Ho chiesto al nostro Sindaco, Avv. Massimo Vizzardi, il testo del discorso che oggi ha pronunciato in occasione della Festa della Liberazione. È con onore che lo pubblico sul mio blog perché è un discorso alto, bello, che fa riflettere:
"FESTA DELLA LIBERAZIONE!
Un giorno importante, una bellissima festa nazionale: buona Festa della Liberazione a tutti!
“La festa del 25 aprile ci stimola a riflettere come il nostro Paese seppe risorgere dopo la tragedia della seconda guerra mondiale … il risorgimento in un paese materialmente distrutto e gettato nello scompiglio dal regime fascista e da quello monarchico”
… ci ha ricordato ieri il nostro Presidente delle Repubblica. Un uomo saggio, posato, preparato, gentile, serio e proprio per questo un uomo delle Istituzioni, forte ed autorevole; una diga indispensabile al disfattismo, al qualunquismo che sembra regnare in una grande fetta della nostra Italia, in quella parte di paese che troppe volte sembra abbandonarsi all’indifferenza e rimanere accecata dalla paura.
Il Presidente della Repubblica ha aggiunto: “conoscere la tragedia il cui ricordo è ancora vivo ci aiuta a comprendere le tante sofferenze che si consumano alle porte dell’Europa che coinvolgono popoli a noi vicini”.
Quasi una risposta ai tanti di noi che ricordano i campi di concentramento tedeschi ma che fingono di non sapere e di non conoscere che a pochi chilometri dalla costa italiana vi sono strutture in cui i diritti umani non vengono rispettati e tanto meno fatti rispettare. Un fatto noto a tutti noi ma che preferiamo non vedere e non sapere perché finché i disperati rimangono in Africa, imprigionati e torturati e maltrattati, non siamo costretti a vederli qui in Italia, sulle televisioni, magari su una spiaggia o in mezzo al mare.
Chiari - Festa della Liberazione 2019 |
Quella di oggi è una festa nazionale ed appare quantomeno antistorico ma anche infantile se non pericoloso il comportamento di chi si vanta di non volerla festeggiare e, d’altra parte, in questa Italia ormai da troppo tempo regna perennemente uno spirito di vuota propaganda: è una festa di tutti gli italiani, nessuno escluso.
E’una festa di tutti per ricordare il coraggio, l’audacia dei tanti “ribelli” che negli anni della Resistenza sacrificarono la loro vita per valori alti, l’Amore, la Libertà, la Patria.
Al di là del proprio credo politico e della propria fede religiosa vi sono valori assoluti che non possono essere “di parte”, tra questi quelli propri della Resistenza, valori che non sono né di destra, né di sinistra né di centro ma di tutti noi!
Allora oggi diventa un motivo per ricordare chi ha vissuto di passione, anche a costo della morte, senza lasciarsi scivolare addosso i fatti del mondo, senza girare la faccia dall’altra parte per non vedere.
Ci è stata donata la libertà da chi ha lottato in quegli anni, un valore che troppi di noi danno per scontato e di cui troppe volte abusiamo, già solo quando ci sentiamo liberi di dire e fare quanto più desideriamo, senza porci limiti, senza riflettere sulle conseguenze del nostro verbo e delle nostre azioni nei confronti di chi vicino a noi.
Quante volte alcuni si nascondono dietro il poter dire “liberamente” il proprio pensiero per giustificare il fatto di vomitare addosso alla persona di turno le proprie opinioni, quasi sempre trattasi di insulti e giudizi offensivi, anche per dileggio.
Chiari - Il Sindaco Massimo Vizzardi |
Da questa lotta nacque la nostra Costituzione che tanti, anche tra i potenti, dicono di volerla difendere ma che, poi, in definitiva pochi attuano nella sua interezza.
Fino al 25 aprile 1945 l'Italia non era una Repubblica, non era democratica e il popolo non aveva nessun diritto di scegliere i suoi rappresentanti, non aveva liberi partiti ed una stampa libera.
Prima del 25 aprile furono operanti le leggi razziali, per ben sette anni, ricordiamocene quando parliamo di un fascismo buono.
Prima di quel 25 aprile il fascismo perseguitò per vent'anni tutti i suoi avversari, imprigionandoli e confinandoli, spesso ammazzandoli.
Ricordiamoci tutto questo, forse non sottovaluteremo gli ignoranti di turno che ieri a Milano rendevano onore a Benito Mussolini, forse staremo più attenti nell’avvallare già solo con il nostro silenzio le parole di quegli esponenti e gruppi politici che dividono ancora oggi gli uomini in base alla loro razza o nazionalità, arrivando a non riconoscere per taluni esseri umani i minimi diritti fondamentali dell’uomo.
Quel 25 aprile 1945 ci regalò un bene inestimabile, la pace, alla fine di un conflitto che nell'ultima parte era stato anche guerra civile: la pace e la democrazia sono un bene di tutti, hanno permesso per decenni di vivere da pari, in libertà.
Anche questa Europa, seppur malconcia, seppur da migliorare è figlia di quegli anni; sono stati garantiti anche grazie a questa Unione Europea a tutto il continente anni di benessere e pace: appaiono così antistoriche, pericolose ed aberranti le azioni di coloro che vogliono smantellare poco a poco l’Unione Europea.
Il patrimonio di democrazia che l’Unione ha portato con sé va tutelato con amore e passione, ricordando che non è scontato, non è ovvio. Per noi e per i nostri figli, per i nostri nipoti. Un Europa che va difesa da coloro che la vogliono debole.
Chiari - 25 Aprile Festa di Popolo |
Di tutto questo dobbiamo essere consapevoli, dobbiamo darci una mossa!
In questo senso, ecco l’importanza di avere finalmente delle grandi bandiere della nostra Italia e della nostra Europa che sventolano nella nostra Piazza Martiri della Libertà, dinnanzi al Monumento dei Caduti: un grazie di cuore agli Alpini, per la loro generosità, per essere ancora oggi portatori di valori e simboli ed azioni importanti per la nostra comunità.
Un grazie all’ANPI per il suo grande lavoro, anche nelle scuole, per ricordarci l’importanza di esserci oggi: siamo qui a dire che non possiamo fare finta di niente rispetto a ciò che accade nel mondo, che non possiamo stare fermi dinnanzi ad un’ondata di odio e di indifferenza che a volte tocca anche le nostre comunità.
La storia ci dice che l’indifferenza è portatrice di cattivi eventi, di tragedie per l’umanità.
W la Libertà, W gli uomini e le donne che si indignano dinnanzi alle ingiustizie ed all’offesa della vita e persona altrui, W gli uomini e le donne che combattono perché ogni persona sia libera, nel suo dire e nel suo agire ma soprattutto nel suo vivere.
Buona Festa della Liberazione!!!"
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