venerdì 30 ottobre 2009
giovedì 29 ottobre 2009
I nostri video su YouDem.tv
GRAZIE A NIKEROS, MISSCANON E A TUTTI VOI
Questa settimana vogliamo ringraziare nikeros, che racconta con il suo video l’occupazione di una stazione di polizia da parte di ronde padane, misscanon, che ha filmato la protesta dei poliziotti, snobbata dalla TV.
Ma soprattutto vogliamo ringraziare tutti voi che avete inviato i video raccontando le vostre primarie.
E quindi il grazie va a Simone di Stefano da Palermo, Marianna Valletta dalla Brianza, Antonio Angelino da Roma, Francesco Paolucci da L'Aquila, www.c6.tv da Milano, giucappa da Aosta, nikeros da Brescia, rosariod da Roma, Del Monaco Giuseppe da Buttrio, Francesco Rossi da Caserta, Fenco33 da Ameglia, Poppy da Rapallo, Rosario Crocetta dalla Sicilia e Stefano Saoncella dal Veneto, che pubblicando le loro storie su Youdem, hanno emozionato, divertito e raccontato questo straordinario momento di democrazia.
Partecipare condividendo per migliorare il nostro Paese è la missione che Youdem.tv porta avanti da più di un anno ed è un obiettivo realizzabile solo con il contributo di tutti.
Giorno dopo giorno, grazie a voi e ai vostri video abbiamo conosciuto le persone che animano la vita dei circoli, abbiamo affrontato i temi più caldi, condiviso problematiche territoriali e seguito il lungo percorso che ha portato alla elezione del nuovo segretario del Partito, Pier Luigi Bersani.
La redazione di YouDem.tv
mercoledì 28 ottobre 2009
Il nostro futuro
Le primarie di domenica sono state una vera e propria festa di popolo.
Tutti abbiamo scoperto con sorpresa che questo partito, dato sempre in crisi, incapace di fare politica, lacerato al proprio interno, ha una vitalità e una forza che nessun partito in Italia riesce a esprimere. E questa vitalità e questa forza gli viene da questo popolo che a viva voce pretende una nuova stagione politica per l’Italia, una nuova stagione che veda come protagonista il Partito Democratico.
Ma cos’è che spinge tanta gente a riversarsi in piazza, fare la fila, pagare 2 euro, votare? Se si dovesse guardare solo ai palazzi della politica non riusciremmo a capire il perchè. Affiorano scandali, corruttele e polemiche che scoraggerebbero anche il più volenteroso degli elettori. Eppure nonostante questo, nonostante il giorno prima delle primarie fosse stato gettato in mezzo alle urne un reale e grave scandalo, la gente, cocciutamente, testardamente, è andata a votare.
E’ semplice fideismo, movimento riflesso? No, io penso invece che in quel piccolo gesto ci sia tanta consapevolezza e voglia di essere protagonisti e di contare. Porto due esempi perchè li ho vissuti personalmente. Una persona anziana che faceva fatica perfino a scrivere, ma che caparbiamente e con mano tremante ha tirato fuori i suoi documenti, i suoi soldi, ha messo la sua firma, tutto con molta fatica. E poi tre ragazzi, tanto giovani che uno dei tre non poteva votare. Stavano fuori dal seggio un po’ spauriti. Ho detto “ma perchè state qui, ragazzi, avete paura?” Risposta disarmante “Sì”.
Oggi il Partito Democratico è davanti a questa risposta, forse inaspettata. E’ davanti a questi tre milioni di persone che chiedono al PD di uscire dalle secche di polemiche sterili, per diventare veramente il partito che prepara l’alternativa di governo. L’alternativa alla destra. La destra delle leggi “ad personam” e delle leggi che premiano evasori e malavitosi, come lo scudo fiscale. La destra che umilia l’Italia con il suo razzismo e la sua xenofobia e la emargina dal consesso dei paesi più avanzati.
E il Pd, in questi strani giorni, deve avere la capacità di essere il motore di una nuova alleanza. Con determinazione e generosità. Occorre veramente aprirsi alla società. Nei mesi passati abbiamo vissuto la sindrome di chi si sente prigioniero delle proprie contraddizioni, della propria sconfitta, prigioniero delle polemiche che a fiotti si sono riversate su di noi. Ci siamo sentiti accerchiati e forse abbiamo reagito con un eccesso di rabbia e sdegno. Oggi dobbiamo guardarci in faccia e chiederci che cosa vogliamo farne di questo partito. C’è tanta voglia di partecipazione e di cambiamento. Apriamo le nostre porte alle forze vitali del nostro elettorato. Ricominciamo a dialogare con chi ci sta vicino, a partire da chi ci ha abbandonato perchè scontento e deluso. Ritessiamo le fila di quell’alleanza che abbiamo sostenuto in campagna elettorale. Ci sono tante persone di qualità con cui bisogna parlare.
Il nostro futuro è in quei tre ragazzi che avevano perfino paura ad entrare nel seggio. Il partito è il loro e noi dobbiamo fare di tutto perchè loro e tanti come loro entrino e lavorino nel nostro circolo. Senza paura.
Tutti abbiamo scoperto con sorpresa che questo partito, dato sempre in crisi, incapace di fare politica, lacerato al proprio interno, ha una vitalità e una forza che nessun partito in Italia riesce a esprimere. E questa vitalità e questa forza gli viene da questo popolo che a viva voce pretende una nuova stagione politica per l’Italia, una nuova stagione che veda come protagonista il Partito Democratico.
