lunedì 15 aprile 2019

UN FALLIMENTO DI SUCCESSO

Diceva un grande statista che “il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza darlo a vedere”. 
In questo i leghisti sono dei campioni. Collezionano fallimenti mantenendo sempre quell’aria di chi arriva e risolve problemi. 
Salvini è il fallito di successo più bravo che io conosca.
Ma non è il solo. Mazzatorta era un campioncino. Aveva la capacità di gridare al miracolo anche di fronte alla più cocente delle sconfitte. Non solo, circondava di un’aura di eccezionalità anche la cosa più ordinaria. Per esempio, il cambio di un tombino non era per lui cosa di ordinaria amministrazione. No, ne faceva un fatto epocale. Ne parlava per settimane sui giornali compiacenti, creando così un clima di aspettativa incredibile. Poi il giorno in cui effettivamente veniva inaugurato il tombino, chiamava la stampa al completo, i dirigenti provinciali, regionali e nazionali del suo partito, la banda cittadina, il prete per la benedizione e tutto il circo mediatico per fare di quel fatto un avvenimento. 
Gli è andata bene per molto tempo, poi, dopo aver collezionato molteplici disastri , il giochino gli si è rivoltato contro.
Guardate l’esempio dell’Airpol. 
Sull’argomento ho scritto decine di articoli, facendo la cronaca, si può dire giorno per giorno, delle mirabolanti imprese dell’aereo poliziotto (leggi qui). 

Chiari - Cerimonia di inaugurazione dell'Airpol
Sempre per input del nostro indimenticato sindaco, i giornali hanno redatto tonnellate di articoli, i soliti megafoni anno incensato la scelta strategica che avrebbe dato una svolta decisiva al contrasto della criminalità nella nostra zona, sono andati perfino in Germania a promuovere l’aereo in divisa, il celebre FK 9 Ela importato dalla Aviema.
Il giorno della sua inaugurazione in piazza Zanardelli, non solo era stato portato il prestigioso velivolo, ma era presente tutto lo stato maggiore regionale della Lega, alcuni rappresentanti nazionali, il Prefetto di Brescia e una folla di leghisti adoranti.
Bene, tagliato il nastro, l’aereo in divisa prese il volo e mise a segno due operazioni definite eccezionali dalla solita propaganda mazzatortiana: una misera piantagione di marijuana e un piccolo deposito abusivo di materiali inerti. Dopo di allora il niente. Ogni tanto veniva tirato fuori dall’hangar per una trasvolata sui cieli di Chiari, ma di attività rilevanti tali da giustificare la spesa di 360mila euro, nessuna.


Passato poco tempo e finiti i soldi per carburante e manutenzione, l’aereo rimase desolatamente al coperto sognando cieli immensi e imprese leggendarie.
Eppure i leghisti di Chiari, gli epigoni di Mazzatorta, giurano che quello non è stato un flop. Rivendicano la giustezza della scelta e accusano l’attuale Amministrazione di non fare niente per valorizzare questo mezzo. Di più. Permalosi come sono, si arrabbiano se andate a dirgli che l’airpol è stata una emerita cavolata e che si sono buttati al vento 360mila euro di soldi statali. 
Tutta l’operazione è servita solo per fare del teatro, buono per chi crede ancora nella buona fede della Lega, il partito più inaffidabile e squalificato d’Europa.

D’altra parte, il candidato sindaco Alessandro Cugini, ha ancora il coraggio di fare un video per affermare che nelle scelte della Lega la priorità spetta alla Caserma dei Carabinieri. Pensate che di questa fantomatica caserma ne stanno parlando dal 2006. Chiacchiere molte fatti zero. 
Potrebbe essere il motto di Cugini.

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