Quando si sentono le cose come quelle accadute a Roma viene
spontaneo un senso di nausea e un desiderio irrefrenabile di mandare tutti al
diavolo. La politica italiana è marcia e sarebbe giusto che fosse travolta da
un moto di civile ribellione. Sarebbe dico, perché purtroppo la politica è lo
specchio della sociètà, corrotta questa, corrotta quella. Lo Stato infiltrato da poteri mafiosi, l’economia
divenuta ormai un’economia criminale, i partiti incapaci di emendarsi e permeati
da affaristi, disonesti e parolai, i cittadini onesti sopraffatti e zittiti.
Eppure arrendersi sarebbe come dargliela vinta.
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