Ma cos’è che spinge tanta gente a riversarsi in piazza, fare la fila, pagare 2 euro, votare? Se si dovesse guardare solo ai palazzi della politica non riusciremmo a capire il perchè. Affiorano scandali, corruttele e polemiche che scoraggerebbero anche il più volenteroso degli elettori. Eppure nonostante questo, nonostante il giorno prima delle primarie fosse stato gettato in mezzo alle urne un reale e grave scandalo, la gente, cocciutamente, testardamente, è andata a votare.
E’ semplice fideismo, movimento riflesso? No, io penso invece che in quel piccolo gesto ci sia tanta consapevolezza e voglia di essere protagonisti e di contare. Porto due esempi perchè li ho vissuti personalmente. Una persona anziana che faceva fatica perfino a scrivere, ma che caparbiamente e con mano tremante ha tirato fuori i suoi documenti, i suoi soldi, ha messo la sua firma, tutto con molta fatica. E poi tre ragazzi, tanto giovani che uno dei tre non poteva votare. Stavano fuori dal seggio un po’ spauriti. Ho detto “ma perchè state qui, ragazzi, avete paura?” Risposta disarmante “Sì”.
Oggi il Partito Democratico è davanti a questa risposta, forse inaspettata. E’ davanti a questi tre milioni di persone che chiedono al PD di uscire dalle secche di polemiche sterili, per diventare veramente il partito che prepara l’alternativa di governo. L’alternativa alla destra. La destra delle leggi “ad personam” e delle leggi che premiano evasori e malavitosi, come lo scudo fiscale. La destra che umilia l’Italia con il suo razzismo e la sua xenofobia e la emargina dal consesso dei paesi più avanzati.
E il Pd, in questi strani giorni, deve avere la capacità di essere il motore di una nuova alleanza. Con determinazione e generosità. Occorre veramente aprirsi alla società. Nei mesi passati abbiamo vissuto la sindrome di chi si sente prigioniero delle proprie contraddizioni, della propria sconfitta, prigioniero delle polemiche che a fiotti si sono riversate su di noi. Ci siamo sentiti accerchiati e forse abbiamo reagito con un eccesso di rabbia e sdegno. Oggi dobbiamo guardarci in faccia e chiederci che cosa vogliamo farne di questo partito. C’è tanta voglia di partecipazione e di cambiamento. Apriamo le nostre porte alle forze vitali del nostro elettorato. Ricominciamo a dialogare con chi ci sta vicino, a partire da chi ci ha abbandonato perchè scontento e deluso. Ritessiamo le fila di quell’alleanza che abbiamo sostenuto in campagna elettorale. Ci sono tante persone di qualità con cui bisogna parlare.
Il nostro futuro è in quei tre ragazzi che avevano perfino paura ad entrare nel seggio. Il partito è il loro e noi dobbiamo fare di tutto perchè loro e tanti come loro entrino e lavorino nel nostro circolo. Senza paura.
martedì 27 ottobre 2009
lunedì 26 ottobre 2009
Primarie a Chiari
venerdì 23 ottobre 2009
La questione "Acsu-Polizia Locale" sbarca a Roma
In merito alla questione "Acsu - Polizia Locale" il Senatore del PD Guido Galperti ha presentato al Ministro degli Interni la seguente Interrogazione parlamentare:
INTERROGAZIONE
Al Signor Ministro degli Interni,
il sottoscritto interrogante:
Premesso che
1) il giorno 2 ottobre scorso alcuni cittadini del comune di Chiari, tra cui un Consigliere comunale, riscontravano la presenza di alcune persone, non appartenenti al Corpo di Polizia locale, all’interno dei locali dedicati ad ufficio per la Polizia stessa e siti nei pressi della stazione ferroviaria;
2) in seguito veniva accertato che i suddetti occupanti appartenevano all’associazione ACSU (assistenti civici per la sicurezza urbana) e che l’utilizzo dell’immobile in questione era stato in qualche modo concordato con l’Amministrazione comunale di Chiari;
3) a tutt’oggi non risultano però chiare, tanto meno al Consiglio comunale, forme e modalità attraverso le quali si è concretizzata l’autorizzazione all’utilizzo di quella particolare sede comunale ad un’associazione di privati cittadini.
Interroga
Il Signor Ministro degli Interni per sapere:
a) se i fatti riportati in premessa possono essere accertati come veri;
b) attraverso quale atto amministrativo ed a quale titolo è stato concesso e quindi normato l’utilizzo di una sede comunale di Polizia locale;
c) se l’attività eventualmente ivi ipotizzata dall’ACSU possa risultare compatibile con quella consentita dall’ordinamento (ex l. 15.07.2009 n. 94 e Decreto Maroni 08.08.2009) agli “osservatori volontari”, ovvero quella “di mera osservazione in specifiche aree del territorio comunale” nonché compatibile con le norme che recitano “è fatto divieto di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi, o denominazioni riconducibili anche indirettamente ai corpi di polizia anche locali, alle forze armate … ” ;
d) quali iniziative si intenda assumere affinchè le prefetture vigilino sulla corretta interpretazione della disciplina legislativa e regolamentare in vigore, assicurando adeguati interventi di controllo in una materia tanto importante quanto delicata.
Senatore Guido Galperti
giovedì 22 ottobre 2009
lunedì 19 ottobre 2009
Stazione terra di nessuno?
