domenica 27 aprile 2025

CHIARI MAI COSÌ PULITA?

Siccome “Chiari non è stata mai così pulita”, a noi tocca l’ingrato compito di raccontare un’altra Chiari, quella che i nostri amministratori si rifiutano di vedere, perché fa comodo dire che “va tutto bene madama la Marchesa”.


Comincio dalla Torre Civica. L’altro giorno, mentre passavo da piazza Zanardelli, vedo dei calcinacci cadere dalla Torre. Mi avvicino per vedere meglio e subito sono avvicinato da un ambulante - era giorno di mercato - che mi dice che è così tutti i giorni. “Sono i piccioni. Hanno sfondato le protezioni e fanno cadere calcinacci e pezzi di laterizio”. Si avvicinano anche i vigili che ci tengono a precisare che il problema è noto agli Uffici Comunali. Dico che appunto perché  è un problema noto, occorrerebbe intervenire per ripristinare le protezioni. Dicono che avviseranno. Il giorno dopo, la zona è transennata, ma i calcinacci continuano a cadere. La situazione è questa.

Torre Civica, cadono calcinacci


Raccolta rifiuti. Il “pulcino” continua ad avere qualche problema. Capisco che gli incivili perseverano nei loro assurdi comportamenti, ma certe situazioni stanno diventando incontrollate.

Cosa si aspetta a chiudere la zona dove sono posizionati i contenitori a uso esclusivo della scuola? Con la passata Amministrazione questo luogo era chiuso. Ora è aperto e gradualmente si sta creando una piccola discarica. Ecco la situazione a stamattina.


Piccola discarica


Negli ultimi giorni piazza Zanardelli è diventata luogo di bisbocce notturne con l’indecente corollario dell’abbandono di rifiuti vari: bicchieri di plastica, lattine, bottiglie, sacchetti e altro. Maggiori controlli forse sarebbero auspicabili.


Il decoro in piazza Zanardelli


Non dimentichiamo gli abbandoni di sportine, borse della spesa, biciclette, fasciatoi, materassi, valigie, suppellettili varie, che continuano ad essere abbandonati accanto ai cestini porta rifiuti, ma anche nei fossi e al bordo delle strade. Se questo è il decoro urbano strombazzato ai quattro venti da Sindaco e Vicesindaco, lascio a voi decidere.
Giornalieri abbandoni di rifiuti



sabato 26 aprile 2025

CHE FINE HA FATTO ATHENA?

All’inizio del proprio mandato, il Sindaco Zotti si era impegnato davanti al popolo clarense di svolgere una lotta senza quartiere alla droga e agli spacciatori.

Per far vedere che faceva sul serio, per prima cosa fece tagliare la siepe che cresceva rigogliosa davanti alla Casa Comunale: “Abbiamo fatto rasare l'edera e abbassare la siepe, perché non é accettabile che uno dei punti di maggiore spaccio sia il parcheggio sotto la finestra del Sindaco”.

Poi dalla botanica passò alla zoologia. Firmò un accordo con il Comune di Treviglio per utilizzare un’unità cinofila già in servizio presso la Polizia Locale del Comune bergamasco. Così nel pomeriggio di martedì 3 settembre 2024 divenne operativa anche sul territorio clarense l’attività di prevenzione e controllo per il contrasto al consumo e spaccio di droga.


Chiari - l'Unità cinofila in azione


L’Unità cinofila era rappresentata da un Labrador femmina dal mitico nome: Athena. Lo stesso Sindaco Zotti seguì personalmente la Polizia Locale lungo il percorso dell’Unità cinofila, in azione per ben due ore. Athena, con il suo fiuto impareggiabile, segnalò tracce di droga nel parcheggio interrato in Piazza del Granaio, nel parcheggio interrato nei pressi della Stazione e sul retro della Sede Municipale. Chi l’avrebbe mai detto!

Questo primo intervento permise a detta del Sindaco “una mappatura del territorio e dei luoghi più critici”. A seguire, sarebbe stato programmato “un calendario di interventi da svolgere in collaborazione con i Carabinieri di Chiari: sopralluoghi a tappeto con personale in borghese, operazioni antidroga a sorpresa all’esterno degli edifici scolastici".

Il secondo intervento avvenne il 24 ottobre dello stesso anno. Le aree controllate furono il Parco di Villa Mazzotti, Piazza del Granaio e il Parco delle Rogge. Furono fermate due persone in possesso di alcune dosi di droga e prontamente segnalate a Prefetto e Autorità Giudiziaria. L’impegno fu di “programmare per le settimane successive controlli antidroga anche con il supporto dell’Unità cinofila”.

Avete per caso avuto notizia di controlli antidroga effettuati sul nostro territorio dopo quella data? Io no.

