Usare l’ironia è una cosa che fa bene allo spirito. Quindi ben venga che la Lega usi tale registro per commentare quanto avviene nella nostra città, anche se per certi argomenti io sarei un po’ più cauto.
Stamattina un cittadino si è lamentato perché gli ausiliari del traffico a Chiari fanno il loro mestiere che è quello di sanzionare chi non rispetta divieti di sosta, pratica sosta selvaggia, non mette il disco orario all’ora che dovrebbe ecc..
Può darsi che ci sia un eccesso di zelo. Per quanto vedo in giro, mi sembra ci sia una carenza di controlli e molta gente lascia la macchina in posti dove non dovrebbe.
Faccio un esempio. Ogni mattina, in via Mons. Angelo Zanetti ci sono schiere di macchine e furgoni parcheggiati sul marciapiede di fronte a un noto bar.
Autovetture parcheggiate sul marciapiede |
Da quello che mi è stato riferito, la cosa è stata più volte denunciata ai Vigili e in Comune, ma senza ottenere risultati. Ora io immagino una mamma con la carrozzina o un disabile. Per passare da lì sono costretti ad andare in mezzo alla strada perché delle persone “distratte” si dimenticano di fare dieci metri di strada per mettere la macchina negli appositi parcheggi sempre desolatamente vuoti, come si può vedere dalla cartina allegata.
Che questa lamentela venga fatta da un cittadino la si potrebbe ancora capire, che ad essa si accodi il Segretario della Lega mi fa solo sorridere.
Forse al caro Cugini occorrerebbe rinfrescare la memoria.
In virtù della convenzione stipulata a suo tempo con Eleca SpA, il Comune aveva concesso a quella società la possibilità di gestire i parcheggi a Chiari per 30 anni. Non solo i 700 stalli che dovevano essere creati sotto il fantomatico Polo della Cultura, ma anche i parcheggi sparsi in giro per la città. Valore stimato 6 milioni di euro. E dire che l’ex Sindaco nel 2004 era contrario ai parcheggi a pagamento.
Quanto agli ausiliari del traffico, l’Amministrazione Mazzatorta ne aveva assunti due, ma solo per controllare i parcheggi a pagamento gestiti da Eleca. Costo complessivo circa 900mila euro, tutti sul groppone del Pantalone clarense.
Meno male che il Polo della Cultura è morto e seppellito, altrimenti avrebbe costituito per la nostra città un vero e proprio cappio al collo. Peccato però che il suo funerale ci sia costato un sacco di soldi che non recupereremo mai.
Meno male che il Polo della Cultura è morto e seppellito, altrimenti avrebbe costituito per la nostra città un vero e proprio cappio al collo. Peccato però che il suo funerale ci sia costato un sacco di soldi che non recupereremo mai.
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