sanno lascia inquieti i clarensi. Sono stati chiamati a raccolta attivisti e dirigenti provinciali, regionali e naturalmente i soliti megafoni accorsi a dare una mano ai vecchi amici.
Avrebbe dovuto essere un gran raduno di folla e invece è stato un flop memorabile. Togli i dirigenti locali, provinciali e regionali, in piazza del Granaio non c’era nessuno, segno che i clarensi non sono così ansiosi e che la Lega continua a inseguire i suoi fantasmi. Un grande risultato, non c’è che dire!