sabato 22 agosto 2009

Venghino Sìore e Sìori...ricomincia lo spettacolo


Bisogna ammetterlo, quest’estate la Lega ha dato spettacolo. Mentre gli altri si crogiolavano al sole o si rifugiavano in un Centro Messeguè per tirarsi in linea con qualche “simpatico” massaggio dispensato da professioniste della materia, i rappresentanti della Lega hanno occupato la scena politica da veri protagonisti.
Si è incominciato a maggio con una bella proposta del duo Piccinni/Salvini . Sì Salvini quello dei cori da stadio, quello del "Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani... " La proposta è semplice e “politically correct”. Prevede che alcune carrozze della metropolitana milanese siano riservate alle donne, altre agli extracomunitari. Così, tanto per non discriminare nessuno.
Passando dalla richiesta di ritiro dei nostri ragazzi dall’Afghanistan, la Lega propone di inserire per i professori un “test di dialetto”. Se lavori a Milano devi pur sapere se “ la cadrega” è una sedia o una mela, no?
A fine luglio il Governo sblocca 4.3 miliardi di euro di Fondi Fas a favore della Sicilia, ma i loquaci rappresentanti della Lega diventano di colpo muti. Ma guarda!
Agosto si apre con una stupefacente proposta del presidente del Consiglio Comunale di Sanremo. Udite, udite, una sera del Festival deve essere dedicata alle canzoni dialettali. “El stava semper sul cantun el ghe parlava mai a nissun…”
Ci pensa Calderoli a portare il discorso su proposte serie. Bisogna parametrare le buste paga all’effettivo costo della vita. Ottima proposta. Il giorno dopo però c’è la smentita: “nessuno ha mai parlato di “gabbie salariali”.
La prima settimana di agosto si chiude con la proposta di affiancare alla bandiera italiana quella delle regioni. Al Quirinale per l’alza bandiera si impiegherebbe poco meno di una settimana.
Qualche giorno fa il Presidente della Repubblica Napolitano sollecita il governo a presentare un piano per le celebrazioni del 150° anniversario dell’unità d’Italia, ma il presidente dei deputati della Lega Roberto Cota lo stoppa risentito “ecchecavolo in un momento come questo pensate alle feste? Ci sono ben altre priorità ed esigenze”. “Per esempio?” Per esempio spendere 9 milioni per la Cinecittà Lombarda per raccontare la Padania, il “non luogo”. Perché è ora di finirla col romanesco al cinema. Da oggi si parla bergamasco. “Berghem de hüra o de hota”. “De hota, pota, pota, pota”.
Per finire in bellezza e per ricordarci che le sparate della Lega non sempre sono colpi di sole, vi lasciamo con questo “simpatico” tango.

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