A Chiari, i rappresentanti della minoranza si stanno preparando per il Consiglio Comunale dell’8 febbraio come se dovessero andare alla guerra. Se avessero utilizzato tanta determinazione quando governavano la città forse non saremmo andati incontro a molteplici e rovinosi disastri. Dopo aver fatto tante chiacchiere inconcludenti, oggi hanno la pretesa di imporre la loro agenda a una Amministrazione che è riuscita a portare a Chiari ben 10 milioni di euro dallo Stato e altri 2,5 milioni dalla Provincia, tutti da utilizzare per le scuole dei nostri ragazzi.
Chiari - Cantiere Scuola Martiri |
Si riconoscesse almeno questo, cioè che i soldi assegnati sono una cosa buona e che, dopo tanto discutere, si possono finalmente realizzare progetti utili per la città. Niente. Sulle loro pagine, non troverete neppure una virgola di tutto questo. C’è solo l’eco di un fastidio, di una rivalsa, un desiderio di mettere i bastoni fra le ruote, di allungare i tempi in discussioni inutili e oziose, di contrastare un progetto. Altra cosa è la civile protesta dei genitori degli alunni della Varisco. Le loro preoccupazioni anche se non condivisibili sono comprensibili e non possono essere liquidate con una semplice alzata di spalle.
Tuttavia, mi sembra irragionevole pensare che il tema principale della discussione debba essere il Varisco o il Turla o il Morcelli presi singolarmente, quando qui e ora si sta ponendo mano a un progetto complessivo e organico di sistemazione delle scuole di Chiari? Queste sono cose che capitano una volta ogni 50 anni o forse più. Guardare al proprio piccolo particulare, mentre è in corso una rivoluzione che cambierà la situazione per i prossimi decenni, è del tutto assurdo.
Chiari - Lavori in corso al Cantiere della Scuola Martiri |
Si dice: “Quello che avete intenzione di fare non era contenuto nei vostri programmi”. Tesi alquanto bizzarra se portata avanti da chi voleva fare un polo scolastico a nord di Chiari senza che quel progetto fosse incluso nel suo programma di governo. I programmi elettorali contengono proposte di massima e si uniformano alle mutate condizioni. Nel programma della coalizione che ha vinto le elezioni nel 2014 il primo punto riguardava le scuole. Scuole da costruire a ridosso del centro, vicino a servizi fondamentali per ragazzi e insegnanti (Biblioteca, Pinacoteca, Musei Civici, Comune). Questo diceva il programma di coalizione e questo si sta realizzando.
La variabile sta nella fonte del finanziamento. La fortuna ha voluto che si potessero utilizzare risorse che non pesano sulla città, essendo a carico dello Stato (Stato non Regione come qualcuno ha asserito) e che fossero destinate tanto alle scuole primarie che secondarie. Una situazione di tale abbondanza che dovrebbe renderci orgogliosi. Perché se è vero che i fondi sono stati resi disponibili dal Governo - la tanto deprecata Buona Scuola a Chiari ha dato buoni frutti -, è altrettanto vero che l’Amministrazione Comunale si è trovata pronta ad accettare la sfida e a presentare progetti seri, credibili, innovativi. Altro che “scuola capannone” come qualcuno afferma!
Chiari - Cantiere Scuola Martiri |
Invece no. Si assiste sgomenti a polemiche astruse, a proposte inconcepibili che pretendono di mantenere i ragazzi in scuole vecchie, malsicure e senza quei servizi essenziali per una moderna didattica. Si arriva al punto di fare polemica anche sullo spostamento provvisorio dei ragazzi dal Morcelli al Turla in attesa che venga pronto l’allargamento del Toscanini, non tenendo conto che l’area dove oggi insiste il Morcelli è indispensabile al nuovo Polo Scolastico in termini di verde da utilizzare per la scuola e di parcheggi del tutto necessari in quel contesto.
L’Amministrazione Comunale ha il suo progetto. Lo si può condividere o meno, ma sicuramente ha tutto il diritto di attuarlo e non saranno certamente le chiacchiere di una minoranza rancorosa e petulante che riusciranno a fermarla.
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