Chiari ha diritto di avere una stazione ferroviaria che non sia un porto franco per delinquenza e microcriminalità.
I cittadini di Chiari devono essere liberi di prendere il treno a tutte le ore del giorno e della notte e perciò la sicurezza in quella zona va assicurata.
I cittadini di Chiari devono essere liberi di prendere il treno a tutte le ore del giorno e della notte e perciò la sicurezza in quella zona va assicurata.
Per fare ciò:
- Va ripristinato al più presto il presidio di Vigilanza Urbana, per il quale sono stati e si stanno spendendo bei soldi dei contribuenti e va effettuato un controllo anche notturno da parte delle forze di Pubblica Sicurezza.
- Il presidio deve vedere la presenza giornaliera degli agenti della Polizia Locale.
- Il Presidio non può in alcun modo essere la sede dell’Acsu (Assistenti Civici Sicurezza Urbana), perchè lo vieta la legge.
- Il Sindaco farebbe bene a revocare la sua precedente autorizzazione, per evitare accuse di abuso di potere e violazione della legge.
- Per evitare confusione di ruoli, deve essere trovata una sede più adeguata per l’Acsu.
- Il presidio deve vedere la presenza giornaliera degli agenti della Polizia Locale.
- Il Presidio non può in alcun modo essere la sede dell’Acsu (Assistenti Civici Sicurezza Urbana), perchè lo vieta la legge.
- Il Sindaco farebbe bene a revocare la sua precedente autorizzazione, per evitare accuse di abuso di potere e violazione della legge.
- Per evitare confusione di ruoli, deve essere trovata una sede più adeguata per l’Acsu.
- L'Acsu deve dotare i suoi volontari di divise conformi alle disposizioni di legge.
- Gli ambiti di intervento di questa associazione di volontari devono essere determinati dal Sindaco con apposita ordinanza e coordinati con i servizi della Polizia Municipale.
- Gli ambiti di intervento di questa associazione di volontari devono essere determinati dal Sindaco con apposita ordinanza e coordinati con i servizi della Polizia Municipale.
sabato 17 ottobre 2009
Valore aggiunto
In un memorabile articolo apparso sul Giornale di Brescia il 25/10/2008 il Sindaco Mazzatorta e il suo fido Moretti affermavano che, tenendo conto dei solenni impegni assunti nei confronti dei cittadini l’investimento in Opere Pubbliche previsto per il triennio 2009-2011 risultava pari a 55 milioni di euro. Una cifra incredibile.
Si enumeravano realizzazioni straordinarie, progetti strategici, costruzioni grandiose .
Dalle parole ai fatti.
Dalla “Relazione sullo Stato di attuazione del programma 2009", desumiamo quanto segue:
- spesa in conto capitale stanziata 17 milioni e 263 mila euro;
- somma realmente impegnata 850 mila euro.
Cioè avevano programmato di spendere 17 milioni di euro, ma al momento ne hanno spesi solo 850 mila, pari al 5% del totale. Pur con tutta la buona volontà dei nostri amministratori pensiamo sia difficile spendere il restante 95% da qui a Natale.
Eppure sempre nel memorabile articolo si diceva che si aveva intenzione di spendere, fra gennaio e aprile 2009, 1 milione e 700 mila euro solo per interventi legati al piano generale del traffico e della sosta.
Un’altra tabella significativa è quella dei trasferimenti di capitale da Stato, Regione e altri soggetti:
- da Regione – trasferimenti previsti 7 milioni
somme realmente trasferite 156 mila euro (il 2,2%).
In compenso il debito del Comune è il seguente:
- debito all’1/1/2009 17 milioni e 501 mila euro
- presunto residuo debito al 31/12/2009 circa 19 milioni di euro.
Riepilogando:
sull'indebitamento è confermato quanto abbiamo detto in campagna elettorale, più e più volte smentito dal Sindaco (vi ricordate il tormentone “Bugie, bugie, bugie”?)
Per le realizzazioni siamo ai minimi storici, 850 mila euro su 17,3 milioni di euro, un misero 5%.
Non sono arrivati i contributi regionali, non sono entrati oneri di urbanizzazione nè monetizzazioni di standard urbanistici..
I soldi incassati dalle alienazioni del patrimonio comunale (farmacia, ex magazzini comunali e altro) sono stati "bruciati" in piazza Zanardelli (fantomatico Museo della città), in incarichi e consulenze e nelle spettacolari mostre e feste elettorali con Chiari vista da sopra, da sotto e da mezzo.
Il valore aggiunto del Senatore Sindaco si vede, eccome!
Si enumeravano realizzazioni straordinarie, progetti strategici, costruzioni grandiose .
Dalle parole ai fatti.
Dalla “Relazione sullo Stato di attuazione del programma 2009", desumiamo quanto segue:
- spesa in conto capitale stanziata 17 milioni e 263 mila euro;
- somma realmente impegnata 850 mila euro.
Cioè avevano programmato di spendere 17 milioni di euro, ma al momento ne hanno spesi solo 850 mila, pari al 5% del totale. Pur con tutta la buona volontà dei nostri amministratori pensiamo sia difficile spendere il restante 95% da qui a Natale.
Eppure sempre nel memorabile articolo si diceva che si aveva intenzione di spendere, fra gennaio e aprile 2009, 1 milione e 700 mila euro solo per interventi legati al piano generale del traffico e della sosta.
