venerdì 26 luglio 2024

AIUOLE e AIOLE

D’accordo Vicesindaco mi ha convinto. l’Enciclopedia Treccani e perfino l’Accademia della Crusca, ammettono il termine “aiola”.

Eppure vede, le parole non sono solo sillabe messe insieme in qualche modo, sono anche suoni armonici che nel Paese “dove il sì suona” hanno una loro importanza. Sono anche segni e il segno della parola “aiola” è un segno ordinario. Di più. È dozzinale, scadente, banale. Esattamente come il suo suono. 

Pensi che nello scrivere la parola “aiola” il correttore automatico me la sostituiva con “suola”. Pure lui si rifiutava di scriverla. 

Per non parlare del motore di ricerca Google. Alla domanda “vietato calpestare le aiole”, mi risponde “forse cercavi ‘vietato calpestare le aiuole’?”.

Spero per lei che non abbia mai bisogno di un cartello con su scritto “vietato calpestare le aiole”. Le assicuro che farebbe molta difficoltà a trovarlo, come si può evincere dai pochi esempi che riporto di seguito.

 

Vietato calpestare le aiuole - Cartelli


Comunque sono d’accordo con lei il problema non è lessicale, ma di sostanza. 

Prima e durante la campagna elettorale, lei si è dilungato parecchio sulla questione del “decoro urbano”,  a suo dire completamente dimenticato  dall’Amministrazione Vizzardi. 

Sicuramente la pulizia di strade, marciapiedi e aiuole non sarà stata impeccabile, ma mi corre l’obbligo di ricordarle cos’era Chiari quando lei governava assieme a Mazzatorta. Pubblico qualche foto delle centinaia che ho nel mio archivio personale, così, per rinfrescarle la memoria. Quella sì che era sporcizia. Era di più: lerciume, indecenza, uno schifo infinito. Forse se ne era dimenticato e ha pensato bene di venire a fare la morale.


La raccolta dei rifiuti urbani al tempo di Mazzatorta


È bastato però qualche giorno e lei, di fronte a una città sporca, né più né meno che prima, ha alzato le mani gridando ai soliti incivili che ogni giorno abbandonano rifiuti in centro e in periferia. Dite che state facendo salti mortali per recuperare bottiglie vuote, tappi e cartacce, ma dite anche, a vostra discolpa, che è difficile sanare in poco tempo una situazione di abbandono ereditata da quelli che c’erano prima.

L’augurio è che lei riesca nell’impresa, perché avere una città pulita è interesse di tutti. Stia però tranquillo che da parte mia non le farò mancare segnalazioni, cominciando da oggi.


Decoro urbano a Chiari oggi


Spero non se ne abbia a male e accetti la cosa senza apostrofarmi per strada, come fatto in passato, con epiteti che per decenza è meglio non riportare. Oggi riveste una carica istituzionale che richiede misura e senso di responsabilità.



P.s. - La locuzione “turbo capitalista” non è mia, ma del Sindaco Zotti. La usò, rivolto a Vizzardi, in sede di confronto dei candidati presso Teletutto. È strano che lei non se ne ricordi, visto che tramutatosi repentinamente in giornalista ha fatto la telecronaca minuto per minuto di quell’evento. 

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