giovedì 9 giugno 2011

Scusi, ma lei ce l’ha il permesso?

“E che è” avranno pensato stamattina i cittadini di Chiari “adesso per passare da Piazza Zanardelli occorre avere il permesso?”. A leggere i cartelli affissi dalla nostra Amministrazione Comunale sembrerebbe di sì.  Infatti all’ingresso della piazza, all’altezza delle vie Garibaldi e Bettolini, sono state poste 4 grandi fioriere (due per ogni strada) legate assieme da una grossa catena su cui è appeso un cartello che recita così  “vietato l’ingresso alle persone non autorizzate”.
Naturalmente non è previsto alcun divieto per la libera circolazione dei pedoni, il divieto semmai riguarda gli autoveicoli. In Comune però avevano disponibile solo quel tipo di cartello, per cui  non si sono fatti troppi problemi.
Qualcuno inoltre si è lamentato per il passaggio troppo stretto e per la catena che potrebbe creare inciampo alle persone anziane specie nelle ore notturne. La risposta perentoria di una solerte suffragetta  è stata “gli anziani che non riescono a vedere quella catena se ne possono stare anche a casa”.
Beh, i cittadini di Chiari, visti i soldi che sono stati spesi,  magari la loro bella piazza se la vorrebbero godere, sempre che questa Giunta  lo consenta! 
Come tutti sanno, gli immobili dell’ex Comune, Anagrafe e Carceri veneziane, sono stati consegnati alla città per ben due volte. In occasione dell’ultima,  avvenuta il 15 febbraio scorso, avevamo detto che speravamo che quella consegna fosse l’ultima. Speranza vana. Da quel giorno un esercito di tecnici stanno cercando di portare a compimento quello che a molti ormai appare come “el dom de Milan”, una cattedrale mai finita, un mausoleo vuoto,  un inutile cenotafio.  E dire che “l’unico vero protagonista della vita amministrativa di Chiari”, l’uomo di multiforme ingegno,  a suo tempo aveva parlato di museo dinamico, di museo non polveroso. Ci chiediamo “ma cosa ha di dinamico questo museo?”. Cosa ha di dinamico se non si riesce a immaginare uno straccio di politica culturale che serva a dare un senso alla montagna di soldi spesi (quasi 7 milioni di euro)?  Che cosa ha di dinamico se ora che bisogna dare sostanza alle tante promesse fatte in campagna elettorale, non si sa da che parte girarsi e ci si rivolge, con il cappello in mano, a quella Fondazione Morcelli-Repossi (il museo polveroso) per avere una mano, avere un aiuto per realizzare assieme qualche cosa e così salvare la faccia?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ora quella catena si può svitare, come la svitano le macchine dei tecnici, ogni sacrosanto pedone, o ciclista ha il diritto di poter passare agevolmente per poter accedere alla piazza. Credo che chiunque voglia passare abbia il dovere di svitare la catena e lasciarla a terra.

Anonimo ha detto...

"Credo che chiunque voglia passare abbia il dovere di svitare la catena e lasciarla a terra."

proprio un bell' esempio di civiltà, educazione e rispetto.
M.P.

Anonimo ha detto...

"Credo che chiunque voglia passare abbia il dovere di svitare la catena e lasciarla a terra."

A quanto pare l'amministrazione ha cambiato idea e la catena è a terra svitata, quindi se la decisione la prende un libero cittadino questo è gesto un incivile se la prende un qualsiasi esponente delle istituzioni che cosa è?

Anonimo ha detto...

che paragoni stupidi, serve per accesso a chi deve completare i lavori nel museo, infatti si evince anche nell' ultima foto che sono tutti furgoncini e non auto private.
Comunque la maleducazione è stata da me testata, un automobilista è entrato in piazza per girale l' automobile nonostante il cartello di divieto.
Il passaggio pedonale ed eventualmente in bicicletta (da ricordare che anche la bicicleta è un veicolo) è in ogni caso accessibile di lato alle fioriere.
M.P.

Anonimo ha detto...

M.P. La catena è abbassata anche la notte, utilizzo la bici per spostarmi anche ben oltre l'orario lavorativo, quindi non è un paragone stupido ma la realtà dei fatti.
Ripeto: SE UN CITTADINO SVITA LA CATENA PER RENDERE IL PASSAGGIO AGEVOLE A TUTTI è UN MALEDUCATO, SE A FARLO è CHI SI è ACCORTO DI AVER COMMESSO PRECEDENTEMENTE UN ERRORE NON SI CAPISCE BENE COSA SIA.
Quelle fioriere ostruiscono il passaggio delle biciclette e dei pedoni di certo non lo rendono più agevole, ma sono certo che all'ufficio tecnico ci siano persone sufficientemente competenti e che questa sia una soluzione temporanea; se dovesse essere defnitiva stringeremo le fioriere.

Pignone