giovedì 5 maggio 2011

Bruciata la nostra Bandiera

Chiari - Fondazione Morcelli-Repossi
mostra su "Cospiratori e patrioti clarensi"
E’ molto probabile che a bruciare la bandiera italiana esposta a una delle finestre della Fondazione Morcelli-Repossi, sia stato un semplice idiota di passaggio. Se fosse solo questo non ci sarebbe da perdere un minuto di tempo per commentare “l’eroico” gesto e meglio sarebbe chiudere qui la faccenda. Ma non è solo questo e forse un commento è  bene farlo.
Per la Presidente della Fondazione Ione Belotti questo atto configura “un reato di vilipendio allo Stato che si commenta da sè”. Invece per il nostro Sindaco, Senatore Sandro Mazzatorta, si “tratta di un atto vandalico che non possiamo far altro che stigmatizzare con fermezza. Nulla di pubblico o privato va danneggiato”.
Queste due dichiarazioni servono da sole a capire dove sta l’essenza del problema. Per la Presidente Belotti quella esposta è la bandiera italiana che rappresenta la nostra nazione e averla bruciata configura un reato di vilipendio nei confronti dello Stato, per il Sindaco Mazzatorta, il gesto è semplicemente un  atto vandalico nei confronti di una cosa pubblica. Insomma un atto di valore non diverso da quello di imbrattare i muri o danneggiare un cestino dei rifiuti.  L’emblema, lo Stato, la sua rappresentazione attraverso la bandiera, qui non sono presenti.

Chiari - Festa Unità d'Italia 2011

E come potrebbero esserlo  se ancora oggi, nel suo profilo di Facebook, il nostro Sindaco, Senatore della Repubblica Italiana, professa di appartenere al fantomatico Stato della Padania? E come potrebbero esserlo  se in passato il capo del partito di appartenenza del nostro Sindaco ha proclamato che con quella bandiera si sarebbe pulito il c..o ? E come potrebbero esserlo  se il giorno della Festa dell’Unità d’Italia, non solo il Sindaco Senatore non era presente, ma ha impedito alle Associazioni d’Arma di percorrere le vie cittadine in corteo, magari con la banda in testa e i suoi “servi sciocchi” hanno nascosto la fascia tricolore, simbolo dello Stato,  perchè a quella festa fosse inferto un ulteriore e definitivo sfregio? E che dire delle impellenti urgenze di prendere un caffè al bar tutte le volte che viene intonato il nostro inno nazionale?
Pochi esempi dei molti comportamenti di insulto e oltraggio alla dignità dell’Italia e ai suoi simboli, da parte di chi quotidianamente dichiara di non voler far parte di questo Stato, ma ne accetta senza problemi le laute prebende e  gli onori. Comportamenti che possono aver eccitato delinquentelli di poco cervello ad agire nei confronti di quella Fondazione che unica, nel panorama desolante di Chiari, ha voluto realizzare una bella mostra sull’Unità d’Italia, mostra che abbiamo in vari modi documentato su questo blog, mostra che ha avuto un buon riscontro di pubblico e pertanto si è deciso di prorogarla sino a giugno.
Nonostante il reato di vilipendio alla bandiera sia stato declassato dalla legge n. 85/2006, voluta fortissimamente dalla Lega, esiste ancora la norma che stabilisce che “Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato e' punito con la reclusione fino a due anni”.  Due anni. Non sono mica bruscolini!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene abbiamo capito una cosa!!!! Per il sig. Maregucci è stato il Sindaco di Chiari a bruciare il Tricolore!!!!

Un minimo di serietà!!!!

Anonimo ha detto...

Un atto vile e ridicolo specchio di una minoranza di mentecatti chiusi su se stessi.

Per quanto riguarda l'anonimo delle 14.01:
PARLA AL SINGOLARE e E INTERROGATI rispetto all'accaduto; se quanto scritto è il frutto della tua riflessione legati strette le braccia al corpo.



Comitato per l'utile impiego della tastiera.

Enzo Maragucci ha detto...

Mi dispiace, non ha capito neppure quella. Il suo sillogismo è farlocco.

Anonimo ha detto...

L'ipotesi che a bruciare la bandiera sia stato un "semplice idiota di passaggio" ha fatto pensare all'anonimo delle 14,01 che ci si riferisse al Sindaco Mazzatorta,speriamo che l'abbia pensato solo perchè l'ipotesi si riferiva a uno " di passaggio ".Per quanto mi riguarda credo che il Sindaco ed i suoi alleati offendano la bandiera tutte le volte che incassano le paghette Italiane proclamandosi cittadini della fantomatica repubblica padana o rifiutandosi di rispettare il sacrificio rappresentato dalle Associazioni D'Arma in occasione dell'anniversario dell'Unità d'Italia (non presenziando con la fascia tricolore alla cerimonia commemorativa).I leghisti non bruciano la bandiera,bruciano la nostra identità,per questo passata la sbornia folcloristica occorrerà andare a vedere fino in fondo come hanno amministrato,chi ci ha guadagnato e chi ci ha rimesso.Carlos

Anonimo ha detto...

e se per creare la notizia fosse stato qualcuno di Voi ?!

dice il proverbio:
la prima gallina che canta
ha fatto l' uovo.

M.P.

Anonimo ha detto...

Raglio d'asino non arrivò mai in cielo.

Anonimo ha detto...

Abbiamo incendiato la bandiera per permettere a M.P. Di poter dire quanto detto sopra.
M.P. l'abbiamo fatto per te.

Ora la domanda che a noi sorge spontanea è: sei il più babbeo tra gli intelligenti o il più intelligente tra i babbei?

Qualunque sia la tua risposta al NOSTRO quesito, a noi interessa sapere la tua opinione rispetto all'accaduto:VILIPENDIO oppure ATTO VANDALICO?

Comitato per l'utile impiego della tastiera.

Anonimo ha detto...

Bisogna fare gli italiani, non basta esporre una bandiera per esserlo. Bisogna comportarsi da italiani. Bisogna essere uniti nel rispetto delle regole, dei valori e dei principi che già 2000 anni fa fecero di Roma e dell’Italia il centro del mondo, faro dell’umanità. Quando tutti noi riscopriremo nel nostro animo quell’italianità sopita allora sì che potremmo festeggiare l' Italia unita.

vilipendio (dal latino vilipendĕre, composto da vilis, vile, e pendĕre, stimare: considerare vile) in riferimento ad alcuni reati che consistono in manifestazioni di disprezzo verbale rivolte a determinati soggetti (particolarmente le istituzioni dello Stato, ma anche le confessioni religiose o i defunti).
chi opera un vandalismo ha un'opinione negativa (o un coinvolgimento personale) sul tema della voce, ma non sa o non vuole discuterne in modo pacato.

in ogni caso bruciare la bandiera è stato un gesto stupido ed indegno.

Marcello