giovedì 2 luglio 2015

Raccolta differenziata: prime impressioni

Il 29 giugno è partita anche a Chiari la racconta differenziata dei rifiuti con il sistema “porta a porta”. Naturalmente è ancora presto per tirare somme per cui mi limiterò a esprimere soltanto alcune impressioni personali.
Per me e la mia famiglia praticamente è cambiato poco e quel che è cambiato è sicuramente cambiato in meglio. La raccolta differenziata noi già la facevamo, dividendo carta e cartone, plastica, vetro e lattine. Avendo un giardino, abbiamo anche due composter dove smaltiamo  l’umido vegetale e naturalmente lo sfalcio dell’erba. L’unica differenza è che in pattumiera ci va solo l’umido mentre la parte indifferenziata, per noi abitanti del centro storico, va nell’apposito sacchetto grigio. Tenendo conto che alcune tipologie di rifiuti andranno smaltite all’isola ecologica, prevedo che nell’arco dell’anno l’indifferenziato sarà una piccola quantità.


Da quello che vedo in giro non mi pare che il passaggio al “porta a porta” abbia comportato grossi problemi. Certo, qualcuno ha messo fuori il contenitore sbagliato, ma questo era da prevedere. Una volta presa l’abitudine tutto entrerà nella norma e ognuno di noi esporrà i contenitori nei giorni stabiliti. 
L’unica preoccupazione poteva essere rappresentata dalla componente umida che tenuta in casa per quattro giorni poteva dare luogo a cattivi odori. Quattro giorni con in mezzo sabato e domenica forse sono troppi, specie d’estate. Sino ad oggi però non ho riscontrato grossi fastidi e devo dire che il piccolo contenitore da tenere sotto il lavello, se chiuso correttamente, non genera problemi. Certo bisognerà fare di necessità virtù. Compatibilmente con le proprie esigenze, sarebbe utile per esempio cucinare il pesce il giorno prima di quando dovremo esporre il contenitore dell’umido. Sempre per chi abita in centro storico, il venerdì e il martedì. Così dovrebbe essere per angurie e meloni e per tutti quei cibi che generano forti odori.

Ci sono poi quelle tipologie di rifiuti che non sono elencate nel vademecum fornito da Chiari Servizi. Penso che per decidere basti un po’ di buon senso e in ogni caso, se proprio non si vuole telefonare a Chiari Servizi, ci si può confrontare con il vicino di casa, con gli amici in Facebook, con parenti ecc. Come al solito la soluzione dei problemi è molto più semplice di quanto vogliono far credere i catastrofisti di turno. 
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una campagna forsennata che aveva come unico scopo quello di impedire questa scelta di civiltà. Sono stati usati tutti i mezzi e una campagna mediatica degna di miglior causa. Il motivo non si comprende se non nella pervicace volontà di essere bastian contrari a tutti i costi.


Ieri leggevo sul Giornale di Brescia che il Comune di Castelcovati, a guida leghista, con il suo 83,5% di raccolta differenziata è il comune bresciano più virtuoso. Perché quello che va bene in un paese posto a tre chilometri dalla nostra città non può andare bene per Chiari? 
Forse la risposta sta nella paura che hanno molte persone di accettare i cambiamenti. Come diceva un noto scrittore “Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle”. Mi sembra che questa Giunta la responsabilità del cambiamento se la stia assumendo.

2 commenti:

Max ha detto...

Anche io proseguo continuando con la differenziata che ho sempre fatto, ma vi sono delle cose che andrebbero riviste o chiarite.
Abito in campagna e come da indicazioni date, l'umido lo smaltisco come "futuro concime", creando buche nei terreni (miei ovviamente) e qui sorge un primo problema: gli animali, randagi o meno, scavano e portano in giro ciò che trovano....Perchè non si raccoglie l'umido pure in campagna? Nei paesei limitrofi lo si fa e anche in più giorni; ricordo che c'è pure chi abita in campagna, ma che non ha campi o spazi per smaltire... cosi...poi finisce che....per chi irriga lo sa...ci si ritrova l'immondizia e altro nell'acqua che disseta i campi...inquinandoli ovviamente (certo questo fenomeno non nasce ora con l'abbandono dei cassonetti, ma...con l'ignoranza di chi da sempre lo fa).
Vi sono poi alcuni prodotti che non si sa bene dove vadano: perchè non creare sul sito di Chiari Servizi un più approfondito elenco di suddivisione materiali (magari citando anche le marche dei prodotti, vista la non sempre riconoscibile destinazione dello scarto).
E perchè il tetrapak non lo si recupera?
Sarebbe anche opportuno a mio avviso,indicare un numero di "emergenza" da chiamare (al quale però deve corrispondere un pronto intervento) quando si becca qualcuno a lasciare sacchetti o altro lunghe le rive dei fossi e, ci metto pure alcuni "agricoltori furbi" o "solite note ditte", che bruciano il "bruciabile" la sera o nei week-end oppure spargono concime più del consentito.
Non sono azioni piacevoli, ma vista l'ignoranza di certe gente e la mancanza di cultura di salvaguardia dell'ambiente in cui stiamo (visto anche la cementificazione selvaggia recente....), forse è meglio cominciare a "toccare" sul portafogli qualcuno...così magari comincia a ragionare meglio.
Credo che esponendo ognuno i propri riscontri/problematiche e portando proposte o migliorie, si possa riuscire a rendere più "automatica" e quotidiana la raccolta differenziata, per arrivare a essere sempre più virtuosi, per il pianeta e per noi stessi.

Massimiliano Bettoni

Enzo Maragucci ha detto...

Sono d'accordo con te, alcune cose vanno riviste.