Nel settembre del 2014 scrivevo che prima di prendere qualsiasi decisione sullo strepitoso Airpol, l’aeroplanino poliziotto regalatoci bontà sua dall’ ex ministro Maroni, e costato al contribuente italiano la bella cifra di 360mila euro, occorreva avere una relazione dettagliata del lavoro svolto da questo mezzo: ore di volo, interventi, obiettivi, risultati.(leggi eBay)
La relazione non è mai stata fatta per il semplice motivo che non c’era niente da relazionare. Il simpatico Airpol era servito solo alla grancassa pubblicitaria della Lega per accreditarsi come il partito dell’ordine. L’ex sindaco Mazzatorta, sempre pronto a rivestire di eccezionalità ogni suo intervento, approfittò della situazione per organizzare una campagna di stampa memorabile.
I giornali scrissero tonnellate di articoli, preparando così il terreno per il giorno della presentazione alla città del prestigioso velivolo. Alla manifestazione era presente tutto il gotha della Lega regionale, oltre alcuni rappresentanti nazionali, il Prefetto di Brescia e una folla di leghisti plaudenti.
Bene, tagliato il nastro, l’aereo in divisa prese il volo e mise a segno due operazioni definite straordinarie dal solito Mazzatorta. Si trattava in verità di una misera piantagione di marijuana e di un piccolo deposito abusivo di materiali inerti. Nulla di che. Dopo di allora il niente. Ogni tanto veniva tirato fuori dall’hangar per una trasvolata sui cieli di Chiari, ma di attività rilevanti tali da giustificare la spesa di 360mila euro, nessuna.
Finiti i soldi del carburante, il povero aeroplanino rimase chiuso in un triste hangar aspettando tempi migliori.
Passato il tempo e cambiata l’Amministrazione Comunale, proposi provocatoriamente di venderlo su eBay. Forse avremmo ricavato qualcosa.
Oggi, arrivato il nulla osta ministeriale, l’aereo poliziotto si può vendere. Ma cosa ne ricaveremo? Poco o niente. Forse dovremo pagare per smaltirlo in qualche discarica di rifiuti speciali. Se non troviamo acquirenti propongo di metterlo su un alto piedistallo nell’area dove avrebbe dovuto sorgere il fantastico Polo della Cultura, giusto dietro l’avveniristico Muro del Pianto. Potrebbe diventare il superbo "monumento alla Cattiva Amministrazione“.
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