Un’altra tabella significativa è quella dei trasferimenti di capitale da Stato, Regione e altri soggetti:
- da Regione – trasferimenti previsti 7 milioni
somme realmente trasferite 156 mila euro (il 2,2%).
In compenso il debito del Comune è il seguente:
- debito all’1/1/2009 17 milioni e 501 mila euro
- presunto residuo debito al 31/12/2009 circa 19 milioni di euro.
Riepilogando:
sull'indebitamento è confermato quanto abbiamo detto in campagna elettorale, più e più volte smentito dal Sindaco (vi ricordate il tormentone “Bugie, bugie, bugie”?)
Per le realizzazioni siamo ai minimi storici, 850 mila euro su 17,3 milioni di euro, un misero 5%.
Non sono arrivati i contributi regionali, non sono entrati oneri di urbanizzazione nè monetizzazioni di standard urbanistici..
I soldi incassati dalle alienazioni del patrimonio comunale (farmacia, ex magazzini comunali e altro) sono stati "bruciati" in piazza Zanardelli (fantomatico Museo della città), in incarichi e consulenze e nelle spettacolari mostre e feste elettorali con Chiari vista da sopra, da sotto e da mezzo.
Il valore aggiunto del Senatore Sindaco si vede, eccome!
Federico Lorini - Enzo Maragucci
giovedì 15 ottobre 2009
Inaudito!
Quello che sta avvenendo a Chiari è qualcosa di inaudito.
Qui non c’è solo un’associazione di cittadini (l’Acsu) che per troppo zelo e impegno civico va al di là dei compiti che la legge, magari poco conosciuta, gli assegna. Qui c’è un Sindaco-Senatore che, in spregio della legge che giusto qualche giorno prima ha votato in Parlamento, autorizza (leggi qui) l’uso di un distaccamento della Polizia Locale a un’associazione di privati cittadini che nulla ha a che vedere con la tutela dell’ordine pubblico e la pubblica sicurezza. Queste due funzioni, come indicato in modo preciso dalla legge, come ribadito più volte da esponenti politici di entrambi gli schieramenti e come ormai anche le pietre sanno, spettano ai Corpi dello Stato a ciò preposti (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizia Locale). Le associazione di “osservatori volontari” come li chiama il Decreto Maroni, hanno solo una funzione “di mera osservazione in specifiche aree del territorio comunale e... segnalano alla Polizia Locale e alle Forze di Polizia dello Stato eventi che possono arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale”. Quindi le funzioni di queste associazioni, comunemente chiamate “Ronde”, sono quelle di osservare e segnalare. Niente altro.
Se questo non bastasse a capire la necessità di evitare una confusione di ruoli fra Corpi dello Stato e Ronde, la stessa legge si incarica di ribadirlo sottolineando che “è fatto divieto di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi o denominazioni riconducibili, anche indirettamente, ai corpi di polizia, anche locali, alle forze armate, ai corpi forestali regionali, agli organi della protezione civile o ad altri Corpi dello Stato...”
Ora, il nostro Senatore che qualche giorno prima aveva votato in Parlamento questa normativa fortissimamente voluta dal suo stesso Partito, a Chiari dove è Sindaco fa finta di dimenticarla e concede, in modo del tutto incomprensibile e con la supina acquiescenza del Comandante dei Vigili, un distaccamento di Polizia Locale come sede provvisoria di una Associazione privata di Assistenti Civici alla Sicurezza Urbana.
Altro che divise, altro che emblemi, qui per confondere i ruoli si cede addirittura una sede della Polizia, evidenziando in modo plateale il retropensiero sotteso a questa decisione: la volontà di fare della difesa dell’ordine pubblico un affare privato. Portare a propria scusante il desiderio di “combattere il degrado della stazione ferroviaria, sostenere un’associazione di tutto rispetto” e in definitiva “offrire un luogo di ritrovo all’Acsu”, non fa che aggravare la sua posizione anche dal punto di vista politico oltre che legale, dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, che la stazione ferroviaria è in uno stato di degrado, che il distaccamento di Polizia non funziona, che sono stati spesi un mucchio di soldi inutilmente, che tutte le belle parole non bastano a coprire i fallimenti politici.
Un’ultima cosa. Il Senatore Mazzatorta non perde occasione per ribadire che non è razzismo volere applicare la legge e pretendere che tutti la osservino. Bene, siccome la legge vale per tutti i cittadini, siano essi immigrati o Senatori, lo invitiamo ad appuntare questa massima nel suo studio, magari in una gigantografia, accanto al manifesto della Cgil. Forse la prossima volta che prenderà una decisione valuterà prima se sia conforme alla legge.
Qui non c’è solo un’associazione di cittadini (l’Acsu) che per troppo zelo e impegno civico va al di là dei compiti che la legge, magari poco conosciuta, gli assegna. Qui c’è un Sindaco-Senatore che, in spregio della legge che giusto qualche giorno prima ha votato in Parlamento, autorizza (leggi qui) l’uso di un distaccamento della Polizia Locale a un’associazione di privati cittadini che nulla ha a che vedere con la tutela dell’ordine pubblico e la pubblica sicurezza. Queste due funzioni, come indicato in modo preciso dalla legge, come ribadito più volte da esponenti politici di entrambi gli schieramenti e come ormai anche le pietre sanno, spettano ai Corpi dello Stato a ciò preposti (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizia Locale). Le associazione di “osservatori volontari” come li chiama il Decreto Maroni, hanno solo una funzione “di mera osservazione in specifiche aree del territorio comunale e... segnalano alla Polizia Locale e alle Forze di Polizia dello Stato eventi che possono arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale”. Quindi le funzioni di queste associazioni, comunemente chiamate “Ronde”, sono quelle di osservare e segnalare. Niente altro.
