martedì 6 novembre 2018

CAPITAN COCORICÒ E IL SOTTOSCALA DELLA DESTRA

Matteo Salvini, detto anche Capitan Cocoricò, pensa che il modo migliore per far politica sia quello di fare la guerra a tutto e tutti: le élite, l’Europa, i buonisti, la sinistra, i migranti, l’ambientalismo ecc. . 
Matteo Salvini con la divisa della Protezione Civile
Chiuso nella sua felpata armatura, parte per la guerra con la gioiosa euforia di un tredicenne a cui è stato regalato l’ultimo modello di iPhone. E infatti, prima di partire a far visita a morti e feriti, si immortala sorridente in artistici selfie che poi condivide sui social con argute didascalie: “stiamo partendo per portare il nostro conforto al popolo oppresso da anni di incuria e malgoverno”. Non gli passa minimamente per la testa che lui questo paese l’ha governato per almeno due decenni e che se lo stesso è afflitto da mali atavici questo è dovuto a classi dirigenti imbelli e inconcludenti a cui egli appartiene a pieno titolo.
Dopo aver condiviso con Berlusconi gli anni del fallimento e dopo che l’Italia si stava risollevando a fatica da una crisi economica devastante, oggi ci riprova con l’altro cazzaro Di Maio e la sua corte di miracolati. Per vincere le elezioni hanno raccontato agli italiani le balle più vergognose: abolizione immediata delle accise sulla benzina, flat tax al 15%, reddito di cittadinanza per tutti, espulsione immediata di 600mila irregolari.  

Veniamo noi con questa mia addirvi...
Per onorare queste fantastiche promesse, visto che in cassa non c’era il becco di un quattrino, hanno pensato bene di fare debiti. E poiché l’Europa ha risposto picche, i due hanno sollevato un polverone, sulle élite, i burocrati, il popolo oppresso, l’invasione dei migranti e tutto il repertorio della demagogia d’accatto. E quando non bastavano le invettive, si è ricorso in modo cinico e sbrigativo alle fake news, vere e proprie menzogne date in pasto a legioni di imbecilli pronti a condividere sui social le cose più strampalate.
È una strategia attuata su larga scala e che trova proseliti anche nella nostra bella città. Anche a Chiari, come altrove, troverete queste consorterie il cui unico scopo è quello di gettare discredito sull’avversario politico, di additarlo al pubblico disprezzo, di alimentare odio, rancore, rabbia, attraverso balle clamorose e argomentazioni al limite del paranoico.
Le Elezioni Europee si avvicinano e a Chiari, anche le Elezioni Comunali. Vedrete, nei prossimi mesi avremo di che divertirci.

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