Ci fossero stati e avessero portato a risultati tangibili, sicuramente le pagine del Sindaco, della Giunta e di tutti i loro supporter sarebbero stati pieni di post encomiabili, di commenti di elogio al Sindaco per la sua lungimiranza, di plauso alla Giunta per la sua capacità di mantenere le promesse e di tenere la città pulita in tutti i sensi.  Invece niente. Il silenzio assoluto.

Il cane antidroga Athena


Cosa ci dice questo? Ci dice che in fatto di sicurezza la destra sa fare solo teatro. Promette lotte senza quartiere, spende soldi a valanga per iniziative opinabili, salvo poi non tener fede agli impegni, abbandonare i presidi (Mazzatorta docet), accusare la sinistra di sottovalutare i problemi. 

Bastasse un cane per risolvere i problemi dell’uso e dello spaccio della droga a Chiari, saluteremmo come benvenuta Athena o qualsiasi altro cane antidroga si volesse comprare. Ma il Sindaco sa benissimo che il problema della droga è molto più profondo e non si risolve togliendo dalla strada due spacciatori da strapazzo. Ma se anche il problema fosse quello di liberare il territorio da piccoli spacciatori, il Sindaco sembra essersene dimenticato. E tutte le sparate del  “non daremo tregua ai dispensatori di morte”, “faremo loro una lotta senza quartiere”, si sono dissolte nel nulla. A meno che, dopo i due interventi di Athena, i consumatori e gli spacciatori di Chiari siano emigrati in luoghi più agibili; il che significherebbe che Chiari è diventato magicamente un Comune drugs free. lnsomma, il migliore dei mondi possibile.


mercoledì 23 aprile 2025

ESAUSTI ABBANDONI


In una zona antistante al Polo Scolastico delle Primarie sono posizionati dei bidoni a uso esclusivo dell’Istituto. Una volta questo luogo era recintato da transenne. Oggi, non si sa per quale motivo, è aperto. Oltre a creare un problema di decoro urbano, il fatto determina l’abbandono continuo di rifiuti. Ecco il risultato:




Per evitare l’abbandono di rifiuti vicino ai contenitori per la raccolta di abiti usati, si è pensato bene di togliere di mezzo i contenitori e portarli all’isola ecologica. Purtroppo la pezza non  è stata sufficiente e gli abbandoni sono continuati però vicino ai contenitori di olio esausto. Cosa faremo, toglieremo di mezzo anche questi che, detto per inciso, sono sempre strapieni?





Se si ha intenzione di perseguire la politica del “togli il dente togli il dolore” rischieremo di eliminare anche i cestini porta rifiuti, luogo purtroppo usato da molti cittadini incivili per abbandonare i loro rifiuti. 



Non mi pare sia una politica saggia e in ogni caso non in linea con quella di chi pensava di mettere ordine con la bacchetta magica a un malcostume imperante.


sabato 19 aprile 2025

NON ARGINABILI ABBANDONI

Nonostante avessi ampiamente dimostrato che il nostro territorio era ormai ridotto a una vera e propria discarica a cielo aperto, l’Assessore al Decoro Urbano, che è anche Vicesindaco, ha avuto il coraggio di dire che il problema non erano i rifiuti abbandonati per le strade, ma “l’ossessione di alcuni con il report fotografico sul rifiuto ovunque e comunque”




Poiché certe "ossessioni" sono dure da superare, i post sul mio blog sono diventati sempre più incalzanti, e alla fine l’Assessore ha dovuto scrivere: “Posso concordare che l’inciviltà e il malcostume del rifiuto abbandonato ovunque sono purtroppo dilaganti”. Insomma, ha ammesso di non riuscire a fermare questa piaga dell’abbandono dei rifiuti e di questa inciviltà che ormai coinvolge una parte della popolazione. 




Dopo le parole solenni del Sindaco, che in Consiglio Comunale aveva detto che “Chiari Servizi è un pulcino vivo, forte e armato”, la stessa Chiari Servizi si è trovata costretta a rimuovere i contenitori per la raccolta di abiti usati e tessili, “a causa dei continui e non arginabili abbandoni di rifiuti vicino ai contenitori”. 

Il problema l’ho segnalato più volte, e le foto che seguono sono la prova di quanto questa pratica fosse diffusa. 




Ora, togliere i contenitori e spostarli all’isola ecologica sembra una soluzione, ma in realtà, a causa dell’incuria di pochi, penalizza tutta la città senza risolvere davvero il problema. 

Questa era la situazione questa mattina. 




Forse sarebbe meglio smettere di fare proclami solenni e cominciare a lavorare con più umiltà e dedizione, perché i problemi non si risolvono con le parole o decisioni affrettate.