Siccome sul problema sicurezza si vuole giocare a chi la spara più grossa, lancio io un’idea. Per finanziare la proposta avanzata dalla minoranza propongo che gli stessi Consiglieri firmatari della mozione sulla Sicurezza Pubblica si facciano parte diligente per trovare un acquirente dell’airpol, il famoso aeroplanino poliziotto costato in tutto 360 mila euro (costo velivolo 110mila euro, formazione 6 agenti 47 mila euro, implementazione Sistema Informativo Territoriale (SIT) 74mila euro, mantenimento in servizio del velivolo 129mila euro).
Dopo cinque anni dalla sua inaugurazione con tanto di festa in piazza e taglio nastri, presenti i maggiorenti della Lega e l’allora Prefetto Brassesco Pace, non si è ancora capito a cosa mai sia servito questo mirabolante velivolo.
Se non trovano altri acquirenti i suddetti Consiglieri potrebbero provare a rivenderlo alla società Aviema di Rovato, la stessa che a suo tempo ce lo ha venduto e che ci ha relazionato con ripetuti video e articoli sulle caratteristiche eccezionali dell’aereo.
Tenuto conto di un deprezzamento del 10% l’anno, potremmo riuscire a venderlo a circa 65 mila euro. Tolte parcelle di notaio, carte bollate e timbri vari, potremmo arrivare a 50 mila euro, qualcosa in più di quello che potrebbe costare il progetto “Più occhi sulla città”.
Ora, ammesso e non concesso che si riesca a trovare un acquirente per il mirabolante velivolo, i Consiglieri Navoni, Puma, Campodonico, Olmi, Gozzini e, “dulcis in fundo”, Zotti dovrebbero spiegarci, prima di imbarcarci in altre mirabolanti imprese, che ritorno hanno dato alla Città i 360 mila euro impiegati nell’operazione “Sicurezza in Volo”. Se non ce lo spiegano li invito a farsi da parte e tacere. Il tempo delle cazzate è finito.
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