mercoledì 9 maggio 2012

Gola profonda

Il “gola profonda” della politica clarense, in un’intervista rilasciata oggi al Giornale di Brescia, ci informa che “hanno preso il via i lavori di costruzione della variante  alla Provinciale 17 destinata a collegare la A4 alla BreBeMi”.  Strada da “22 milioni di euro” sottolinea orgoglioso l’Assessore Piantoni, quasi che i soldi li tirasse fuori di tasca sua.
Strada necessaria? Forse, anche se io personalmente penso si potessero trovare altre soluzioni, allargando per esempio strade già esistenti ed  evitando così di apportare ulteriori “sbreghi” a un territorio già in forte sofferenza ambientale per il passaggio delle grandi infrastrutture (Tav e BreBeMi).
Ma non è di questo che oggi voglio parlare.
Infatti il loquace assessore ci informa anche che “torna all’asta l’area comunale di via Ricci”. Questo sarà il quarto tentativo e, naturalmente, ogni volta viene abbassato il prezzo a base d’asta. Eravamo partiti da 2 milioni e 900 mila euro, oggi siamo arrivati a 1 milione e 300 mila euro, con una riduzione di oltre il 55%.
Insomma, per racimolare un po’ di soldi prima che spiri questo agonizzante secondo mandato amministrativo, la giunta Mazzatorta svende letteralmente quanto ormai rimane del “fu ricco” patrimonio della nostra Città.
Non solo. La giunta, pur di liquidare quanto resta, si dichiara disposta a trattare eventuali modifiche con coloro che si aggiudicheranno il bando. In cosa effettivamente consistano queste “modifiche” non è molto comprensibile, ma sicuramente non sarà un guadagno per la Città.
Ora ci chiediamo: ma perchè bisogna svendere quanto ci è stato lasciato dalle precedenti amministrazioni?  Non è meglio aspettare che la  situazione di mercato migliori? Magari fra qualche anno quell’area ci può venire utile. Dobbiamo per forza fare fuori tutto?
Il problema è che questa giunta, quando le vacche erano grasse, ha sprecato vagonate di soldi in consulenze inutili che nulla hanno dato alla Città, in progetti faraonici (Museo della Città), in progetti fallimentari (Polo della Cultura), in progetti deliranti (oltre 30 rotonde in “prezioso materiale lapideo”), in lunghi e costosi contenziosi legali (per il Polo della Cultura, per le rotonde “scassate”, per le scelte ideologiche della Lega). Per realizzare questo suo programma il Comune è stato indebitato oltre ogni limite e il patrimonio comunale completamente venduto.
Oggi, di fronte al suo fallimento politico e amministrativo, alla Giunta Mazzatorta non  rimane che raschiare il barile. Ma non sarà sufficiente. Gli ambiziosi progetti messi in campo negli ultimi anni: sistemazione di Viale Mazzini,  costruzione di una nuova Caserma dei Carabinieri, restauro o costruzione ex novo delle scuole, si scontrano con una situazione finanziaria e di bilancio disastrosa e molto probabilmente rimarranno lettera morta. Esattamente come la giunta che li ha ideati.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

....comunque la cosa che mi lascia disgustato e pieno di dubbi , è come passano i giorni , i mesi e gli anni , e nulla succede.

Ciao a tutti ,
giuliano tonelli.

Anonimo ha detto...

... ora poi salta fuori anche che le fondazioni si mettono a fare le strade e le rotonde.
Ma il peggio deve ancora venire o siamo finalmente alla frutta ?

grazie,
giuliano tonelli