giovedì 20 settembre 2012

Un megafono stonato


In un articolo apparso sul Giornale di Chiari in questi giorni, Massimiliano Magli, suo direttore ed editore, si lancia in una incomprensibile polemica nei riguardi del PD, polemica che nulla ha a che vedere con l’oggetto dell’articolo e che a noi sembra frutto di confusione mentale e atteggiamento preconcetto nei confronti di uno dei protagonisti della vita politica italiana e clarense.
Magli parla di “un vergognoso attacco del PD davanti al Prefetto nei confronti del Comune di Chiari che aveva acquistato spazi a pagamento sul nostro giornale”. Sono cose che risalgono a 2 anni e mezzo fa, ma egli continua a rimestarci sopra in modo del tutto inaudito e, tanto per cambiare, disinformato.
Ebbene quell’attacco vergognoso, come lo chiama lui, è stato firmato da tutti i consiglieri comunali di minoranza (tutti!) e riguarda numerosi argomenti in cui venivano evidenziate  “irregolarità e mancato rispetto della Legge e dei Regolamenti comunali da parte dell’Amministrazione del Comune di Chiari”.  La missiva era indirizzata al Prefetto in quanto è l’organo di vigilanza sugli Enti Locali. Si era in campagna elettorale e  i partiti che componevano la maggioranza consiliare della nostra città avevano pensato di usare soldi pubblici, soldi quindi dei cittadini di Chiari, per farsi propaganda. Vedi la costosissima pubblicazione “Dalle parole ai fatti” distribuita nei gazebo della Lega o l’acquisto di spazi di pubblicità su un giornale locale . Cose tutte vietate dall’art. 9 della Legge 28/2000.

Questo è l’attacco vergognoso lamentato da Magli. Ognuno può farsi un’idea se queste siano cose fatte legittimamente e trasparentemente dal Comune e se da parte del PD ci sia stato un attacco al Giornale di Chiari, mai nominato nella missiva.
Solo che Magli non si ferma qui. Si può tranquillamente dire che quell’attività dell’Amministrazione Comunale fosse legittima e trasparente, altri affermeranno il contrario e tutto finisce lì.  Restiamo nell’ambito dell’opinabile.   No,  Magli afferma perentorio che un partito che fa cose di questo tipo “è un partito scorretto e suicida...anzi già morto e sepolto”.  Come si vede il marchio del Movimento 5 Stelle è già impresso a fuoco. Ma è un marchio mortifero.
Risentito per  questo affronto inaudito, Magli allora ha deciso di tirare una riga su e dire basta alla pubblicazione di articoli provenienti dai partiti. Non proprio tutti. Egli stesso ammette: ad eccezione di “interviste e occasionali interventi che vengono realizzati o accolti da noi” mentre quelli che “non riteniamo interessanti sono a pagamento”. State pur certi  che quelli non interessanti sono stati quelli del PD.
E’ capitato infatti che il Giornale di Chiari abbia ospitato scritti di rappresentanti del Pdl e dell’Udc, in bella evidenza e con tanto di foto, ma quanto al PD è stato addirittura negato un diritto di replica al Segretario della locale sezione, nonostante Magli avesse da una parte  mosso, tanto per cambiare,  ingiustificate e pesanti critiche nei confronti del PD clarense e dall’altra fatto il panegirico del Sindaco Mazzatorta e della sua Giunta (leggi qui).
Magli afferma soddisfatto che ospitare sui suoi giornali spazi autogestiti da partiti politici e amministrazioni pubbliche è quanto mai “fruttuoso”. Non stentiamo a crederlo. Il Comune di Chiari, per due pagine pubblicate ogni mese, viene a spendere oltre 10 mila euro l’anno. Insomma qualcosa come 800 euro a numero, per articoli già pubblicati sul sito informativo del Comune, Chiarinewsletter, curato dalla giornalista Rosanna Agostini, retribuita sempre dal Comune con i soldi dei cittadini di Chiari. Solo per questa attività informativa veniamo a spendere 26 mila euro l’anno, mentre si riducono i fondi ai servizi sociali, alle famiglie, agli anziani, alla cultura ecc.
Ma Magli non è ancora soddisfatto. Ha ancora veleno in corpo per lanciare l’ultimo assalto. Ma esagera e così getta la maschera. Attenzione a quello che dice: “Inutile dire che per pochi euro al mese  il PD non ce l’ha fatta, ha molte difficoltà evidentemente e pochi euro al mese sono un’enormità”. 
Sede PD Chiari

Il PD di Chiari è un partito che si autofinanzia. Le uniche entrate che ha provengono dalle tasche dei suoi iscritti e queste devono servire a sostenere spese di gestione e le attività politiche. Non è una difficoltà è un orgoglio, se queste parole possono avere ancora un senso per il disincantato Magli. Evidentemente egli frequenta partiti e politici che hanno molta disponibilità finanziaria, buon per lui e i suoi amici. La politica che tutti vogliamo sia finalmente  sobria, equilibrata e  disinteressata,  va praticata nei fatti non solo nelle parole.
Ma cosa vuol direper pochi euro al mese il PD non ce l’ha fatta”? Vuol forse dire che se gli viene pagata la “marchetta” lui cambia atteggiamento nei confronti del  PD? Vuol forse dire che per avere un maggiore apprezzamento nei suoi articoli, occorre concordare uno spazio autogestito sul suo giornale secondo le tariffe a suo tempo comunicate? Sono questi i taciti accordi che il giornalista e l’editore Magli fa con partiti e pubbliche amministrazioni?  “Tu compri uno spazio nel mio giornale, io avrò un occhio di riguardo nei tuoi confronti, sarò il tuo megafono”? A vedere come stanno andando le cose sembrerebbe proprio di sì. 

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