sabato 6 settembre 2014

Bastian contrario

La BreBeMi è stata uno sbaglio?

Una volta, molto tempo fa, sulla A1 Roma-Napoli ho fatto una foto proprio sullo spartitraffico. L’autostrada era praticamente deserta.
Autostrada italiana negli anni '60
All’inizio, la Rivoltana era così vuota che arrivare a Chiari da Milano era un gioco da ragazzi. 
Le grandi infrastrutture si realizzano per il presente, ma anche e soprattutto per le necessità del futuro. Un Paese che non ha una visione del proprio futuro è destinato al declino.
Oggi molti affermano che BreBeMi è stata uno sbaglio per vari motivi. Si poteva realizzare la  quarta corsia della A4, è costata troppo, ha devastato molto territorio, non serve e prova ne sia che è poco utilizzata.
BrebBeMi
Può darsi che alcune di queste obiezioni abbiano un fondo di verità. Sicuramente una struttura del genere ha un impatto pesante su un territorio molto antropizzato, può anche darsi che sarebbe stato meno dispendioso realizzare un’altra corsia sulla A4. Personalmente non ho elementi certi per affermarlo.
Per stabilire se BreBeMi è stato uno sbaglio o meno, occorre aspettare almeno due-tre anni, cioè il tempo che vada a pieno regime e che tutte le varie connessioni vengano realizzate. Solo allora potremo dire se abbiamo sprecato o meno i nostri soldi.
A costo di apparire un Bastian contrario, io sono dell’avviso che si è fatto bene a farla, che la A4 era ormai arrivata al punto di saturazione, che una regione industriale come la Lombardia ha carenza di infrastrutture non il contrario.
Da sempre le strade hanno costituito una opportunità di sviluppo. Dove ci sono strade c’è sviluppo, dove sono carenti c’è arretratezza.
Casello autostradale BreBeMi

La BreBeMi è, in particolare, un’opportunità per Brescia e per la parte a sud/ovest della sua provincia. Chiari è al centro di questa zona. Trae beneficio dal rapido collegamento con Brescia e Milano e attraverso la Corda Molle  con Venezia. Per raggiungere Brescia si impiegano poco più di 10 minuti  (prima ne occorrevano 45),  e non si paga pedaggio, mentre  Milano si raggiunge in poco più di mezz’ora. Per il momento le tariffe sono alte, ma penso che se si vorrà sviluppare il traffico esse  dovranno essere adeguate.
Certo, la costruzione di questa arteria ha creato non pochi problemi al nostro suolo. Non solo gli sventramenti per il sedime dell’autostrada e i vari sottopassi, ma anche opere scriteriate come le ormai famose Aree di Servizio di via Sandella: cava di ghiaia a tutto beneficio di BreBeMi e oggi ferita aperta nella nostra campagna.
Aree di Servizio di via Sandella

Occorre innanzitutto intensificare le azioni di mitigazione dell’impatto ambientale allo scopo di sanare rapidamente le ferite apportate al territorio. Contemporaneamente avviare un’azione di programmazione per futuri insediamenti produttivi. Il Polo del Produrre, nato per giustificare il Polo Logistico, potrebbe costituire oggi un’opportunità e ospitare i futuri insediamenti produttivi che l’autostrada inevitabilmente richiamerà.  Evitiamo di realizzare interventi senza alcun criterio programmatore, ma smettiamola anche di pensare che ulteriori insediamenti produttivi siano da evitare.
Cerchiamo di agevolare, nei limiti del possibile,  attività che diano  maggiori opportunità di occupazione, che non creino problemi all’ambiente, che attivino investimenti in settori innovativi.
Il nuovo Assessorato alle attività produttive può fare molto in questo senso. Unitamente ai rappresentanti dei Comuni limitrofi, deve promuovere il nostro territorio attraverso iniziative di marketing territoriale. Chiari può essere considerata oggi alla stregua della periferia bresciana e quindi può costituire un’attrattiva interessante per investimenti industriali. Una collaborazione con la Associazione Industriale Bresciana è auspicabile. Penso passi anche da qui il futuro della nostra Città.

1 commento:

Anonimo ha detto...

riscrivo il mio commento, forse non è arrivato qua, dicevo: sarebbe opportuno che Lei provasse ad andare a BS o in altro luogo che porta questa famosa A35 per capirne la comodità. altrochè tornare a fare le vecchie tangenziali con evidente perdita di tempo. invece di criticare ogni santa cosa, traetene un'utilità per i cittadini.
i prezzi quelli si che sono alti, se non si usa il raccordo gratuito. parliamo di quelli piuttosto!