giovedì 15 dicembre 2011

Tanti chiari auguri!


La Lega, dopo aver sbancato il Paese assieme all’amico Berlusconi, ha pensato bene di ritirarsi all’opposizione per rifarsi la verginità perduta. Da quei banchi continua a lanciare bordate nei confronti del Governo Monti, responsabile a suo dire di tutti i mali che affliggono gli italiani.
Vignetta Altan
Le buffonate piazzaiole però non riescono a nascondere la vergogna di un partito che fino a ieri ha retto il moccolo al premier più “sputtanato” dell’universo, a quello che andava a dire che la crisi non c’era e che tutto andava bene madama la marchesa, a quello che continua ad affermare che gli italiani sono un popolo di gaudenti, a colui che mentre l’Italia andava a picco farneticava di una diminuzione di tasse e di soldi da spendere a destra e a manca, a colui che pretende ancora priviligi per sè e i suoi pari e se così non è, che vada pure all’inferno il Governo e il Paese con lui.
Se l’Italia è un popolo di gaudenti, che dire di quel  24,7% della popolazione, più o meno 15 milioni (dati 2010),  che è a rischio povertà o esclusione sociale? Se tutto andava bene, come mai nel biennio 2009-2010 il numero degli occupati è diminuito di 532 mila unità? Come mai nel decennio 2001-2010 l'Italia ha realizzato la performance di crescita peggiore tra tutti i Paesi dell'Unione europea, con un tasso medio annuo di appena lo 0,2% contro l'1,3% registrato dall'Ue? Come mai due milioni di cittadini, in gran parte anziani o adulti in gravi condizioni di salute, sono abbandonati a sé stessi? E come mai, tanto per parlare di Chiari, l’Assessore alle Politiche sociali, Annamaria Boifava, parla di “numeri che fanno paura... di famiglie clarensi  in netta difficoltà... e non sto parlando solo di immigrati... che quello che più  spaventa  è il numero di cittadini  che  chiedono una mano al Comune”?
Sì non solo “sta arrivando l´onda lunga della crisi”, ma ci troviamo di fronte a una situazione drammatica dal punto di vista della tenuta dei conti. Dichiarare “default” oggi, significa non pagare pensioni, non  pagare stipendi dei pubblici dipendenti, significa interrompere i servizi sanitari.

Bagarre della Lega in Senato

Questa gente che oggi  fa “bagarre” in parlamento, ha governato otto degli ultimi dieci anni. Sino a ieri danzava come un ubriaco sull’orlo del precipizio, incapace di assumere la benchè minima decisione per rimettere in sesto il Paese. Oggi fa le piazzate  e grida  basta tasse” e “giù le mani dalle pensioni” , come se per risolvere i problemi bastasse fare sceneggiate .
Ma se questa “manovra è una rapina”, cosa prevedeva quella di 55 miliardi (o 65) redatta da Tremonti e votata in Consiglio dei Ministri anche dalla Lega? Cosa conteneva la letterina per l’Europa scritta come un bravo scolaro da Berlusconi? Cos’erano quelle, simpatiche carezze?
Nella foto ricordo del Senato che tanto ha esaltato il popolo padano, abbiamo intravisto anche il Senatore Mazzatorta. Sventolava il cartello sulle pensioni. Ottima scelta. Pensate a quali sarcasmi si sarebbe esposto se solo avesse preso quello con su scritto “basta tasse”!  Infatti, dopo aver venduto quello che c’era da vendere delle proprietà comunali, compresi minuscoli fazzoletti di terra, ora il nostro Sindaco si appresta ad applicare anche l’addizionale comunale Irpef.  Avendo bisogno di “somme utili a smuovere il bilancio”, avendo l’urgenza di realizzare qualcosa prima che finisca il suo mandato, Mazzatorta pretende di infilare la mano nelle nostre tasche e sfilarci 1 milione di euro. I contribuenti della nostra città ringraziano e porgono deferenti tanti chiari auguri.






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