martedì 6 ottobre 2009

Mazzatorta e Garofalo - gravi responsabilità


Chiari fatto gravissimo –Associazione Assistenti Civici per la Sicurezza ( meglio note come “Ronde”) si insediano contro legge nella sede distaccata della Polizia Locale presso la Stazione delle Ferrovie.

Come abbiamo denunciato in un precedente video, l’Amministrazione Comunale di Chiari in provincia di Brescia, di cui è Sindaco il Senatore Sandro Mazzatorta, autore assieme ai suoi colleghi di partito delle leggi più odiose in tema di immigrazione, ha affittato da Ferservizi dei locali per adibilrli a sede distaccata della Polizia locale presso la Stazione di Chiari. Ciò per contrastare il degrado sempre più evidente della stazione e la microcriminalità presente in zona. Il costo dell’operazione è stato di 50 mila euro per la sistemazione dei locali e 6000 euro l’anno di affitto. Sono da aggiungere le spese di riscaldamento, illuminazione e pulizia.
Il distaccamento di polizia venne inaugurato due anni fa con tanto di dichiarazioni roboanti da parte del Sindaco sulla stazione messa in sicurezza e diventata un piccolo salotto. Purtroppo, a causa della scarsità degli organici della Polizia Locale la postazione ha visto ben poche volte la presenza dei vigili ed è rimasta quasi sempre mestamente chiusa.
Nonostante i proclami trionfalistici del Sindaco la situazione non è affatto cambiata, anzi ha subito un ulteriore peggioramento
La questione venne sollevata nel mese di agosto dai giornali locali e successivamente documentata da noi in immagini.
Forse per questo il 31 agosto l’associazione l’ACSU (Associazione Assistenti Civici per la Sicurezza) chiede con una lettera indirizzata al Comandate della Polizia Locale Dott. Michele Garofalo e per conoscenza al Sindaco Sandro Mazzatorta, la possibilità di utilizzare la postazione di Polizia Locale presso la Stazione di Chiari. Con riferimento a un colloquio avuto in giornata con il Sindaco si chiede di poter utilizzare i locali della stazione il venerdì sera dalle 20,30 alle 23,00 per riunione settimanale di coordinamento servizi, mentre negli altri giorni della settimana si dice che si potrebbe presenziare in orari vari a seconda della disponibilità dei volontari. Invece di un cortese riscontro, si afferma in maniera alquanto sbrigativa e supponente “restiamo in attesa di avere una copia della chiave di accesso.”
Il 29 settembre parte dal Comune una risposta che verosimilmente, come lasciato peraltro intendere dal Sindaco in occasione di una risposta ad una interpellanza di un Consigliere nella seduta di Consiglio Comunale del 28 settembre, dà il consenso all’utilizzo della struttura, tant’è vero che venerdì 2 ottobre la sede della Polizia Locale di Chiari presso la stazione era occupata da componenti dell’ACSU con la presenza di un Consigliere Comunale della Lega Nord . Con queste persone non era presente alcun rappresentante della Polizia Municipale, nè si poteva notare nei pressi la presenza di alcuna macchina di servizio. Da quanto dichiarato dai componenti dell’Associazione l’autorizzazione è arrivata direttamente dal Sindaco, mentre la chiave della sede della Polizia Locale Stazione è stata fornita direttamente dal Comandante Garofalo.
Purtroppo dobbiamo constatare che i componenti dell’Associazione non erano minimamente informati sulle prescrizioni di legge ( legge 15 luglio 2009, n° 94 – “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” e Decreto Ministro degli Interni Maroni dell’8 agosto 2009 – “Determinazione degli ambiti operativi delle Associazioni di Osservatori Volontari”). Il che potrebbe anche essere comprensibile.
Ciò che invece è intollerabile è che chi, - Sindaco e Comandante dei Vigili –ha autorizzato l’utilizzo di una sede della Polizia Municipale lo ha fatto in totale contrasto con la legge.
Al comma 3 dell’art 2 del Decreto Maroni si dice testualmente: “..E’ fatto divieto di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi o denominazioni riconducibili, anche indirettamente ai corpi di polizia anche locali, alle forze armate etcc.
Qui si arriva addirittura ad utilizzare un distaccamento della POLIZIA LOCALE .
Grave è stato il comportamento del Capitano Garofalo che in maniera irresponsabile ha consegnato il distaccamento di un suo comando a dei privati. Qui non si vuole mettere in dubbio la buona fede di queste persone, si vuole invece stigmatizzare un comportamento che tende a privatizzare la tutela dell’ordine e della pubblica sicurezza. Esattamente quello che è stato paventato più volte non solo da buona parte dello schieramento politico, ma anche dagli stessi Carabinieri e Agenti di Polizia.
Più grave ancora è il comportamento del Sindaco che, in quanto responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica nel suo comune, dovrebbe avere chiara la necessità di evitare la confusione dei ruoli fra corpi dello Stato e un’associazione privata i cui componenti possono svolgere soltanto “attività di mera osservazione in specifiche aree del territorio comunale, segnalando alla polizia locale o alle forze di Polizia di Stato eventi che possono recare danno alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di disagio sociale”. In ogni caso, non devono mai sovrapporsi a un corpo dello Stato per la semplice ragione che diversi sono gli ambiti di intervento e anche perchè il cittadino deve sapere sempre chi gli sta di fronte. Questo atteggiamento per così dire leggero è aggravato dal fatto che il nostro Sindaco è anche un esperto Senatore della Repubblica Italiana. Repubblica dove ancora vige il diritto e non l’arbitrio. Dove la tutela dell’ordine e della pubblica sicurezza è riservata ai Corpi dello Stato e non ad associazioni messe su in modo surrettizio e per scopi di mera propaganda politica. Non è possibile che un organismo che nasce con il chiaro obiettivo di supportare e coadiuvare, secondo regole ben precise, gli organi preposti alla sicurezza dei cittadini, nasca nella piena illegalità.
Dopo quanto accaduto, ci sembra debbano essere presi seri provvedimenti. da parte del Prefetto, innanzitutto nei confronti del Comandante Michele Garofalo, per il suo comportamento a dir poco leggero e nei confronti del Sindaco, per aver dato un’autorizzazione sconsiderata e secondo noi illegittima.
Chiari 3 ottobre 2009

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