venerdì 21 settembre 2012

I mirabolanti progetti del don - 3


La viabilità in via San Sebastiano e via Tagliata. 

Se vi dovesse capitare di passare per le traverse di via Tagliata, noterete che sono stati realizzati degli stalli di parcheggio e una pista ciclabile. Gli stalli di parcheggio, in particolare, hanno determinato la sollevazione dei residenti in quanto, con una decisione strampalata, sono stati disegnati proprio davanti all’uscio delle abitazioni. Con una macchina parcheggiata davanti, un disabile o una mamma  con passeggino o una persona in bicicletta, fanno fatica a entrare o uscire.


Ma l’imperativo di oggi è: “fare”.   E infatti, nel corso dell’estate, si è proceduto all’abbattimento della vecchia ala dell’oratorio, per realizzare al suo posto nuovi stalli per la sosta di automobili.  Seguiranno la realizzazione di una rotonda, alla confluenza fra via Tagliata e via S. Sebastiano e dopo, quando cioè le risorse finanziarie lo consentiranno, la costruzione di una sala polivalente. Tutte queste iniziative sollevano forti interrogativi a cui sarebbe utile dare delle risposte precise.
1) Questi lavori, (abbattimento vecchia ala oratorio e sala polivalente compresi) si stanno realizzando o si realizzeranno con i soldi della Fondazione Istituto Morcelliano? Di che soldi stiamo parlando? Si tratta dei soldi rivenienti dal fotovoltaico, si tratta di rendite accumulate precedentemente, si tratta di altri introiti?
2) I lavori insistono su aree e fabbricati del CG2000 e cioè della Parrocchia. Se si stanno utilizzando i soldi della Fondazione, si è per caso firmata una convenzione fra Parrocchia, Comune e Fondazione, per stabilire diritti e obblighi di ciascun contraente? Se non esiste alcun tipo di convenzione, a che titolo don Boscaglia sta usando soldi della Fondazione per interventi da effettuarsi su proprietà altrui?
Chiari - CG2000 lavori in corso

3) Perchè il rappresentante del Comune presso il CdA della Morcelliana non dice niente in proposito e niente hanno da dire il Sindaco e  gli assessori competenti?
A noi sembra che queste iniziative rendono chiara l’idea di cosa voglia dire gestire la cosa pubblica in modo raffazzonato, improvvisato e sciatto. Non si distingue più il privato dal pubblico e anzi i soldi pubblici, cioè i soldi appartenenti a tutta la comunità, vengono utilizzati per  assecondare interessi privati. Si arriva al punto che i Pubblici Amministratori, cioè coloro che sono stati votati dai cittadini per governare la loro città, rinuncino al loro ruolo e affidino la realizzazione di lavori pubblici a un prete, intraprendente quanto si vuole, ma responsabile solo nei riguardi di se stesso e forse della parrocchia, un prete che gestisce il patrimonio di una Fondazione bicentenaria in modo del tutto spregiudicato.
Ma che fine ha fatto lo spirito civico dei cittadini di Chiari?  Non c’è niente da dire, non c’è nulla da chiedere a don Alberto Boscaglia e al Prevosto, se non al Sindaco e ai suoi Assessori?  Ci pare che questo sia, un atteggiamento omissivo assai grave, destinato a pesare parecchio sul futuro della nostra città.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tutte domande leittime e interessate, per le quali anche io attendo risposta, e aggiungo...e il maneggio che si vuol realizzare?Andate anche a vedere i prorpietari dei terreni e della cascina in oggetto...per la serie..tutto in famiglia...

Massimiliano Bettoni