Se questo non bastasse a capire la necessità di evitare una confusione di ruoli fra Corpi dello Stato e Ronde, la stessa legge si incarica di ribadirlo sottolineando che “è fatto divieto di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi o denominazioni riconducibili, anche indirettamente, ai corpi di polizia, anche locali, alle forze armate, ai corpi forestali regionali, agli organi della protezione civile o ad altri Corpi dello Stato...”
Ora, il nostro Senatore che qualche giorno prima aveva votato in Parlamento questa normativa fortissimamente voluta dal suo stesso Partito, a Chiari dove è Sindaco fa finta di dimenticarla e concede, in modo del tutto incomprensibile e con la supina acquiescenza del Comandante dei Vigili, un distaccamento di Polizia Locale come sede provvisoria di una Associazione privata di Assistenti Civici alla Sicurezza Urbana.
Altro che divise, altro che emblemi, qui per confondere i ruoli si cede addirittura una sede della Polizia, evidenziando in modo plateale il retropensiero sotteso a questa decisione: la volontà di fare della difesa dell’ordine pubblico un affare privato. Portare a propria scusante il desiderio di “combattere il degrado della stazione ferroviaria, sostenere un’associazione di tutto rispetto” e in definitiva “offrire un luogo di ritrovo all’Acsu”, non fa che aggravare la sua posizione anche dal punto di vista politico oltre che legale, dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, che la stazione ferroviaria è in uno stato di degrado, che il distaccamento di Polizia non funziona, che sono stati spesi un mucchio di soldi inutilmente, che tutte le belle parole non bastano a coprire i fallimenti politici.
Un’ultima cosa. Il Senatore Mazzatorta non perde occasione per ribadire che non è razzismo volere applicare la legge e pretendere che tutti la osservino. Bene, siccome la legge vale per tutti i cittadini, siano essi immigrati o Senatori, lo invitiamo ad appuntare questa massima nel suo studio, magari in una gigantografia, accanto al manifesto della Cgil. Forse la prossima volta che prenderà una decisione valuterà prima se sia conforme alla legge.
mercoledì 7 ottobre 2009
Ronde e Ordine Pubblico: l'esposto alla Procura della Repubblica
Spett.le Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Brescia
Via Moretto 78
25100 Brescia
presso il Tribunale di Brescia
Via Moretto 78
25100 Brescia
Oggetto: esposto
I sottoscritti cittadini Federico Lorini, consigliere comunale, Carlo Fogliata, Enzo Maragucci, residenti in Chiari, sottoscrittori del presente esposto, avendo riscontrato i fatti di seguito descritti, chiedono a Codesta Spett/le Procura della Repubblica di verificare le ipotesi di reato eventualmente connesse al fine di procedere nei confronti dei responsabili.
Fatto : nella serata di venerdì 2 ottobre 2009, intorno alle ore 21.00, avendo rilevato che persone non appartenenti al corpo di Polizia Locale si trovavano ad occupare gli uffici della postazione della Polizia Locale presso la Stazione di Chiari, provvedevano a rilevare il fatto mediante strumenti audiovisivi al fine di informare le autorità competenti della presenza di estranei nella citata sede.
Nel corso del sopralluogo emergevano i seguenti fatti :a) gli occupanti dichiaravano di appartenere ad una associazione (ACSU) a loro dire autorizzata ed in possesso delle chiavi degli uffici della Polizia Locale per presenziare e garantire l'apertura degli uffici citati; b)avendo rilevato la assenza di qualsivoglia appartenente al locale Corpo di Polizia Locale nel corso dell'evento citato ed avendo ottenuto presso gli Uffici Comunali copia parziale della corrispondenza intercorsa tra la Civica Amministrazione e la citata associazione (nella quale si ipotizza addirittura una funzione surrogatoria della attività di polizia urbana mediante l'ampliamento della presenza e apertura degli uffici di polizia, allegato 1); c) ritenendo assolutamente improprio per il decoro e la terzietà della pubblica amministrazione ed in particolare per il delicato ruolo di tutela della sicurezza del cittadino affidare a terzi non autorizzati l'esercizio e le funzioni connesse ai pubblici uffici di competenza della vigilanza urbana, alla luce di quanto sopra detto e con riserva di produrre gli atti probatori delle circostanze descritte,
Chiedono
a Codesta Spett.le Procura di verificare ed eventualmente perseguire la sussistenza di reati in capo agli occupanti o ai responsabili della vigilanza del pubblico patrimonio nell'esercizio delle loro funzioni.
Stante la presenza di ipotesi di danno erariale per l'occupazione dei pubblici uffici nonché di lesa salvaguardia dei diritti garantiti dalle funzioni della Pubblica Amministrazione copia del presente esposto è inviata alla Procura della Corte dei Conti ed al Prefetto della Provincia di Brescia per quanto di competenza.
A disposizione per ogni chiarimento si porgono distinti ossequi.
