martedì 25 agosto 2009

El Tg lumbard


Ormai è scientificamente provato che le stagioni non sono più quelle di una volta e che l’uomo con le sue diavolerie ha modificato irrimediabilmente il clima della terra. Il sole, la nostra buona stella ai cui raggi una volta ci si esponeva volentieri per abbronzare d’estate la nostra pelle, oggi è fonte delle più perniciose malattie. Non solo malattie della pelle quali dermatosi e cheratosi, ma anche disfunzioni nervose che inducono a dire e pensare le cose più stravaganti.
Certamente i rappresentanti della Lega devono essere afflitti da questa strana sindrome, perché dall’inizio dell’estate fanno a gara a chi la spara più grossa, lanciando senza il minimo senso di vergogna le proposte più stupide e bislacche che si possano pensare.
L’ultima in ordine di tempo è quello del ministro (si fa per dire) Luca Zaia. Quell’elegantone, che non si sposta se non ha a disposizione una telecamera che immortali i suoi storici messaggi alla nazione sul formaggio bagoss, ha proposto di trasmettere giornalmente un telegiornale in dialetto. “Non vedo nulla di sacrilego” ha affermato compunto “nel fatto che le notizie possano essere comunicate nell'idioma regionale”. Detto fatto. I giornalisti del Tgr della Lombardia, tra un’intervista e l’altra a Formigoni, si sono dati subito da fare per preparare un Tg in lombardo. Per iniziare il capo redazione dice:
“Qual è l’idioma regionale?”
“Ma lo sanno anche i pulaster” fa uno di Milano “L’idioma della nostra regione è il milanese, el meneghin”.
“Una bella prugna. “ risponde a tono uno di Sopraceneri del Canton Ticino “il verace idioma lombardo, da cui derivano tutti gli altri dialetti è il lombardo alpino”.
“E dove lo metti il basso lombardo, inteso come idioma s’intende?” dice uno di Lodi.
“Uehi, ma schersiamo” fa il bresciano “e il camuno non è la lingua delle nostre antiche genti?”
“Sì il camuno.” Fa il ticinese “Ma se fino a ieri sapevate fare solo pitoti e per comunicare grugnivate! Il vero dialetto è il nostro”.
“Scusate” fa un canturino “il brianteo è forse da meno del milanese o del ticinese? Qui si sta parlando di una delle parti più produttive della regione”.
“Meniamo poco il torrone” fa indispettito il cremonese “la Lombardia non è solo Milano e il suo hinterland. C’è anche la provincia produttiva”.
“E che producete voi turun, turass e tetass?
“Noi siamo il cuore della Lombardia” fa uno di Rivolta d’Adda “il vero idioma è l’abduano
“L’abduano? Ma che bestia è?”
“Il bergamasco, il bergamasco, la lingua dei mitici Orobj, deve essere l’idioma regionale”
“Sì il bergamasco! So di uno di Bergamo bassa che andando a Bergamo alta l’hanno preso per uno straniero.”
“Uhei pirlotti, ma la vogliamo capire o no che l’idioma che rappresenta la nostra terra è e deve essere il milanese? Solo Milano, il Gran Milan conta più di tre milioni di abitanti e tutti parlano il meneghino”.
“A dire il vero signori” fa l’uomo delle pulizie che lavorando lì vicino non si era perso una virgola del discorso “a dire il vero, Milano a detta di molti è la più grande città del sud. Quindi il vostro telegiornale sarebbe meglio che lo trasmetteste in napoletano”.
Imbarazzo, sconcerto.
“Beh!” fa il capo redazione “propongo di rimandare la discussione a data da destinarsi”.
Approvato. Con buona pace del ministro Zaia.

Nessun commento: