domenica 14 aprile 2019

GLI ALTARINI DI CUGINI

Pensavo fosse un’allucinazione, invece è tutto vero. 
Alessandro Cugini, a corto ormai di qualsiasi argomento credibile, pensa che la cosa migliore da fare per vincere alle prossime elezioni comunali, sia quella di alzare altarini all’interno del suo comitato elettorale. Non sapendo più a che santo votarsi, ora si rivolge direttamente al Padre Eterno.
Ed ecco spuntare un crocefisso, un vaso di fiori con un angelo svolazzante, una lanterna dalla vaga forma orientale, un uovo di pasqua, una bandiera crociata.
Si tratta di una cosa oscena, ripugnante e blasfema.

L'altarino presso il Comitato Elettorale di Alessandro Cugini
Com’è mai possibile abbinare una competizione civile, qual è l’elezione per la scelta del sindaco della città, con i simboli religiosi della festa più importante per la cristianità? Solo persone prive di sensibilità e rispetto possono mettere in atto un’idea del genere.
Cosa pensa Cugini che ostentando un crocefisso possa ricevere valanghe di voti dall’elettorato cattolico? Ha un concetto così basso dell’elettorato cattolico?
D’altra parte Cugini cerca in tutti i modi di imitare il suo capitano. E se Salvini si presenta ai comizi con il rosario in mano e dice di giurare non sulla Costituzione Italiana ma sul Vangelo, Cugini ritiene normale erigere blasfemi altarini nella sua sede. 
Cose del genere non si sono viste neppure ai tempi della più feroce contrapposizione tra democristiani e comunisti ai tempi della guerra fredda. La DC, pur essendo il partito dei cattolici italiani, ha sempre cercato di distinguere ciò che è religioso da ciò che è laico, lo Stato dalla Chiesa. 
Qui siamo ritornati al Medioevo, alle guerre di religione, alla battaglia di Lepanto, alle crociate. 
Il fatto è che la Lega ha come fondamento ideologico un coacervo di  assurdità. 
La mitologia padana mette assieme le cose più diverse attraverso un uso approssimativo e impreciso della storia. Se prima i miti erano i Celti, i Longobardi, i Comuni, Alberto da Giussano, il Carroccio, tanto per giustificare uno stato padano e quindi la secessione dall’Italia, ora il mito è la religione vetero cristiana messa in contrapposizione con il mondo islamico. Non è più il nord contrapposto al resto d’Italia e a Roma ladrona, ma l’Italia intera contrapposta al mondo musulmano che a loro dire cerca di invaderci.
In tale contesto l’altarino di Cugini ha una sua logica, logica appunto oscena, ripugnante e blasfema, logica che cerca però di nascondere il vuoto programmatico della sua coalizione.
A quaranta giorni dalle elezioni, i cittadini di Chiari non sanno ancora cosa propone per la città il candidato leghista Alessandro Cugini. Fino ad ora fuori dal cilindro ha tirato solo proposte farlocche. Pensate che ha ancora proposto di realizzare la nuova Caserma dei Carabinieri. Ma non l’aveva proposto Mazzatorta per dieci anni di fila?

Progetto della Caserma dei Carabinieri mai realizzata ai tempi della Giunta Mazzatorta
Per Pasqua romperemo l’uovo di Cugini e statene certi che dentro vi troveremo una bella sorpresa. Che sorpresa? Un programma fatto di niente che non realizzerà un omino di niente.

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