ll giovane Alessandro Cugini, durante una seduta del Consiglio Comunale della nostra Città, luogo dove le parole si dovrebbero sempre soppesare, ha usato il termine “paraculata” per definire una mozione presentata dalla maggioranza.
Alessandro Cugini |
Ora, che il giovane-vecchio Alessandro Cugini usi un termine gergale in così alto consesso, non deve impressionare; la tradizione è quella salviniana delle sagre paesane, del bacia prosciutti e rosari, del cuore immacolato di Maria, degli altarini elettorali.
Il problema semmai è che il vecchio Alessandro Cugini, autore di così aulica prosa, si presenti ancora come candidato sindaco. Lui che cinque anni fa ha sbagliato un rigore a porta vuota, quando la porta era larga non 7,32 metri, bensì 14 metri e 64 centimetri.
Dio non voglia che la storia si ripeta (lo dico nell’interesse del centrodestra), ma se ciò dovesse accadere, prepariamoci a un profluvio di inutili paraculate cuginiane.
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