In fede
(Federico Lorini)
(Carlo Fogliata)
(Enzo Maragucci)
Allegati : copia lettera 31/8/2009 ACSU alla Polizia Locale di Chiari
martedì 6 ottobre 2009
Mazzatorta e Garofalo - gravi responsabilità
Chiari fatto gravissimo –Associazione Assistenti Civici per la Sicurezza ( meglio note come “Ronde”) si insediano contro legge nella sede distaccata della Polizia Locale presso la Stazione delle Ferrovie.
Come abbiamo denunciato in un precedente video, l’Amministrazione Comunale di Chiari in provincia di Brescia, di cui è Sindaco il Senatore Sandro Mazzatorta, autore assieme ai suoi colleghi di partito delle leggi più odiose in tema di immigrazione, ha affittato da Ferservizi dei locali per adibilrli a sede distaccata della Polizia locale presso la Stazione di Chiari. Ciò per contrastare il degrado sempre più evidente della stazione e la microcriminalità presente in zona. Il costo dell’operazione è stato di 50 mila euro per la sistemazione dei locali e 6000 euro l’anno di affitto. Sono da aggiungere le spese di riscaldamento, illuminazione e pulizia.
Il distaccamento di polizia venne inaugurato due anni fa con tanto di dichiarazioni roboanti da parte del Sindaco sulla stazione messa in sicurezza e diventata un piccolo salotto. Purtroppo, a causa della scarsità degli organici della Polizia Locale la postazione ha visto ben poche volte la presenza dei vigili ed è rimasta quasi sempre mestamente chiusa.
Nonostante i proclami trionfalistici del Sindaco la situazione non è affatto cambiata, anzi ha subito un ulteriore peggioramento
La questione venne sollevata nel mese di agosto dai giornali locali e successivamente documentata da noi in immagini.
Forse per questo il 31 agosto l’associazione l’ACSU (Associazione Assistenti Civici per la Sicurezza) chiede con una lettera indirizzata al Comandate della Polizia Locale Dott. Michele Garofalo e per conoscenza al Sindaco Sandro Mazzatorta, la possibilità di utilizzare la postazione di Polizia Locale presso la Stazione di Chiari. Con riferimento a un colloquio avuto in giornata con il Sindaco si chiede di poter utilizzare i locali della stazione il venerdì sera dalle 20,30 alle 23,00 per riunione settimanale di coordinamento servizi, mentre negli altri giorni della settimana si dice che si potrebbe presenziare in orari vari a seconda della disponibilità dei volontari. Invece di un cortese riscontro, si afferma in maniera alquanto sbrigativa e supponente “restiamo in attesa di avere una copia della chiave di accesso.”
Il 29 settembre parte dal Comune una risposta che verosimilmente, come lasciato peraltro intendere dal Sindaco in occasione di una risposta ad una interpellanza di un Consigliere nella seduta di Consiglio Comunale del 28 settembre, dà il consenso all’utilizzo della struttura, tant’è vero che venerdì 2 ottobre la sede della Polizia Locale di Chiari presso la stazione era occupata da componenti dell’ACSU con la presenza di un Consigliere Comunale della Lega Nord . Con queste persone non era presente alcun rappresentante della Polizia Municipale, nè si poteva notare nei pressi la presenza di alcuna macchina di servizio. Da quanto dichiarato dai componenti dell’Associazione l’autorizzazione è arrivata direttamente dal Sindaco, mentre la chiave della sede della Polizia Locale Stazione è stata fornita direttamente dal Comandante Garofalo.
Purtroppo dobbiamo constatare che i componenti dell’Associazione non erano minimamente informati sulle prescrizioni di legge ( legge 15 luglio 2009, n° 94 – “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” e Decreto Ministro degli Interni Maroni dell’8 agosto 2009 – “Determinazione degli ambiti operativi delle Associazioni di Osservatori Volontari”). Il che potrebbe anche essere comprensibile.
Ciò che invece è intollerabile è che chi, - Sindaco e Comandante dei Vigili –ha autorizzato l’utilizzo di una sede della Polizia Municipale lo ha fatto in totale contrasto con la legge.
Al comma 3 dell’art 2 del Decreto Maroni si dice testualmente: “..E’ fatto divieto di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi o denominazioni riconducibili, anche indirettamente ai corpi di polizia anche locali, alle forze armate etcc.
Qui si arriva addirittura ad utilizzare un distaccamento della POLIZIA LOCALE .
Grave è stato il comportamento del Capitano Garofalo che in maniera irresponsabile ha consegnato il distaccamento di un suo comando a dei privati. Qui non si vuole mettere in dubbio la buona fede di queste persone, si vuole invece stigmatizzare un comportamento che tende a privatizzare la tutela dell’ordine e della pubblica sicurezza. Esattamente quello che è stato paventato più volte non solo da buona parte dello schieramento politico, ma anche dagli stessi Carabinieri e Agenti di Polizia.
Più grave ancora è il comportamento del Sindaco che, in quanto responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica nel suo comune, dovrebbe avere chiara la necessità di evitare la confusione dei ruoli fra corpi dello Stato e un’associazione privata i cui componenti possono svolgere soltanto “attività di mera osservazione in specifiche aree del territorio comunale, segnalando alla polizia locale o alle forze di Polizia di Stato eventi che possono recare danno alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di disagio sociale”. In ogni caso, non devono mai sovrapporsi a un corpo dello Stato per la semplice ragione che diversi sono gli ambiti di intervento e anche perchè il cittadino deve sapere sempre chi gli sta di fronte. Questo atteggiamento per così dire leggero è aggravato dal fatto che il nostro Sindaco è anche un esperto Senatore della Repubblica Italiana. Repubblica dove ancora vige il diritto e non l’arbitrio. Dove la tutela dell’ordine e della pubblica sicurezza è riservata ai Corpi dello Stato e non ad associazioni messe su in modo surrettizio e per scopi di mera propaganda politica. Non è possibile che un organismo che nasce con il chiaro obiettivo di supportare e coadiuvare, secondo regole ben precise, gli organi preposti alla sicurezza dei cittadini, nasca nella piena illegalità.
Dopo quanto accaduto, ci sembra debbano essere presi seri provvedimenti. da parte del Prefetto, innanzitutto nei confronti del Comandante Michele Garofalo, per il suo comportamento a dir poco leggero e nei confronti del Sindaco, per aver dato un’autorizzazione sconsiderata e secondo noi illegittima.
Chiari 3 ottobre 2009
Come abbiamo denunciato in un precedente video, l’Amministrazione Comunale di Chiari in provincia di Brescia, di cui è Sindaco il Senatore Sandro Mazzatorta, autore assieme ai suoi colleghi di partito delle leggi più odiose in tema di immigrazione, ha affittato da Ferservizi dei locali per adibilrli a sede distaccata della Polizia locale presso la Stazione di Chiari. Ciò per contrastare il degrado sempre più evidente della stazione e la microcriminalità presente in zona. Il costo dell’operazione è stato di 50 mila euro per la sistemazione dei locali e 6000 euro l’anno di affitto. Sono da aggiungere le spese di riscaldamento, illuminazione e pulizia.
Il distaccamento di polizia venne inaugurato due anni fa con tanto di dichiarazioni roboanti da parte del Sindaco sulla stazione messa in sicurezza e diventata un piccolo salotto. Purtroppo, a causa della scarsità degli organici della Polizia Locale la postazione ha visto ben poche volte la presenza dei vigili ed è rimasta quasi sempre mestamente chiusa.
Nonostante i proclami trionfalistici del Sindaco la situazione non è affatto cambiata, anzi ha subito un ulteriore peggioramento
La questione venne sollevata nel mese di agosto dai giornali locali e successivamente documentata da noi in immagini.
Forse per questo il 31 agosto l’associazione l’ACSU (Associazione Assistenti Civici per la Sicurezza) chiede con una lettera indirizzata al Comandate della Polizia Locale Dott. Michele Garofalo e per conoscenza al Sindaco Sandro Mazzatorta, la possibilità di utilizzare la postazione di Polizia Locale presso la Stazione di Chiari. Con riferimento a un colloquio avuto in giornata con il Sindaco si chiede di poter utilizzare i locali della stazione il venerdì sera dalle 20,30 alle 23,00 per riunione settimanale di coordinamento servizi, mentre negli altri giorni della settimana si dice che si potrebbe presenziare in orari vari a seconda della disponibilità dei volontari. Invece di un cortese riscontro, si afferma in maniera alquanto sbrigativa e supponente “restiamo in attesa di avere una copia della chiave di accesso.”
Il 29 settembre parte dal Comune una risposta che verosimilmente, come lasciato peraltro intendere dal Sindaco in occasione di una risposta ad una interpellanza di un Consigliere nella seduta di Consiglio Comunale del 28 settembre, dà il consenso all’utilizzo della struttura, tant’è vero che venerdì 2 ottobre la sede della Polizia Locale di Chiari presso la stazione era occupata da componenti dell’ACSU con la presenza di un Consigliere Comunale della Lega Nord . Con queste persone non era presente alcun rappresentante della Polizia Municipale, nè si poteva notare nei pressi la presenza di alcuna macchina di servizio. Da quanto dichiarato dai componenti dell’Associazione l’autorizzazione è arrivata direttamente dal Sindaco, mentre la chiave della sede della Polizia Locale Stazione è stata fornita direttamente dal Comandante Garofalo.
Purtroppo dobbiamo constatare che i componenti dell’Associazione non erano minimamente informati sulle prescrizioni di legge ( legge 15 luglio 2009, n° 94 – “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” e Decreto Ministro degli Interni Maroni dell’8 agosto 2009 – “Determinazione degli ambiti operativi delle Associazioni di Osservatori Volontari”). Il che potrebbe anche essere comprensibile.
Ciò che invece è intollerabile è che chi, - Sindaco e Comandante dei Vigili –ha autorizzato l’utilizzo di una sede della Polizia Municipale lo ha fatto in totale contrasto con la legge.
Al comma 3 dell’art 2 del Decreto Maroni si dice testualmente: “..E’ fatto divieto di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi o denominazioni riconducibili, anche indirettamente ai corpi di polizia anche locali, alle forze armate etcc.
Qui si arriva addirittura ad utilizzare un distaccamento della POLIZIA LOCALE .
Grave è stato il comportamento del Capitano Garofalo che in maniera irresponsabile ha consegnato il distaccamento di un suo comando a dei privati. Qui non si vuole mettere in dubbio la buona fede di queste persone, si vuole invece stigmatizzare un comportamento che tende a privatizzare la tutela dell’ordine e della pubblica sicurezza. Esattamente quello che è stato paventato più volte non solo da buona parte dello schieramento politico, ma anche dagli stessi Carabinieri e Agenti di Polizia.
