domenica 1 maggio 2016

25 aprile e le bandiere di partito

Non più di qualche giorno fa, il Segretario della Lega di Chiari ebbe a scrivere sui social media un pezzo dedicato alla ricorrenza del 25 Aprile e al PD che “non perde occasione di sfilare con le bandiere di partito”. Siccome il post sembrava parecchio intelligente, il nostro Solone ha pensato che valesse la pena di farlo pubblicare su un noto settimanale che da qualche tempo è diventato il secondo megafono della Lega. Forse le cose sono andate così o forse la redazione di quel giornale ha pensato bene di non farsi sfuggire l’occasione di pubblicare uno scritto politico degno della massima attenzione.
Articolo apparso il 29/4/2016 su ChiariWeek

Poiché Cugini insiste, mi corre l’obbligo di ritornare sull’argomento e di analizzare il breve articolo che a mio parere sembra un concentrato di idiozie una più grossa dell’altra. Riporto quanto scrive Cugini, errori compresi:

Appare curioso festeggiare la fine di una dittatura sventolando le bandiere di un governo mai eletto asservito alle decisioni di un’Unione Europea a guida tedesca”.

Basterebbe questa frase per chiedere ai rappresentanti della Lega: “Ma in quali scuole di partito istruite i vostri dirigenti?”. Deve trattarsi di una scuola padana, dove i governi hanno le loro bandiere e dove queste bandiere sono quelle del partito unico al potere. 
Governo mai eletto? Forse al giovane segretario leghista bisognerebbe regalare la Costituzione Italiana.
ART. 92.
Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
ART. 93.
Il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica.
ART. 94.
Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.
Nella Repubblica Italiana il Governo non viene eletto direttamente dal popolo. Forse in quella padana, in quella italiana no.
Novembre 2011 Summit europeo (clicca)

Quanto al governo asservito ecc. ecc.  bisognerebbe ricordare a Cugini il periodo in cui avendo la Merkel imposto al Governo italiano di fare i “compiti a casa”, Berlusconi se ne tornò da Bossi con la coda in mezzo alle gambe e un bel fascicolo di riforme da fare.

"Festeggiare con una bandiera di partito, inoltre, è un sistema ridicolo utilizzato a Chiari dalla compagine di Libretti e Vizzardi per far propri i valori di libertà e democrazia, valori che dovrebbero essere di tutti nello spirito della Liberazione”.

Giuro che non mi era mai capitato di leggere parole così accorate sulla libertà, la democrazia e lo spirito della Liberazione scritte da un segretario leghista. Mi ricordo però di quando in un ribollente comizio l’ex segretario Bossi gridò che con la bandiera italiana ci si sarebbe pulito il c**o. 
Umberto Bossi

Forse oggi hanno cominciato a pulirselo con la carta igienica e magari domani potranno far propri i valori e lo spirito della Resistenza, partecipando con i loro vessilli e le loro bandiere alla Festa della Liberazione. Ho qualche dubbio e il motivo è dato da quello che scrive ancora Cugini: 

Come ogni anno, noi leghisti il 25 Aprile ricordiamo anche San Marco, protettore della Serenissima Repubblica di Venezia che nei suoi anni di storia ha saputo unire un popolo sotto un’unica bandiera”.

Quindi la Lega non si riconosce nei valori di libertà e democrazia propri della Resistenza, ma fa propri i valori della Serenissima Repubblica di Venezia che considerava i  clarensi come i bresciani semplici sudditi.  Grazie a Dio sono passati secoli e se oggi possiamo parlare da liberi cittadini e non da sudditi, lo dobbiamo a tutti quelli che durante la lotta di Liberazione dalla dittatura nazi-fascista sono morti per affermare quei principi, ribaditi qualche anno dopo nella nostra Costituzione.
Se ne faccia una ragione Cugini e la smetta di alimentare inutili polemiche!  Se vuole evitare che il PD sia l'unico partito a partecipare con la propria bandiera alla festa del 25 Aprile, dal prossimo anno ci porti anche la sua. Nessuno griderà allo scandalo e saremo tutti contenti che la Lega faccia finalmente propri i valori di libertà e democrazia, che sono di tutti nello spirito della Liberazione.

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