giovedì 22 novembre 2018

SCUOLE: LE BUGIE DI RENZI

12 milioni e 650 mila euro non cadono dal cielo per opera e virtù di qualche dio benigno o per la fortunata vincita a qualche lotteria italiana.  Essi sono il frutto di una precisa politica, una politica ideata e realizzata dal governo di Matteo Renzi, quello che nella insensata narrazione grillo-leghista era definito come il “cazzaro di Rignano”, il “pinocchietto fiorentino” capace solo di dire bugie. Ebbene, le bugie di Renzi, la tanto vituperata “Buona Scuola” di Renzi hanno permesso di portare a Chiari ben 12.650.000 di euro che verranno spesi per il rifacimento degli istituti scolastici della città. 


Qualcuno fino all’altro ieri parlava di scuole fantomatiche, nonostante dalle parti di via Lancini stesse venendo su un edificio che difficilmente può passare inosservato. Qualcun altro, preso da delirante foga ideologica, ha definito la nuova agorà interna dell’Istituto Martiri, come una nuova Regina Coeli, una prigione dove rinchiudere i nostri bambini. Qualcun altro ancora ha perfino detto che ci si doveva scusare con la cittadinanza. Forse per essere riusciti a portare a Chiari finanziamenti a fondo perduto mai visti prima?
Chiari - Agorà interna dell'Istituto Martiri
Qualcun altro infine, non potendo fare a meno di considerare positivamente la riqualificazione e l’ampliamento delle scuole di Chiari, ha cercato in modo truffaldino di intestarsi il merito della cosa. “Sono soldi che arrivano dalla Regione” dicevano. No, cari signori, le rate dei mutui per i fondi Bei, verranno pagati dallo Stato. La Regione Lombardia ha fatto solo da passacarte. I vostri governi, i governi di Berlusconi-Bossi, i  governi della Gelmini, sì quella del tunnel Cern-Gran Sasso, hanno tolto alla scuola ben 8 miliardi, mentre il governo dell’odiato Renzi di miliardi ne ha messi 10. Soldi che sono serviti a costruire 300 nuove scuole in tutta Italia, Chiari compresa. 
Se ogni governo avesse fatto la metà di quanto realizzato da Renzi, a quest’ora non ci troveremmo con scuole che cadono a pezzi, cosa che peraltro stava succedendo anche nella nostra città.
Sì, perché a Chiari fino ad oggi di chiacchiere ne sono state fatte molte, ma di fatti niente. Le giunte di centrodestra hanno tentato per ben due volte di realizzare le scuole, ma tutte e due le volte hanno fallito, per motivi politici, finanziari, ma anche perché si trattava di progetti vecchi e superati. 
L’Amministrazione Vizzardi invece si è fatta trovare pronta. E di fronte all’occasione fornita dal piano di investimenti messo in campo dal governo Renzi, ha partecipato ai bandi con progetti innovativi e fattibili. Progetti a realizzazione modulare che consentono interventi graduali, senza compromettere il buon funzionamento della scuola.

Tra qualche giorno ci sarà l’inaugurazione della parte nuova della scuola: palestra, spogliatoi, auditorium, civic center, garage e pertinenze. Sarà sicuramente una festa. Ma non per tutti. Molti arriveranno armati di sacro furore critico per evidenziare la minima  pecca, la minima imperfezione. Ce ne faremo una ragione. Le polemiche passano, le scuole restano.

Chiari - Prospetto nord dell'Istituto Martiri - la Palestra

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