Queste due immagini, apparentemente simili, appartengono non solo a due stagioni diverse, ma anche a due concezioni diverse dell'amministrazione della cosa pubblica e della politica.
Da una parte abbiamo un cinema teatro, rimasto nel cuore e nel ricordo dei cittadini clarensi, che viene buttato giù dall'oggi al domani per costruire al suo posto un mega complesso commerciale che avrebbe dovuto ospitare al suo interno, secondo le parole dell'allora Sindaco Mazzatorta, "il più importante e suggestivo contenitore culturale degli ultimi 50 anni". Il contenitore è morto ancora prima di nascere e con esso i sogni di gloria di una Giunta dissennata e sprecona.
Oggi, al suo posto, c'è un desolato parcheggio, "impreziosito" da un inguardabile "propileo" elevato dai cosiddetti "uomini del fare" a suggello di una stagione di fallimenti. Proporrei di attaccarci una targa commemorativa per ammonire i posteri su quello che non dovrebbe essere mai fatto da un'Amministrazione Comunale.
Nella seconda immagine, c'è sempre una ruspa (tanto cara a Salvini) che movimenta terra in quello che è il più grande cantiere mai aperto a Chiari. Più di 8 milioni di euro investiti per potenziare il complesso scolastico di viale Mellini, utile ai nostri ragazzi e alla città tutta.
Dopo l'ampliamento della mensa e la costruzione di un'area verde esterna a gradoni, si sta ora procedendo all'innalzamento dei piloni prefabbricati del nuovo complesso. La struttura, come è possibile rilevare dalle foto, è imponente.
Cinque, di quegli 8 milioni, vengono da finanziamenti europei a fondo perduto accesi dal governo Renzi. La Buona Scuola a Chiari ha portato buoni frutti a dispetto di coloro che pensano che in Italia vada tutto male. È possibile realizzare ancora buoni progetti solo se si ha di mira il bene comune e non le mire speculative dei soliti noti.
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