mercoledì 18 novembre 2015

Fondazioni: gusci vuoti

Quando nel gennaio 2012 parlavo di ”terra bruciata” a proposito di Fondazioni, a qualcuno quella espressione era apparsa sproporzionata e dettata da eccessiva vis polemica. A distanza di pochi anni, quella previsione sembra essere fin troppo ottimistica. 


Antiche istituzioni, nate per impulso di una borghesia illuminata e un clero operoso,  rischiano di morire definitivamente per eccesso di debiti e gestioni dissennate. Coloro che erano stati chiamati a gestire ricchi patrimoni al solo scopo di perseguire finalità di solidarietà sociale e beneficienza, hanno pensato bene di trasformarsi in immobiliaristi. Il principio della “valorizzazione” dei patrimoni che avrebbe dovuto ridare nuova linfa agli antichi enti, alla fine ha prodotto solo frutti guasti. Esso si è rivelato per quello che è sempre stato: una foglia di fico dietro cui nascondere inconfessabili speculazioni. 
Oggi, caduti i paraventi dietro cui si nascondeva la vicenda amministrativa, appare in tutta la sua evidenza il dissesto creato negli ultimi due mandati. Verificati i numeri e lette le carte, delle Fondazioni rimane solo un GUSCIO VUOTO. 
Così è per esempio per l’ Opera Pia Bettolini il cui patrimonio, se pur  “trasformato”, non ha più alcun valore. Infatti l’importo con cui è stato postato in bilancio è superato dai debiti e quel che più preoccupa è che non esistono entrate sufficienti per pagare le rate dei mutui in essere. Il rischio concreto è che a distanza di poco tempo l’antico ente venga messo in liquidazione.
Sede Opera Pia Bettolini
Come è mai possibile che si sia arrivati a tanto? Com’è mai possibile che una Fondazione ricca oggi si trovi in una situazione di dissesto, che la Città sia sul punto di perdere un suo asset fondamentale? 
Rivengono in mente le polemiche degli ultimi anni, gli strilli di chi parlava di “accuse infamanti e false”. Quanto fossero infamanti e false quelle accuse oggi lo possono vedere tutti. E siamo solo all’inizio.
Oggi verrà resa nota la situazione della Fondazione Bertinotti Formenti e c’è da scommettere  che le cose non saranno molto diverse. Anzi!
Per l’Istituto Morcelliano c’ è solo da aspettare che si realizzi appieno il progetto Golf e venga costruito con quel che rimane l’Edificio Polivalente. Il “De profùndis” è solo rimandato.

1 commento:

Max ha detto...

Una volta ci si giocava a calcio al "campetto": ora (tra l'altro a distanza di pochi anni dal rifacimento del campo a 11 con tribune regolamentari e spogliatoi a norma...quindi soldi buttati alla luce dei "lavori" odierni); ora c'è un solo campo sintetico e ancor peggio NON ESISTE PIU' DI FATTO LA SOCIETA' YOUNG BOYS (premiata pochi anni fa dalla FIGC come squadra di oratorio con lunga militanza).
Società che aveva come scopo tra gli altri, l'aggregazione...che dovrebbe essere un fondamento in un oratorio...
La Parrocchia ha fatto o avallato diversamente e il risultato è sotto gli occhi di tutti: sempre meno gente e...tutti al Samber: complimenti! Ora lavori fermi....però abbiamo un bel campo da golf...sport popolarissimo tra l'altro....e poi in zona mancano campi...che ridicole scuse...E poi durante la messa chiedete soldi?????
E poi...al ricovero ci sono o c'erano, tempi di attesa per chi voleva usufruire di questa struttura utilissima e i geni cos'han fatto? han ristrutturato e ampliato, ma al piano terra han fatto uffici! per non parlare degli altri enti: certo che non generano guadagno, ma il loro scopo è supportare chi ha problemi! Altrimenti non avrebbero appunto senso di esistere!
Credo che chi ha gestito o gestisce certe fondazioni (nate con ben altri nobili scopi!) dovesse tener ben presente il fine delle stesse!! E azioni legali di rivalsa non è possibile farne?

Massimiliano Bettoni