Più grave ancora è il comportamento del Sindaco che, in quanto responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica nel suo comune, dovrebbe avere chiara la necessità di evitare la confusione dei ruoli fra corpi dello Stato e un’associazione privata i cui componenti possono svolgere soltanto “attività di mera osservazione in specifiche aree del territorio comunale, segnalando alla polizia locale o alle forze di Polizia di Stato eventi che possono recare danno alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di disagio sociale”. In ogni caso, non devono mai sovrapporsi a un corpo dello Stato per la semplice ragione che diversi sono gli ambiti di intervento e anche perchè il cittadino deve sapere sempre chi gli sta di fronte. Questo atteggiamento per così dire leggero è aggravato dal fatto che il nostro Sindaco è anche un esperto Senatore della Repubblica Italiana. Repubblica dove ancora vige il diritto e non l’arbitrio. Dove la tutela dell’ordine e della pubblica sicurezza è riservata ai Corpi dello Stato e non ad associazioni messe su in modo surrettizio e per scopi di mera propaganda politica. Non è possibile che un organismo che nasce con il chiaro obiettivo di supportare e coadiuvare, secondo regole ben precise, gli organi preposti alla sicurezza dei cittadini, nasca nella piena illegalità.
Dopo quanto accaduto, ci sembra debbano essere presi seri provvedimenti. da parte del Prefetto, innanzitutto nei confronti del Comandante Michele Garofalo, per il suo comportamento a dir poco leggero e nei confronti del Sindaco, per aver dato un’autorizzazione sconsiderata e secondo noi illegittima.
Chiari 3 ottobre 2009
lunedì 5 ottobre 2009
domenica 4 ottobre 2009
Scudo fiscale, legge vergogna
Mentre trovo disgustoso e indegno l’attacco al Presidente della Repubblica ordito dal populista e sgrammaticato Antonio Di Pietro, sempre più determinato a copiare in peggio Berlusconi, devo dire che sono anche indignato dal comportamento dei troppi parlamentari del PD assenti in parlamento mentre si votava la legge vergogna del cosiddetto scudo fiscale. Una legge truffa votata da un governo di truffaldini. Non in altro modo si possono definire coloro che votano provvedimenti che favoriscono i malavitosi, gli evasori e i criminali. L’anonimato insito nel provvedimento non può fornire a nessuno la certezza che quei soldi che si trovano all’estero siano solo frutto di semplice evasione fiscale dei cosiddetti “tartassati”, cioè di coloro che, poverini, sono costretti a portare i loro guadagni all’estero perchè, come dice il nostro premier, lo Stato è troppo esigente con chi lavora. Certo che esige troppo e lo sanno bene i lavoratori dipendenti che pagano sino all’ultimo cent. Se non ci fosse la spaventosa evasione fiscale che c’è in Italia forse pagheremmo tutti meno.
L’anonimato consente il rientro anche di capitali accumulati con attività criminali e nessuno, men che meno le banche, che di fronte ai soldi facili chiudono gli occhi e si tappano anche il naso, verrebbe ad assicurarci sulla liceità di quei guadagni. Fanno tenerezza i pronunciamenti della Lega “da oggi evadere sarà più difficile se non impossibile”. I grandi evasori ci stanno già cagando addosso e “l’Italia ladrona” brinda a champagne.
Detto questo, ripeto che sono indignato per le troppe assenze in Parlamento nelle fila del PD. In barella dovevano venire a votare per satanasso! La loro assenza ha creato un danno al partito incommensurabile. Oggi i giornali sono pieni non di articoli sulla legge truffa, ma sulle assenze che hanno salvato il Governo, sulle beghe all’interno del PD, sulle scuse risibili degli assenti. Qui c'è gente che si fa il mazzo così nelle realtà locali per tenere in piedi il PD, nonostante tutti i giorni ci siano motivi per mandare tutto al diavolo e invece un gruppo di parlamentari pensa bene di starsene a casa a fare i comodi suoi e far così passare una legge vergogna che grida vendetta. C'è quasi il sospetto che ci sia una collusione con l'avversario. Se non cambiate rotta e alla svelta nei Circoli non troverete più manco i topi.
L’anonimato consente il rientro anche di capitali accumulati con attività criminali e nessuno, men che meno le banche, che di fronte ai soldi facili chiudono gli occhi e si tappano anche il naso, verrebbe ad assicurarci sulla liceità di quei guadagni. Fanno tenerezza i pronunciamenti della Lega “da oggi evadere sarà più difficile se non impossibile”. I grandi evasori ci stanno già cagando addosso e “l’Italia ladrona” brinda a champagne.
Detto questo, ripeto che sono indignato per le troppe assenze in Parlamento nelle fila del PD. In barella dovevano venire a votare per satanasso! La loro assenza ha creato un danno al partito incommensurabile. Oggi i giornali sono pieni non di articoli sulla legge truffa, ma sulle assenze che hanno salvato il Governo, sulle beghe all’interno del PD, sulle scuse risibili degli assenti. Qui c'è gente che si fa il mazzo così nelle realtà locali per tenere in piedi il PD, nonostante tutti i giorni ci siano motivi per mandare tutto al diavolo e invece un gruppo di parlamentari pensa bene di starsene a casa a fare i comodi suoi e far così passare una legge vergogna che grida vendetta. C'è quasi il sospetto che ci sia una collusione con l'avversario. Se non cambiate rotta e alla svelta nei Circoli non troverete più manco i topi.
venerdì 2 ottobre 2009
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